Title: IL BUDGET, OBIETTIVI E VANTAGGI
1IL BUDGET, OBIETTIVI E VANTAGGI
- DEFINIZIONE DI BUDGET il budget è un programma
di azione espresso in termini quantitativi
(monetari), e che copre un predefinito arco
temporale, solitamente pari a un esercizio - FORMALIZZAZIONE DELLA PIANIFICAZIONE
- VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE
- COMUNICAZIONE E COORDINAMENTO
2TIPI DI BUDGET
- PIANO STRATEGICO
- stabilisce gli obiettivi generali dellazienda
- pianificazione di lungo termine che prefigura gli
scenari economico-finanziarie per periodi che
variano dai 5 ai 10 anni - i piani di lungo termine sono coordinati nei
budget dei progetti di investimento, che
riportano in dettaglio le spese programmate per
strutture, attrezzature, nuovi prodotti e altri
investimenti a lunga scadenza (capital budgeting)
- MASTER BUDGET (bilancio pro forma o preventivo)
- analisi completa e dettagliata del primo anno del
piano di lungo termine - riepiloga le attività pianificate di tutte le
unità dellazienda le vendite, la produzione, la
distribuzione e lamministrazione (budget
operativi) - situazione di cassa (budget finanziari)
- budget mobili o a scorrimento forma comune di
master budget che aggiunge un mese nel futuro
eliminando il mese appena terminato, trasformando
il budgeting in un processo continuo invece che
periodico
3COMPONENTI DEL MASTER BUDGET
- Sistema dei budget operativi
- Budget delle vendite
- Budget dei costi di produzione (materie prime,
costi di conversione) - Budget delle scorte finali (materie prime,
semilavorati e prodotti finiti) - Budget degli approvvigionamenti o degli acquisti
- Budget del costo del venduto
- Budget dei costi di periodo e discrezionali
(costi di vendita, amministrativi e generali ) - Budget di conto economico
- B. Sistema dei budget finanziari
- Budget dei progetti di investimento
- Budget di cassa (sintetico e analitico)
- Budget di stato patrimoniale
- Nota lelenco non indica che i documenti sono
sequenziali. Di norma vi sono dei ricicli ad
esempio i costi relativi agli oneri finanziari da
inserire nel budget di conto economico possono
essere calcolati solo dopo avere preparato il
budget di cassa.
4Lo schema logico del processo di budgeting
5Dal budget delle vendite al budget del costo del
venduto
6Il budget delle vendite (1/3)
- Normalmente, nelle imprese manifatturiere è il
primo budget ad essere elaborato - Fondamentale laccuratezza delle previsioni, in
quanto questo budget influenza tutto il processo - Il budget delle vendite normalmente viene poi
riclassificato - per famiglia/linea di prodotti/business unit
- per area geografica
- per tipologia di cliente
- per agente/canale di vendita
7Il budget delle vendite (2/3)
- Massima importanza del legame con strategia e
programmi strategici dellimpresa - Ampio utilizzo di strumenti tipici del marketing
(ricerche di mercato, sondaggi, tecniche di
previsione della domanda, ecc.). Il livello di
vendite previsto si baserà su - andamento delle vendite nei periodi precedenti
- andamento generale delleconomia e delle aree di
business in cui opera limpresa - risultati delle ricerche di mercato (fondamentali
per prodotti nuovi) - politiche di pricing
- profittabilità delle varie linee di prodotto
- livello di pubblicità/attività di promozione
previsti - intensità concorrenza
- qualità della forza vendita
- capacità produttiva (si veda budget della
produzione...) -
8Il budget delle vendite (3/3)
- E di competenza delle aree di marketing e delle
vendite, con supporto del controller - Esempio sulle politiche di pricing il livello
dei prezzi può variare nel corso dellanno - per stagionalità
- per evoluzione del mercato
- per politiche promozionali
- per scelta strategica dellimpresa
- Il budget delle vendite è strettamente collegato
al budget dei costi di marketing e vendite (vedi
oltre)
9Il budget della produzione
- Una volta identificato il fatturato di budget
occorre determinare la quantità di output (Pi)
che limpresa deve produrre per far fronte al
piano delle vendite - A partire da scorte iniziali (SI, espresse in
quantità) e pianificata la quantità di scorte
finali (SF, in quantità, budget scorte finali),
si ottiene la quantità di produzione programmata
di ciascun prodotto in ciascun periodo di tempo - Pi Vi SFi - SIi
- Per costruire piano di produzione occorre
verificare la congruenza fra risorse richieste
dal budget e risorse effettivamente disponibili,
cioè per ogni risorsa j-esima - Pitij Tj dove tij rappresenta la quantità
unitaria della risorsa j-esima richiesta dal
prodotto i-esimo e Tj la disponibilità
complessiva della risorsa j-esima. -
10Il budget dei costi di produzione
11Il budget degli approvvigionamenti (acquisti)
- Può contenere voci relative a materie prime,
WIP, PP.FF. - Per la determinazione degli acquisti è necessario
conoscere la politica delle scorte di questo tipo
di materiali - Può ricevere dati di input dal budget delle
lavorazioni esterne - Nel caso di acquisti di prodotti finiti, si è in
presenza di attività di commercializzazione - In caso di acquisti materie prime la formula è (a
valore) - Acquisti consumi per la produzione rimanenze
finali rimanenze iniziali - In caso di attività di commercializzazione di
prodotti finiti (a valore) - Acquisti costo articoli venduti rimanenze
finali rimanenze iniziali
12Gli standard
- Costo previsto è il costo che è più probabile
ottenere - Costo standard o programmato è un costo
desiderabile attentamente calcolato - Una previsione di vendita è unipotesi sulle
vendite in determinate condizioni - Un budget delle vendite è il risultato della
decisione di creare le condizioni che daranno
vita a un livello desiderato delle vendite (es.
si possono avere previsioni di vendita a vari
livelli di pubblicità, ma solo la previsione per
il livello che si decide di implementare si
traduce in budget)
13Gli standard di costo
- Gli standard ideali (teorici) sono espressione
dei risultati più efficienti possibili nelle
migliori condizioni immaginabili. Tali standard
non lasciano spazio a sprechi, deterioramento,
guasti dei macchinari ed eventi simili - Vantaggio ricordano la necessità di
miglioramento continuo in tutte le fasi delle
operazioni - Svantaggio effetto negativo sulla motivazione
dei dipendenti che li percepiscono come obiettivi
irragionevoli - Gli standard attualmente raggiungibili sono
livelli di rendimento che si possono raggiungere
con uno sforzo realistico. Prevedono delle
tolleranze per normali mancanze, deterioramenti,
sprechi e tempi morti. Normalmente sono
affiancati da incentivi che premino io
miglioramento continuo.
14Definizione degli standard di costo
- Il costo standard dei materiali diretti è la
somma dei costi standard dei materiali/componenti
necessari per realizzare il prodotto. Riferendosi
ad un materiale/componente i-esimo il costo
standard è esprimibile come - Cstd qstd (i)pstd (i)
- dove
- qstd rappresenta la quantità del componente
i-esimo necessaria per la produzione di ununità
di output in condizioni standard, pstd il suo
prezzo standard - La quantità standard viene ricavata sulla base
dei dati di progetto, forniti dallingegneria di
prodotto, il prezzo standard degli input viene
fornito dallunità responsabile degli acquisti
15Definizione degli standard di costo
- Il costo standard del lavoro diretto viene
determinato come il prodotto tra il tempo
standard necessario per svolgere le operazioni
del ciclo produttivo e il costo standard orario
del lavoro diretto - Il tempo standard viene determinato dai
responsabili dellingegneria di prodotto e di
processo, attraverso ad esempio il cronometraggio - Il costo orario del lavoro viene fornito
dallufficio del personale - Il costo standard dei costi indiretti di
produzione (overhead) può seguire due logiche
distinte - per i costi che non sono influenzati dal livello
di attività (fissi) - si definisce a priori il costo totale che il
costo dovrebbe assumere nellesercizio (es.
ammortamento di un macchinario) - la quota di costi indiretti attribuita ad ogni
prodotto viene determinata proporzionalmente
definendo una base di allocazione standard e un
coefficiente di allocazione standard
16Definizione degli standard di costo
- Nel caso dei costi indiretti variabili come
lenergia (il cui costo totale varia al variare
delle ore di funzionamento dellimpianto o di
altro fattore detto di collegamento, ad esempio
ore di lavoro diretto) - si definisce a preventivo un costo standard per
ora di funzionamento dellimpianto o fattore di
collegamento sulla base di unanalisi
ingegneristica del funzionamento degli impianti - a ciascun prodotto viene associato un costo pari
a - Cstd (costo standard energia/h di funzionamento
impianto) tempo standard di occupazione
dellimpianto da parte del prodotto
17Il budget delle scorte finali di prodotto finito
- Per lelaborazione di questo budget, è necessario
conoscere la configurazione di costo standard
prescelta (direct vs full costing), il che porta
a determinare un costo variabile o pieno del
venduto
18Il budget del costo del venduto
- Costo del venduto acquisti materie prime
costi di conversione RI RF - (materie prime, semilavorati, prodotti finiti)
- ovvero il valore di tutte le risorse consumate
per i prodotti venduti - consumi materie prime per la produzione
lavoro ammortamenti energia rimanenze
iniziali rimanenze finali (prodotti
semilavorati e prodotti finiti) - Se è stato calcolato il costo di produzione
unitario (CU) - Costo del venduto CU quantità vendute
19Il budget dei costi di marketing e vendita
- Normalmente si distingue tra costi variabili e
costi fissi (o semi-variabili) di marketing - a) costi variabili (con livello vendite)
- provvigioni di vendita
- sconti sul listino prezzi o sul prezzo di offerta
(espliciti) - costi di trasporto prodotti finiti a clienti (se
a carico impresa) - royalties
- bonus/incentivi
- b) costi tendenzialmente fissi costi legati
alla struttura, e/o alle infrastrutture di
distribuzione/vendita - pubblicità/promozione
- acquisizione/evasione ordini
- magazzini P.F. ammortamento, affitti,
manutenzione, energia, stipendi personale, ecc. - movimento merci
- stipendi dirigenti e altro personale
- quota ammortamento stabili e attrezzature uffici
20I budget di costi di periodo/discrezionali
- Budget dei costi di struttura (anche detto budget
delle spese generali e amministrative) costi
relativi a funzioni di supporto/staff
(amministrazione, finanza, controllo,
organizzazione, EDP, ecc.) e le spese sostenute
dalla direzione generale - Include quindi stipendi dirigenti e impiegati in
attività non di stabilimento, quote di
ammortamento di uffici/attrezzature non
produttive, spese telefono/fax, spese postali,
consulenze direzionali, cancelleria, mensa,
riscaldamento e illuminazione sedi centrali,
portineria e vigilanza, ecc. - Sono in larga parte costi di personale e, come
tali, hanno prevalente carattere di rigidità
(sono in larga parte costi fissi) - Budget delle spese di RS comprende costo
personale, ammortamenti attrezzature laboratorio,
spese per prototipazione/testing, spese esterne
(affitto laboratori, effettuazione prove
speciali, consulenze)
21Approcci per la determinazione dei budget dei
costi di periodo/discrezionali
- Approccio incrementale X di aumento rispetto
anno precedente. Problemi - non rileva eventi non-ripetitivi accaduti
nellanno - amplificazione degli errori
- ZBB (Zero Based Budget) si ridefinisce
integralmente lammontare delle risorse assegnate
alle varie attività, distinguendo tra - livello minimo di funzionamento
- serie di pacchetti incrementali
- OVA (Overhead Value Analysis) le risorse non
vengono assegnate alle singole funzioni/unità, ma
ripartite tra processi/progetti (che possono
essere anche interfunzionali) sulla base di
analisi costi/benefici - Budgeting basato sulle attività (Activity based
budgeting ABB)
22Il budget degli investimenti
- Per ciascun progetto di investimento approvato (o
in fase di approvazione) tramite il calcolo del
Net Present Value, il budget degli investimenti
definisce la quota annuale di investimenti, in
elementi tangibili, intangibili, risorse umane
(es. corsi di formazione capitalizzati), capitale
circolante (crediti commerciali, scorte, debiti
commerciali) - Esempio progetto di espansione di un negozio
- Investimenti
- Esborso per ampliamento struttura (capitale
fisso) - Esborso per creazione magazzino (capitale
circolante) - Mancate entrate per espansione crediti
commerciali (capitale circolante) - Ogni anno linvestimento (es. in crediti e
scorte) è lincremento rispetto allanno
precedente
23Il budget degli investimenti
- Il budget degli investimenti annuali
richiede/consente - di analizzarne limpatto finanziario (tramite il
budget finanziario, ad esempio nella voce esborso
per acquisto di nuove attrezzature) - considerarne limpatto sul conto economico
previsionale (nella voce ammortamenti) e sullo
stato patrimoniale previsionale (nella voce
attività fisse) - I ricavi e i costi (differenziali) annuali
generati da ciascun progetto di investimento e le
connesse entrate e uscite monetarie alimentano
rispettivamente i budget operativi e di cassa
24I BUDGET FINANZIARI
- I principali budget finanziari sono due
- il budget fonti/impieghi sintetico
- il budget di cassa analitico
- Il budget fonti/impieghi si occupa
dellequilibrio finanziario globale dellimpresa
nellintero orizzonte temporale di budget (?
fonti ? impieghi) - Il budget di cassa ha lobiettivo di verificare
la disponibilità di liquidità lungo tutto larco
temporale (di solito con cadenza mensile)
25Il budget fonti-impieghi
- Obiettivo determinare la presenza di eventuali
problemi legati alla carenza di risorse
finanziarie nellorizzonte temporale di
riferimento - analisi a livello complessivo (valori
cumulati annuali) - In sintesi, si tratta di bilanciare disponibilità
di risorse finanziarie con gli impegni di tali
risorse. Le determinanti della disponibilità sono
costituite da - capacità di autofinanziamento
- capacità di attrarre capitale di rischio
- capacità di credito (banche, fornitori, ecc.)
- Attingendo a queste fonti, si deve far fronte ai
fabbisogni legati a investimenti, distribuzione
dividendi, restituzione di debiti, ecc. - In particolare, le cause più frequenti di una
crisi di liquidità sono riconducibili - allandamento negativo della gestione corrente
- a tassi di crescita richiesti troppo elevati
- a situazioni contingenti del mercato finanziario
e creditizio
26La struttura del budget fonti/impieghi a scalare
- Struttura del budget a scalare si isolano le
varie tipologie di gestione - Si parte da gestione caratteristica, utilizzando
dato utile disponibile (MON di budget) - Si effettuano una serie di operazioni per passare
da logica economica a logica finanziaria
(arrivando quindi al flusso di cassa della
gestione caratteristica) - Anche tutte le restanti voci sono calcolate
secondo logica finanziaria (per esempio, Imposte
effettivamente pagate) - Oneri finanziari e proventi finanziari non sono
ancora definibili con precisione anche se vi è
comunque una parte di oneri già nota (in quanto
legata a debiti di lungo già esistenti a
remunerazione pre-determinata), che può (e deve)
essere già inclusa nella prima stesura.
27Il riciclo tra budget fonti-impieghi e budget di
cassa
- Si considerano poi i disinvestimenti e gli
impieghi programmati per il periodo - Normalmente, al termine della prima elaborazione,
sarà noto leventuale fabbisogno finanziario, e
si deciderà come coprirlo. Tale scelta avrà
comunque effetto sul budget F/I, per cui sarà
necessario modificarlo. In particolare, gli oneri
finanziari includeranno a questo punto anche
quelli derivanti da eventuale nuovo indebitamento - A questo punto, non è ancora noto il livello di
oneri di breve termine per la loro
determinazione, è necessario prima elaborare il
budget di cassa analitico. Il valore cumulato
degli oneri di breve relativi ai vari periodi in
cui è articolato il budget di cassa andrà quindi
riportato nel budget F/I - Al flusso di periodo va sommato il saldo cassa
iniziale per determinare il saldo cassa finale
28(No Transcript)
29Surplus o fabbisogno finanziario
- Il budget fonti/impieghi dà una prima indicazione
sul surplus/fabbisogni di periodo - In caso di surplus gestione della liquidità
(aumento investimenti industriali e finanziari,
aumento dividendi, riduzione indebitamento) - In caso di fabbisogno ricerca degli strumenti di
copertura (accensione debiti, riduzione piani
investimenti, revisione budget operativi, aumento
capitale sociale, riduzione dividendi) - Una situazione più precisa può essere definita
tramite il budget di cassa analitico
30Il budget di cassa analitico
- Per la costruzione del budget di cassa, è
necessario procedere allelaborazione di due
prospetti preliminari, che racchiudono
rispettivamente le entrate e le uscite di cassa
(preferibilmente suddivise tra correnti e non
correnti), opportunamente tempificate - La scelta del numero di sottointervalli in cui
suddividere lorizzonte temporale di budget
dipende dal grado di prevedibilità temporale dei
flussi, e dalla criticità della gestione
monetaria (probabilità che si possano verificare
situazioni di insolvenza) - La differenza fra entrate e uscite di un
sotto-periodo è il flusso di sotto-periodo - Il saldo finale di un sotto-periodo diviene saldo
iniziale del periodo successivo - Il saldo iniziale aggiunto al flusso di
sotto-periodo dà il saldo finale del
sotto-periodo
31Il budget di cassa analitico
32Il budget di cassa
PROSPETTO DELLE USCITE CORRENTI E NON CORRENTI
MESI
GENN.
FEBBR.
MAR.
TOTALI
ACQUISTI M.P.
PRONTA CASSA
PAGAMENTO DEBIITI
VS. FORNITORI
STIPENDI/SALARI
ALTRI COSTI PRODUZIONE
COSTI TRASPORTO
SPESE VENDITA
PAGAMENTO INTERESSI PAGAMENTO IMPOSTE
TOTALE USCITE CORRENTI
RIMBORSO MUTUO
RIMBORSO ALTRI DEBITI
PAGAMENTO IMMOB.
TOTALE ALTRE USCITE
TOTALE USCITE
33Il budget di cassa
- Nascono dei proventi/oneri finanziari che
comportano unulteriore modifica del budget F/I
se - In presenza di disequilibrio positivo (entrate gt
uscite) in un sub-intervallo, si hanno due
principali alternative di azione - investimenti di tipo speculativo (proventi)
- rimborso prestiti
- In presenza di disequilibrio negativo si può
aumentare ricorso allindebitamento (nuovi oneri
finanziari) - Nel decidere cosa fare si tiene conto del
cosiddetto LIVELLO MINIMO DI CASSA DESIDERATO. Se
quindi si è sopra tale livello si possono ridurre
i debiti, se si è sotto ci si indebita
ulteriormente
34Esercizi
- Cooking Hut per comprendere come si costruisce il
master budget (dal budget vendite a stato
patrimoniale previsionale) - Ramix per comprendere il legame fra budget
vendite e piano di produzione in condizione di
risorse scarse, budget del costo del venduto,
budget economici secondo configurazione a margine
di contribuzione e a margine lordo,
valorizzazione scorte - Problema riepilogativo pag.274
- Assegnati in aula
- Hall One
- 7A1
- 7B1
- Altri contenuti in dispensa Vitale, Superpizza,
Novotex, PROVE LUGLIO 2008, EUROPLASTIC, BLUE
MOON, PROVA GENNAIO 2009, RAGGI
35La valutazione e lanalisi dei risultati le
varianze o scostamenti
- Seconda macrofase del processo di budgeting
rilevazione degli scostamenti tra valori di
budget e risultati reali - Scostamenti nei costi e nei ricavi
- Per comprendere le cause delle varianze vengono
introdotti dei budget intermedi, chiamati
budget flessibili questi si ottengono
combinando parametri di budget con valori a
consuntivo - Il budget flessibile assume significato
leggermente diverso a seconda che si tratti di
costi o di ricavi
36Lanalisi degli scostamenti per i ricavi
BUDGET BUDG. FLEX BUDG. FLEX
CONSUNTIVO A MIX STD. A MIX
EFF p, volumi totali e p std, volumi tot.
p std, volumi tot. p, volumi totali e mix
previsti (std) effettivi, mix std e mix
effettivi mix effettivi
37Gli scostamenti di 1 e 2 livello per i costi
diretti (materiali e manodopera diretta)
- Lanalisi di 1 livello è finalizzata a
distinguere tra differenze di costo derivanti da
variazioni di livello produttivo (scostamento di
volume), generalmente considerate esogene, e
scostamenti dovuti a livelli di efficienza
produttiva superiori/inferiori a quelli previsti - Lanalisi di 2 livello distingue invece tra
scostamenti dovuti a differente impiego delle
risorse (rispetto allo standard previsto in
corrispondenza al volume produttivo effettivo) e
scostamenti riconducibili a variazioni dei prezzi
dei fattori
38Gli scostamenti di 2 livello per i costi
BUDGET BUDG. FLEX BUDG. FLEX. A
CONSUNTIVO CONSUMI EFF.
qstd qstd qeff
qeff
SCOST. IMPIEGO SCOST. PREZZO
Gli scostamenti di impiego e di prezzo possono
essere così espressi Vimp ? i pstd (i)
qeff(i) - qstd(i) Vpr ? i qeff (i) peff
(i) - pstd(i), ove qeff quantità di materiale
i-esimo (oppure t unitario di lavorazione)
effettivamente consumata, qstd quantità di
materiale che si sarebbe dovuta consumare in
corrispondenza ad un livello di efficienza
standard ed un livello di output pari a quello
effettivo p std prezzo materiale o costo orario