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La responsabilit

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Title: La responsabilit sociale e il bilancio sociale Author: Utente Microsoft Last modified by: Facolt di Economia Created Date: 10/21/2004 8:21:55 AM – PowerPoint PPT presentation

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Title: La responsabilit


1
La responsabilità sociale dimpresa
LABORATORIO SULLA RESPONSABILITA SOCIALE DELLE
IMPRESE PMI E BEST PRACTICES Seminario per
lattribuzione di crediti formativi Responsabile
Prof.ssa Mara Del Baldo
Urbino, 29-30 gennaio 2008
2
Il termine RESPONSABILITA RESPONDEO impegno
reciproco tra due o più persone Il principio
RESPONSABILITA Agisci in modo che le conseguenze
della tua azione siano compatibili con la
permanenza di unautentica vita umana sulla
terra (H. Jones, 1979)
3
La crescita di attenzione al tema della
Responsabilità Sociale dImpresa (RSI)
Corporate Social Responsibility (CSR)
  • Fattori genetici della RSI

Disastri ecologici
Diffusione di cultura e movimenti ambientalisti
Globalizzazione e crescente divario tra Paesi
ricchi e poveri
Necessità di governare il fenomeno
Diritti umani e diritti dei lavoratori
Maggiori attenzioni a pari opportunità,
sicurezza, lavoro minorile, soggetti svantaggiati
Scandali e fallimenti aziendali
Esigenza di correttezza e trasparenza Riforma
della corporate governance
Evoluzione dei mercati finanziari
Trasparenza Pressione degli investitori
istiuzionali
4
Levoluzione del concetto di responsabilità
sociale dimpresa (RSI)
5
Il concetto di responsabilità sociale dimpresa
(RSI)
Tre Concetti di sintesi
  • SVILUPPO SOSTENIBILE (sustainable
    development)
  • CITTADINANZA DIMPRESA (corporate
    citizenship)
  • MULTIDIMENSIONALITA
    (triple bottom line)

6
SOSTENIBILITA
E lo sviluppo che soddisfa i bisogni del mondo
presente senza compromettere la capacità delle
future generazioni di soddisfare, a loro volta, i
propri bisogni. World Commission on Environment
and Development, 1987
CITTADINANZA DIMPRESA
Implica loltrepassae i propri doveri (oltre la
legge) per contribuire a creare benessere nella
comunità in cui lazienda opera. Si fonda sul
principio che non esiste antitesi fra risultati
economici di lungo termine e RSI
Si propone di incorporare il concetto di
sviluppo sostenibile nella misurazione delle
performance aziendali, identificando gli
indicatori dei risultati economici, sociali,
ambientali
TRIPLE BOTTOM LINE
7
Il concetto di responsabilità sociale dimpresa
(RSI)
  • Triple Bottom Line

8
Il concetto di RSI negli studi economici
Impostazione classica (FRIEDMAN, 1962,
1970) Lunico legittimo scopo dellimpresa è la
generazione di profitto. Lunico soggetto a cui è
necessario ed opportuno rispondere sono gli
azionisti
La stakeholder theory (FREEMAN, 1984,1994) ma
anche Onida, 1954 Zappa, 1957 Masini, 1960
Amaduzzi, 1963 Ferrero, 1968 Saraceno,
1970) Occorre prestare una specifica attenzione
ad altri soggetti portatori di interessi e di
attese nei confronti dellimpresa. STAKEHOLDER
i soggetti che hanno un interesse rilevante in
gioco nella conduzione dellimpresa a causa dei
loro investimenti specifici oppure dei possibili
effetti esterni positivi o negativi
9
COSA CHIEDONO GLI STAKEHOLDER
CLIENTI
SICUREZZA E SALUTE SUL LUGO DI LAVORO PARI
OPPORTUNITA EQUITA DEI SALARI
QUALITA E SICUREZZA DEI PRODOTTI RISPETTO DEI
DIRITTI UMANI PUBBLICITA VERITIERA
RISORSE UMANE
IMPRESA
RISORSE UMANE
DIRITTI UMANI CORRUZIONE
INVESTITORI/AZIONISTI
CREAZIONE DI LAVORO IMPATTO AMBIENTALE CONTRIBUTO
ALLO SVILUPPO LOCALE
ONG
INFORMAZIONI TEMPESTIVE E ACCURATE SULLA
GESTIONE CONFORMITA A LEGGI E REGOLAMENTI RICHIES
TA INVESTIMENTI IN AZIENDE SOCIALMENTE RESP.
(SOCIALLY RESPONSIBLE INVESTING DOW JONES
SUSTAINABILITY INDEXES, DOMINI 400 SOCIAL INDEX,
ETHICAL INDEX EURO)
10
LE RELAZIONI TRA INTERESSI PRIVATI E SOCIALITA
Benessere sociale Equità distributiva Altruismo
Interesse individuale Efficienza Massimizzazione
del profitto
SOCIALITA
INTERESSI PRIVATI
A. SINERGIE
SOCIALITA
INTERESSI PRIVATI
B. TRADE-OFF
11
RSI - CSR Tensione
dellimpresa, a partire dai vertici aziendali, di
soddisfare in misurasempre crescente, andando al
di là degli obblighi di legge, le legittime
attese sociali e ambientali, oltre che
economiche, dei vari portatori di interesse
(stakeholder) interni ed esterni, mediante lo
svolgimento delle proprie attività (Mario
Molteni, 2004)
12
LA CONSIDERAZIONE DELLE ATTESE ECONOMICHE
LA NATURA VOLONTARIA E INELUTTABILE
DELLA RESPONSABILITA SOCIALE DIMPRESA
AL DI LA DEGLI OBBLIGHI DI LEGGE
NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA AZIENDALI
13
Il concetto di responsabilità sociale dimpresa
(RSI)
Marzo 2000, European Council Summit di Lisbona,
obiettivo strategico per il decennio
2000-2010 Fare dellEuropa la knowledge-based
economy più competitiva e dinamica al mondo, in
grado di realizzare uno sviluppo sostenibile, con
posti di lavoro di quantità e qualità maggiore e
una più grande coesione sociale
  • Integrazione volontaria delle preoccupazioni
    sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro
    operazioni commerciali e nei loro rapporti con le
    parti interessate. (Libro Verde della
    Commissione delle Comunità Europee, 2001)

14
CSR definizione e quadro di riferimento
A concept whereby companies integrate social and
environmental concerns in their business
operations and in their interaction with their
stakeholder on a voluntary basis (Commissione
CE, Green Paper, 18 luglio 2001) A concept
whereby companies decide voluntarly to contribute
to a better society and a cleaner
environment (Commissione CE, 2 luglio 2002)
15
Comunicazioni della Commissione 1) COM(2001)
366 def, Bruxelles, 18.7.2001 Promuovere un
quadro europeo per la responsabilità sociale
delle imprese 2) COM(2002) 347 def, Bruxelles,
2.7.2002 RSI delle imprese un contributo delle
imprese allo sviluppo sostenibile
16
Organizzazioni internazionali di riferimento
Global Compact (Triple Bottom Line)delle Nazioni
Unite (2000) (Principi promossi dal Segretario
generale ONU) Global Reporting
Initiative (ONU) Dichiarazione tripartita
dellOIL sulle imprese multinazionali e la
politica Sociale (1997/2000) (libertà di
associazione, abolizione lavoro forzato,
non-discriminazione ed eliminazione del lavoro
infantile) Principi direttivi/linee guida
dellOCSE destinati alle imprese
multinazionali (OECD Guidlines for Multinational
Enterprises) Progetto Ministero Welfare Italiano
CSR-SC
17
1) COM(2001) 366 def, Bruxelles, 18.7.2001
Anche se la responsabilità principale delle
imprese è quella di generare profitti, le imprese
possono al tempo stesso contribuire ad obiettivi
sociali e alla tutela dellambiente, integrando
la responsabilità sociale come investimento
strategico nel quadro della propria strategia
commerciale, nei loro strumenti di gestione e
nelle loro operazioni La RSI deve costituire un
processo di gestione dei rapporti rapporti
dellimpresa con tutta una serie di parti
interessate che possono realmente influire sul
suo libero funzionamento
Il ruolo dellUE -elaborare un quadro europeo
globale in partnership con i principali
attori -favorire un consenso sulle buone prassi e
promuoverle -indagare e ragioni che spingono le
imprese ad assumere la responsabilità
sociale -definire i ruoli delle parti
interessate -promuovere, attraverso le sue
politiche, una più ampia applicazione dei
principi della RSI Azioni a sostegno della RSI
delle imprese -sostegno alla formazione del
personale direttivo -diffusione e scambio di
informazioni, sensibilizzazione e stimolo alla
discussione -analisi e ricerche
18
2) COM(2002) 347 def, Bruxelles, 2.7.2002
Principi alla base della strategia comunitaria
di promozione della RSI -riconoscimento della
natura volontaria della RSI -necessità di rendere
le pratiche socialmente responsabili credibili e
trasparenti -approccio equilibrato e globale
(olistico) della RSI -attenzione rivolta a
esigenze e caratteristiche delle PMI -appoggio
agli accordi e strumenti internazionali
esistenti Aspetti su cui si incentra la strategia
comunitaria -fornire maggiori informazioni
riguardo agli effetti positivi della
RSI -rafforzare lo scambio di esperienze e di
buone pratiche di RSI tra le imprese -promuovere
le capacità di gestione dellla RSi -incoraggiare
la RSI tra le PMI -facilitare la convergenza e la
trasparenza delle pratiche e degli strumenti
della RSI -organizzare un EU Multi-Stakeholder
Forum on CSR -integrare la RSI nelle politiche
comunitarie
19
Le dimensioni della RSI ( Libro Verde Commissione
Europea)
  • DIMENSIONE INTERNA allazienda

20
Le dimensioni della RSI ( Libro Verde Commissione
Europea)
  • DIMENSIONE ESTERNA allazienda

21
  • Necessità di un cambiamento di cultura
  • Cultura di responsabilità
  • No windows dressing (operazione di facciata)
  • No corporate philantrophy (capitalismo
    filantropico)

Sono necessarie una nuova corporate culture ed
una nuova imprenditorialità
  • Investire sul capitale umano
  • Contribuire alla tutela dellambiente e
    perseguire uno sviluppo sostenibile
  • Sviluppare il territorio rafforzando il rapporto
    tra territorio e imprese e investendo
  • nella comunità
  • -curare il rapporto con partner commerciali e
    fornitori
  • -Investire nel rapporto con il clienti

Un nuovo approccio strategico Un modello di
sviluppo orientato ad un approccio sistemico
22
PRINCIPI BASE ED ELEMENTI CHIAVE DELLA CSR
  • SOSTENIBILITA
  • -Valore economico, consenso sociale e protezione
    ambientale
  • INTANGIBLE ASSETS
  • Risorse di conoscenza (capitale umano)
  • Risorse di fiduci (capitale sociale, capitale
    reputazionale, legami con il territorio, ecc.)
  • STAKEHOLDER VALUE
  • -passaggio da una prospettiva mono-stakeholder ad
    un approccio strategico
  • multi-stakeholder

23
Le accezioni del sociale
I COLLABORATORI LA SOCIETA CIVILE (Corporate
Philantrophy) ALTRI PORTATORI DI INTERESSI
(soggetti posti a monte e a valle) (problemi
ambientali connessi ai prodotti e ai processi)
24
LIMPRESA SOCIALMENTE RESPONSABILE
INVESTE IN CAPITALE UMANO Dedica risorse alla
formazione del capitale umano Adotta soluzioni
che cercano equilibrio tra lavoro, famiglia,
tempo libero Adotta politiche retributive e di
carriera improntate allugualianza Adotta
politiche di assunzione che favoriscono
linserimento di minoranze etniche, Tutela la
salute e la sicurezza sul luogo di lavoro
CONTRIBUISCE ALLA TUTELA DELLAMBIENTE Riduce il
consumo di emissioni inquinanti Investe per la
messa a punta di processi produttivi
ecosostenibili CURA IL RAPPORTO CON I PARTNER
COMMERCIALI E I FORNITORI Quando esternalizza
parte della produzione in paesi in via di
sviluppo sceglie fornitori che rispettino i
diritti umani e adottino standard di eccellenza
in materia di rispetto e tutela ambientale
INVESTE NEL RAPPORTO CON IL CLIENTE Offre
beni/servizi capaci di soddisfare bisogni e
attese del cliente Fornisce loro qualità,
sicurezza, affidabilità INVESTE NELLA
COMUNITA Sostiene lattività di organizzazioni
no profit Collabora con scuole, università,
centri di formazione allo sviluppo di percorsi
Formativi coerenti rispetto ai profili
professionali richiesti dal mercato Incoraggia i
dipendenti a fare volontariato nel territorio
25
TEMI, STRUMENTI E PRATICHE DELLA RSI
  1. RAPPORTI CON IL PERSONALE
  2. CORPORATE GOVERNANCE
  3. ACCOUNTABILITY
  4. FINANZA
  5. MARKETING
  6. RAPPORTI CON I FORNITORI
  7. RAPPORTI CON LA COMUNITA
  8. AMBIENTE

26
I DUE LIVELLI DELLA RESPONSABILITA SOCIALE
  • LA TUTELA DEI DIRITTI
  • Garantire un livello di tutela più elevato di
    quello obbligatorio relativo a
  • Controllo etico della supply chain
  • Livello salariale
  • Attenzione al lavoro femminile
  • Non ricorso al lavoro minorile
  • Contenuto valoriale dei messaggi pubblicitari
  • Politiche volontarie di pari opportunità
  • Adozione di un sistema di controllo interno
    evoluto
  • Rispetto delle persone sul luogo di lavoro
  • IL LIVELLO DELLA CREATIVITA SOCIO-COMPETITIVA
  • Servizi aggiuntivi ai dipendenti
  • Soluzioni innovative per coniugare vita
    lavorativa e familiare
  • Intensa attività di formazione
  • Campagne di cause related marketing
  • Sviluppo di prodotti destinati a categorie
    svantaggiate
  • Contributo alla crescita tecnica e
    imprenditoriale dei fornitori
  • Sviluppo di prodotti connotati da valenze
    ecologiche

27
STRUMENTI E LIVELLI DELLA RSI
RSI COME TUTELA DEI DIRITTI/CORRETTEZZA ETICA
RSI COME CREATIVITA SOCIO-COMPETITIVA/CREATIVITA
SOCIALE
Sicurezza del lavoro
Sviluppo del sistema di controllo interno
Trasparenza comunicazione finanziaria
Certificazione etica (SA8000)
Codice etico
Politiche di pari opportunità
Normativa ambientale
Rating etico
Bilancio sociale/di sostenibilità
Servizi aggiuntivi ai dipendenti
Gestione innovativa delle risorse umane
Nuovi business ecologici
Linea prodotti a valenza sociale
Cause related marketing
28
I benefici per le imprese
  • miglioramento della reputazione e valorizzazione
    di immagine
  • maggiore visibilità
  • acquisizione di competitività (fidelizzazione /
    acquisizione clienti)
  • miglioramento dei rapporti con la comunità
    locale e con le Istituzioni
  • innalzamento del grado di motivazione e delle
    competenze del personale
  • Innalzamento dei livelli di salute e sicurezza
    sul lavoro
  • aumento dellattrattività per la forza lavoro
  • miglioramento del clima interno con riflessi
    sulla produttività
  • miglioramento dei processi aziendali
  • miglioramento dei sistemi di controllo interno
  • Ripensamento della strategia e comunicazione più
    adeguata
  • sviluppo della capacità di anticipazione
  • qualificazione delle relazioni con le
    istituzioni finanziarie
  • ..
  • Le opportunità derivanti dalle politiche di RSI

29
AUMENTO DEL PATRIMONIO DI RISORSE INTANGIBILI A
DISPOSIZIONE DELLIMPRESA
CAPITALE ORGANIZZATIVO
CAPITALE UMANO
CAPITALE RELAZIONALE
Corporate Governance
Processi
Clienti
Relazioni di rete
Profilo strategico
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I costi della RSI
  • Investimenti effettuati per soddisfare le attese
    di ordine sociale e ambientale
  • (ammortamenti annuali)
  • Incremento dei costi di funzionamento
  • (servizi aggiuntivi, acquisto materie prime,)
  • Impiego di risorse aziendali non monetarie
  • (risorse umane, impianti e attrezzature,
    marchio,)
  • Impegno di una quota del tempo e dellattenzione
    del top management/imprenditore
  • Limitazione delle alternative strategiche

31
Gli strumenti di comunicazione della RSI
  • RSI da valore potenziale a valore effettivo

Creazione di valore potenziale per limpresa
Conseguimento di benefici
Comportamento Socialmente responsabile
Corretta comunicazione
Creazione di valore effettivo per limpresa
  • I principali strumenti di comunicazione del
    comportamento socialmente responsabile

Cause Related Marketing
Codice etico/Codice di condotta
Certificazioni sociali di terza parte (SA 8000,
Norme ISO, ecc)
Bilancio sociale
Carta dei valori
32
GLI STANDARD DI RENDICONTAZIONE E I MODELLI DI
ACCOUNTABILITY
GRI GLOBAL REPORTING INITIATIVE Standard creato
nel 1997 nellambito di istituzioni europee, ONG
e coalizioni imprenditoriali per definire linee
guida di rendicontazione delle performance
economiche, sociali, ambientali ACCOUNTABILITY
100 AA1000 Standard internazionale per
implementazione in azienda del processo di
account, auditing, reporting orientato alla CSR e
basato sul confronto/dialogo con gli stakeholder.
Comprende principi e set di standard di processo
(pianificazione, accounting, auditing) svolto da
organizzazione soprattutto anglosassoni SOCIAL
ACCOUNTABILITY SA 8000 Standard di certificazione
internazionale in tema dei diritti dei
lavoratori GBS GRUPPO BILANCIO SOCIALE Gruppo
di studio per la statuizione dei principi di
redazione del bilancio sociale (unificazione,
confrontabilità) Q-RES Linee guida per gestione
etico-sociale elaborate a livello nazionale da
gruppo lavoro Formato da imprese società
consulenza e revisione coordinate la CELE (Un.
Castellanza) MODELLO SEAN IBS Modello di
orientamento strategico elaborato dallistituto
per il bilancio sociale finalizzato a migliorare
la cultura dimpresa e il quadro etico-valoriale
di riferimento (Codice etico-Revisione contabile
del bilancio-SA8000-Certific.Qualità)
33
Gli strumenti di comunicazione della RSI
  • I principali vantaggi

Certificazioni sociali
Codice etico
Bilancio sociale
Possono essere validi per diverse tipologie di
imprese e per diversi settori produttivi
Flessibilità
Possono essere funzionalmente integrati con altri
sistemi normativi
Interfacciabilità
Miglioramento immagine
Se utilizzati correttamente contribuiscono alla
reputazione dellimpresa creando fiducia verso
lesterno
Se utilizzati correttamente contribuiscono a
migliorare il clima aziendale e a rendere
lazienda maggiormente appetibile per la forza
lavoro
Miglioramento clima interno
34
Gli strumenti di comunicazione della RSI
  • I principali limiti

Grado di copertura dei vari aspetti
Rapporto con stakeholders
Audit esterno
Costi
Bilancio sociale
Assente
Oneroso
Discrezionale
Discrezionale
Rischio di Onerosità
Codice etico
Assente
Discrezionale
Discrezionale
Coinvolgimento insufficiente (es SA 8000)
Rischio di burocraticità e formalità
Incompleto e su standard minimi
Oneroso (ISO in particolare)
Certificazioni sociali
35
Il bilancio sociale
  • Strumento per valutare e rendere conto
    periodicamente dei risultati dellattività
    aziendale nella loro dimensione sociale,
    ambientale ed etica.
  • Completamento delle informazioni del bilancio
    desercizio.
  • Potenziale strumento gestionale, in grado di
    migliorare lorganizzazione interna e portare ad
    una conduzione dimpresa meno spontaneista.
  • Strumento utile per rafforzare la legittimazione
    sociale dellimpresa sia al proprio interno, sia
    verso gli interlocutori esterni.
  • Strumento di comunicazione in grado di rendere
    possibile la formazione di cultura condivisa.
  • Strumento dotato di notevole efficacia dal punto
    di vista RELAZIONALE e STRATEGICO (individuazione
    degli stakeholders rilevanti e ottimizzazione dei
    rapporti con essi).

36
Il bilancio sociale
?
  • Documento ancora in fase dinamica, in via di
    formazione (cantiere aperto).
  • Redazione non vincolata a regole o norme
    particolari.
  • Pluralità di dottrine attinenti alla disciplina
    della rendicontazione che porta ad un
    disorientamento delle imprese.
  • Sviluppo non omogeneo nei diversi paesi.
  • Rischio di utilizzo opportunistico del documento
    (self serving).
  • Elevato costo in termini di risorse organizzative
    e finanziarie.

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Progetto/Campagna di CRM E un sistema di
attività facenti perno sulla funzione di
marketing attraverso le quali unimpresa persegue
obiettivi di natura commerciale fornendo al
contempo un contributo ad una causa sociale
relativa a vari ambiti (medicina, salute, lotta
alla fame, ). Scopo creare valore Collaborazione
con organizzazione non profit modalità
partecipativa e continuità rispetto alle
tradizionali pratiche di sponsorizzazione
Codice Etico E una dichiarazione dei diritti,
dei doveri e della responsabilità sociale di
unazienda nei confronti di dipendenti,
fornitori, Pubblica Amministrazione,
ecc. Rappresenta un vero e proprio contratto
sociale tra limpresa e i suoi stakeholder con i
quali cerca di accreditarsi affermando
pubblicamente che intende sviluppare coerenti ed
appropriate politiche aziendali, attuandole
attraverso apposite strutture organizzative e
prevedendo sanzioni in caso di violazione.
38
STRUTTURA DEL CODICE ETICO/CODICEDI CONDOTTA
  • PRINCIPI GENERALI
  • (missione imprenditoriale e modo più corretto di
    realizzarla
  • 2. ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA E
    PIANIFICAZIONE AREE DI
  • RISCHIO CON GLI STAKEHOLDER
  • (azionisti, dipendenti, clienti, ecc.)
  • STANDARD ETICI DI COMPORTAMENTO
  • (norme, codice di comportamento di settore,
    principi guida internazionali,
  • Codice di autodisciplina, eguaglianza, tutela
    della persona, dellambiente, della
  • Salute, ecc. riservatezza, onestà, imparzialità,
    diligenza, ecc.) ETHICS OFFICER
  • SANZIONI PER LA VIOLAZIONE DELLE NORME DEL CODICE
  • (provvedimenti disciplinari, risoluzione rapporto
    lavoro, revoca mandato agli
  • Amministratori, azioni nei confronti dei
    fornitori, sanzioni pecuniarie, azione di
  • Risarcimento del danno)
  • ORGANI DI CONTROLLO
  • (organismo di controllo interno comitato per il
    controllo interno, internal auditing)

39
  • A monte del Codice Etico
  • analisi struttura aziendale
  • individuazione mission
  • individuazione gruppi di stakeholder di
    riferimento
  • individuazione dei principi etici generali
  • A valle del Codice Etico
  • consultazione degli stakeholder per la
    condivisione dei principi
  • raccolta segnalazioni sulle violazioni
  • adeguamento dellorganizzazione aziendale e
    delle procedure
  • attività di formazione etica
  • dialogo e partecipazione
  • pubblicità del codice stesso

40
CSR STRUMENTI OPERATIVI SA 8000
285 imprese nel mondo su 38 Paesi 65 imprese in
Italia (E. Romagna, Toscana)
E uno standard normativo relativo ai diritti dei
lavoratori riportato dalle Convenzioni ILO
(International Labour Organization) promosso alla
fine del 1997 Dal CEPAA (Council of Economical
Priorities Accreditation Agency) che dal luglio
2002 ha preso il nome di SAI (Social
Accountability International)
Requisiti della SA 8000 Lavoro infantile Lavoro
obbligatorio Salute e sicurezza Libertà di
associazione e diritto alla contrattazione
collettiva Discriminazione Procedure
disciplinari Orario di lavoro Retribuzione Sistema
di gestione
41
PROGETTO CSR-SC
Avviato nel 2002 dal Governo italiano su invito
Commissione Europea Contribuisce al dibattito per
definire un framework europeo per la CSR
OBIETTIVI Diffondere uno standard semplice e
modulare da applicare su base volontaria Per
identificare comportamenti socialmente
responsabili Predisporre opportuni strumenti di
misurazione per comprendere e valutare
le Performance sociali delle imprese Garantire al
cittadino che limpegno sia concreto
  • LIVELLI DEL PROGETTO
  • LIVELLO CSR
  • Approccio volontario e minimo
  • LIVELLO SC
  • Coinvolgimento sociale e interventi proattivi,
    anche grazie ad incentivi economici

42
STRUTTURA DEL PROGETTO CSR-SC
  • Il progetto si basa su un set di CSR performance
    indicator volti a
  • Guidare le imprese
  • nellautovalutazione delle loro performance di
    RSI
  • Nella rendicontazione attraverso il Social
    Statement
  • Il Set di performance indicator è progettato
    secondo un approccio
  • Flessibile e modulare
  • Gli indicatori di dividono in
  • -indicatori comuni (C) devono essere utilizzati
    da tutte le imprese, anche
  • Le piccole (meno di 50 dipendenti)
  • -indicatori addizionali (A) si applicano solo
    alle imprese con 50 e più dipendenti
  • Sono strutturati secondo uno schema generale a
    tre livelli
  • Categorie gruppi di stakeholder cui sono rivolte
    specifiche famiglie (cluster) di indicatori
  • Aspetti aree tematiche monitorate da gruppi di
    performance indicator afferenti a una
  • Data categoria di stakeholder
  • Indicatori misure che forniscono informazioni
    quali/quantitative relative ad uno specifico
  • aspetto
  • La struttura del set di indicatori si articola
    in risorse umane soci/azionisti e comunità
  • Finanziaria clienti fornitori partner
    finanziari Stato, Enti locali e Pubblica
    Amministra

43
Scenario italiano/europeo
Lassunzione da parte delle imprese di
comportamenti socialmente responsabili è in
costante aumento Non esiste ancora uno standard
riconosciuto e condiviso a livello internazionale
che definisce in modo soddisfacente se
unimpresa è etica e in che misura Oggi
limpegno dellimpresa in campo sociale è il
frutto di una libera iniziativa, senza un
efficace coordinamento che ne ottimizzi gli
interventi E difficile per il cittadino
verificare che limpegno sociale pubblicizzato
dallimpresasia realmente attuato e mantenuto nel
tempo
44
EFFETTI DEL SOCIAL COMMITMENT
AUMENTA IL GRADO DI COESIONE SOCIALE CREA
NUOVE PARTNERSHIP TRA ISTITUZIONI, IMPRESE,
ASSOCIAZIONI NO PROFIT NELLA GESTIONE DEGLI
INTERVENTI NELLE POLITICHE SOCIALI LIBERA
RISORSE PER OBIETTIVI PERSEGUIBILI A LIVELLO
PUBBLICO FAVORISCE LA NASCITA NEL NOSTRO PAESE
DEI FONDI PENSIONE ETICI PROMUOVE LA
DIFFUSIONE DI BEST PRACTICES INNESCA UN
MECCANISMO EMULATIVO LUNGO LA FILIERA PRODUTTIVA
CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE PMI
45
Alcuni riferimenti bibliografici
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    dellimpresa, Etas, Milano
  • Baldarelli M.G., Le aziende eticamente orientate,
    Clueb, Bologna
  • Commissione delle Comunità Europee (2002) COM 366
    def. Libro Verde, 19.07.2001
  • Commissione delle Comunità Europee (2002) COM 347
    def. RSI delle imprese, 07.02.2002
  • GBS (2001), Principi di redazione del bilancio
    sociale, Milano
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    Ore, Milano
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    bilancio sociale, Clueb, Bologna,
  • Viviani M. (1999), Lo specchio magico. Il
    bilancio sociale e levoluzione delle imprese, Il
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  • Molteni M. (2004), I modelli di responsabilità
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  • Rusconi G., Dorigatti M. (1997) (a cura di),
    Introduzione alla responsabilità sociale
    dellimpresa, Laterza, Roma-Bari.
  • Siti internet
  • www.bilanciosociale.it
  • www.oecd.org
  • www.sodalitas.it
  • www.greatplacetowork.it
  • www.welfare.gov.it

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