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PERCORRENDO LA VIA DELLA RESPONSABILITA

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... del broncoscopio, delle lame del laringoscopio.. Infermiere in sala operatoria(3) I compiti precedentemente delineati per l infermiere di sala: ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: PERCORRENDO LA VIA DELLA RESPONSABILITA


1
PERCORRENDO LA VIA DELLA RESPONSABILITACHIRURG
IA FERRARA 24 MARZO 2007 Rosa Maria
Gaudio RCU Medicina Legale Università degli
Studi di Ferrara
2
(No Transcript)
3
RESPONSABILITA CIVILE
  • Più frequentemente le vicende giudiziarie in cui
    sono coinvolti operatori sanitari per casi di
    colpa professionale riguardano l'ambito civile,
    piuttosto che quello penale. E facoltà del
    paziente intraprendere anche l'azione penale, che
    spesso non viene avviata allorché vi sia stato il
    risarcimento del danno in sede civile, ovvero
    utilizzata come grimaldello per incidere
    maggiormente sulla tempestività del risarcimento
  • L'azione penale procede in modo autonomo, per
    diretto intervento dell'Autorità Giudiziaria,
    solo nel caso di morte del paziente in cui può
    prospettarsi il reato di omicidio colposo,
    perseguibile d'ufficio.
  • Secondo le norme del codice civile il
    responsabile è obbligato a risarcire il danno
    causato con il suo comportamento, danno
    patrimoniale o extrapatrimoniale (danno biologico
    o danno alla salute).

4
CODICE CIVILEArt. 1173 (Fonti delleobbligazioni)
Le obbligazioni derivano da contratto, da fatto
illecito o da ogni altro atto o fatto idoneo a
produrle in conformità dellordinamento giuridico.
5
RESPONSABILITÀ CIVILE
  • La responsabilità civile viene distinta in
    contrattuale ed extracontrattuale o aquiliana.
  • La prima deriva da un rapporto precostituito tra
    le due parti, la seconda si costituisce ex novo,
    e deriva da un atto illecito in violazione del
    principio generale del neminen laedere.

6
Responsabilità civile
  • La responsabilità contrattuale è regolamentata
    dallart. 1218 c.c. (Responsabilità del
    debitore), che stabilisce che il debitore è
    tenuto al risarcimento dei danni nella misura in
    cui non esegue esattamente la prestazione
    convenuta, eccettuati i casi in cui lo stesso
    possa dimostrare che linadempimento è dovuto a
    causa a lui non imputabile

7
Responsabilità civile
  • In campo sanitario, la struttura oltre ad essere
    erogatrice di prestazioni, ne è anche il garante
    contrattuale.
  • Tra struttura sanitaria e paziente intercorre un
    contratto di prestazione dopera professionale
    quando essa non adempie alla prestazione delle
    cure necessarie risponde, ai sensi dellart.
    1218, di responsabilità contrattuale.

8
lart. 1218 c.c. così recita " Il debitore che
non esegue esattamente la prestazione dovuta è
tenuto al risarcimento del danno, se non prova
che linadempimento o il ritardo è stato
determinato da impossibilità della prestazione
derivante da causa a lui non imputabile ".
  • Il creditore, che abbia interesse al risarcimento
    del danno, ha lonere di provare in giudizio
    linadempimento del convenuto questultimo,
    affinché sia esente da responsabilità
    contrattuale, deve provare che linadempimento
    non è a lui imputabile, e che egli ha tenuto il
    comportamento richiesto dalla legge e dalle
    pattuizioni contrattuali.
  • Nellambito della responsabilità contrattuale, il
    paziente deve, pertanto, provare linadempimento
    del sanitario e il danno conseguente, e non
    necessariamente il dolo o la colpa.
  • Deve, inoltre, dimostrare che lintervento
    concordato era di facile esecuzione, allo scopo
    di far valere la responsabilità per colpa lieve.
  • Il sanitario deve provare di aver adottato, con
    diligenza, tutti i mezzi e gli strumenti,
    acquisiti alla scienza del momento storico
    considerato.
  • Secondo unautorevole giurisprudenza ( Cass. civ.
    sez. III 30 maggio 1996 n 5005 ), poiché si
    tratta di unobbligazione di mezzi e non di
    risultati, la prova della relativa responsabilità
    è sganciata dallaccertamento del danno
    psicofisico.

9
Lart. 1176 diligenza nelladempimento
  • 1) Nelladempiere lobbligazione il debitore deve
    usare la diligenza del buon padre di famiglia.
  • 2) nelladempimento delle obbligazioni inerenti
    allesercizio di unattività professionale, la
    diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura
    dellattività esercitata.

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Responsabilità civile
  • La fonte dellobbligazione sanitaria ad una
    determinata prestazione può consistere nella
    prestazione dopera intellettuale (regolata dagli
    art. 2229 c.c. e seguenti), ovvero da un
    contratto di lavoro subordinato presso una
    struttura pubblica o privata
  • Risarcimento per fatto illecito art. 2043 c.c.
  • Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad
    altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha
    commesso il fatto a risarcire il danno

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Responsabilità del prestatore d'opera.
  • In ogni attività sanitaria è insito un momento
    imponderabile, che costituisce il rischio
    professionale, la cui intensità aumenta in
    proporzione delle difficoltà tecniche che si
    devono affrontare nella diagnosi e nella terapia
    determinando unattenuazione della responsabilità
    che la legge stessa riconosce quando la
    prestazione implichi la soluzione di problemi
    tecnici di speciale difficoltà

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Responsabilità civile
  • Il sanitario risponde di responsabilità
    extracontrattuale secondo il principio generale
    del neminem laedere.
  • Tuttavia, secondo una recente giurisprudenza,
    (Cass. Civ., 22.1.99, n. 589), anche nel campo
    della medicina pubblica il rapporto che lega i
    pazienti ai medici è di natura contrattuale.

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Onere della prova
  • Nel caso del rapporto contrattuale il danneggiato
    dovrà dimostrare il danno subito mentre il
    prestatore d'opera dovrà dimostrare che ha
    assolto agli oneri del contratto e che, pertanto,
    il mancato o inesatto adempimento è dovuto a
    cause a lui non imputabili.
  • Nel caso della responsabilità extracontrattuale
    il danneggiato, oltre a dimostrare il danno,
    dovrà anche provare che questo dipende da
    un'azione od omissione del prestatore d'opera.

14
sentenza numero 589/1999 che sancisce lobbligo
che nasce dal semplice contatto sociale e la
sentenza 19564/2004 che ribadisce
  • il rapporto professionale nasce anche in
    assenza di un vero e proprio contratto tra medico
    e malato, ma è sufficiente l'esistenza di un
    "contatto sociale", in quanto chi esercita la
    professione sanitaria ha precisi doveri di
    comportamento verso chi si è affidato alle sue
    cure "entrando in contatto con lui",
    indipendentemente dall'esistenza di un impegno
    formale. (05 novembre 2004)

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  • indipendentemente dalla natura dellobbligazione,
    contrattuale o extracontrattuale, quando il
    sanitario effettua una determinata prestazione ha
    l'obbligo di agire con la massima diligenza e
    secondo le leges artis per raggiungere il
    risultato auspicato dal paziente
  • La giurisprudenza è concorde nell'ammettere che
    l'obbligazione assunta dal sanitario è
    un'obbligazione di mezzi e non di risultato
    poiché non è scientificamente possibile
    assicurare la guarigione, ma si deve comunque
    assicurare la corretta prestazione.

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  • La responsabilità di tipo extracontrattuale
    riguarda l'operatore sanitario dipendente di una
    struttura ospedaliera.
  • La responsabilità contrattuale, nell'ambito della
    prestazione professionale alle dipendenze, ricade
    sull'ente ospedaliero che non si rivale sui
    propri dipendenti, salvo il caso di dolo o colpa
    grave.
  • In tal caso il rapporto che si instaura tra il
    soggetto che richiede le cure e l'operatore
    sanitario prescinde dalla volontà e dalle scelte
    di entrambi e dipende dalla organizzazione del
    lavoro all'interno della struttura e dalle
    funzioni e compiti assegnati secondo principi
    gerarchici a ciascun operatore.

17
  • In relazione alle diverse figure professionali
    degli operatori sanitari appaiono prospettabili
    varie ipotesi di condotte colpose.
  • Per l'infermiere professionale potranno
    ravvisarsi comportamenti colposamente negligenti,
    imprudenti o imperiti allorché non siano stati
    raccolti e fedelmente registrati i dati
    riguardanti la pressione arteriosa, il polso, la
    temperatura, il peso corporeo, l'alvo e la
    diuresi o vi siano stati errori nella rilevazione
    di tali dati, nella somministrazione della
    terapia in relazione ad errori nella posologia o
    nella modalità di somministrazione dei farmaci.

18
  • In campo ostetrico la colpa professionale può
    riguardare una incongrua assistenza al parto
    oppure il mancato apprezzamento o la erronea
    valutazione di segni o sintomi indicativi o
    sospetti di minaccia d'aborto, sofferenza fetale,
    difficoltà nell'espletamento del parto,
    situazioni che impongono di far intervenire il
    medico.
  • Per i tecnici di laboratorio e di radiologia la
    tematica inerente eventuali aspetti di colpa
    professionale concerne essenzialmente le modalità
    di esecuzione delle indagini, in relazione alla
    correttezza delle metodologie utilizzate e alle
    verifiche delle procedure, dei reattivi e delle
    apparecchiature impiegate.
  • Infine può configurarsi una condotta
    professionale viziata da colpa da parte del
    fisioterapista nella esecuzione del trattamento
    terapeutico allorché le modalità di esecuzione,
    manuali o strumentali, risultino scorrette o
    incongrue.

19
Doveri degli operatori sanitari
  • La Colpa scaturisce nel momento in cui non si
    evitano fatti prevedibili ed evitabili.
  • Non cè responsabilità di fronte alle evenienze
    imprevedibili e/o inevitabili (caso fortuito e
    forza maggiore).
  • Appare ovvio che fra comportamento ritenuto
    colposo ed evento avverso debba sussistere un
    nesso di causalità (Art. 40 del CP).

20
Doveri degli operatori sanitari
  • Art. 40 CP - Rapporto di causalità
  • Nessuno può essere punito per un fatto preveduto
    dalla legge come reato, se levento dannoso o
    pericoloso, da cui dipende la esistenza del
    reato, non è conseguenza della sua azione o
    omissione.
  • Non impedire un evento, che si ha lobbligo
    giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.

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Evoluzione del concetto giuridico di colpa
  • In passato gli operatori sanitari venivano
    portati in giudizio molto raramente e comunque
    venivano condannati solamente nei casi di colpa
    grave, cioè in caso di errore eclatante ed
    inescusabile, o dolo

Fino agli anni 70 Colpa grave
22
2236 CC - Responsabilità del prestatore dopera
  • Se la prestazione implica la soluzione di
    problemi tecnici di speciale difficoltà, il
    prestatore dopera non risponde dei danni, se non
    in caso di dolo o di colpa grave.

23
Evoluzione del concetto giuridico di colpa
  • dalla fine anni 70 in poi cè stata una raffica
    di sentenze la n. 8470 del 94 della Cassazione
    Civile ha stravolto il concetto secondo il quale
    il medico poteva essere condannato per errori
    professionali solamente nei casi di colpa grave o
    dolo.

Cassazione Civile Sentenza n. 8470 Anno 1994
24
Evoluzione del concetto giuridico di colpa
  • la giurisprudenza di quegli anni stabilì che nei
    casi considerati ordinari e che non rivestano
    il carattere della speciale difficoltà ogni qual
    volta si verifichi un fatto avverso tale da
    determinare un peggioramento delle condizioni
    del paziente, la colpa del sanitario è presunta
    (res ipsa loquitur).

Cassazione Civile Sentenza n. 8470 Anno 1994
Nei casi ordinari la colpa del sanitario è
presunta res ipsa loquitur
25
Evoluzione del concetto giuridico di colpa
Inversione dellonere della prova
  • Il pz. oggi deve solo dimostrare di aver subito
    un danno.
  • Il professionista se non vuole essere condannato
    deve dimostrare che levento avverso si è
    verificato per cause fortuite, non prevedibili,
    ed a lui non imputabili sotto il profilo
    dellimperizia, imprudenza o negligenza.

26
Qualche dato statistico
  • Lesame delle richieste di risarcimento mostra
    che
  • nel 20-25 circa dei casi vi è responsabilità
    certa dell'operatore
  • nel 20-25 l'evento è ascrivibile a caso fortuito
    o normale complicazione
  • nei casi rimanenti gli elementi possono essere a
    favore di parte attrice o a favore del medico,
    dipende molto dall'opinione dei periti e del
    giudice

27
Tribunale o accordo extragiudiziale?
  • La maggioranza delle richieste di risarcimento
    danni che giungono alle Compagnie Assicurative
    vengono trattate in via extragiudiziale.

28
Obbligo di agire con prudenza
  • Prudenza E la capacità di scelta fra
    alternative diverse in grado di minimizzare danni
    o pericoli.
  • E imprudente colui che ricorre a trattamenti
    rischiosi che, in identiche situazioni, la
    maggior parte dei colleghi avrebbe evitato.

Donato Creti la Prudenza Collezione Comune di
Bologna
29
Obbligo di agire con diligenza
  • Diligenza E la cura e lo scrupolo con cui si
    svolge lattività professionale.
  • E negligente colui che omette di applicare senza
    giustificato motivo, esami o mezzi di cura che la
    maggioranza dei suoi colleghi applicherebbe.

30
Art. 1176 CC - Diligenza nell'adempimento
  • Nelladempiere lobbligazione il debitore deve
    usare la diligenza del buon padre di famiglia.
  • Nelladempimento delle obbligazioni inerenti
    allesercizio di unattività professionale, la
    diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura
    dellattività esercitata.

31
Obbligo di agire con perizia
  • Perizia E labilità, la competenza, la bravura
    acquisita con lo studio e la pratica.
  • Lobbligo di perizia è mitigato solo dal fatto
    che uno possa trovarsi di fronte a problemi di
    speciale difficoltà (la portata mitigatrice non
    si estende ai casi in cui la cattiva riuscita
    della prestazione sia dovuta a imprudenza o
    negligenza)
  • Limperito è colui che non possiede il grado di
    abilità che la maggioranza dei suoi colleghi di
    pari esperienza o specializzazione possiede.

32
Quali differenze tra infermiere e medico?
Il codice deontologico recita Art. 3.3
Linfermiere riconosce i limiti delle proprie
conoscenze e competenze e declina la
responsabilità quando ritenga di non poter agire
con sicurezza. Ha il diritto ed il dovere di
richiedere formazione e/o supervisione per
pratiche nuove o sulle quali non ha esperienza
si astiene dal ricorrere a sperimentazioni prive
di guida che possono costituire rischio per la
persona.
33
(No Transcript)
34
Responsabilità dellinfermiere in determinate
situazioni operative
  • Infermiere in sala operatoria

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Assistenza al paziente chirurgico
  • Accertamento infermieristico preoperatorio
  • Interventi infermieristici preoperatori
  • Fasi dellassistenza infermieristica
    perioperatoria
  • Classificazione degli interventi chirurgici
  • Impatto dellintervento chirurgico sulla salute e
    qualità della vita (post-operatorio)

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Fasi dellassistenza infermieristica
  • Fase preoperatoria
  • Fase intraoperatoria
  • Fase postoperatoria

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Nursing preoperatorio
  • Accertamento infermieristico
  • Anamnesi ed esame fisico
  • Peso e altezza
  • Parametri vitali
  • Precedenti esperienze chirurgiche
  • Anamnesi allergica
  • Storia di malattie croniche e abitudini di vita
  • Stato cardiovascolare, respiratorio, renale
  • Esami ematochimici ed esami diagnostici

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Dati di esami diagnostici e di laboratorio
  • Esami ematochimici
  • - emocromo
  • - elettroliti
  • - prove di coagulazione
  • Analisi delle urine
  • Elettrocardiogramma
  • Radiografia del torace
  • Gruppo sanguigno e prova crociata
  • Visita anestesiologica (ispezione vie aeree,
    auscultazione polmonare e cardiaca, registrazione
    segni vitali)

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Interventi infermieristici
  • Educazione del paziente
  • Consenso informato
  • Preparazione del paziente
  • - Stato di digiuno
  • - Accesso endovenoso
  • - Decompressione nasogastrica
  • - Preparazione intestinale
  • - Preparazione della cute
  • Farmaci preoperatori
  • Controllo del paziente prima dellintervento
    chirurgico

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Il digiuno preoperatorio
  • Il paziente viene messo in uno stato di digiuno
    prima dellintervento chirurgico per prevenire in
    particolare il vomito e laspirazione.
  • Nelle linee guida degli anestesisti americani, si
    raccomanda di non assumere liquidi due ore prima
    dellintervento (American Society of
    Anestesiologists 2000)
  • (valutazione del paziente)
  • In alcuni pazienti è indicato il posizionamento
    del sondino nasogastrico per decomprimere lo
    stomaco e permettere la rimozione del suo
    contenuto

41
Come si esegue la preparazione intestinale?
  • La preparazione intestinale è particolarmente
    indicata per interventi chirurgici a carico del
    tratto gastroenterico e quando si prevede un
    prolungato periodo di allettamento o difficoltà
    nella mobilizzazione
  • La pulizia del colon favorisce la diminuzione
    della carica batterica e previene la possibile
    fuoriuscita di contenuto intestinale
  • Può essere eseguita con la somministrazione di
    clisteri, lassativi, antibiotici orali

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Informazione ed educazione del paziente
  • Leducazione preoperatoria aiuta il paziente a
    comprendere che cosa si verificherà durante ogni
    fase dellesperienza chirurgica, favorisce la
    riduzione del suo stato ansioso.
  • Si forniscono al paziente informazioni relative
    alle modalità di preparazione allintervento
    chirurgico, al tipo di intervento, alle procedure
    postoperatorie

43
Linformazione e Il consenso
  • Documenti legali che attestano che sono state
    fornite alla persona le informazioni relative al
    trattamento chirurgico e che il paziente
    acconsente al procedimento essendone stato
    informato
  • Il chirurgo è responsabile dellottenere il
    consenso dopo aver spiegato al paziente in
    termini comprensibili il trattamento proposto, i
    rischi e le potenziali complicanze
  • Linfermiere collabora con il medico al fine di
    garantire che il paziente abbia compreso le
    implicazioni dellintervento
  • Si accerta inoltre che il consenso sia firmato e
    presente nella cartella clinica

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Come si esegue la preparazione della cute?
  • La rasatura dei peli nella zona di incisione,
    essenzialmente eseguita per migliorare la visione
    del campo operatorio da parte del chirurgo,
    aumenta il rischio di infezione del sito
    chirurgico, ne viene quindi suggerito labbandono
  • Quando necessaria deve essere eseguita
    immediatamente prima dellintervento con rasoio
    elettrico questo è associato ad un minor tasso
    di infezione
  • La doccia preoperatoria riduce lentità della
    colonizzazione cutanea (non ancora dimostrato il
    ruolo nellincidenza delle infezioni chirurgiche)

45
Accesso venoso
  • Può essere posizionato prima dellintervento
    chirurgico o in sala operatoria
  • Accesso che consente somministrazione di liquidi
    ed elettroliti, farmaci, prodotti ematici
  • Può essere un accesso venoso periferico o
    centrale

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Il controllo del paziente prima dellintervento
chirurgico
  • Identità del paziente
  • Tipo e sede di intervento chirurgico
  • Rimozione di gioielli, protesi dentarie, occhiali
  • Allergie
  • Indumenti appropriati
  • Firma del consenso
  • Stato di digiuno
  • Documentazione clinica
  • Disponibilità di sangue o emocomponenti
  • Somministrazione di farmaci

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(No Transcript)
48
(No Transcript)
49
La valutazione del paziente
  • Durante la fase preoperatoria la continua
    valutazione della risposta del paziente viene
    controllata e documentata
  • Questi dati sono essenziali per garantire
    unassistenza personalizzata in ogni fase del
    percorso di cura del paziente

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Responsabilità dellinfermiere in sala operatoria
  • Lattività infermieristica in sala operatoria non
    è mai stata regolamentata con norme
  • con mansionario (specificava che competeva
    allinfermiere professionale lassistenza al
    medico nelle varie attività di reparto e di sala
    operatoria)
  • Ruolo infermiere dovrebbe espandersi oltre il
    tradizionale ruolo di collaborazione con la
    presa in carico del paziente con nursing
    perioperatorio adeguato con vera assistenza
    infermieristica in sala operatoria e dotarsi di
    una scheda infermieristica di sala operatoria

51
(No Transcript)
52
Classificazione degli interventi chirurgici
SCOPO URGENZA
Diagnostico Esplorativo Ricostruttivo Curativo Trapianto Palliativo Emergenza Urgenza Necessario
53
Classificazione interventi chirurgici
Interventi puliti - non drenati, non traumatici, non infetti, - non interessano lapparato respiratorio, genitourinario, gastroenterico - assenza di processi infiammatori
Interventi puliti-contaminati - interventi sullapparato respiratorio, genitourinario, gastroenterico - assenza di bile o urine infetta
Interventi contaminati - Secondari a traumi, ferite aperte, - Importante contaminazione per spandimento contenuto gastrointestinale
Interventi sporchi - Secondari a traumi in presenza di tessuto devitalizzato, contaminazione fecale - perforazione di visceri, processo infiammatorio acuto purulento
54
Infermiere in sala operatoria(1)
  • Tradizionalmente le figure riscontrabili
    allinterno delle sale operatorie italiane sono
    essenzialmente
  • 1)Infermiere professionale di sala
  • 2)Infermiere strumentista o ferrista
  • In alcuni centri ( non universitari )
  • 3)Infermiere di anestesia (limite allesercizio
    professionale anche in relazione al fatto che
    lanestesia è da considerarsi un atto medico
    specialistico). In america esiste la figura del
    nurse anesthesist e già nel 1984 il 65 delle
    anestesie venivano praticate dai certified nurse
    anesthesists
  • Writter law Review 1985, pg 855

55
Infermiere in sala operatoria(2)
  • Infermiere di sala
  • Compiti di maggior rilievo dellinfermiere di
    sala operatoria
  • la preparazione delle apparecchiature e del
    materiale necessario allanestesia generale
  • Verifica della pulizia, della disinfezione e
    della sterilizzazione delle apparecchiature e del
    materiale ocorrente per anestesia (e in alcuni
    centri diretta pulizia e non solo verifica)
  • Preparazione del paziente in sala operatoria
  • Verifica nome del paziente con la lista
    operatoria e sede di intervento
  • Lassistenza allanestesista durante le manovre e
    le procedure anestesiologiche (posizionamento
    cateteri venosi, intubazione tracheale)
  • Sorveglianza terapia di supporto (trasfusioni,
    cec, emogas arteriosi o venosi intraoperatori)
  • Sorveglianza di parametri vitali (polso,
    pressione, respiro) nellimmediato periodo post
    operatorio e in sala risveglio
  • La sorveglianza della regolarità del
    funzionamento degli apparecchi di respirazione
    automatica, di monitoraggio, di emorecupero di
    sangue intraoperatorio, del broncoscopio, delle
    lame del laringoscopio..

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Infermiere in sala operatoria(3)
  • I compiti precedentemente delineati per
    linfermiere di sala
  • Non sono in realtà di molto aiuto al
    fine di delineare la responsabilità
    dellinfermiere di sala operatoria e si rende
    necessaria lanalisi dellattività
    interpretatrice e concretizzatrice della
    giurispudenza
  • Un compito che un tempo era fonte di
    responsabilità era quello previsto dalla
    preparazione delle apparecchiature e del
    materiale necessario allanestesia poiché le
    prese dellimpianto per lossigenoi e per i gas
    anestetici erano identiche e la possibilità di
    inversione dei tubi era alta.
  • La Cassazione confermò una sentenza
    contro alcuni infermieri professionali che
    riconosceva la colpa di costoro in caso di
  • somministrazione in corso di intervento
    chirurgico di protossido di azoto anziché di
    ossigeno a causa dellinversione di innesto di
    tubi portanti i detti gas, anche se linversione
    è stata fatta materialmente da altri

57
Infermiere in sala operatoria(4)
  • linfermiere di sala
  • Uno degli incidenti intraoperatori in
    cui può sussistere la responsabilità
    professionale dellinfermiere di sala, può essere
  • Errato posizionamento sul
    lettino operatorio
  • Un posizionamento scorretto può provocare lesioni
    nervose, muscolari, tendinee attraverso
    stiramenti, rotazioni, abduzioni degli arti
  • Il posizionamento del paziente in sala operatoria
    è un peculiare compito dellinfermiere di sala
  • Non è un compito che può effettuare in maniera
    autonoma ma costituisce invece come ha
    specificato la Corte di Cassazione una attività
    ausiliaria di assistenza al medico
  • Cass. Sez
    penale, sez IV, 27 luglio 1983
  • lo stesso articolo 2 del mansionario,
    specificava sul punto in questione, che
    linfermiere assiste il medico nelle varie
    attività di reparto e di sala operatoria
  • La stessa Suprema corte precisa che detta
    attività deve essere svolta sotto il controllo
    del sanitario, e più precisamente, del medico
    anestesista, il quale deve vigilare al regolare
    posizionamento del paziente
  • Cass. Sez
    penale, sez IV, 27 luglio 1983

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Infermiere in sala operatoria(5)
  • Errato posizionamento sul lettino operatorio
  • Cass. Sez penale, sez IV, 27 luglio 1983
  • Si può ipotizzare, al di là dello specifico caso
    appena visto, che laddove il posizionamento sia
    routinario, semplice e privo di difficoltà e
    linfermiere vi provveda in modo negligente o
    imperito possa rispondere assieme al medico
    anestesista.

59
Infermiere in sala operatoria(6)
  • Non corretto posizionamento della piastra
    dellelettrobisturi
  • Manovra atta ad evitare i rischi di
    elettrocuzione del paziente
  • Dallanalisi delle cause che portano a
    questo tipo di incidenti fatto salva la
    responsabilità della casa produttrice in caso di
    placca difettosa, vi è
  • Negligenza nellesecuzione del
    posizionamento della placca si segnalano nei
    seguenti casi
  • ? infermiere riutilizza la placca,
    contravvenendo alle indicazioni specifiche delle
    case produttrici e alla sua natura di materiale
    monouso
  • ? linfermiere non effettua la preventiva
    opera di tricotomia, indispensabile per la
    perfetta aderenza della placca al corpo del
    paziente, favorendone con ciò lo scollamento
  • ? linfermiere adatta placche di misure
    maggiori provvedendo a tagliarne una parte.
    Facendo ciò la placca perde dal lato tagliato la
    sua capacità autoisolante e permette di
    conseguenza possibile infiltrazione di liquidi
    intraoperatori
  • ? linfermiere o il caposala conservano in
    luoghi e a temperature non idonee la placca,
    favorendo lessicamento del gel.
  • In questi casi linfermiere
    professionale risponde in concorso colposo con il
    medico anestesista degli evenuali danni che ne
    derivino al paziente

60
Infermiere in sala operatoria(7)
  • Un altro problema che si pone frequentemente è
    rappresentato dal
  • Recupero del sangue intra e post operatorio
  • Riguardo questo punto è intervenuto il
    decreto del 1 settembre 1995 denominato
    Disciplina dei rapporti tra le strutture
    pubbliche provviste di servizi trasfusionali e
    quelle pubbliche e private, accreditate e non
    accreditate, dotate di frigoemoteca
  • Art 3, comma 4, specifica che le procedure che
    non comportano conservazione di emocomponenti,
    come lemodiluizione perioperatoria,
    lemorecupero intra e post operatorio, sono
    consentite sotto la responsabilità
    dellanestesista che presiede allintervento
    chirurgico e del Direttore Sanitario della
    struttura di ricovero
  • Quindi linfermiere può operativamente procedere
    (è quindi a luiconsentito) alle manovre e alle
    azioni che caratterizzano lemorecupero sotto la
    responsabilità dellanestesista e in subordine
    al direttore sanitario della struttura

61
(No Transcript)
62
Linfermiere strumentista (1)
  • Nonostante il silenzio legislativo e
    regolamentare si delineano le seguenti
    attribuzioni di cui linfermiere è responsabile

63
Linfermiere strumentista (2)
  • Corretta preparazione allatto chirurgico
  • Mantenimento della sterilità della sua persona e
    della rilevanza di eventuali manovre e movimenti
    non sterili che si effettuano in corso di
    intervento
  • Sterilità del contenuto del tavolino chirurgico
  • Vestizione sterile del chirurgo
  • Scelta dei ferri chirurgici e dei fili (in
    collaborazione con il chirurgo)
  • Conoscenza dei tempi chirurgici sporchi e
    puliti
  • Conta delle garze e dei ferri (in collaborazione
    con il chirurgo)
  • Sterilizzazione del materiale

64
Linfermiere strumentista (3)
  • Smarrimento o dimenticanza di corpi estranei
    nellorganismo
  • Rappresenta uno dei principali incidenti
    operatori
  • Corpi estranei garze, tamponi, lunghette,
    pezze laparotomiche, ferri chirurgici o parti di
    essi
  • dimenticati abbandonati nel corpo del pz
    per linosservanza delle comuni norme di
    diligenza
  • smarriti corpi che siano insensibilmente
    sfuggiti al chirurgo, indipendentemente dal suo
    zelo, dalla sua diligenza e dalla sua perizia,
  • Infermiere è senza dubbio esente da colpa
    nel caso di smarrimenti a meno che non si
    dimostri la conoscenza di difetti dei ferri
    chirurgici complessi che potevano ragionevolmente
    far prevedere la perdita accidentali di parti di
    essi durante luso (giunture difettose, viti ecc)
  • più complesso il discorso della
    dimenticanza
  • in questo caso linfermiere strumentista
    partecipa alla conta delle garze e degli
    strumenti alla fine dellintervento. Inoltre lui,
    è a conoscenza dellesatto numero di garze e
    tamponi e lunghette usate complessivamente
    durante lintervento e dellesatta quantità di
    ferri preparati sul tavolo servitore

65
Il rischio di dimenticanza di garze, tamponi,
pezze laparotomiche, ferri nella cavità
addominale deve essere evitato con metodi
rigorosi di controllo
  1. Scheda di accesso alla sala operatoria
  2. Scheda di intervento
  3. Scheda di uscita dalla sala operatoria

66
Linfermiere strumentista (4)
  • La procedura della conta delle garze
  • È riconosciuta importante sia per la dottrina
    medico legale, sia per la giurispudenza
  • Sentenza corte di appello di Roma 25 luglio 1965
    Giustizia Penale 1966 II pg 982
  • la conta delle garze deve costituire sia
    per il chirurgo sia per linfermiere strumentista
    un imperativo categorico a operazione ultimata
  • Sussisterà senzaltro colpa per negligenza
    allinfermiere strumentista che ometta o non
    presti attenzione a tale importante procedura
  • Assumono naturalmente grande importanza il
    comportamento e la responsabilità del chirurgo,
    essendo il lavoro di sala operatoria
  • un tipico lavoro di equipe
    multidisciplinare
  • Per i singoli membri dellequipe vale il
    principio dellaffidamento,
  • non assoluto ma relativo, nel corretto
    comportamento altrui
  • tribunale penale di Firenze II sez bis,
    sentenza 9/12/97- 4/03/1998 il medico è
    indubbiamente loperatore al quale nella
    circostanza, al di là della sua mera qualifica e
    della sua posizione, sono da attribuire in
    concreto linserimento in addome della garza, e
    quindi innanzitutto la sua mancata rimozione,
    terminato lintervento

67
Linfermiere strumentista (5)
  • La procedura della conta delle garze
  • Secondo la recente giurisprudenza della
    Cassazione, deve avvenire in 2 fasi una
    precedente e una successiva alla chiusura della
    ferita.
  • è opportuno il conteggio, prima della
    chiusura della ferita, per rimuovere eventuali
    pezi dimenticati (talvolta è successo con garze o
    cotone idrofilo)senza procedere poi alla
    scucitura subito dopo lintervento, ma è
    altrettanto evidente che regole semplici di
    diligenza di perizia e di prudenza..impongono di
    controllare che tutti i ferri siano stati rimossi
    dopo la sutura della feritacausa di lesioni
    gravi o addirittura della morte del paziente.
  • Cassazione penale sez IV 26 maggio 2004 n 39062
  • Il dovere professionale di procedere al
    conteggio dei ferri non può ritenersi eseguito
    eseguendolo prima della sutura delle ferita..ma
    va completato con unulteriore verifica subito
    dopo la sutura per controllare la rimozione degli
    ulteriori pezzi..poichè è possibile che per cause
    diverse siano lasciati nel corpo della persona
    operata

68
Linfermiere strumentista (6)
  • La procedura della conta delle garze
  • Pretura circondariale di Pavia sentenza 10
    marzo 1999-29 aprile 1999
  • principio di affidamento..ogni componente
    di un gruppo impegnato in un intervento
    chirurgico dovrebbe poter confidare sulla
    capacità dei collaboratori di adempiere alle
    mansioni affidate con la necessaria competenza e
    diligenza fermo restando il potere di controllo
    di chi, in un dato momento, assume la qualifica
    di responsabile del gruppo o del capo equipe.
  • Labbandono di garze laparotomiche nel corpo
    di un paziente è il frutto di un errore da
    addebitarsi contemporaneamente alle concorrenti
    condotte colpose del chirurgo responsabile e
    allinfermiere ferrista che ha, tra le sue
    mansioni specifiche, anche quella delle pezze e
    dei ferri.
  • la suddivisione delle mansioni del personale
    che effettua o coadiuva in un intervento
    chirurgico non è codificata per legge, ma trova
    la sua espressione riconosciuta come valida nella
    prassi chirurgica.
  • Non è condivisibile la distinzione tra
    abbandono e smarrimento di corpi estranei
    nellorganismo del paziente in quanto appaiono
    come sinonimi

69
LINEE GUIDA SALA OPERATORIA
  • Contenitori metallici a norma per ogni intervento
  • Ogni contenitore deve essere contraddistinto da
    un numero e deve essere accompagnato da un foglio
    su cui è scritto
  • Quali ferri sono contenuti
  • Quanti ferri sono contenuti
  • Quando sono stati sterilizzati
  • La firma di chi li ha controllati
  • La firma di chi li ha sterilizzati
  • Al termine di ogni intervento la strumentista
    conta i ferri utilizzati e li ripone nel
    contenitore firmando il foglio di controllo
  • Sul computer il caposala riporta giornalmente la
    lista con il numero dei contenitori usati e con i
    nomi dello strumentista utilizzatore ed
    infermiere sterilizzatore
  • Marcatura delle garze al tavolo operatorio
  • Conteggio delle garze a fine intervento
  • Uniformità di procedure nei diversi poli
    chirurgici

70
Registro operatorio (1)
  • Il registro operatorio non è previsto da
    unapposita fonte legislativa
  • È il verbale di ogni intervento
  • Costituisce parte integrante e rilevante della
    cartella clinica
  • Rappresenta la verbalizzazione di unattività di
    diagnosi e cura da trascrivere successivamente in
    cartella clinica
  • Ministero della Sanità Dipartimento II (già
    Divisione II DGO n 900.2./2.7/190 oggetto
    registro operatorio

71
Registro operatorio (2)
  • Deve documentare il numero e le modalità
    esecutive degli interventi chirurgici
  • La tenuta del registro operatorio è obbligatoria
  • Il registro agli effetti della norma sul falso
    documentale, è un atto pubblico con precisi
    requisiti formali (elementi identificativi del
    paziente, data, ora inizio e fine intervento,
    nome del primo operatore e di quanti hanno
    partecipato direttamente allintervento) e
    sostanziali (veridicità, completezza e chiarezza)

72
Registro operatorio (3)
  • requisiti formali
  • Elementi identificativi del paziente,
  • Data
  • Ora inizio e fine intervento,
  • Nome del primo operatore e di quanti hanno
    partecipato direttamente allintervento
  • Diagnosi finale e denominazione della procedura
    eseguita
  • Tipo di anestesia utilizzata e nome dei sanitari
    che lhanno condotta
  • Descrizione chiara e sufficientemente
    particolareggiata della procedura attuata
  • Sottoscrizione da parte dl primo operatore
  • Le modalità pratiche tutela dei registri devono
    dipendere dalla Direzione Sanitaria
  • Il Primario/Direttore dellUnità Operativa è
    direttamente responsabile della corretta
    compilazione, tenuta e conservazione del registro
    operatorio
  • Il Ministero non ha proposto un modello di
    registro ma ha indicato soltanto i presupposti
    minimi suscettibili ad integrazione

73
Terminologia chirurgicaprincipali prefissi e
suffissi
Prefissi Definizione
Artro Articolazione
Cole Bile, colecisti
Entero Intestino
Istero Utero
Masto Mammella
Mio Muscolo
Nefro Rene
Pneumo Polmone
Toraco Torace
74
Principali suffissi
Suffissi definizione
Oma Tumefazione, tumore
Ectomia Rimozione dorgano
Scopia guardare allinterno
Stomia Creare unapertura
Tomia taglio
75
Impatto dellintervento chirurgico sulla salute e
sulla qualità della vita
  • Percezione e mantenimento della salute (sostegno
    emotivo e sicurezza fisica)
  • Esercizio e attività
  • Nutrizione e metabolismo
  • - Nutrizione
  • - Infezioni
  • - Termoregolazione
  • Eliminazione
  • - funzione urinaria
  • - funzione intestinale

76
Impatto dellintervento chirurgico sulla salute e
sulla qualità della vita
  • Sonno e riposo
  • Concetto di sé
  • Coping e tolleranza allo stress
  • Cognizione e percezione
  • Confusione
  • Dolore

77
Il dolore del paziente chirurgico
  • Il dolore dipende
  • dallintervento (tipo, estensione, durata)
  • dalle condizioni psicofisiche del paziente
    (convinzioni sul dolore e suo trattamento, ansia
    pre e postoperatoria, preparazione fisica,
    psicologica e farmacologica)
  • dal trattamento
  • Dal lavoro dello staff

78
Il dolore del paziente chirurgico
  • Un adeguato trattamento del dolore postoperatorio
    contribuisce significativamente al miglioramento
    della morbilità postoperatoria
  • Minor incidenza di complicanze postoperatorie
  • Riduzione del periodo di degenza
  • Riduzione del disagio del paziente

79
Considerazioni sulle fasi della vita
  • Bambino
  • Adolescente
  • Adulto
  • Anziano (rischio chirurgico maggiore per
    lanziano affetto da malattie croniche)

80
LA PROFILASSI DELLE INFEZIONI ESOGENE
  • Sono determinate da batteri provenienti
    dallambiente o da individui che contattano il
    paziente (corsie, sale operatorie, personale
    sanitario, cute del paziente)
  • PRINCIPI GENERALI DI AUTODISCIPLINA
  • LA PREPARAZIONE DELLEQUIPE CHIRURGICA
  • LA PREPARAZIONE DEL CAMPO OPERATORIO

81
RISULTATI (scheda 2)
  • Il lavaggio antisettico non è eseguito
    correttamente da
  • 21,9 degli anestesisti
  • 15,8 degli infermieri

82
RISULTATI (scheda 2)
  • Tutti i tipi di gioielli ()

SI NO NON NOTO
CHIRURGHI 11,6 85,4 3
STRUMENTISTI 22,1 74,9 3
ANESTESISTI 56,1 36,7 7,2
INFERMIERI 44,9 49,7 5,4
ALTRO 46,3 46,8 6,9
83
RISULTATI (scheda 2)
  • Non portare gioielli a mani e braccia (II)
  • Gioielli (anelli braccialetti - orologi)

A BR O
CHIRURGHI (1727) 1 0 1
STRUMENTISTI (798) 1 0 5
ANESTESISTI (736) 135 46 306
INFERMIERI (1346) 191 51 246
ALTRO (363) 54 21 128
84
RISULTATI (scheda 2)
  • Indossare la maschera in modo
  • che copra completamente naso e bocca (IB)
  • La maschera non è indossata correttamente dal
  • 6 dei chirurghi
  • 0,9 degli strumentisti
  • 29,3 degli anestesisti
  • 12 degli infermieri
  • 22 di altre persone presenti in sala

85
RISULTATI (scheda 2)
  • Indossare il copricapo in modo che copra tutti i
    capelli (IB)
  • Tutte le persone presenti in sala, ad eccezione
    di un anestesista, indossano il copricapo non è
    indossato correttamente dal
  • 7,1 dei chirurghi
  • 4 degli strumentisti
  • 18,8 degli anestesisti
  • 8,9 degli infermieri
  • 14 di altre persone presenti in sala

86
RISULTATI (scheda 2)
  • La divisa di sala è indossata dal 98 delle
    persone presenti in sala
  • I Dispositivi di Protezione Individuale per gli
    occhi sono indossati da

Occhiali da vista
5,3
3,5
4,1
DPI
CHIRURGHI 24,6
STRUMENTISTI 41,4
ANESTESISTI 10,4
87
EQUIPE E AFFIDAMENTO
  • Allinterno dellequipe vige il c.d. principio
    dellaffidamento.
  • Concetto di equipe in medicina attività che
    comportano una contestuale prestazione
    diagnostico o terapeutica da parte di un gruppo
    di sanitari che svolgono insieme, ma con compiti
    differenziati, un determinato trattamento
    diagnostico o terapeutico.
  • (fonte Fiori, A. Medicina legale e delle
    Assicurazioni, Vol. I pag. 523.),

88
What is a Team?
  • Small number of people
  • Complimentary skills
  • Committed to a common purpose
  • Performance goals
  • Working approach
  • Mutually accountable

?
89
  • Il principio dellaffidamento è uneccezione alle
    regole generali del diritto.
  • Consiste nel principio in base al quale un
    soggetto può confidare nel comportamento lecito
    di altri soggetti.
  • Ha dei limiti il capo dellequipe normalmente ha
    lobbligo di prevedere ed evitare i comportamenti
    illeciti degli altri membri dellequipe.

90
  • Nellattività del lavoro di equipe la regola
    ordinaria è che ciascuno risponde solamente
    dellinosservanza delle leges artis del proprio
    specifico settore, perché il lavoro in questione
    implica, per il suo stesso esito, fiducia nel
    corretto comportamento degli altri

91
  • eccezione insorge un obbligo di controllo e di
    sorveglianza , e quindi di intervento, quando lo
    stesso collegamento funzionale e ambientale, che
    contrassegna lattività dequipe, consenta al
    soggetto partecipante di constatare circostanze
    fattuali e concrete che facciano prefigurare
    contegni scorretti e inadeguati (es., percezione
    di altrui atteggiamenti distratti o incerti, o
    delle precarie condizioni fisiche di un membro
    dellequipe) o di cogliere veri e propri errori
    di condotta in cui un membro dellequipe sia
    incorso.

92
  • Un obbligo di controllo e di sorveglianza
    compete, poi, per definizione, al soggetto che,
    per la particolare sua posizione giuridica di
    supremazia gerarchica, è chiamato proprio a
    dirigere e coordinare le prestazioni dei
    collaboratori.

93
  • Quindi, lo stabilire se esista un obbligo di
    controllo e di sorveglianza sulloperato altrui
    dipende, da un lato, dalla posizione gerarchica
    che ciascun partecipante occupa in seno
    allequipe e, dallaltro, dallesistenza di
    ragioni oggettive o soggettive che fanno dubitare
    del fatto che il collaboratore tenga un
    comportamento conforme a diligenza.

94
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI
BOLOGNAINCIDENT REPORTINGANALISI DELLE CAUSE
95
Lavoro di equipe
  • La responsabilità in equipe si realizza quando si
    verifica un danno al paziente nel corso di di un
    trattamento al quale hanno partecipato più
    sanitari medici e loro collaboratori.

96
Lavoro di equipe ripartizione della colpa
  • Civilmente di norma risponde lente o il gruppo
    nel suo insieme
  • La responsabilità penale è sempre personale
  • Principio dellaffidamento ognuno è tenuto
    allosservanza dei propri obblighi e conta
    sullaltrui osservanza
  • Ciascuno ha lobbligo di attivarsi quando ragioni
    obiettive facciano dubitare della diligenza
    altrui.

97
Responsabilità professionale
  • Quando più persone siano coinvolte nello stesso
    reato l'art. 113 C.P. prevede che
  • "nel delitto colposo, quando l'evento è stato
    cagionato dalla cooperazione di più persone,
    ciascuna di queste soggiace alle pene stabilite
    per il delitto stesso. La pena è aumentata per
    chi ha determinato altri a cooperare nel
    delitto, quando concorrono le condizioni
    stabilite nell'ari. 111 e nei numeri 4 e 5
    dell'ari. 112"

98
  • Tali articoli fanno riferimento a chi ha "...
    diretto l'attività delle persone che sono
    concorse nel reato medesimo" e chi "...
    nellesercizio della sua autorità, direzione o
    vigilanza ha determinato a commettere il reato
    persone ad esso soggette". Tali disposizioni
    consentono di individuare specifiche
    responsabilità nell'ambito delléquipe gerarchica
    in cui vige una suddivisione dei compiti basata
    sul grado di esperienza dei singoli componenti,
    gerarchicamente ordinati dal responsabile
    all'ultimo dei collaboratori (ad esempio l'équipe
    di sala operatoria con il primo operatore, i suoi
    assistenti e gli strumentisti). In questa
    situazione la quota maggiore di responsabilità
    sarà a carico del capo équipe, per cui egli potrà
    trovarsi a dover rispondere di errori commessi
    dai suoi assistenti in virtù dei principi della
    colpa in "eligendo", cioè nell'aver assegnato un
    determinato compito ad una persona non
    adeguatamente preparata a svolgerlo, e della
    colpa in "vigilando", cioè per non aver
    sorvegliato sull'attività dei propri
    collaboratori. Al di là delle particolari
    responsabilità del capo équipe ogni componente
    dell'équipe risponde comunque personalmente degli
    errori commessi nello svolgimento delle funzioni
    a lui affidate in base alla sua preparazione ed
    esperienza.

99
Compiti del capo equipe coordinamento e controllo
  • Affidamento compiti (es. conta garze e tamponi
    preparazione farmaci e materiali per anestesia,
    approvvigionamento materiali ecc.
  • Ogni collaboratore è tenuto ad attenersi alle
    disposizioni impartite secondo il principio
    dellautorità razionale la disposizione deve
    essere giustificata da adeguata motivazione
    quando lincarico assegnato sia palesemente
    errato, incongruo e/o pericoloso lincaricato ha
    dovere di astenersi.

100
Attività peculiari di sala operatoria
  • Posizionamento del pz
  • Piastra elettrobisturi
  • Conteggio garze e ferri chirurgici
  • Sterilità materiali
  • Ecc.

101
Protocolli, Procedure e Linee Guida
  • Come agire per operare bene minimizzando il
    rischio di sbagliare?
  • Basandosi su
  • Linee guida
  • Protocolli
  • Procedure

102
Protocolli, Procedure e Linee Guida
  • Linea Guida
  • Insieme di indicazioni finalizzate ad assistere
    gli operatori nel decidere quali siano le
    modalità assistenziali più adeguate in specifiche
    circostanze cliniche.
  • Non sono strettamente vincolanti, ma orientano
    nella scelta della migliore opzione possibile,
    distinguendo ciò che è necessario da ciò che non
    lo è.

Servizio di soccorso a mezzo ambulanza --- Linee
guida per la redazione dei protocolli
di afferenza ai PS e PPS, rif. int. 581 del
10/03/1999
103
Protocolli, Procedure e Linee Guida
  • Protocollo (Istruzione Operativa)
  • Complesso di regole da osservare rigidamente per
    lo svolgimento di una determinata attività.
  • Il protocollo è una regola precisa che non
    lascia autonomia, anche se concordato localmente
    con gli operatori coinvolti nellattività
    descritta.
  • In genere si utilizzano i termini
  • protocollo per le attività sanitarie
  • istruzione operativa per le attività tecniche o
    organizzative.
  • Protocollo DP
  • per 1 soccorritore
  • per 2 soccorritori
  • per dialisi
  • per ambulatorio
  • per laici

104
Protocolli, Procedure e Linee Guida
  • Procedura
  • Serie di operazioni da compiere per raggiungere
    un obiettivo. In generale è la maniera specifica
    di compiere una attività.
  • Nota scopo delle procedure nei modelli di
    riferimento di Sistema Qualità ISO 9000 è la
    riproducibilità di unattività.
  • Una procedura deve esprimere, cosa si fa, come
    viene fatto, chi fa, dove, quando, perché e chi è
    il responsabile delle attività descritte.

Procedura E un protocollo non
concordato con gli operatori
105
Le cose devono essere semplici quanto si può,
ma non di più
Albert Einstein
106
  • stato di necessità art. 54 C.P.  Non è
    punibile chi ha commesso il fatto per esservi
    stato costretto dalla necessità di salvare sé od
    altri dal pericolo attuale di un danno grave alla
    persona, pericolo da lui non volontariamente
    causato, né altrimenti evitabile, sempre che il
    fatto sia proporzionato al pericolo.

107
Onerous Nurse Workloads and Chaotic Environments
Latent Errors Waiting to Happen
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