Cap. II: Metodologia della ricerca politica Struttura del capitolo - PowerPoint PPT Presentation

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Cap. II: Metodologia della ricerca politica Struttura del capitolo

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Title: Criteri per la formulazione di un quesito di ricerca Author: STUDIO2 Last modified by: zucchini Created Date: 2/21/2001 3:53:11 AM Document presentation format – PowerPoint PPT presentation

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Title: Cap. II: Metodologia della ricerca politica Struttura del capitolo


1
Cap. II Metodologia della ricerca
politicaStruttura del capitolo
  • Il quesito di ricerca
  • I concetti empirici
  • Operazionalizzazione dei concetti
  • Classificazioni, tipologie, modelli
  • La raccolta dei dati
  • Il controllo empirico
  • Spiegazioni e interpretazioni, generalizzazioni e
    teorie

2
Criteri per la formulazione di un quesito di
ricerca
  • attenzione e interesse al problema
  • rilevanza del tema
  • conoscenza della letteratura
  • formulazione empiricamente precisa
  • controllabilità empirica della formulazione

3
Lavalutatività virtù dello scienziato
  • Lavalutatività è la virtù dello scienziato,
    come limparzialità è la virtù del giudice a
    nessuno verrebbe in mente di suggerire ad un
    giudice che, essendo difficile essere imparziale,
    tanto vale non esserlo (Bobbio 1971)

4
Il triangolo del concetto
Significato
Oggetto
Termine
5
Come definire un concetto
  • Ancoraggio storico
  • Ancoraggio terminologico
  • Attenzione ai significati attribuiti ai concetti
    affini
  • Impossibilità di sinonimi ed omonimi nel
    linguaggio scientifico

6
La Scala di Astrazione
connotazione -
Partito politico
- denotazione
Partito politico di destra
Partito politico di destra anti-sistema
Partito politico di destra anti-sistema presente
alle elezioni
Partito politico di destra anti-sistema presente
alle elezioni legislative italiane
Partito politico di destra anti-sistema presente
nelle elezioni legislative italiane nel 1996
7
Definizione di indicatore Marradi 1980
  • Un indicatore è lespressione di un legame di
    rappresentazione semantica fra il concetto più
    generale e un concetto più specifico di cui
    possiamo dare la definizione operativa

8
Definizione di indice
  • Espressione numerica che aggrega diverse
    variabili espresse numericamente

9
Definizione di operazionalizzazione
  • I diversi passaggi attraverso cui si attribuisce
    un contenuto empirico a concetti non
    immediatamente osservativi (Bruschi 1999)

10
Le fasi del processo di operazionalizzazione
(Lazarsfeld 1969)
  • Formulazione-definizione del concetto empirico
    corrispondente al fenomeno di interesse.
  • Individuazione delle dimensioni (proprietà) che
    lo costituiscono
  • Individuazione del maggior numero di indicatori
    rilevanti per le dimensioni enucleate
  • Eventuale formulazione di indici

11
Classificazioni e tipologie
  • La classificazione è unoperazione di
    individuazione di un criterio distintivo di
    differenziazione tra diverse realtà e di
    attribuzione di quelle realtà alle singole classi
  • La tipologia è una classificazione
    multidimensionale ossia con più di un criterio
    distintivo

12
La tipologia di Carlo Cipolla
Intelligenti
Banditi

Capacità di ottenere un vantaggio per se
_
Stupidi
Sprovveduti
_

Capacità di ottenere un vantaggio per gli altri
13
Le regole di Mill per la classificazione 1843
  • Lesclusività la classificazione deve essere
    formulate in modo che ogni oggetto deve
    appartenere esclusivamente a una classe e non può
    appartenere contemporaneamente anche a unaltra.
  • Lesaustività le classi che scaturiscono
    dallazione di classificazione devono comprendere
    tutti gli oggetti o realtà assumibili entro il
    fenomeno più generale che si sta studiando

14
..quando si tratta di una tipologia occorre anche
  • Che gli ulteriori criteri usati nel costruire
    i tipi non si sovrappongano neanche in parte al
    primo criterio.

15
Definizione di idealtipo o modello
  • Laccentuazione unilaterale di uno o alcuni punti
    di vista, e, mediante la connessione di una
    quantità di fenomeni particolari diffusi e
    discreti corrispondenti a quei punti di vista
    unilateralmente posti in luce, la ricomposizione
    di un quadro concettuale in sé unitario, quadro
    che non può essere rintracciato empiricamente.

16
La natura delle ipotesi
Una ipotesi è una affermazione circa la
relazione fra due o più variabili (Marradi, 1984)
Es. Il grado di insoddisfazione politica e
sociale di una popolazione influenza il livello
di conflitto sociale. La variabile dipendente è
il fenomeno che si vuole spiegare,
leffetto. Nellesempio il livello di conflitto
sociale. La causa o le cause sono dette
variabili indipendenti. Nellesempio il grado di
insoddisfazione politica e sociale di una
popolazione
17
Relazione spuria e variabile interveniente
Esempio del consumo di dolci
(relazione spuria)
Esempio dellassenteismo
ONERI CASALINGHI
ASSENTEISMO
MATRIMONIO
(relazione condizionale indiretta, con variabile
interveniente )
18
Relazione spuria e variabile interveniente
Esempio della partecipazione politica
POSIZIONE SOCIALE
LIVELLO DI ISTRUZIONE
PARTECIPAZIONE ELETTORALE
(relazione spuria)
Esempio sullinstabilità governativa
SISTEMA ELETT. PROPORZIONALE
FRAMMENTAZIONE PARTITICA
INSTABILITA GOVERNATIVA
(relazione condizionale indiretta, con variabile
interveniente )
19
I metodi di controllo per la verifica delle
ipotesi
  • metodo sperimentale,
  • statistica
  • comparazione,
  • studio del caso

20
Soluzioni alternative al problema dellinferenza
causale nelle scienze sociali
Ipotesi da verificare
Metodo SPERIMENTALE
Metodo NON SPERIMENTALE
Il disegno della ricerca assicura lesclusione di
fattori esplicativi alternativi
I fattori esplicativi vanno individuati in
anticipo e poi esclusi controllandoli
(parametrizzandoli, ovvero trasformandoli in
costanti ininfluenti sulla relazione ipotizzata)
ESPERIMENTO
SELEZIONE CASUALE O INTENZIONALE
21
I vantaggi dellesperimento
  • il ricercatore crea deliberatamente le
    condizioni causali di cui vuole accertare
    leffetto
  • lesperimento consente di controllare in maniera
    sistematica gli effetti di possibili cause
    alternative, escludendole

22
Esempio
  • Vogliamo controllare il rapporto che lega il
    livello di partecipazione elettorale (variabile
    indipendente) a forme di propaganda politica dei
    partiti, come la propaganda casa per casa da
    parte di militanti, gli spot elettorali o linvio
    di materiale informativo (variabili
    indipendenti).
  • Dopo avere selezionato due gruppi di elettori
    secondo le regole del campionamento statistico
    uno di essi (gruppo sperimentale) viene
    sottoposto allo stimolo (test) della propaganda
    militante, laltro (gruppo di controllo) no.
  • Le eventuali differenze nel livello di
    partecipazione elettorale fra i due gruppi sono
    attribuite allimpatto degli stimoli introdotti.

23
Metodo non sperimentale
selezione dei casi
  • 1) selezione CASUALE
  • CONTROLLO STATISTICO
  • (covariazioni)
  • 2) selezione INTENZIONALE
  • CONTROLLO COMPARATO
  • (concordanze o differenze)
  • STUDIO DI CASO

24
Relazione fra casi-variabilinei metodi di
controllo non sperimentali
ANALISI DI CASO
molte
CONTROLLO COMPARATO
NUMERO VARIABILI
CONTROLLO STATISTICO
poche
pochi
molti
NUMERO DEI CASI
25
Def. Metodo comparato (Lijphart 1975)
  • Il metodo di controllo delle relazioni empiriche
    ipotizzate tra variabili nel quale i casi sono
    scelti in modo tale da massimizzare la varianza
    delle variabili indipendenti e da minimizzare
    quella delle variabili di controllo.

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METODO DELLE CONCORDANZE(strategia dei casi più
dissimili)
  CASI CONDIZIONI
EFFETTO (VAR. INDIPENDENTE) (VAR.
DIPENDENTE)   C.1 C.2 C.3
.... C. n E 1 A X
C D Y   2 B
X E F Y   3
G X H I Y   4
L X M N
Y
27
METODO DELLE DIFFERENZE(strategia dei casi più
simili)
CASI CONDIZIONI
EFFETTO (VAR. INDIPENDENTE)
(VAR. DIPENDENTE)   C.1 C.2
C.3 .... C. n E   A B
X C Y A B
NON-X C NON-Y
1
2
  • Per selezionare casi quanto più simili possibile
    nelle variabili indipendenti, Lijphart (1971)
    suggerisce di concentrarsi su
  • aree geografiche omogenee
  • analisi diacronica di un solo paese
  • comparazioni intranazionali piuttosto che
    internazionali

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Tipi di studio del caso
  • Studi a-teorici
  • Studi interpretativi
  • Studi generatori di ipotesi
  • Studi di controllo di ipotesi (conferma o
    falsificazione)
  • Studi di caso deviante

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Generalizzazioni e teorie
  • Sono generalizzazioni (limitate) gli enunciati
    che descrivono aspetti o proprietà ovvero
    esprimono relazioni sulla base di un insieme
    spazialmente e temporalmente definito di dati
  • Sono teorie gli insiemi di enunciati connessi con
    un contenuto esplicativo o esplicativo-interpretat
    ivo
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