I processi di acquisizione linguistica - PowerPoint PPT Presentation

1 / 74
About This Presentation
Title:

I processi di acquisizione linguistica

Description:

Title: Language Development Author: Staff Last modified by: Veronese Created Date: 1/26/2006 7:45:01 PM Document presentation format: Presentazione su schermo (4:3) – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:65
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 75
Provided by: Staf1182
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: I processi di acquisizione linguistica


1
I processi di acquisizione linguistica
  • Aspetti biologici cognitivi e culturali

2
Punti principali
  • Come acquisiamo il linguaggio?
  • Ambiente linguistico
  • Esterme deprivazioni ambientali (bambini
    selvaggi o deprivati) ?acquizione del
    linguaggio ritardata
  • Processi cognitivi
  • Processi cognitivi sono correlati allo sviluppo
    del linguaggio
  • Meccanismi innati
  • Bambini che hanno ricevuto input linguistici
    molto poveri? si servono di sistemi comunicativi
    molto vicini al linguaggio della prima infanzia

3
Lambiente linguistico
  • Bambini selvaggi e deprivati
  • Ipotesi del Periodo Critico
  • Linguaggio materno (Maternese)

4
Bambini selvaggi e deprivati
  • bambini selvaggi e isolati
  • Cresciuti nella foresta
  • Es) il caso di Victor
  • Bambini deprivati
  • Cresciuti con contatti umani estremamente
    limitati
  • Es) bambini segregati (il caso di Genie)

5
Il Ragazzo selvaggio- Victor
  • Ritrovato nelle foreste francesi nel1797, aveva
    12 (o 13)-anni quando catturato
  • Nessun linguaggio parlato (udito normale,
    pronuncia di alcuni suoni)
  • Itard (medico) cercò di socializzarlo e di
    addestrarlo alluso del linguaggio per 5 anni
  • In generale I progressi linguistici di Victor
    furono molto poveri
  • Capace di comprendere il linguaggio, ma quasi del
    tutto incapace di produrlo
  • Le uniche due parole pronunciate latte, oh
    mio dio
  • Perlopiù il suo comunicare era considerato un
    grugnire e ululare

6
You
  • http//www.youtube.com/watch?vCWS4AKq-KgE
  • http//www.youtube.com/watch?vjWXp2GfhUss
  • http//www.youtube.com/watch?vfGelqr7oyyg

7
Bambini deprivati- Genie
  • Liberata nel 1970, tredicenne in California, non
    poteva stare in piedi e non parlava solo due
    parole Smettila, Basta
  • Scarsissima esposizione al linguaggio durante la
    prigionia
  • Dai 20 mesi visse in isolamento totale legata a
    un vaso da guinzagli per la maggior parte del suo
    tempo.
  • Il padre comunicava con lei non via linguaggio ma
    abbaiandole.
  • Grazie a un programma di recupero linguistico
  • 1970 pronuncia di una sola parola, es) No. No.
    Gatto 13 a
  • 1971 linguaggio paragonabile a quello di un b.
    di 18-20 mesi
  • Distinzione tra numeri singolari e plurali
  • Pronuncia di parole-frase come, ex) volere
    latte, Grande denti 14 a.
  • Nessun espansione del vocabolario dopo 18-20 mesi
  • Incapacità di produrre domande (Es Io dove è il
    cracker in cima la mensola?)
  • Sviluppo semantico rapido ampio, sviluppo
    sintattico lento
  • Es) mi piace ascoltare musica gelato camion
    (Curtiss, 1981) struttura grammaticale minima
  • Es) Pensare che mamma amare Genie (Curtiss, 1981)
  • ? sviluppo cognitivo prima che linguistico

8
Lambiente linguistico
  • Bambini selvaggi e deprivati
  • Ipotesi del Periodo Critico
  • Linguaggio materno (Maternese)

9
Ipotesi del Periodo Critico
  • Esiste un periodo precoce della vita in cui siamo
    specialmente predisposti ad acquisire un
    linguaggio
  • Possono avvenire cambiamenti neurologici nel
    cervello che rendono una persona meno preparata
    ad acquisire il linguaggio
  • Questi cambiamenti sono prossimi al periodo
    prossimo alla pubertà

10
Ipotesi del Periodo Critico
  • Johnson and Newport (1989)
  • Esaminarono Coreani e Cinesi immigrati negli USA
    a diverse età tra i 3 e i 39
  • Test grammaticali
  • Correlazione tra età di arrivo e punteggio ai
    test
  • Fortemente negativa ( r-.87) se arrivavano
    dagli (0 16)
  • Nessuna se arrivavano dai (16 40)
  • ? La conclusione è che I processi nei discenti
    giovani e adulti sono profondamente diverse

11
Ipotesi del Periodo Critico
12
Ipotesi del periodo Critico
  • Limiti
  • Bialystok and Hakuta (1994)
  • Aumentando letà da 16 a 20 anni trovarono
    correlazioni negative significative in tutti I
    gruppi di età
  • Hakuta, Bialystok and Wiley (2003)
  • 1990 US censimento di un ampissimo numero di
    Spagnoli e Cinesi insieme
  • Abilità linguistica autoriferita
  • not at all, not well, well, very well,
    speak only English
  • Non così netta discontinuità tra prima e dopo I
    15 years di età (il declino è graduale)

13
Ipotesi del periodo Critico
  • Critiche
  • Snow e Hoefnagel-Hohle (1978)
  • Studiarono tutte le famiglie americane che si
    trasferirono in Olanda per un anno e studiarono
    landese
  • Adolescenti migliorigt adulti gt bambini
  • Allinizio I più anziani sembravano I migliori e
    poi raggiungevano un plateau I più giovani li
    raggiungevano e spesso superavano
  • La ricerca sullacquisizione di un secondo
    linguaggio non ha confermato lipotesi del
    periodo critico
  • I bambini più giovani imparano L2 meglio dei
    bambini più grandi e adulti sul lungo termine
  • La differenza tra giovani e meno giovani sta
    nello sviluppo cognitivo e in una differente
    tipologia di strateguie cognitive

14
Lambiente linguistico
  • Bambini selvaggi e deprivati
  • Ipotesi del Periodo Critico
  • Linguaggio materno (Maternese)

15
Mammese
  • Come gli adulti parlano ai bambini
  • (Adult-to-Child Language)
  • In generale, la parlata usata con bambini che
    apprendono a parlare è breve, concreta,
    direttiva, e esagerata nellintonazione
  • Queste qualità accompagnano il bambino allo
    sviluppo del linguaggio, ma i dati su questa
    domanda sono relativamente scarsi, e opinioni
    ampiamente differenti esistono in materia

16
Mammese
  • Ipotesi del Motherese
  • Cè una relazione tra la regolazione della
    parlata adulta e lo sviluppo del linguaggio nel
    bambino
  • Sostenitori strong dellipotesi del motherese
  • Le modalità Motherese sono necessarie per uno
    sviluppo adeguatodel linguaggio assenza di tali
    modalità? difficoltà di linguaggio nel bambino
  • Sostenitori deboli dellipotesi motherese
  • Le modalità Motherese aiutano lo sviluppo
    linguistico
  • (1) Apptoccio correlazionale (2) Approccio
    sperimentale

17
Mammese
  • (1) Studi correlazionali
  • Newport Gleitman, 1977
  • Esiste una relazione limitata tra parlata dei
    genitori e il linguaggio del bambino. Madri che
    hanno usato più domande chiuse del tipo sì/no
    hanno bambini che utilizzano più ausiliari ma la
    maggior parte degli aspetti del linguaggio del
    bambino erano indipendenti

18
Mammese
  • (2) Studi sperimentali
  • Nelson, Carskaddon, Bonvillian,1973
  • Lo sviluppo del linguaggio può essere facilitato
    se si presentano ai bambini sono nuove
    informazioni sintattiche relative alla frase
    detta precedentemente dal bambino.
  • (1) Gruppo della frase-rimaneggiata
  • Introduzione di nuove frasi correlate alla frase
    del bambino
  • - bambino sparito camion
  • - sperimentatore Si, il camion è sparito
  • (2) Gruppo della frase nuova
  • Introdotte frasi relativamente corte, frasi
    grammaticali che escludono le parole contenute
    nella precedente frase del
  • (3) Gruppo di controllo (senza schemi fissi)
  • Frase rimaneggiata gt produz. Verbale del
    Controllo
  • gt Nuova frase)

19
Processi cognitivi
  • Principi operativi
  • Schemi Sensorimotori
  • Vincoli Cognitivi
  • IDisturbi del Linguaggio Cognitivi

20
Principi Operativi
  • Modi preferiti dei bambini di assunzione di
    informazioni
  • I bambini utilizzano ordine fisso di parola per
    creare significati.
  • I bambini spesso sovraregolarizzano morfemi
    grammaticali.
  • Utile pe la comprensione dell'acquisizione dei
    bambini di frasi complesse
  • -Primo tentativo di formare negazioni e domande,
    i bambini spesso semplicemente posizionano il
    maker negativo o della domanda nella parte
    anteriore di una semplice frase dichiarativa

21
Processi Cognitivi
  • Principi operativi
  • Schemi Sensorimotori
  • Vincoli Cognitivi
  • I Disturbi del Linguaggio Cognitivi

22
Schemi Sensomotori
  • Sviluppo Cognitivo Piaget
  • - Stadio dello sviluppo
  • Sensomotorio (02 y.)
  • Bambino usa il corpo e gli organi di senso
    sbattendo, succhiando, tirando
  • Acquisizione della permanenza delloggetto (fine
    stadio sensomotorio)
  • Nozione che gli oggetti continuano ad esistere
    anche quando essi non possono essere percepiti

23
Schemi Sensomotori
  • Lo sviluppo cognitivo lo sviluppo del
    linguaggio del bambino (due predizioni)
  • Bambino molto piccolo (not acquired object
    permanence)
  • - potrebbe usare parole che si riferiscano
    a oggetti concreti
  • - Ampia gamma di aprole che indicano il qui ed
    ora
  • Più grandicelli (permanenza delloggetto)
  • Dovrebbe iniziare ad usare Parole che si
    riferiscono a oggetti o eventi che non sono
    immediatamente presenti
  • Ex) camion andato via , ancora latte
  • Linguaggio specifico e conquiste cognitive
    avvengono con ritardi brevi o simultaneamente
  • Scarse evidenze che lo sviluppo cognitivo preceda
    di molto lo sviluppo linguistico

24
Processi Cognitivi
  • Principi Operativi
  • Schemi sensomotori
  • Vincoli Cognitivi
  • Disturbi del linguaggio e cognitivi

25
Vincoli cognitivi
  • Linguaggio adulto-bambino (uno schema
    semplificato e ordinato di dati) è sufficiente
    per l'acquisizione di un linguaggio normale?
  • Sembra improbabile che i bambini esplorino ogni
    possibile significato di una parola data dagli
    adulti
  • Bambino può avere determinate aspettative
    sull'apprendimento delle parole (Vincolo
    Cognitivo)
  • Tre possibili vincoli
  • Errori dellinsieme delloggetto
  • Errori tassonomici
  • Errori di mutua esclusività

26
Vincoli cognitivi
  • Errori dellinsieme delloggetto
  • Quando i bambini si imbattono in una nuova
    etichetta, preferiscono attaccare l'etichetta
    all'intero oggetto piuttosto che alla parte
    dell'oggetto
  • Es) cane (un'etichetta per l'intero oggetto
    anziché la coda del cane)
  • Errori tassonomici
  • I bambini assumeranno che l'etichetta
    dell'oggetto è una categoria tassonomica
    piuttosto che un nome per un cane-individuo
  • Es) cane è un marchio per un gruppo di animali
    non solo per Fido
  • Errori della mutua esclusività
  • Si riferisce al fatto che un bambino che conosce
    il nome di un particolare oggetto poi rifiuterà
    generalmente di applicare un secondo nome a
    quell'oggetto
  • Es) mostrami X (X sillaba senza senso) ? non
    verrà genealizzato a una seconda sillaba senza
    senso
  • ? I bambini hanno qualche pregiudizio o
    preferenze quando imparano nuove parole

27
Processi Cognitivi
  • Principi Operativi
  • Schemi sensomotori
  • Vincoli Cognitivi
  • Disturbi del linguaggio e cognitivi

28
Disturbi del linguaggio e cognitivi
  • L'idea che esista una stretta relazione tra
    linguaggio e cognizione in generale è stata
    sostenuta da studi di individui con sindrome Down
  • Questi individui tendono ad avere ritardi di
    linguaggio che sono proporzionati alla gravità
    del loro handicap cognitivo
  • Tuttavia, in alcuni individui, ci possono essere
    notevoli discrepanze tra il livello di
    funzionamento cognitivo e il livello di
    funzionamento linguistico
  • - Genie
  • - Sindrome di Williams
  • - Sindrome del chiaccherone

29
  • Genie
  • Abilità cognitive avanzate relativamente alle
    competenze linguistiche
  • Grammaticalmente rudimentale ma semanticamente
    più avanzata
  • Grammaticalmente rudimentale ma semanticamente
    più avanzata
  • Adulto perchè non canti?
  • Genie molto triste
  • Adulto perchè ti senti triste?
  • Gene Lisa malata
  • ? Questo sarebbe fornire prove contro la tesi che
    la cognizione è sufficiente per acquisire il
    linguaggio

30
Disturbi del linguaggio e cognitivi
  • Sindrome di William
  • Espressione facciale dello gnomo, ritardo
    mentale, deficenze cardiache
  • Nonostante il loro decadimento cognitivo, le
    funzioni sintattiche sembrano conservate
  • Sindrome del chiacchierone
  • Decadimento cognitivo significativo abilità
    linguistiche inaspettate
  • ? Se il normale sviluppo cognitivo è necessario
    per lo sviluppo del linguaggio normale, non
    accade in tutti i casi

31
Meccanismi INNATI
  • LIPOTESI del Bioprogramma
  • Impostazioni dei parametri
  • Il problema dell evidenza negativa

32
Il Bioprogramma del Linguaggio
  • Bioproramma del linguaggio- Bickerton (1983,
    1984)
  • I bambini hanno una grammatica innata che, in
    assenza di input ambientali adeguati, funge da
    sistema di lingua del bambino ? un sistema di
    backup linguistico
  • Studi correlati
  • Caso 1 Pidgins e Creoli (Bickerton)
  • Caso 2 Studi di sviluppo del linguaggio nei
    bambini congenitamente sordi (Golden-Meadow)
  • Case 3 Lingua dei segni in Nicaragua

33
Il Bioprogramma del Linguaggio
  • Caso 1 Pidgins Creoli
  • Pidgin una lingua ausiliaria che si pone quando
    parlanti di diverse lingue reciprocamente
    incomprensibili sono in stretto
    contatto(Bickrton, 1984)
  • Es) Lavoratori immigrati riescono a parlare una
    forma più semplice della lingua dominante della
    zona-appena abbastanza per ottenere un minimo di
    comprensione
  • Sintassi non riconoscibile, spesso una parola
    ordine, nessuna frase complessa
  • Creolo Quando i figli di questi immigrati
    acquisiscono una lingua semplificata come loro
    lingua madre
  • Frasi relativamente sofisticate e complesse
  • Nonostante i pidgins, i creoli ricordano le
    regole strutturali di altre lingue
  • Caso 2 bambini sordi dalla nascita
  • bambini (13 mesi 4 anni), ogni 2-4 mesi, per
    1.5 anni
  • Nessuno di questi bambini è stato esposto alla
    lingua dei segni convenzionale
  • Tuttavia I bambini inventarono una forma di
    linguaggio gestuale (Homesign) simile al
    linguaggio dei bambini con udito normale
  • Apparve lenunciazione di un segno (18 mesi), poi
    due o tre segni
  • ? Quando l'input linguistico è minimo, bambini
    sordi possono creare un linguaggio gestuale
    simile al linguaggio dei bambini normali

34
Il Bioprogramma del Linguaggio
  • Bioprogramma potrebbe funzionare in assenza di
    stimolazione linguistica ordinaria
  • Che cosa accada con input linguistico
    appropriato?
  • Bioprogram è soppresso e i bambini imparano la
    lingua madre
  • I bambini usano un "principio di prelazione Se
    si sente qualcuno usare una forma di lingua
    diversa da quella conosciuta, e non si sente
    qualcuno utilizzare la tua forma, abbandonano la
    tua e utilizzano la loro
  • Uso di processi cognitivi associati al linguaggio
    non sono semplici tentativi di problem-solving ma
    sono invece strettamente limitati al linguaggio

35
Meccanismi Innati
  • LIPOTESI del Bioprogramma
  • Impostazioni del parametro
  • Il problema dell evidenza negativa

36
Impostazioni del parametro
  • Grammatica Universale (Chomsky, 1981)
  • Grammatica ? un set di parametri corrispondenti a
    ciascuno dei sottosistemi di linguaggio
  • (ogni parametro ha un numero finito di possibili
    impostazioni)
  • Varie combinazioni di impostazioni del parametro?
    tutte le lingue al mondo
  • I bambini nascono con la conoscenza dei parametri
    e le loro impostazioni possibili
  • Acquisizione del linguaggio (LAD)? identificare
    quale impostazioni del parametro si applicano
    alla lingua madre

37
Impostazioni del parametro
  • Parametro principale (Cook, 1988)
  • Ogni frase nella lingua possiede un elemento
    essenziale chiamato principale ? head parameter
  • - Sostantivo in sintagmi, verbo nelle frasi di
    verbo
  • Il parametro guida specifica la posizione
    dellelemento principale attraverso la frase
  • Inglese un linguaggio con elementi principali
    allinizio
  • The man with the bow tie (luomo con il nodo alla
    cravatta)
  • Liked him
  • Nice to see
  • To the bank
  • Giapponese elementi principali in chiusura
  • Watashi wa nihongin desu (Io Giapponese sono)

38
Impostazioni del parametro
  • Parametro del soggetto nullo (Hyams, 1986)
  • Italiano, Spagnolo grammaticalmente accettabile
  • Inglese non permesso
  • I bambini nascono con un parametro settato sul
    soggetto nullo (valore di default)
  • Es) Play it
  • Es) Eating cereal
  • Es) Shake hands
  • Es) See window

39
Impostazioni del parametro
  • Principio del sottoinsieme (Berwick and Weinberg,
    1984)
  • I bambini iniziano a cercare attraverso lingue
    possibili all'inizio con il più piccolo
    sottoinsieme disponibile (che è la lingua più
    restrittiva). Se non ci sono prove dal primo
    input linguistico che che si tratti del loro
    linguaggio nativo, si procede al successivo
    sottoinsieme più grande fino a trovare una
    corrispondenza

40
Meccanismi innati
  • LIPOTESI del Bioprogramma
  • Impostazioni dei parametri
  • Il problema dell evidenza negativa

41
Il problema dell evidenza negativa
  • Evidenza Positiva
  • Prova che un particolare enunciato è
    grammaticalmente corretto nella lingua che il
    bambino sta imparando
  • Evidenza Negativa
  • Prova che un particolare enunciato è
    sgrammaticato
  • Pinker (1990)
  • Sarebbe molto difficile acquisire un linguaggio
    esclusivamente da prove positive
  • Prove negative, che potrebbero limitare il
    problema di capacità nel dispositivo di
    acquisizione, non sono generalmente disponibili
  • Tuttavia possono esserci dei limiti di capacità
    innati
  • ? Anche se prove negative sono presenti e possono
    aiutare lo sviluppo del linguaggio, la ricerca
    non ha dimostrato la loro necessità
  • ? Giustificazione per meccanismi innati

42
Riassumendo
  • Tre classi di variabili sono necessarie per un
    completo resoconto di aquisizione del linguaggio
  • Ambiente linguistico
  • Evidente deprivazione ambientale (bambini
    selvaggi e isolati) ?ritardo di acquisizione
  • Processi cognitivi
  • Processo cognitivo sono correlati con lo sviluppo
    del linguaggio
  • Meccanismi innati
  • Bambini che ricevono input linguistici poveri?
    Creano un sistema di linguaggio simile alla prima
    infanzia

43
Lapproccio neurocostruttivista
  • Karmiloff-Smith durante lo sviluppo vi è un
    processo di progressiva specializzazione delle
    aree emisferiche edelle funzioni da esse
    veicolate che è il risultato dellinterazione tra
    vincoli biologici e lesperienza
    (Karmiloff-Smith, 1992)
  • Oggi si interpreta linnatismo in funzione dei
    vincoli biologici che guidano lo sviluppo
    (Tomasello, 1999)
  • In sintesi è oggi ampiamente riconosciuto che lo
    sviluppo del linguaggio è il risultato
    dellinterazione tra vincoli biologici ed
    esperienza

44
Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemi
Suono
Fonologia
Lessico
Significato
Semantica
Morfologia
Grammatica
Sintassi
Funzioni comunicative
Contesto
Pragmatica
Conversazione
Discorso
45
Caratteristiche distintive del linguaggio
Creatività Chi parla una lingua è capace di
produrre una grande varietà di messaggi
combinando tra loro un numero limitato di unità
base di quella lingua
Capacità comunicativa
Arbitrarietà La relazione tra suoni e significati
è arbitraria il significato non può essere
ricavato dalla forma del suono, pertanto deve
essere appreso e trasmesso culturalmente
Linguaggio
46
La posizione innatista sullo sviluppo del
linguaggio
Dispositivo innato per lacquisizione del
linguaggio LAD (Language Acquisition
Device) Programma biologico che corrisponde ad
una grammatica universale (GU), la quale contiene
la descrizione degli aspetti strutturali
condivisi da tutte le lingue naturali
Chomsky (1965)
Indipendente sia dallintelligenza che dalla
capacità comunicativa
In cui la competenza linguistica precede
lesecuzione
Acquisizione del linguaggio Processo attivo di
scoperta di regole
47
La teoria di Chomsky spiega
  • Perché si impara a parlare in maniera rapida
  • Perché le tappe dello sviluppo linguistico sono
    le stesse in tutte le culture e le classi sociali
  • Perché il bambino è in grado di produrre e capire
    espressioni mai sentite in precedenza (creatività)
  • Perché il linguaggio che il bambino produce è più
    ricco di quello a cui è stato esposto

48
La posizione interazionista sullo sviluppodel
linguaggio
Il linguaggio è un aspetto della capacità
simbolica. Compare nel sesto stadio sensomotorio
e segna il passaggio dallintelligenza
sensomotoria allintelligenza rappresentativa
Piaget (1945)
Dipende dallo sviluppo cognitivo
Lesecuzione precede la competenza linguistica
Acquisizione del linguaggio
49
La posizione funzionalista sullo sviluppo
dellinguaggio
Comunicazione prelinguistica
Comparsa del linguaggio
Relazione di continuità
Gesti e vocalizzi
Prime parole
Atti linguistici (Austin e Searle) E
importante distinguere il contenuto
proposizionale di una frase (significato
locutivo) e lintenzione con cui il parlante
pronuncia quella frase (significato illocutivo)
50
La posizione funzionalista sullo sviluppo
dellinguaggio
Teorici dellApprendimento sociale (Bruner,1983)
?? Non esclude lesistenza del LAD, ma
deve essere riconosciuto un ruolo
altrettanto importante allambiente sociale ??
L.A.S.S. (Language Acquisition Support System) ??
il sistema di supporto allacquisizione del
linguaggio, fornito dallambiente sociale (es.
Motherese, protolinguaggio) . ?? Il linguaggio
nasce dalla comunicazione interpersonale.
51
Relazione tra linguaggio e contesto sociale
  • Il linguaggio rivolto dagli adulti ai bambini che
    imparano a parlare non è linput impoverito e
    scorretto che Chomsky aveva ipotizzato. E ben
    adattato alle ancora limitate capacità di
    comprensione del bambino le frasi sono brevi e
    sintatticamente semplici, lintonazione è
    esagerata, il lessico concreto e sono presenti
    numerose ripetizioni
  • Linterazione sociale precoce tra il bambino e
    chi lo accudisce è una matrice di significati e
    di segnali convenzionali, che confluiscono nella
    costruzione del codice linguistico e che aiutano
    il bambino a comprendere il codice grazie al
    contesto sociale che laccompagna

52
I primi suoni
0-1 mese
Suoni di natura vegetativa
  • Pianto (di fame, di dolore, di irritazione)
  • Sbadigli, ruttini, gorgoglii

2-6 mesi
Vocalizzazioni
Le vocalizzazioni del bambino si inseriscono tra
i turni verbali del genitore (proto-conversazioni)
6-7 mesi
Lallazione canonica
Il bambino produce sequenze consonante-vocale con
le stesse caratteristiche delle sillabe, spesso
ripetute due o più volte
10-12 mesi
Lallazione variata
Il bambino produce sequenze sillabiche complesse.
Compaiono i primi suoni simili a parole
53
Gesti comunicativi
Esprimono unintenzione comunicativa e si
riferiscono ad un oggetto-evento che si può
individuare osservando il contesto (es.
stendere il braccio con la mano aperta e il palmo
in su o in giù aprire e chiudere ritmicamente il
palmo della mano indicare)
Performativi o deittici
Chiedere lintervento o laiuto delladulto
RICHIESTA
Utilizzati per
Attirare lattenzione e condividere con ladulto
linteresse per un evento esterno
DICHIARAZIONE
54
Gesti comunicativi
Esprimono unintenzione comunicativa e
rappresentano un referente specifico il loro
significato non varia sulla base del
contesto. (es. agitare le mani per significare
uccello aprire e chiudere la mano per ciao
scuotere la testa per no)
Referenziali o rappresentativi
Periodo in cui il bambino usa gesti referenziali
Periodo in cui il vocabolario raggiunge le 50
parole
Relazione tra repertorio gestuale e vocale nello
sviluppo
Comparsa delle prime parole
Diminuzione delluso di gesti referenziali
55
Le prime parole
Età di comparsa tra 11 e 13 mesi
Inizialmente USO NON REFERENZIALE Usate in
contesti specifici e ritualizzati
Persone familiari
Si riferiscono a
Oggetti familiari
Azioni che il bambino compie abitualmente
Successivamente USO REFERENZIALE Usate in una
varietà di situazioni e contesti
56
Fasi dello sviluppo lessicale
Fase I
12-16 mesi circa
Lampiezza del vocabolario si attesta in media
sulle 50 parole
17-24 mesi circa
Maggiore rapidità nellacquisire nuove parole Può
assumere la forma di ESPLOSIONE DEL VOCABOLARIO
Fase II
Il ritmo di espansione è di 5 o più parole (fino
anche a 40) per settimana. Alla fine del periodo
il vocabolario si attesta mediamente sulle 300
parole, ma può raggiungere anche 600 parole
57
Errori tipici del bambino nelle prime fasi dello
sviluppo lessicale
Il bambino chiama cane qualsiasi animale a
quattro zampe
Errore di sovraestensione
Il bambino chiama bambola esclusivamente la sua
bambola preferita
Errore di sottoestensione
Il bambino usa aprire per riferirsi non
soltanto allazione di aprire una porta, ma anche
allazione di accendere la luce
Errore di sovrapposizione
58
Diverse teorie sulla costruzione del significato
delleprime parole
Il bambino costruisce il significato delle parole
sulla base delle somiglianze percettive tra gli
oggetti o eventi
Clark 1973
Nelson 1974
Il bambino categorizza allinizio le somiglianze
funzionali, cioè luso degli oggetti e le loro
proprietà dinamiche. Ipotesi del NUCLEO FUNZIONALE
Barrett 1989
Il bambino segue strade diverse nellacquisire il
significato delle parole alcune parole vengono
apprese in modo contestualizzato e altre in modo
decontestualizzato
59
Regole presenti nelle prime frasi dei bambini
Brown e Frasen (1964) hanno raggruppato in due
classi le parole che compaiono nei medesimi
contesti
Classe perno
Piccolo numero di parole che ricorrono
frequentemente e sempre in posizione iniziale
della frase
Classe aperta
Tutte le altre parole del vocabolario, che sono
più numerose ma ricorrono meno frequentemente e
non hanno una posizione fissa
  • Critiche
  • Scarse conferme della presenza della classi perno
    e aperta
  • E descritta la struttura sintattica ma viene
    trascurata la dimensione semantica

60
Stadi nello sviluppo sintattico dei bambini
italiani
Antonucci e Parisi (1973) hanno applicato
unanalisi semantica alla produzione linguistica
dei bambini che imparano litaliano, individuando
2 stadi di sviluppo
I
I bambini producono espressioni di 2 o più parole
che contengono la struttura nucleare della frase,
cioè un predicato verbale con i suoi argomenti e
lintenzione con cui si pronuncia la frase
II
La struttura nucleare minima si amplia e include
strutture facoltative, come gli avverbi e le
frasi inserite
61
Esempi del primo stadio nello sviluppo
sintatticodei bambini italiani
a) tata dà Claudia dà una bambola a
Francesco b) dà mamma Claudia vuole una palla
dalla mamma c) mamma iacca Claudia chiede
dellacqua alla madre d) dà a nonna bototto La
nonna dà un biscotto a Claudia e) Acesco a dai a
palla Francesco dà la palla a Claudia
Claudia utilizza sempre lo stesso predicato
dare ma non è capace di verbalizzare
contemporaneamente i 3 argomenti del predicato
(chi dà, chi riceve e loggetto che viene
scambiato).
62
Esempi del secondo stadio nello sviluppo
sintattico (analisi semantica)
a) Paola occi ene Paola oggi viene b) Io
pulisco co tetto Io pulisco con questo c) Devo
pendee libbi Devo prendere i libri
Gli avverbi occi e co tetto forniscono
informazione aggiuntiva rispetto ai verbi
venire e pulire rispettivamente. Le frasi
inserite compaiono inizialmente come frasi
implicite, con il verbo allinfinito.
Nellespressione c), pendee libbi è una frase
inserita in modo implicito nella frase
principale.
63
La lunghezza media dellenunciato (LME)
Valuta la progressiva crescita della complessità
morfosintattica nelle produzioni verbali
infantili nei primi tre anni di vita
Presupposto la complessità della frase può
essere valutata in base al numero degli elementi
che la compongono
Brown 1973
LME
Lingua inglese Si calcola il numero di morfemi
per ogni enunciato
Lingua italiana Si calcola il numero di parole
per ogni enunciato (LMEp)
64
Lo sviluppo morfosintattico
Morfologia verbale
3 anni in produzione 7 anni in comprensione
Accordo tra soggetto e verbo es. il cane
inseguono i gatti
Morfologia nominale
3 anni
Forme del genere (m/f) e del numero
(singolare/plurale) relative ai nomi
Morfologia pronominale
3-4 anni
Pronomi personali
65
Differenze individuali nel ritmo di sviluppo del
linguaggio
Media
Minimo
Massimo
Età di comparsa delle primeparole
13 mesi
8 mesi
18 mesi
Ampiezza del vocabolario a 20 mesi
50 parole
22 parole
628 parole
Comprensione di parole a 8 -10 mesi
30 parole
nessuna
200
Comprensione di parole a 17 - 18 mesi
215
22
398
Età di comparsa delle prime frasi
20 mesi
14 mesi
24 mesi
66
Differenze individuali nello stile di sviluppo
del linguaggio
Vocabolario composto in maggioranza da
nomi Sviluppo lessicale più rapido
Referenziale
Katherine Nelson Stile di acquisizione del
linguaggio
Vocabolario composto in maggioranza da pronomi,
nomi propri e formule per regolare linterazione
sociale Sviluppo sintattico più rapido
Espressivo
67
Differenze individuali nello sviluppo della
semantica
STILE 1
STILE 2
  • Alta proporzione di nomi nelle prime 50 parole
  • Utilizzo di parole singole nel primo linguaggio
  • Imita nomi di oggetti
  • Maggiore varietà lessicale
  • Utilizzo di elementi dotati di significato
  • Elevato uso di aggettivi
  • Uso decontestualizzato di nomi
  • Rapida crescita del vocabolario
  • Bassa proporzione di nomi nelle prime 50 parole
  • Utilizzo di formule nel primo linguaggio
  • Imita in modo non selettivo
  • Minore varietà lessicale
  • Utilizzo di suoni senza significato
  • Scarso uso di aggettivi
  • Uso contestualizzato di nomi
  • Lenta crescita del vocabolario

68
Differenze individuali nello sviluppo della
pragmatica
STILE 1
STILE 2
  • Orientamento verso gli oggetti
  • Uso prevalente di intenzione dichiarativa
  • Scarsa varietà di atti linguistici
  • Approccio riflessivo alla soluzione di problemi
  • Orientamento verso le persone
  • Uso prevalente di intenzione richiestiva
  • Alta varietà di atti linguistici
  • Approccio impulsivo alla soluzione di problemi

69
Altre differenze individuali nello sviluppo
linguistico
STILE 1
STILE 2
FONOLOGIA
  • Buona articolazione e intelligibilità
  • Orientamento verso la parola
  • Pronuncia costante nelluso della stessa parola
  • Scarsa articolazione e intelligibilità
  • Orientamento verso lintonazione
  • Pronuncia variabile nelluso della stessa parola

VARIABILI DEMOGRAFICHE
  • Genere femminile
  • Primogenito
  • Livello socio-economico alto
  • Genere maschile
  • Secondogenito
  • Livello socio-economico basso

70
La consapevolezza metalinguistica
Capacità di trattare le forme del linguaggio come
oggetto di Analisi, considerarle per se stesse
piuttosto che come veicolo di intenzioni e
significati
Verbi che si riferiscono a stati mentali
Credere, pensare, immaginare, dubitare
Pregare, maledire, promettere, ordinare
Verbi che si riferiscono ad atti linguistici
Parole, frasi, sillabe, lettere
Termini con cui ci si riferisce a parti o unità
del codice linguistico
71
Giocare con i suoni e le parole nei primi anni
di vita
Audioregistrazione dei soliloqui prodotti dal
figlio di 2 anni e mezzo quando veniva lasciato
nella propria stanza prima di addormentarsi
Studio di Ruth Weir (1962)
ESEMPIO 1) Quale colore 2) Quale colore la
coperta 3) Quale colore la scopa 4) Quale colore
il vetro
  • Il bambino utilizza il linguaggio anche in
    assenza di stimoli comunicativi
  • Gioca con i suoni e con le parole
  • Si esercita con le forme linguistiche che sta
    imparando (trascurando i contenuti)

72
Abilità implicate nel produrre e comprendere un
messaggio (comunicazione referenziale)
Differenziare gli attributi del referente da
quelli dei non referenti
Abilità percettive
Abilità di confronto
Identificare somiglianze e differenze tra
referente e non referenti
Ricordare gli attributi criteriali per
descriverli verbalmente
Abilità di memoria
Abilità linguistiche
Verbalizzare gli attributi criteriali
73
Fasi nel processo di conoscenza della lettura e
della scrittura secondo Ferreiro e Teberosky
(1979)
Imparare a leggere e a scrivere è un processo
conoscitivo. Il bambino fa delle ipotesi che
vengono vagliate e eventualmente abbandonate
quando entrano in conflitto con i dati
dellesperienza, finché acquisisce le regole del
sistema convenzionale adulto
Fase presillabica
Fase sillabica
Fase sillabico-alfabetica
Fase alfabetica
74
  • Fasi del processo di acquisizione della lettura
    Utha Frith (1985)
  • Fase logografica i bambini sono già in grado di
    riconoscere alcune parole, brevi e molto
    frequent,i che fanno parte delle loro esperienze
    quotidiane. Queste parole, però, sono
    riconosciute come configurazioni globali
    (Logogen).
  • Fase alfabetica i bambini apprendono le regole
    di conversione grafema-fonema. In questa fase, si
    ha la tipica lettura lettera-per-lettera o
    sillaba-per-sillaba, con una fusione difficoltosa
    dei singoli fonemi.
  • Fase ortografica i bambini si creano un lessico
    ortografico di entrata, cioè un magazzino di
    tracce mnestiche, in cui le parole sono associate
    a rappresentazioni astratte, ormai indipendenti
    dalle caratteristiche percettive dello stimolo
    visivo, che si attivano globalmente e
    automaticamente durante la lettura.
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com