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IL BUDGET, OBIETTIVI E VANTAGGI

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Title: IL PROCESSO DI BUDGETING Author: Dipartimento di Economia e Produzione Last modified by: Valentina Lazzarotti Created Date: 10/27/1995 5:39:12 PM – PowerPoint PPT presentation

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Title: IL BUDGET, OBIETTIVI E VANTAGGI


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IL BUDGET, OBIETTIVI E VANTAGGI
  • DEFINIZIONE DI BUDGET il budget è un programma
    di azione espresso in termini quantitativi
    (monetari), e che copre un predefinito arco
    temporale, solitamente pari a un esercizio
  • FORMALIZZAZIONE DELLA PIANIFICAZIONE
  • VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE
  • COMUNICAZIONE E COORDINAMENTO

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TIPI DI BUDGET
  • PIANO STRATEGICO
  • stabilisce gli obiettivi generali dellazienda
  • pianificazione di lungo termine che prefigura gli
    scenari economico-finanziarie per periodi che
    variano dai 5 ai 10 anni
  • i piani di lungo termine sono coordinati nei
    budget dei progetti di investimento, che
    riportano in dettaglio le spese programmate per
    strutture, attrezzature, nuovi prodotti e altri
    investimenti a lunga scadenza (capital budgeting)
  • MASTER BUDGET (bilancio pro forma o preventivo)
  • analisi completa e dettagliata del primo anno del
    piano di lungo termine
  • riepiloga le attività pianificate di tutte le
    unità dellazienda le vendite, la produzione, la
    distribuzione e lamministrazione (budget
    operativi)
  • situazione di cassa (budget finanziari)
  • budget mobili o a scorrimento forma comune di
    master budget che aggiunge un mese nel futuro
    eliminando il mese appena terminato, trasformando
    il budgeting in un processo continuo invece che
    periodico

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COMPONENTI DEL MASTER BUDGET
  • Sistema dei budget operativi
  • Budget delle vendite
  • Budget dei costi di produzione (materie prime,
    costi di conversione)
  • Budget delle scorte finali (materie prime,
    semilavorati e prodotti finiti)
  • Budget degli approvvigionamenti o degli acquisti
  • Budget del costo del venduto
  • Budget dei costi di periodo e discrezionali
    (costi di vendita, amministrativi e generali )
  • Budget di conto economico
  • B. Sistema dei budget finanziari
  • Budget dei progetti di investimento
  • Budget di cassa (sintetico e analitico)
  • Budget di stato patrimoniale
  • Nota lelenco non indica che i documenti sono
    sequenziali. Di norma vi sono dei ricicli ad
    esempio i costi relativi agli oneri finanziari da
    inserire nel budget di conto economico possono
    essere calcolati solo dopo avere preparato il
    budget di cassa.

4
Lo schema logico del processo di budgeting
5
Dal budget delle vendite al budget del costo del
venduto
6
Il budget delle vendite (1/3)
  • Normalmente, nelle imprese manifatturiere è il
    primo budget ad essere elaborato
  • Fondamentale laccuratezza delle previsioni, in
    quanto questo budget influenza tutto il processo
  • Il budget delle vendite normalmente viene poi
    riclassificato
  • per famiglia/linea di prodotti/business unit
  • per area geografica
  • per tipologia di cliente
  • per agente/canale di vendita

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Il budget delle vendite (2/3)
  • Massima importanza del legame con strategia e
    programmi strategici dellimpresa
  • Ampio utilizzo di strumenti tipici del marketing
    (ricerche di mercato, sondaggi, tecniche di
    previsione della domanda, ecc.). Il livello di
    vendite previsto si baserà su
  • andamento delle vendite nei periodi precedenti
  • andamento generale delleconomia e delle aree di
    business in cui opera limpresa
  • risultati delle ricerche di mercato (fondamentali
    per prodotti nuovi)
  • politiche di pricing
  • profittabilità delle varie linee di prodotto
  • livello di pubblicità/attività di promozione
    previsti
  • intensità concorrenza
  • qualità della forza vendita
  • capacità produttiva (si veda budget della
    produzione...)

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Il budget delle vendite (3/3)
  • E di competenza delle aree di marketing e delle
    vendite, con supporto del controller
  • Esempio sulle politiche di pricing il livello
    dei prezzi può variare nel corso dellanno
  • per stagionalità
  • per evoluzione del mercato
  • per politiche promozionali
  • per scelta strategica dellimpresa
  • Il budget delle vendite è strettamente collegato
    al budget dei costi di marketing e vendite (vedi
    oltre)

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Il budget della produzione
  • Una volta identificato il fatturato di budget
    occorre determinare la quantità di output (Pi)
    che limpresa deve produrre per far fronte al
    piano delle vendite
  • A partire da scorte iniziali (SI, espresse in
    quantità) e pianificata la quantità di scorte
    finali (SF, in quantità, budget scorte finali),
    si ottiene la quantità di produzione programmata
    di ciascun prodotto in ciascun periodo di tempo
  • Pi Vi SFi - SIi
  • Per costruire piano di produzione occorre
    verificare la congruenza fra risorse richieste
    dal budget e risorse effettivamente disponibili,
    cioè per ogni risorsa j-esima
  • Pitij Tj dove tij rappresenta la quantità
    unitaria della risorsa j-esima richiesta dal
    prodotto i-esimo e Tj la disponibilità
    complessiva della risorsa j-esima.

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Il budget dei costi di produzione
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Il budget degli approvvigionamenti (acquisti)
  • Può contenere voci relative a materie prime,
    WIP, PP.FF.
  • Per la determinazione degli acquisti è necessario
    conoscere la politica delle scorte di questo tipo
    di materiali
  • Può ricevere dati di input dal budget delle
    lavorazioni esterne
  • Nel caso di acquisti di prodotti finiti, si è in
    presenza di attività di commercializzazione
  • In caso di acquisti materie prime la formula è (a
    valore)
  • Acquisti consumi per la produzione rimanenze
    finali rimanenze iniziali
  • In caso di attività di commercializzazione di
    prodotti finiti (a valore)
  • Acquisti costo articoli venduti rimanenze
    finali rimanenze iniziali

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Gli standard
  • Costo previsto è il costo che è più probabile
    ottenere
  • Costo standard o programmato è un costo
    desiderabile attentamente calcolato
  • Una previsione di vendita è unipotesi sulle
    vendite in determinate condizioni
  • Un budget delle vendite è il risultato della
    decisione di creare le condizioni che daranno
    vita a un livello desiderato delle vendite (es.
    si possono avere previsioni di vendita a vari
    livelli di pubblicità, ma solo la previsione per
    il livello che si decide di implementare si
    traduce in budget)

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Gli standard di costo
  • Gli standard ideali (teorici) sono espressione
    dei risultati più efficienti possibili nelle
    migliori condizioni immaginabili. Tali standard
    non lasciano spazio a sprechi, deterioramento,
    guasti dei macchinari ed eventi simili
  • Vantaggio ricordano la necessità di
    miglioramento continuo in tutte le fasi delle
    operazioni
  • Svantaggio effetto negativo sulla motivazione
    dei dipendenti che li percepiscono come obiettivi
    irragionevoli
  • Gli standard attualmente raggiungibili sono
    livelli di rendimento che si possono raggiungere
    con uno sforzo realistico. Prevedono delle
    tolleranze per normali mancanze, deterioramenti,
    sprechi e tempi morti. Normalmente sono
    affiancati da incentivi che premino io
    miglioramento continuo.

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Definizione degli standard di costo
  • Il costo standard dei materiali diretti è la
    somma dei costi standard dei materiali/componenti
    necessari per realizzare il prodotto. Riferendosi
    ad un materiale/componente i-esimo il costo
    standard è esprimibile come
  • Cstd qstd (i)pstd (i)
  • dove
  • qstd rappresenta la quantità del componente
    i-esimo necessaria per la produzione di ununità
    di output in condizioni standard, pstd il suo
    prezzo standard
  • La quantità standard viene ricavata sulla base
    dei dati di progetto, forniti dallingegneria di
    prodotto, il prezzo standard degli input viene
    fornito dallunità responsabile degli acquisti

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Definizione degli standard di costo
  • Il costo standard del lavoro diretto viene
    determinato come il prodotto tra il tempo
    standard necessario per svolgere le operazioni
    del ciclo produttivo e il costo standard orario
    del lavoro diretto
  • Il tempo standard viene determinato dai
    responsabili dellingegneria di prodotto e di
    processo, attraverso ad esempio il cronometraggio
  • Il costo orario del lavoro viene fornito
    dallufficio del personale
  • Il costo standard dei costi indiretti di
    produzione (overhead) può seguire due logiche
    distinte
  • per i costi che non sono influenzati dal livello
    di attività (fissi)
  • si definisce a priori il costo totale che il
    costo dovrebbe assumere nellesercizio (es.
    ammortamento di un macchinario)
  • la quota di costi indiretti attribuita ad ogni
    prodotto viene determinata proporzionalmente
    definendo una base di allocazione standard e un
    coefficiente di allocazione standard

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Definizione degli standard di costo
  • Nel caso dei costi indiretti variabili come
    lenergia (il cui costo totale varia al variare
    delle ore di funzionamento dellimpianto o di
    altro fattore detto di collegamento, ad esempio
    ore di lavoro diretto)
  • si definisce a preventivo un costo standard per
    ora di funzionamento dellimpianto o fattore di
    collegamento sulla base di unanalisi
    ingegneristica del funzionamento degli impianti
  • a ciascun prodotto viene associato un costo pari
    a
  • Cstd (costo standard energia/h di funzionamento
    impianto) tempo standard di occupazione
    dellimpianto da parte del prodotto

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Il budget delle scorte finali di prodotto finito
  • Per lelaborazione di questo budget, è necessario
    conoscere la configurazione di costo standard
    prescelta (direct vs full costing), il che porta
    a determinare un costo variabile o pieno del
    venduto

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Il budget del costo del venduto
  • Costo del venduto acquisti materie prime
    costi di conversione RI RF
  • (materie prime, semilavorati, prodotti finiti)
  • ovvero il valore di tutte le risorse consumate
    per i prodotti venduti
  • consumi materie prime per la produzione
    lavoro ammortamenti energia rimanenze
    iniziali rimanenze finali (prodotti
    semilavorati e prodotti finiti)
  • Se è stato calcolato il costo di produzione
    unitario (CU)
  • Costo del venduto CU quantità vendute

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Il budget dei costi di marketing e vendita
  • Normalmente si distingue tra costi variabili e
    costi fissi (o semi-variabili) di marketing
  • a) costi variabili (con livello vendite)
  • provvigioni di vendita
  • sconti sul listino prezzi o sul prezzo di offerta
    (espliciti)
  • costi di trasporto prodotti finiti a clienti (se
    a carico impresa)
  • royalties
  • bonus/incentivi
  • b) costi tendenzialmente fissi costi legati
    alla struttura, e/o alle infrastrutture di
    distribuzione/vendita
  • pubblicità/promozione
  • acquisizione/evasione ordini
  • magazzini P.F. ammortamento, affitti,
    manutenzione, energia, stipendi personale, ecc.
  • movimento merci
  • stipendi dirigenti e altro personale
  • quota ammortamento stabili e attrezzature uffici

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I budget di costi di periodo/discrezionali
  • Budget dei costi di struttura (anche detto budget
    delle spese generali e amministrative) costi
    relativi a funzioni di supporto/staff
    (amministrazione, finanza, controllo,
    organizzazione, EDP, ecc.) e le spese sostenute
    dalla direzione generale
  • Include quindi stipendi dirigenti e impiegati in
    attività non di stabilimento, quote di
    ammortamento di uffici/attrezzature non
    produttive, spese telefono/fax, spese postali,
    consulenze direzionali, cancelleria, mensa,
    riscaldamento e illuminazione sedi centrali,
    portineria e vigilanza, ecc.
  • Sono in larga parte costi di personale e, come
    tali, hanno prevalente carattere di rigidità
    (sono in larga parte costi fissi)
  • Budget delle spese di RS comprende costo
    personale, ammortamenti attrezzature laboratorio,
    spese per prototipazione/testing, spese esterne
    (affitto laboratori, effettuazione prove
    speciali, consulenze)

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Approcci per la determinazione dei budget dei
costi di periodo/discrezionali
  • Approccio incrementale X di aumento rispetto
    anno precedente. Problemi
  • non rileva eventi non-ripetitivi accaduti
    nellanno
  • amplificazione degli errori
  • ZBB (Zero Based Budget) si ridefinisce
    integralmente lammontare delle risorse assegnate
    alle varie attività, distinguendo tra
  • livello minimo di funzionamento
  • serie di pacchetti incrementali
  • OVA (Overhead Value Analysis) le risorse non
    vengono assegnate alle singole funzioni/unità, ma
    ripartite tra processi/progetti (che possono
    essere anche interfunzionali) sulla base di
    analisi costi/benefici
  • Budgeting basato sulle attività (Activity based
    budgeting ABB)

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Il budget degli investimenti
  • Per ciascun progetto di investimento approvato (o
    in fase di approvazione) tramite il calcolo del
    Net Present Value, il budget degli investimenti
    definisce la quota annuale di investimenti, in
    elementi tangibili, intangibili, risorse umane
    (es. corsi di formazione capitalizzati), capitale
    circolante (crediti commerciali, scorte, debiti
    commerciali)
  • Esempio progetto di espansione di un negozio
  • Investimenti
  • Esborso per ampliamento struttura (capitale
    fisso)
  • Esborso per creazione magazzino (capitale
    circolante)
  • Mancate entrate per espansione crediti
    commerciali (capitale circolante)
  • Ogni anno linvestimento (es. in crediti e
    scorte) è lincremento rispetto allanno
    precedente


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Il budget degli investimenti
  • Il budget degli investimenti annuali
    richiede/consente
  • di analizzarne limpatto finanziario (tramite il
    budget finanziario, ad esempio nella voce esborso
    per acquisto di nuove attrezzature)
  • considerarne limpatto sul conto economico
    previsionale (nella voce ammortamenti) e sullo
    stato patrimoniale previsionale (nella voce
    attività fisse)
  • I ricavi e i costi (differenziali) annuali
    generati da ciascun progetto di investimento e le
    connesse entrate e uscite monetarie alimentano
    rispettivamente i budget operativi e di cassa


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I BUDGET FINANZIARI
  • I principali budget finanziari sono due
  • il budget fonti/impieghi sintetico
  • il budget di cassa analitico
  • Il budget fonti/impieghi si occupa
    dellequilibrio finanziario globale dellimpresa
    nellintero orizzonte temporale di budget (?
    fonti ? impieghi)
  • Il budget di cassa ha lobiettivo di verificare
    la disponibilità di liquidità lungo tutto larco
    temporale (di solito con cadenza mensile)

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Il budget fonti-impieghi
  • Obiettivo determinare la presenza di eventuali
    problemi legati alla carenza di risorse
    finanziarie nellorizzonte temporale di
    riferimento
  • analisi a livello complessivo (valori
    cumulati annuali)
  • In sintesi, si tratta di bilanciare disponibilità
    di risorse finanziarie con gli impegni di tali
    risorse. Le determinanti della disponibilità sono
    costituite da
  • capacità di autofinanziamento
  • capacità di attrarre capitale di rischio
  • capacità di credito (banche, fornitori, ecc.)
  • Attingendo a queste fonti, si deve far fronte ai
    fabbisogni legati a investimenti, distribuzione
    dividendi, restituzione di debiti, ecc.
  • In particolare, le cause più frequenti di una
    crisi di liquidità sono riconducibili
  • allandamento negativo della gestione corrente
  • a tassi di crescita richiesti troppo elevati
  • a situazioni contingenti del mercato finanziario
    e creditizio

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La struttura del budget fonti/impieghi a scalare
  • Struttura del budget a scalare si isolano le
    varie tipologie di gestione
  • Si parte da gestione caratteristica, utilizzando
    dato utile disponibile (MON di budget)
  • Si effettuano una serie di operazioni per passare
    da logica economica a logica finanziaria
    (arrivando quindi al flusso di cassa della
    gestione caratteristica)
  • Anche tutte le restanti voci sono calcolate
    secondo logica finanziaria (per esempio, Imposte
    effettivamente pagate)
  • Oneri finanziari e proventi finanziari non sono
    ancora definibili con precisione anche se vi è
    comunque una parte di oneri già nota (in quanto
    legata a debiti di lungo già esistenti a
    remunerazione pre-determinata), che può (e deve)
    essere già inclusa nella prima stesura.

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Il riciclo tra budget fonti-impieghi e budget di
cassa
  • Si considerano poi i disinvestimenti e gli
    impieghi programmati per il periodo
  • Normalmente, al termine della prima elaborazione,
    sarà noto leventuale fabbisogno finanziario, e
    si deciderà come coprirlo. Tale scelta avrà
    comunque effetto sul budget F/I, per cui sarà
    necessario modificarlo. In particolare, gli oneri
    finanziari includeranno a questo punto anche
    quelli derivanti da eventuale nuovo indebitamento
  • A questo punto, non è ancora noto il livello di
    oneri di breve termine per la loro
    determinazione, è necessario prima elaborare il
    budget di cassa analitico. Il valore cumulato
    degli oneri di breve relativi ai vari periodi in
    cui è articolato il budget di cassa andrà quindi
    riportato nel budget F/I
  • Al flusso di periodo va sommato il saldo cassa
    iniziale per determinare il saldo cassa finale

28
(No Transcript)
29
Surplus o fabbisogno finanziario
  • Il budget fonti/impieghi dà una prima indicazione
    sul surplus/fabbisogni di periodo
  • In caso di surplus gestione della liquidità
    (aumento investimenti industriali e finanziari,
    aumento dividendi, riduzione indebitamento)
  • In caso di fabbisogno ricerca degli strumenti di
    copertura (accensione debiti, riduzione piani
    investimenti, revisione budget operativi, aumento
    capitale sociale, riduzione dividendi)
  • Una situazione più precisa può essere definita
    tramite il budget di cassa analitico

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Il budget di cassa analitico
  • Per la costruzione del budget di cassa, è
    necessario procedere allelaborazione di due
    prospetti preliminari, che racchiudono
    rispettivamente le entrate e le uscite di cassa
    (preferibilmente suddivise tra correnti e non
    correnti), opportunamente tempificate
  • La scelta del numero di sottointervalli in cui
    suddividere lorizzonte temporale di budget
    dipende dal grado di prevedibilità temporale dei
    flussi, e dalla criticità della gestione
    monetaria (probabilità che si possano verificare
    situazioni di insolvenza)
  • La differenza fra entrate e uscite di un
    sotto-periodo è il flusso di sotto-periodo
  • Il saldo finale di un sotto-periodo diviene saldo
    iniziale del periodo successivo
  • Il saldo iniziale aggiunto al flusso di
    sotto-periodo dà il saldo finale del
    sotto-periodo

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Il budget di cassa analitico
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Il budget di cassa
PROSPETTO DELLE USCITE CORRENTI E NON CORRENTI
MESI
GENN.
FEBBR.
MAR.
TOTALI
ACQUISTI M.P.
PRONTA CASSA
PAGAMENTO DEBIITI
VS. FORNITORI
STIPENDI/SALARI
ALTRI COSTI PRODUZIONE
COSTI TRASPORTO
SPESE VENDITA
PAGAMENTO INTERESSI PAGAMENTO IMPOSTE
TOTALE USCITE CORRENTI
RIMBORSO MUTUO
RIMBORSO ALTRI DEBITI
PAGAMENTO IMMOB.
TOTALE ALTRE USCITE
TOTALE USCITE
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Il budget di cassa
  • Nascono dei proventi/oneri finanziari che
    comportano unulteriore modifica del budget F/I
    se
  • In presenza di disequilibrio positivo (entrate gt
    uscite) in un sub-intervallo, si hanno due
    principali alternative di azione
  • investimenti di tipo speculativo (proventi)
  • rimborso prestiti
  • In presenza di disequilibrio negativo si può
    aumentare ricorso allindebitamento (nuovi oneri
    finanziari)
  • Nel decidere cosa fare si tiene conto del
    cosiddetto LIVELLO MINIMO DI CASSA DESIDERATO. Se
    quindi si è sopra tale livello si possono ridurre
    i debiti, se si è sotto ci si indebita
    ulteriormente

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Esercizi
  • Cooking Hut per comprendere come si costruisce il
    master budget (dal budget vendite a stato
    patrimoniale previsionale)
  • Ramix per comprendere il legame fra budget
    vendite e piano di produzione in condizione di
    risorse scarse, budget del costo del venduto,
    budget economici secondo configurazione a margine
    di contribuzione e a margine lordo,
    valorizzazione scorte
  • Problema riepilogativo pag.274
  • Assegnati in aula
  • Hall One
  • 7A1
  • 7B1
  • Altri contenuti in dispensa Vitale, Superpizza,
    Novotex, PROVE LUGLIO 2008, EUROPLASTIC, BLUE
    MOON, PROVA GENNAIO 2009, RAGGI

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La valutazione e lanalisi dei risultati le
varianze o scostamenti
  • Seconda macrofase del processo di budgeting
    rilevazione degli scostamenti tra valori di
    budget e risultati reali
  • Scostamenti nei costi e nei ricavi
  • Per comprendere le cause delle varianze vengono
    introdotti dei budget intermedi, chiamati
    budget flessibili questi si ottengono
    combinando parametri di budget con valori a
    consuntivo
  • Il budget flessibile assume significato
    leggermente diverso a seconda che si tratti di
    costi o di ricavi

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Lanalisi degli scostamenti per i ricavi
BUDGET BUDG. FLEX BUDG. FLEX
CONSUNTIVO A MIX STD. A MIX
EFF p, volumi totali e p std, volumi tot.
p std, volumi tot. p, volumi totali e mix
previsti (std) effettivi, mix std e mix
effettivi mix effettivi
37
Gli scostamenti di 1 e 2 livello per i costi
diretti (materiali e manodopera diretta)
  • Lanalisi di 1 livello è finalizzata a
    distinguere tra differenze di costo derivanti da
    variazioni di livello produttivo (scostamento di
    volume), generalmente considerate esogene, e
    scostamenti dovuti a livelli di efficienza
    produttiva superiori/inferiori a quelli previsti
  • Lanalisi di 2 livello distingue invece tra
    scostamenti dovuti a differente impiego delle
    risorse (rispetto allo standard previsto in
    corrispondenza al volume produttivo effettivo) e
    scostamenti riconducibili a variazioni dei prezzi
    dei fattori

38
Gli scostamenti di 2 livello per i costi
BUDGET BUDG. FLEX BUDG. FLEX. A
CONSUNTIVO CONSUMI EFF.
qstd qstd qeff
qeff
SCOST. IMPIEGO SCOST. PREZZO
Gli scostamenti di impiego e di prezzo possono
essere così espressi Vimp ? i pstd (i)
qeff(i) - qstd(i) Vpr ? i qeff (i) peff
(i) - pstd(i), ove qeff quantità di materiale
i-esimo (oppure t unitario di lavorazione)
effettivamente consumata, qstd quantità di
materiale che si sarebbe dovuta consumare in
corrispondenza ad un livello di efficienza
standard ed un livello di output pari a quello
effettivo p std prezzo materiale o costo orario
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