Riabilitazione - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

Riabilitazione

Description:

Riabilitazione Non esistono dati per sostenere che un metodo riabilitativo sia migliore di altri. Ci che certo che il b. con s. di Down ha bisogno di ... – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:198
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 21
Provided by: aldo78
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Riabilitazione


1
Riabilitazione
  • Non esistono dati per sostenere che un metodo
    riabilitativo sia migliore di altri. Ciò che è
    certo è che il b. con s. di Down ha bisogno di
    essere seguito e stimolato in tale ottica
    ciascun metodo può essere utile, purché consenta
    uno sviluppo armonico del bambino e del suo
    rapporto con i genitori.
  • Condivisibile ma generico.

2
Princìpi
  • Se consideriamo il RM come una sindrome
    psicopatologica complessa caratterizzata da un
    deficit cognitivo che condiziona levoluzione
    complessiva del soggetto, della sua personalità,
    del suo comportamento adattivo, dobbiamo
    affermare che modalità riabilitative basate sull
    esecuzione di compiti non vanno al cuore del
    problema.

3
Abilitazione
  • Cercare di lavorare sui meccanismi di base del
    funzionamento cognitivo in età evolutiva
    significa favorire uno sviluppo che permetta una
    migliore qualità della vita.
  • Implica una p.i.c. globale nel senso di
    comprendere tutti gli interlocutori del processo
    di sviluppo (bambino, genitori, educatori,
    insegnanti ecc.)

4
Presa in carico
  • Cammino che si snoda attraverso momenti
    conoscitivi diversi
  • primo incontro, consultazione, osservazione,
    diagnosi vista in modo evolutivo,valutazione
    delle potenzialità di sviluppo.
  • Gli eventuali interventi vanno concordati in
    rapporto ad obiettivi prevedibili, con
    aspettative realistiche.

5
Obiettivi generali
  • Favorire lintegrazione sociale, le capacità
    comunicative e relazionali e NON soltanto le
    prestazioni.
  • Terapia riabilitativa valutata di volta in volta
    sul singolo caso e sullo specifico momento
    evolutivo, in modo mirato, con un inizio e una
    fine.

6
Seguire lo sviluppo
  • Seguire lemergere delle funzioni per valutare se
    vi è
  • Coerenza o discrepanza
  • tra Q.S./Q.I.(quoziente di sviluppo/intellettivo)
    e sviluppo delle singole funzioni
  • Lapproccio riabilitativo sarà
  • educativo globale se cè coerenza
  • riabilitativo specifico se cè discrepanza

7
Lintervento riabilitativo si differenzia
rispetto alletà e a modalità/
contenuti Motricità (FT) Sviluppo
psicomotorio Linguaggio Disturbi di
apprendimento Disturbi delle relazione
8
Fisioterapia
  • Non specifica perché non vi è un danno delle
    funzioni motorie ipotonia (variabile) causa solo
    ritardo.
  • Counseling favorire le esperienze sensomotorie
    in quanto prime modalità per conoscere la realtà
    in senso cognitivo e affettivo motricità
    integrata allinterno di bisogni e desideri
    intenzionalità.

9
Psicomotricità
  • Per definizione dovrebbe tener assieme gli
    aspetti esecutivi motori e psichici di
    programmazione, strategie, ma anche desiderio,
    investimento.
  • Possibili interventi più globali (es.favorire
  • passaggio da gioco sensomotorio a
  • rappresentativo simbolico) o
  • specifici (es.organizzazione visuo-spaziale,
  • prassie)

10
Logopedia
  • Trattamento di disturbi specifici (v. frequente
    associazione ipoacusia, problemi fonologici e
    morfosintattici).
  • In generale favorire lo sviluppo di un linguaggio
    non soltanto denominativo o di convenzione
    sociale , ma che serva ad esprimere sentimenti ed
    emozioni, anche negativi, altrimenti confinati
    negli agiti (oppositività, chiusura della
    relazione)

11
Genitori e riabilitazione
  • Condivisione progetto globale e progetti
    specifici
  • Presenza fondamentale nel counseling
  • Passaggio di informazioni da parte dei genitori
    delle conoscenze sul loro bambino e dei
    tecnicidi strategie operative rispetto
    organizzazione e sviluppo di funzioni
  • Mantenimento dei ruoli di ciascuno

12
Aspetti relazionali
  • Ogni intervento riabilitativo deve tener conto
    degli aspetti emotivi ed avere anche valenze più
    o meno importanti di terapia relazionale
  • Esistono problemi specifici che richiedono un
    approccio specifico secondo dati della
    letteratura il 57 dei RM medio-lievi si
    assocerebbe a disturbi psichiatrici

13
RM e disturbi psichici
  • 1)hp biologico-nosografica dgn duali
  • comorbilità
  • - squilibri tra neuromediatori ansia,
  • disturbi
    dellumore
  • -insufficiente controllo corticale delle
  • pulsioni disturbi della condotta
  • 2)hp psicopatologica dgn consequenziali
  • - dal vissuto quotidiano soggettivo di
    diversità
  • ed esclusione consegue immagine di sé
  • svalutata, inibizione reattiva ecc.

14
RM e psicopatologia
  • La difficoltà nella gestione consapevole dei
    propri strumenti mentali e conoscenze porta ad un
    difetto di utilizzazione cognitiva e di
    autoregolazione
  • Un evitamento attivo del contatto doloroso con i
    propri deficit può indurre/peggiorare la scarsa
    consapevolezza delle proprie capacità

15
Fattori di rischio
  • Fallimenti ripetuti portano ad una aspettativa di
    insuccesso, riduzione della motivazione,
    evitamenti e rifiuti.
  • Genitore-terapista o allopposto eccessiva delega
    a vari operatori per interventi settoriali non
    integrati
  • Focalizzazione sulle prestazioni e su bisogni e
    aspettative degli adulti anziché del bambino

16
Intelletto e affetti
  • Lunità della sfera intellettiva ed affettiiva è
    la posizione basilare, la pietra angolare sulla
    quale deve costruirsi una dottrina
    dellinsufficienza mentale congenita delletà
    infantile (Vigosky)
  • Sostenere non soltanto lo sviluppo cognitivo ma
    anche la possibilità di maneggiare emozioni e
    affetti riduce il rischio di patologia
    psichiatrica.

17
Progettualità
  • Evitare il rischio di relegare i Down al ruolo di
    perenni bambini (Peter Pan)
  • Avere ben in mente il nostro ruolo di
    accompagnatori verso il mondo dei grandi, per
    come e per quanto possibile a ciascuno
  • Aiutarli ad esistere come soggetti, con un
    senso del proprio spazio e del proprio tempo, e
    non come piccoli yes man che si confondono con
    i loro operatori che si sono autoincaricati di
    interpretarne i bisogni e sostituirli nelle
    scelte.
  • (Falso Sé)

18
(No Transcript)
19
(No Transcript)
20
(No Transcript)
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com