Title: VALUTAZIONE, VALIDAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE. ALCUNE RIFLESSIONI SULLE ESPERIENZE NEI CONTESTI DI LAVORO
1VALUTAZIONE, VALIDAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE.ALCUNE RIFLESSIONI SULLE ESPERIENZE
NEI CONTESTI DI LAVORO
Piano Regionale per lattuazione dellobbligo
distruzione - 1 Seminario provinciale Obbligo
distruzione unopportunità per ripensare la
scuola
- Pier Giovanni Bresciani
- Professore a contratto Università di Genova,
Bologna e Trento - Studio Méta associati
2VALUTAZIONE
- PROCESSO MEDIANTE IL QUALE SI PERVIENE
- ALLA ATTRIBUZIONE DI UN GIUDIZIO DI VALORE
- RISPETTO AD UN DETERMINATO OGGETTO O FENOMENO
- (QUI LE COMPETENZE ACQUISITE, POSSEDUTE,
ESERCITATE)
3VALIDAZIONE
- PROCESSO MEDIANTE IL QUALE
- LESPERIENZA MATURATA DA UNA PERSONA IN CONTESTI
NON FORMALI E INFORMALI - VIENE RICOSTRUITA, DOCUMENTATA E DESCRITTA IN
TERMINI DI COMPETENZE, - E SUCCESSIVAMENTE MESSA A CONFRONTO CON STANDARD
PROFESSIONALI - ISTITUZIONALMENTE DEFINITI (FIGURE PROFESSIONALI
UNITA DI COMPETENZA) - IN FUNZIONE DEL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI
FORMATIVI CORRISPONDENTI
4CERTIFICAZIONE
- PROCESSO MEDIANTE IL QUALE
- LE COMPETENZE ACQUISITE DA UNA PERSONA
- IN CONTESTI FORMALI, INFORMALI O NON FORMALI
- SONO VERIFICATE TRAMITE PROVE SPECIFICHE,
- RAPPORTATE A STANDARD PROFESSIONALI
- ISTITUZIONALMENTE DEFINITI (FIGURE, UNITA DI
COMPETENZA) - E RISCONOSCIUTE PUBBLICAMENTE
5LE RAGIONI DI INTERESSE
- Valutazione delle competenze nel mondo del lavoro
(imprese e pubblica amministrazione) - perché interessa al sistema dellistruzione e
della formazione professionale? - mondo del lavoro come contesto di riferimento
ineludibile - vincolo e opportunità per il sistema formativo e
per le persone
6CONOSCERE, PER AUMENTARE LE CHANCE DI UNA
RELAZIONE POSITIVA
- Conoscerlo per orientare e regolare i propri
comportamenti (del sistema, degli allievi) - non per appiattirsi acquisendo passivamente e
unilateralmente aspettative e richieste - ma per sapere come entrare in una relazione
negoziale - mettendo in gioco e valorizzando la propria
specificità e soggettività - decidendo se, quando e in che misura adattarsi
tatticamente - come prepararsi
- come collocarsi
7I VANTAGGI
- Sapere che cosa richiede e apprezza il mondo del
lavoro - per decidere quanto e come mobilitare e
valorizzare le proprie conoscenze, capacità,
risorse personali - per rispondere efficacemente ( trovando un
positivo punto di equilibrio tra sé e
lorganizzazione) alle domande, aspettative,
esigenze che il contesto di lavoro esprime - che significa per esprimere la propria
competenza (al singolare), e cioè la propria
capacità di utilizzare in modo appropriato le
proprie competenze (al plurale)
8LA VALUTAZIONE
TIPOLOGIA IN BASE AGLI OGGETTI (AI
LIVELLI) Valutazione delle reazioni ?
verifica (in itinere e finale) della misura in
cui i diversi aspetti dellintervento formativo
(obiettivi, docenti, metodi, materiali,
attrezzature, sedi, organizzazione, etc.)
generano apprezzamento e soddisfazione
Valutazione dellapprendimento ? verifica
(in itinere formativa finale sommativa o
consuntiva) della misura in cui le singole
conoscenze, capacità o altre dimensioni (es.
rappresentazioni, etc.) che costituiscono
altrettanti obiettivi del progetto formativo
(finalità, traguardi formativi, scopi, etc.)
sono state effettivamente raggiunte
9LA VALUTAZIONE
Valutazione delle competenze ? verifica della
misura in cui i diversi tipi di apprendimenti
(conoscenze, capacità, etc.), acquisiti ed
eventualmente verificati al termine di un
percorso di formazione, riescano ad essere
utilizzati in modo integrato per lesercizio
efficace di specifiche attività (o aree di
attività cfr. le unità di competenza)
eventualmente riferite a ruoli e/o a figure
professionali definite Valutazione dei
comportamenti individuali (sul lavoro) ?
verifica della misura in cui avviene il
trasferimento e lutilizzo effettivo delle
competenze nelle pratiche di lavoro reali, e
quindi delle condotte lavorative dei soggetti
coinvolti Valutazione di impatto (sulla
performance organizzativa) ? verifica della
misura in cui i cambiamenti dei comportamenti ad
opera della formazione generano effettivamente un
impatto nellambito della organizzazione di
provenienza dei partecipanti (produttività
clima etc.)
10 I CINQUE LIVELLI DI VALUTAZIONE(rielaborazione
da Kirckpatrick)
FOCUS MONDO DEL LAVORO
FOCUS ISTRUZIONE E FORMAZIONE
11IL FOCUS DELLATTENZIONE
- Per questo, può essere utile conoscere
- come il mondo del lavoro (imprese e pubblica
amministrazione) opera quando si tratta di
valutare le competenze delle persone (per
selezionarle, per formarle, per riconoscerle e
premiarle) - quali sono i tipi di competenze che il mondo del
lavoro tende a riconoscere ed apprezzare (e che
cosa si intenda di norma per competenze nei
contesti di lavoro) - Problemi complessità, differenziazione, e
contraddittorietà
12A) MACCHIA DI LEOPARDO
- . Differenziazione delle pratiche valutative
delle organizzazioni per - congiuntura economica
- dimensione
- tipologia di prodotto-servizio
- tecnologia
- ruoli coinvolti (es. dirigenti vs addetti)
- cultura organizzativa e manageriale (valori,
stili) - specifici individui coinvolti (persone valutano
persone)
13B) TIGRE DI CARTA
- Centralità delle risorse umane
- People strategy
- Gestione dei talenti
- sono da diversi esperti considerate retoriche
manageriali - modalità di esprimere una rappresentazione
socialmente desiderabile dei comportamenti
delle organizzazioni - che nella loro effettiva realtà mostrano invece
profilo più dimesso, - e sono caratterizzate da approcci meno
sofisticati e più pragmatici
14C) ANTINOMIE MANAGERIALICompresenza
strutturale di esigenze in contrasto, entrambe
comprensibili e legittime, ma difficilmente
conciliabili
APPARTENENZA/LEALTA/FEDELTA vs
FLESSIBILITA/TEMPORANEITA
CONFORMISMO/PREVEDIBILITA vs CREATIVITA/INNOVAZI
ONE
CONTROLLO vs AUTONOMIA/DISCREZIONALITA
POLIVALENZA vs SPECIALIZZAZIONE
PERSONALIZZAZIONE/DIFFERENZIAZIONE vs EQUITA
COMPARATIVA
RAPIDITA VS TEMPO DI CURA (PERSONE, RELAZIONI,
PROCESSI)
LEGGEREZZA vs MASSA CRITICA
PRODUZIONE/LAVORO vs APPRENDIMENTO/SVILUPPO
COMPETENZE
15QUALI TENDENZE, ALLORA?
- Pur con queste avvertenze e controindicazioni
- situazioni strutturalmente eterogenee
(macchia di leopardo) - teorie dichiarate vs pratiche effettivamente in
uso (tigre di carta) - contraddittorietà e varietà dei comportamenti
concreti (punti equilibrio differenti tra le
antinomie manageriali) - è possibile osservare alcune costanti nei
comportamenti organizzativi - relativi alla valutazione del personale, che
nella letteratura tecnico- - specialistica vengono riconosciuti come tendenza
evolutiva
16POSSIBILI OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONENELLE
ORGANIZZAZIONI
- Scegliere nuovo personale
- Conoscere meglio il personale in organico
- Fornire feedback per il miglioramento
- Favorire la mobilita del personale
- Premiare
- Incentivare
- Motivare
- Comunicare cio che ha valore per il management
17VERSO SISTEMI DI VALUTAZIONE
- Insieme di principi e dispositivi metodi,
strumenti e modalita operative - Finalizzati alla analisi, descrizione e
valutazione - delle posizioni,
- delle prestazioni,
- del potenziale,
- e delle competenze
- del personale
- Strumento di gestione e strumento di sviluppo
- Leva strategica
segue
18LA VALUTAZIONE INELUDIBILE
- La valutazione esiste sempre e comunque (non si
puo non valutare)può essere, ai due estremi - Informale/implicita, non strutturata
- (saltuaria, casuale, disomogenea, arbitraria,
non trasparente, unilaterale, non dà luogo a
sistematizzazione e capitalizzazione) - Formale/esplicita, strutturata
- (periodica, ricorrente, omogenea, condivisa,
partecipata, dà luogo a sistematizzazione e
capitalizzazione dei risultati)
19TENDENZA VERSO LA FORMALIZZAZIONE, LA
STRUTTURAZIONE, LA INFORMAZIONE, LA
PARTECIPAZIONE
- Riscontri normativo-contrattuali (CCNL e
integrativi) - Riscontri organizzativi (direzioni del
personale e/o unità organizzative ruolo dei
dirigenti aumento della implementazione dei
sistemi e dei dispositivi osservatori-repertori) - Riscontri tecnico-metodologici (valutazione a
360, assessment e development centre, bilancio
di competenze)
201. VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI
- Analisi e giudizio di valore (differenziato)
- relativo ai DIVERSI RUOLI presenti
nellorganizzazione, - a seguito di una comparazione delle loro
caratteristiche distintive - la finalità del ruolo
- le attività da svolgere
- le responsabilità
- i rapporti
- le risorse da gestire
- le competenze da esercitare
- .
212. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
- Analisi e giudizio di valore (differenziato)
relativo al COMPORTAMENTO LAVORATIVO (in genere
individuale, a volte di gruppo) ed ai suoi
risultati, e cioè alle performance effettive dei
dirigenti e dei collaboratori che ricoprono i
diversi ruoli, - tenendo conto, a seconda dei modelli di
intervento - del perseguimento di risultati, a fronte di
obiettivi programmati - dello svolgimento di attività (quando non sia
possibile o opportuno definire obiettivi) - delle modalità di esercizio del ruolo (a volte
definite comportamenti lavorativi) - delle competenze effettivamente esercitate
223. VALUTAZIONE DEL POTENZIALE
- Individuazione di caratteristiche di dirigenti e
collaboratori non (adeguatamente) valorizzate
nellesercizio del ruolo attualmente svolto - competenze, capacita, attitudini, risorse
personali (la scelta dei termini dipende dagli
approcci e dai modelli di intervento) - in funzione della definizione di percorsi di
carriera e/o sviluppo e/o mobilità relativi ad
altri ruoli professionali - Potenziale assoluto vs potenziale relativo
- La questione dei talenti
234. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
- Analisi e giudizio di valore (differenziato)
relativo - Al possesso da parte dei dirigenti e dei
collaboratori di conoscenze, capacità ed altre
caratteristiche individuali (variamente
denominate) giudicate rilevanti ai fini della
performance attuale (prestazione) o futura
(potenziale) - Oppure al loro essere connaturate a determinati
ruoli (posizioni) e necessarie per il loro
esercizio
24IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
CARATTERISTICHE TIPICHE
- Finalità prevalente equa distribuzione degli
incentivi/premi di produttività - Proposta di definizione di aree e fattori di
valutazione operata spesso con il supporto di
consulenti esterni - Ambiti (aree oggetti) di valutazione più
frequentemente identificati - risultati raggiunti vs obiettivi definiti (a
livello individuale e a livello collettivo) - modalità di esercizio del ruolo (a volte definite
comportamenti organizzativi) es. capacità di
lavoro interfunzionale capacità di teamworking o
teambuilding orientamento al cliente etc. - competenze effettivamente esercitate (non di rado
simili alle modalità/comportamenti) - Adozione di scale di giudizio per ciascun
fattore (numerica oppure alfabetica, a volte con
indicatori comportamentali)
25IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
ALCUNE CONDIZIONI DI SUCCESSO
- Condivisione senso (valutare è giusto, sensato)
e finalità - Informazione, ascolto, coinvolgimento,
partecipazione di dirigenti e collaboratori - Restituzione feedback
- Non incoerenza tra sistema di valutazione e
stile di management - Competenza valutativa effettiva e percepita dei
valutatori (formazione e addestramento
informazione supervisione)
segue
26IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
ALCUNE CONDIZIONI DI SUCCESSO
- Metodologia appropriata (misurare il
misurabile, in modo corretto, valido,
affidabile) - Legittimazione interna
- Negoziazione sindacale
- Messa a disposizione di risorse (tempo risorse
finanziarie etc.) - Correlazione riscontrabile tra metodologia e
strumenti e finalità dichiarate del sistema - Percezione di equità da parte di dirigenti e
collaboratori
27ULTERIORI PUNTI DI ATTENZIONE PRESENTI NELLA
MANUALISTICA
- Concentrare lattenzione su risultati e
comportamenti (non sui tratti di personalità)
azioni osservabili vs caratteristiche personali
inferibili - Ridurre lintervallo di tempo tra prestazione e
valutazione - Aumentare il numero dei punti di vista sulla
prestazione (es. dirigenti, colleghi, clienti) - Formare i valutatori (per individuare gli
obiettivi per conoscere gli errori tipici per
scegliere gli strumenti più adatti etc.)
28SCHEDA 1
FATTORE Orientamento al cliente interno ed esterno FATTORE Orientamento al cliente interno ed esterno
Definizione Individuare i bisogni degli utenti e dei colleghi per poter rispondere con tempestività ed efficacia alle richieste tutelare lutente pur garantendo il rispetto delle norme dare risposte tempestive, sollecitando anche gli altri uffici a farlo.
MODALITÀ DI ESERCIZIO MODALITÀ DI ESERCIZIO
1. Molto limitata Tende a non considerare le esigenze del cliente. Si mostra contrario o indifferente alla necessità di finalizzare il proprio lavoro al soddisfacimento delle esigenze dellutente.
2. Limitata Tende ad offrire il servizio minimo indispensabile, attenendosi in modo esclusivamente burocratico alle prescrizioni normative per lerogazione dei servizi, senza verificare se la risposta burocratica risulta adeguata al soddisfacimento delle esigenze dellutente interno ed esterno.
3. Adeguata Risponde alle richieste di informazione e/o di erogazione/assistenza, o di collaborazione del cliente interno/esterno verificando in che misura la propria risposta porta alla soddisfazione dellesigenza espressa.
4. Elevata Prende in carico il cliente interno/esterno. Si impegna di norma a cogliere ed interpretare le esigenze manifeste e latenti, offrendo il proprio supporto per individuare le soluzioni più idonee rispetto ad esse.
5. Molto elevata Persegue il miglioramento continuo dellorganizzazione dei servizi, traendo dalle analisi dei problemi posti dai clienti interni/esterni e dalle soluzioni adottate proposte per modificare lorganizzazione dei servizi, e migliorare continuamente efficienza e qualità degli stessi.
29SCHEDA 2
FATTORE Integrazione interfunzionale FATTORE Integrazione interfunzionale
Definizione Lavorare in gruppo e cooperare stabilendo positivi rapporti di collaborazione con persone anche di altre unità organizzative, per risolvere un problema o realizzare un progetto
MODALITÀ DI ESERCIZIO MODALITÀ DI ESERCIZIO
1. Molto limitata Tende a porsi in una posizione di antagonismo (manifesta disfattismo, oppure contrapposizione costante, oppure solleva continuamente problemi come pretesto alla non collaborazione)
2. Limitata Manifesta una sostanziale indifferenza (Si mostra passivo, partecipa solo se è sollecitato a farlo)
3. Adeguata Tende a stabilire rapporti di collaborazione (Di norma è in grado di lavorare con altre persone per uno scopo comune, e di favorire la cooperazione nel proprio gruppo/unità organizzativa)
4. Elevata Valorizza gli altri (Stimola il contributo e la capacità degli altri, ne riconosce i meriti. Sollecita lespressione delle opinioni altrui per assumere decisioni e per programmare, stabilisce un clima di fiducia e collaborazione)
5. Molto elevata Consolida il gruppo/la comunità professionale (Si adopera per rafforzare la cooperazione e lintegrazione nel proprio gruppo e tra questo e gli altri gruppi/unità organizzative. Promuove e valorizza i risultati del gruppo e si adopera per risolvere i conflitti interni ed esterni ottenendo buoni risultati)
30COMPETENZEPERCHE, QUALI, COME
- Per la istruzione e la formazione, che assumono a
loro volta a riferimento le competenze, può
essere utile capire
- perché il mondo del lavoro (imprese e P.A.) hanno
assunto le competenze quale riferimento per la
propria valutazione - che cosa intendono le imprese per competenze
- quali tipi di dispositivi, metodologie e
strumenti le imprese (e la P.A.) utilizzano per
valutarle, nelle diverse fasi del ciclo di vita
delle persone (dalla selezione, allinserimento,
allo sviluppo, al riconoscimento, etc.)
31COMPETENZE DI CHE COSA PARLIAMO
COMPETENZE COME CAUSA DEL COMPORTAMENTO
LAVORATIVO
CARATTERISTICHE DEL PERSONALE (COMPETENZE)
VARIABILI ESOGENE E CONTINGENTI (domanda di
servizi concorrenza cultura politico-istituziona
le relazioni sindacali etc.)
PRESTAZIONI DEL PERSONALE
PERFORMANCE DELLIMPRESA
32COMPETENZE
CARATTERISTICHE INDIVIDUALI
DI DIVERSO TIPO (CONOSCENZE, CAPACITA,
MODALITA DI COMPORTAMENTO, TRATTI DI
PERSONALITA, ETC)
CORRELATE ALLESERCIZIO EFFICACE DI UNA
ATTIVITA, DI UN RUOLO LAVORATIVO, DI UNAREA DI
BUSINESS DELLAZIENDA
PREDITTIVE DI UNA PRESTAZIONE LAVORATIVA
EFFICACE
33ASPETTI COMUNI
MIX DI ELEMENTI/CARATTERISTICHE
RIFERITI AL LAVORO/ATTIVITA/RUOLO
E RIFERITI ALLA PERSONA/INDIVIDUO
CRESCENTE IMPORTANZA DELLE CARATTERISTICHE
PERSONALI, INDIVIDUALI PER UNA PRESTAZIONE
EFFICACE
EMERGERE DELLIMPORTANZA DELLA
AUTOCONSAPEVOLEZZA E DELLA METACOGNIZIONE PER
MIGLIORARE LA PRESTAZIONE
34LE COMPETENZE
CONOSCENZE DICHIARATIVE E PROCEDURALI (generali
di contesto/mercato/clienti di settore di
ruolo di prodotto-servizio etc)
CAPACITA ABILITA (tecnico-professionali
manageriali di comunicazione e gestione delle
relazioni emotive cognitive di cambiamento e
innovazione etc)
- RISORSE E DOTI PERSONALI
- - motivazioni
- - atteggiamenti
- - attitudini
- - immagine di sé autovalutazione, autostima,
self-efficacy - - schemi cognitivi
- - tratti di personalità
- valori
- -----
35PERCHE LE COMPETENZE
CAMBIAMENTO NELLORGANIZZAZIONE E NELLE
TECNOLOGIE (ESIGENZE DI RESPONSABILITA,
AUTONOMIA, DECISIONE, COMUNICAZIONE, INTEGRAZIONE)
'SISTEMI PER LA QUALITA E 'FATTORE UMANO'
(AMBIVALENZA TRA PARTECIPAZIONE E CONTROLLO)
36PERCHE LE COMPETENZE
'ERA DEI SERVIZI' E SERVICE MANAGEMENT
(PERSONALITY INTENSITY, 'MOMENTI DELLA
VERITA',PART TIME MARKETERS, HIGH TOUCH)
CAMBIAMENTI NEL MERCATO DEL LAVORO (PRECARIETA,
TEMPORANEITA, FLESSIBILITA, ADATTAMENTO)
PRIMA LE BRACCIA, POI LA MENTE, ORA IL CUORE
37TENDENZE
LEMERGERE DEL CONCETTO DI COMPETENZA
IL DECLINO DELLA IMPORTANZA DEI TITOLI DI STUDIO
FORMALI (e della intelligenza in quanto loro
espressione peculiare. Anche se una testa ben
fatta)
LA CRUCIALITA DELLE RISORSE E DELLE 'DOTI'
PERSONALI
LO SVILUPPO DI 'SISTEMI' (SELEZIONE, FORMAZIONE,
VALUTAZIONE, ETC.) IN GRADO DI 'TRATTARLE'
38TENDENZE
LATTENZIONE ALLE COMPETENZE 'COMPANY SPECIFIC'
LEMERGERE DELLE 'COMPETENZE TRASVERSALI'
IL CONSOLIDARSI DI APPROCCI AUTOVALUTATIVI-AUTOCO
STRUTTIVI ('BILANCIO VS ASSESSMENT')
LO SVILUPPO DI PRATICHE 'LOCALI' RILEVANZA DEI
PROCESSI DI IMPLEMENTAZIONE E CONVENZIONALITA
DEI LINGUAGGI/MODELLI
IL DIFFONDERSI DEL 'PARADIGMA' DELLE COMPETENZE
IN AMBITI DIVERSI (IMPRESE, SISTEMA DI
FORMAZIONE, SCUOLA, UNIVERSITA, ORIENTAMENTO E
SERVIZI PER LIMPIEGO)
39IN QUESTO SCENARIO
QUELLO CHE LE PERSONE FANNO (THE RIGHT THINGS)
E COME LO FANNO (THE THINGS RIGHT)
DIVENTA SEMPRE PIUCRUCIALE PER LA QUALITA DEL
RISULTATO
40MA QUESTO DIPENDE (ANCHE) DA
QUELLO CHE LE PERSONE SANNO E SANNO FARE
(CONOSCENZE, TECNICHE E CAPACITA PROFESSIONALI)
QUELLO CHE LE PERSONE RIESCONO A, DECIDONO DI,
SONO DISPOSTE A, PENSANO DI POTERE, RITENGONO
GIUSTO/EQUO FARE (CARATTERISTICHE
PERSONALI/INDIVIDUALI)
CIOE DIPENDE (ANCHE) DALLE
COMPETENZE
41IL RISULTATO DIPENDE ANCHE DALLE COMPETENZE IL
COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO LE VARIABILI
INFLUENTI.
CONDIZIONI DI LAVORO
CARATTERISTICHE DELLOPERATORE
OBIETTIVI ASSEGNATI
ATTIVITA DELLOPERATORE
PRESTAZIONE
422. QUALI COMPETENZE
- Al di là delle differenze nominali
- sulla definizione delle competenze,
- che si riscontra nei modelli applicati in diversi
tipi di organizzazioni, - si possono ricostruire alcuni prototipi di
modelli di competenze ( sistemi di
classificazione)
43(No Transcript)
44(No Transcript)
45(No Transcript)
46(No Transcript)
47(No Transcript)
48(No Transcript)
493. METODOLOGIE E STRUMENTI PER VALUTARE LE
COMPETENZE NEL MONDO DEL LAVORO
- Se queste sono le competenze ricercate, attese,
riconosciute ed apprezzate - quali sono le modalità e gli strumenti con cui le
organizzazioni ne valutano il possesso/presidio
effettivo da parte degli individui - nelle diverse fasi del ciclo di vita delle
persone in impresa, - e del relativo ciclo di gestione e sviluppo da
parte delle persone?
50ALCUNI ESEMPI TIPICI
- Osservatori e Dizionari, e curriculum/fascicol
o/portfolio - Assessment centre (per selezione per analisi
potenziale e sviluppo per analisi dei fabbisogni
formativi) - Prove specifiche (prove pratiche, colloqui
individuali, prove di gruppo) al di fuori di un
dispositivo di assessment - Development centre (per analisi e sviluppo)
- Formazione oltre laula (coaching e-learning
outodoor etc) - Bilancio di competenze
- Valutazione delle prestazioni (gerarchica/funziona
le/da esperti mono-source/multi-source etc.)
51IL METODO PER VALUTARE
- si individuano e nominano le competenze che
secondo lorganizzazione sono correlate
allefficace esercizio di una determinata
posizione lavorativa - si utilizzano una serie di descrittori per
definirle nel dettaglio - tali descrittori hanno spesso la natura di
comportamenti indicativi - che nel loro insieme molarmente definiscono
quelle competenze (es. Regione Emilia-Romagna) - oppure che rappresentano gradi diversi di
possesso/esercizio di quelle competenze (es.
Spencer-Spencer Cocco)
52COMPETENZE ORGANIZZATIVECOMPORTAMENTI INDICATIVI
(esempio)
COMPETENZA INNOVAZIONE E MANAGEMENT DEL
CAMBIAMENTO
- Esprimere con i collaboratori e i colleghi una
visione positiva dellinnovazione e del
cambiamento nella pubblica amministrazione, come
parte integrante di una visione del servizio - Coinvolgere i collaboratori sia nella costruzione
delle condizioni organizzative per linnovazione
e il cambiamento, sia nella valutazione dei
risultati - Proporre linnovazione dei servizi, dei processi
e delle modalità di lavoro, anche nella
prospettiva della semplificazione amministrativa
e dello snellimento delle procedure - Fornire indirizzi operativi e stimoli per
linnovazione e il cambiamento ai propri
collaboratori e colleghi - Favorire ladozione di soluzioni organizzative,
processi/procedure e meccanismi operativi
coerenti con linnovazione e/o il cambiamento
programmati - Costituire un punto di riferimento positivo ed un
supporto per i collaboratori nella prospettiva
della innovazione e del cambiamento - Gestire attivamente le relazioni con gli
interlocutori-chiave, interni ed esterni,
rilevanti ai fini del buon esito dellinnovazione
e del cambiamento - Gestire i vincoli normativi come risorsa,
minimizzandone il potenziale impatto quale
ostacolo per linnovazione e il cambiamento
53COMPETENZE PERSONALI COMPORTAMENTI INDICATIVI
(esempio)
COMPETENZA COINVOLGIMENTO E IMPEGNO
- Condividere con dirigenti, colleghi e
collaboratori la strategia della Amministrazione
e le relative implicazioni organizzative ed
operative, facendo fronte attivamente alle
eventuali criticità di allineamento tra le une
e le altre - Manifestare effettiva disponibilità alla
assunzione di incarichi sia formali che
informali, correlati allefficace perseguimento
degli obiettivi della Amministrazione e della
struttura organizzativa di riferimento - Dedicare attenzione, cura e tempo di lavoro
adeguati alle esigenze correlate agli obiettivi
da perseguire - Ricercare e reperire risorse (operative,
tecniche, relazionali, organizzative, etc.) per
lefficace ed efficiente esercizio delle attività
assegnate, la soluzione dei problemi ed
perseguimento degli obiettivi definiti - Promuovere il coinvolgimento e limpegno dei
colleghi e dei collaboratori, condividendone le
ragioni con gli stessi - Offrire supporto, consulenza e collaborazione,
ove opportuno e necessario e comunque ove
richiesto, ai colleghi ed ai collaboratori
54- la valutazione consiste nella espressione di un
giudizio sul grado di possesso/esercizio di
quella competenza da parte dellindividuo, a
seguito di - analisi del comportamento lavorativo
effettivamente esibito (es. valutazione delle
prestazioni) - analisi del comportamento espresso in situazioni
artificiali (es. assessment centre development
centre)
55RETORICHE DELLA COMPETENZA. FINALITA DEI
MODELLI AZIENDALI
- Razionalizzazione mettere ordine nella
babele organizzativa (le competenze come
criterio funzionale per rileggere e progettare
lorganizzazione) - Modellamento indirizzo e orientamento dei
comportamenti degli attori organizzativi - Regolazione le competenze come criterio di
legittimita per le politiche di gestione del
personale, anche in fuzione delle relazioni con
il sindacato - Marketing sociale fornire allinterno ed
allesterno una rappresentazione positiva ed
evoluta dellorganizzazione, del suo
management, della sua cultura - Condivisione e sensemaking il linguaggio delle
competenze come criterio di lettura condiviso
della organizzazione, dei ruoli, delle politiche
di gestione (versante soggettivo)
56I MODELLI DI COMPETENZEALCUNI LIMITI (segue)
- Riducono tutto a competenze anche i
comportamenti che possono invece rappresentare il
possibile risultato di condizioni organizzative
(es. Flessibilità motivazione) - Sottostimano il ruolo delle condizioni di
lavoro ed anche di quelle esogene (congiuntura,
mercati, etc.) ai fini del risultati aziendali,
ed anche ai fini del comportamento lavorativo
(locus of control interno) - Selezionano e privilegiano solo alcuni tipi di
competenze (conformismo e desiderabilità
sociale) - Iper-valorizzando le competenze personali,
paradossalmente sottostimano lintreccio tra
conoscenze, capacità, risorse personali nel
farsi della competenza
segue
57(segue) I MODELLI DI COMPETENZEALCUNI LIMITI
- Idealizzano il processo ed il contesto di
lavoro, e conseguentemente non considerano
competenze che restano nel non detto ma che
sono cruciali, (il lato oscuro
dellorganizzazione capacità negative) quali
ad esempio - - Gestire la confusione e la disorganizzazione
(la frontiera del caos) - - Gestire le urgenze e la pressione
- - Affrontare lincertezza e gli imprevisti
- - Affrontare e contenere il lato irrazionale
dellorganizzazione (nelle procedure, nelle
relazioni, nelle dinamiche di potere, nelle
strategie, etc.) - - Affrontare un ambiente competitivo (interno ed
esterno) - - Sopportare carichi di lavoro pesanti
- - Sopportare e superare le frustrazioni (proprie
ed altrui) - - Affrontare e contenere le situazioni di
doppio legame - - Acquisire informazioni poco accessibili/disponib
ili - - Autopromuoversi (marketing di sé stessi)
- -
58TENDENZE SULLA VALUTAZIONENELLA ISTRUZIONE E
FORMAZIONE
- valutazione effettuata sulla risoluzione di
problemi reali (taken from life) - performance (alternative, authentic) assessment
prove plurime ed eterogenee focus su performance
complessa - attenzione alle abilità cognitive complesse
sottese al compito (definizione del problema e
strategie di soluzione, etc.) e non solo alle
conoscenze apprese, dichiarative o procedurali, e
integrazione delle prove con colloqui di
ricostruzione delle strategie cognitive - setting di valutazione che riproducono la
situazione reale (con possibilità di
consultazione delle fonti, open book, di
cooperazione, etc.) - integrazione anche di prove di profitto
tradizionali, ove opportuno/necessario - confronto tra valutatori
59PRATICHE DI RICONOSCIMENTO, VALIDAZIONE,
CERTIFICAZIONE ALCUNI ESEMPI CONCRETI
- Dispositivo della Regione Toscana (nuovo sistema
performance assessment) - Formatori Provincia Trento (bilancio di
competenze e analisi acquisizioni prof.li per
gestione-sviluppo professionale, mobilità,
analisi fabbisogni formativi) - Lavoratori settore turistico Provincia Grosseto
(validazione e certificazione) - Studenti Università Ferrara (bilancio di
competenze, riconoscimento dei crediti) - Lavoratori flessibili/precari in Centri per
limpiego diversi (bilancio di competenze,
validazione e certificazione) - Donne Provincia Lucca (ricostruzione e portfolio
per la politica) - Studenti e lavoratori Valle dAosta
(riconoscimento crediti e validazione, in vari
settori)
60RICOSTRUZIONE DELLESPERIENZA UNA PRATICA
EMERGENTE
- Nella formazione analisi/bilancio di
competenze in ingresso e in uscita
storia-biografia individuale (autobiografia)
portfolio libretto formativo validazione delle
acquisizioni professionali (VAE) certificazione - Nellorientamento e nei servizi per limpiego
consulenza orientativa bilancio di competenze
scheda professionale, preselezione e incrocio
domanda/offerta - Nelle imprese selezione assessment
osservatori delle competenzevalutazione delle
prestazioni e del potenziale formazione
one-to-one e riflessività - Nella ricerca sociale (storie di vita) e nella
terapia
61FINALITA DIVERSE
- Riconoscimento, validazione, certificazione
- Sviluppo di apprendimento (formazione), anche
tramite meta-cognizione - Sviluppo della conoscenza scientifica
- Cura e cambiamento individuale
62EFFETTI PER LINDIVIDUO
- Abbreviare i percorsi verso i titoli formali
(efficienza) - Apprezzamento dellesperienza (valore economico)
- Ricomposizione-aggregazione segmenti (identita
professionale, antidoto a precarieta) - Ricostruzione senso/significato esperienza
- (Ri)motivazione, (ri)orientamento
63EFFETTI PER LINDIVIDUO
- Aumento autostima-fiducia in sé (empowerment)
- Attivazione e progettualità formativa e/o
professionale - Supporto al trasferimento delle competenze
acquisite (mobilità) - Ulteriore sviluppo della propria competenza
(méta-cognizione) - Autoanalisi punti di forza-ambiti di sviluppo
(formativo/professionale) - Identikit professionale per presentarsi sul
mercato del lavoro
64EFFETTI PER LISTITUZIONE FORMATIVA
- Valutazione di efficacia della formazione
- Migliore conoscenza dellutenza
- Personalizzazione/individualizzazione degli
interventi - Riconoscimento di crediti in ingresso e in uscita
- Aumento efficienza offerta
- Linguaggio 'inter-operabile' con il mondo delle
imprese/mercato lavoro - Valutazione della qualità dei curricoli
- Aumento del valore per gli utenti del proprio
lavoro
65EFFETTI PER LE IMPRESE
- Migliore conoscenza dei soggetti in ingresso
(più efficacia/efficienza processi selezione) - Linguaggio inter-operabile con i sistemi di
istruzione e formazione - Miglioramento qualitativo dellofferta formativa
(oltre che della sua trasparenza) - Sviluppo di consapevolezza e di competenze
'formative' (lazienda come luogo di
apprendimento non formal) - Sviluppo ulteriore di competenze di valutazione
del personale
66I PROBLEMI E LE CRITICITA IL METODO
- Il costrutto di competenza le tre
accezioni(loggetto di riconoscimento e
certificazione) - Il metodo
- - I limiti della verbalizzazione (cfr. Bilancio)
- - I limiti della autovalutazione
- - Le competenze degli operatori di supporto
(consulenti valutatori) - - La cultura della valutazione e la scelta degli
strumenti - Leffetto blocco (e svalorizzazione
powerlessness)
67I PROBLEMI E LE CRITICITA IL SISTEMA
- le tre infrastrutture di sistema che mancano
(i tre sistemi di standard) - governance plurale e frammentazione di soggetti
e competenze - parti sociali e loro titolarita (qualifica
oggettiva vs soggettiva) - risorse finanziarie
- impatto organizzativo e professionale sui sistemi
regionali/provinciali - clima e mutual trust (capitale sociale,
risultato di una storia)
68PROSPETTIVE
- La crisi come acceleratore e il nuovo welfare,
per superare la sindrome da costi - Ripresa sperimentazione libretto formativo
(regime) - Lutilizzo di ricostruzione, validazione
certificazione come risorsa formativa - Nuove norme e competenze (leggi regionali, etc)
- Coinvolgimento spi (toscana) e fp
(emilia-romagna) - Diffusione sperimentazioni regionali e locali
- La domanda orientera lofferta (le ragioni),
nonostante i costi - Perche we have problems, looking for
solutions