Le imprese industriali 2 - PowerPoint PPT Presentation

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Le imprese industriali 2

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Albez edutainment production Le imprese industriali 2 Classe V ITC Giuseppe Albezzano IISS Boselli Alberti Pertini Savona * In questo modulo: L organizzazione ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Le imprese industriali 2


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Le imprese industriali 2
Albez edutainment production
  • Classe V ITC

2
In questo modulo
  • Lorganizzazione aziendale
  • Le strutture organizzative
  • La struttura funzionale
  • La struttura divisionale
  • La struttura a matrice

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Lorganizzazione aziendale
  • Nello svolgimento di ogni attività umana vi è
    lesigenza di operare in maniera efficace, cioè
    idonea a raggiungere determinati obiettivi, e in
    maniera efficiente, così da ottenere i migliori
    risultati possibili in rapporto alle risorse
    impiegate.
  • La predisposizione di una razionale
    organizzazione aziendale, allora, è condizione
    necessaria, anche se non sufficiente, per il
    proficuo andamento della gestione. A tal fine
    occorre
  • predisporre le risorse necessarie
  • definire le funzioni, le strutture (unità
    organizzative), i rapporti e le procedure
    operative che siano in grado di garantire un
    impiego ottimale di tali risorse
  • attuare gli opportuni adeguamenti dei suddetti
    elementi via via che cambiano le situazioni
    interne o esterne allimpresa.

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Lorganizzazione aziendale
  • In concreto, in ogni sistema organizzativo
    aziendale si possono ravvisare
  • lorganizzazione fisico-tecnica, che si riferisce
    alle modalità operative con cui sono utilizzati i
    mezzi materiali relativi ai processi produttivi,
    di distribuzione e di amministrazione
  • lorganizzazione del fattore umano, che concerne
    i rapporti fra gli individui che, con ruoli e
    responsabilità differenti, operano in ambito
    aziendale.
  • Poiché il primo aspetto riguarda problemi che
    esulano dai nostri studi, ci limiteremo a
    considerare lorganizzazione del fattore umano.
  • La risorsa umana, infatti insieme con la
    tecnologia e con le informazioni -, è un elemento
    di importanza centrale nella vita della moderna
    impresa industriale.

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Lorganizzazione aziendale
Gli elementi fondamentali che caratterizzano il
sistema organizzativo di unimpresa possono
essere così schematizzati
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Le strutture organizzative
  • I principi fondamentali tradizionali
    dell0organizzazione del lavoro sono
  • la divisione del lavoro, che dà luogo a
    organizzazioni basate sulla specializzazione e
    sulla competenza non solo dei soggetti che
    svolgono mansioni di tipo tecnico-esecutivo, ma a
    tutti i livelli aziendali
  • la dipendenza gerarchica, per cui il responsabile
    di ogni unità organizzativa deve dipendere da una
    sola posizione di livello superiore, da cui
    riceve ordini e alla quale rispondere.
  • Le strutture organizzative delle aziende di ogni
    tipo sono il risultato di una serie di scelte e
    di decisioni che riflettono essenzialmente il
    criterio con cui è stata data attuazione al
    principio della divisione del lavoro.
  • Sotto questo aspetto, esse possono essere
    analizzate secondo un duplice profilo
  • un profilo verticale
  • un profilo orizzontale.

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Le strutture organizzative
  • Il profilo verticale riguarda i diversi livelli
    fra i quali viene suddiviso, dallalto verso il
    basso, il potere gerarchico con le relative
    responsabilità.
  • Tradizionalmente si distinguono tre livelli, cui
    corrispondono le tre note categorie di organi
  • organi volitivi o istituzionali (assemblea dei
    soci e consiglio di amministrazione)
  • organi direttivi (direzione generale, direzioni
    centrali, ecc.)
  • organi operativi o esecutivi (servizi, uffici,
    reparti, ecc.).
  • In realtà, i livelli gerarchici possono essere
    ben più di tre in concreto infatti sia gli
    organi direttivi sia quelli operativi possono a
    loro volta essere articolati su più livelli.

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Le strutture organizzative
Ecco come può essere rappresentato graficamente
il profilo verticale di una struttura
organizzativa
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Le strutture organizzative
  • Il profilo orizzontale delle strutture
    organizzative, invece, considera la suddivisione
    delle attività aziendali e delle risorse
    disponibili tra i diversi organi dei vari livelli
    secondo determinati criteri di specializzazione,
    i principali dei quali sono i seguenti
  • specializzazione per funzione suddivide il
    personale e le altre risorse aziendali in base
    alle tipiche funzioni aziendali produzione,
    vendita, amministrazione, personale, finanza e
    controllo, ricerca e sviluppo, e così via
  • specializzazione per prodotti le risorse
    aziendali vengono suddivise in base ai diversi
    tipi o linee di prodotti o di servizi che
    limpresa produce e colloca sul mercato. Ad
    esempio unazienda di abbigliamento potrebbe
    avere una linea o divisione uomo, donna e
    bambino
  • specializzazione per area geografica suddivide
    le risorse in funzione dellarea territoriale in
    cui vengono utilizzate
  • specializzazione per progetto le risorse
    aziendali vengono suddivise in base ai diversi
    progetti, ossia in base alle diverse opere o
    iniziative che limpresa realizza.

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Le strutture organizzative
  • Le strutture organizzative adottate dal top
    management in una certa azienda dipendono dalle
    dimensioni dellimpresa, dalla tecnologia
    utilizzata e dalla conseguente organizzazione del
    lavoro, nonché dalla volontà di accentrare o
    decentrare le decisioni di carattere produttivo,
    commerciale e finanziario, ecc.
  • I modelli organizzativi adottati dalle aziende
    sono molteplici. Noi esamineremo i seguenti tre
    modelli fondamentali, caratterizzati dal diverso
    criterio con cui viene realizzata la divisione
    orizzontale del lavoro al livello direttamente
    dipendente dalla Direzione generale
  • la struttura funzionale
  • la struttura divisionale
  • la struttura a matrice.

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La struttura funzionale
  • Presenta le seguenti caratteristiche
  • raggruppa le attività e le competenze che
    dipendono direttamente dalla Direzione generale
    per funzioni gestionali omogenee (produzione,
    marketing, amministrazione, finanza, personale,
    ecc.)
  • enfatizza il principio della specializzazione dei
    capi di grado elevato e intermedio, per cui
    ciascuna unità organizzativa operativa può
    ricevere ordini da più superiori nellambito
    delle rispettive competenze. Quando il principio
    della specializzazione è applicato a tutti i
    livelli gerarchici, questa struttura si dice
    plurifunzionale ed è caratterizzata da tre
    livelli organizzativi principali
  • primo livello, costituito dalla Direzione
    generale, cui compete il coordinamento delle
    attività delle varie aree funzionali in vista
    degli obiettivi programmati
  • secondo livello, che comprende le varie direzioni
    di funzione o specialistiche, ciascuna delle
    quali fa capo a un responsabile che programma,
    coordina, gestisce e controlla lattività
    dellarea gestionale di sua competenza
  • terzo livello, formato dalle varie unità
    operative (settori e servizi) che hanno la
    funzione di dare pratica attuazione alle
    direttive dei responsabili di funzione.

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La struttura funzionale
  • generalmente è una struttura di tipo accentrato,
    in quanto la delega di potere dalla Direzione
    generale alle singole direzioni di funzione è
    limitata ai problemi relativi alla specifica area
    funzionale, mentre non sono oggetto di delega le
    decisioni di tipo imprenditoriale, cioè quelle
    relative a tutti gli aspetti della gestione
    riguardanti un dato prodotto, un dato mercato,
    una data area geografica
  • è adatta a imprese di dimensioni non grandi e con
    unattività tecnicamente o commercialmente non
    molto diversificata
  • Per il suo carattere accentrato, però, con il
    crescere delle dimensioni e con lintensificarsi
    della diversificazione produttiva, la struttura
    funzionale evidenzia una certa rigidità, che può
    essere attenuata collocando, dopo il livello dei
    responsabili delle aree funzionali, un livello
    formato da organi specialistici per prodotto o
    per linea di prodotti, non titolari di potere
    gerarchico, detti product manager.

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Organigramma di struttura plurifunzionale
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La struttura divisionale (o multidivisionale)
Risponde efficacemente alle esigenze
organizzative delle aziende di grandi dimensioni
e con produzioni diversificate. Le sue
caratteristiche fondamentali sono le
seguenti 1. raggruppa le attività gestionali
in divisioni, cioè per linee di prodotti o per
aree geografiche o per categorie di clienti,
sicchè per ciascuna divisione è posssibile
individuare per ogni specifica combinazione
prodotto/mercato le fondamentali funzioni
aziendali (produzione, marketing, personale,
ecc.) 2. è una struttura organizzativa di tipo
decentrato ogni divisione, infatti, è dotata di
autonomia organizzativa e decisionale in quanto
opera sotto la guida di un direttore di divisione
che, potendo agire sui costi e sui ricavi
relativi al suo ambito di competenze, ha la
responsabilità dei risultati economici nel suo
settore 3. in essa il coordinamento della
gestione delle divisioni spetta alla Direzione
generale, da cui dipendono direttamente sia i
responsabili delle varie divisioni, sia gli staff
centrali aventi compiti di indirizzo,
coordinamento e controllo.
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La struttura divisionale (o multidivisionale)
  • I principali vantaggi della struttura divisionale
    sono
  • il migliore e più efficace coordinamento
    dellattività aziendale
  • la tempestività e competenza delle decisioni
    operative, in quanto prese a livello di divisione
    e non di Direzione generale, e quindi anche una
    maggiore elasticità operativa, cioè una maggiore
    capacità di reazione di fronte ai mutamenti delle
    situazioni.
  • I limiti del modello divisionale, invece, sono i
    possibili conflitti fra le divisioni riguardo
    alla assegnazione delle risorse, nonché i
    possibili conflitti fra le divisioni e gli staff
    centrali.
  • Talora le aziende cercano di razionalizzare la
    produzione esternalizzando alcune attività
    produttive o ricorrendo alle sub-forniture in
    tal caso i rapporti tra imprese committenti e
    sub-fornitori originano la cosìddetta
    organizzazione a rete.

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Organigramma di struttura divisionale
Organi di staff
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La struttura a matrice o per progetti
  • È tipica delle aziende che operano per progetti
    realizzando su commessa prodotti singoli
    complessi nei settori dellimpiantistica, delle
    costruzioni navali, delle attività di ricerca,
    delle grandi infrastrutture, ecc.
  • In questo modello organizzativo viene attuata una
    divisione del lavoro basata su un duplice
    criterio organizzativo una divisione per
    funzione e una divisione per progetto da
    realizzare.
  • Esiste pertanto una doppia linea di comando
  • una linea facente capo al responsabile di
    funzione (direzione di progettazione, di
    marketing, di produzione, ecc.), cui continua a
    rispondere il relativo personale temporaneamente
    assegnato a uno specifico progetto
  • una linea facente capo al project manager o capo
    progetto, il quale per tutta la durata del
    progetto dirige, coordina e gestisce i soggetti
    provenienti dalle diverse aree funzionali
    assegnate al progetto.

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La struttura a matrice o per progetti
Vantaggi e svantaggi della struttura a matrice
VANTAGGI SVANTAGGI
Elevata flessibilità che deriva dalla possibilità di gestire le risorse umane secondo le necessità dei vari progetti Addestramento al coordinamento e alla collaborazione Sviluppo della professionalità del personale, grazie al passaggio da un progetto allaltro Economie di scala che consente di conseguire I principali punti di debolezza sono legati alla sua complessità. La doppia linea di comando, infatti, determina Condizioni di potenziale conflittualità tra responsabili di funzione e responsabili di progetto Un senso di insicurezza e di precarietà del proprio ruolo per la temporaneità dellimpiego nei diversi progetti
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Struttura a matrice
Direzione generale
FUNZIONI
Direzione progettazione
Direzione approvvigionamento
Direzione produzione
Direzione amministrativa
PROGETTI
Progetto ALFA
Progetto BETA
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Nuovi orientamenti in materia di organizzazione
La continua evoluzione dei mercati che diventano
sempre più ampi e globali, sta inducendo le
imprese più sensibili ai cambiamenti e decise ad
acquisire un vantaggio competitivo nei confronti
dei propri concorrenti ad attivare nuove
soluzioni organizzative per conseguire una
maggiore flessibilità operativa e
decisionale. Infatti solo strutture e processi
flessibili assicurano la possibilità di
conseguire i risultati programmati con il minimo
dispendio di risorse e quindi permettono di
raggiungere i livelli di efficacia, di efficienza
e di produttività desiderati. La riprogettazione
della struttura organizzativa e dei processi
operativi aziendali (reengineering) porta a un
alleggerimento delle strutture e ad una maggiore
responsabilizzazione e autonomia decisionale
delle persone (empowerment). Sono espressioni
di tale processo la lean organization e la
learning organization.
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Nuovi orientamenti in materia di organizzazione
  • La lean organization (organizzazione snella) si
    sviluppa attraverso la riduzione del numero dei
    livelli gerarchici soprattutto dei livelli
    intermedi - , con conseguente appiattimento della
    struttura organizzativa, compensate dalla
    maggiore responsabilizzazione delle persone, che
    vengono dotate di più ampia autonomia
    decisionale.
  • Ciò produce un risparmio di costi e un
    avvicinamento tra i vertici aziendali e i livelli
    operativi, per cui si ottengono una comunicazione
    più diretta tra i soggetti che operano in azienda
    e una più rapida assunzione delle decisioni.
  • Inoltre, con la lean organization, si realizzano
  • il decentramento dellattività e, quindi, una
    maggiore autonomia delle unità organizzative
  • un ampliamento delle mansioni, a causa della
    ridefinizione dei ruoli e delle competenze
    determinata dalla riduzione delle figure
    intermedie
  • un maggior ricorso al lavoro di gruppo (team
    work), che rafforza nei dipendenti lo spirito di
    collaborazione, di solidarietà e di appartenenza
    allazienda.

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Nuovi orientamenti in materia di organizzazione
La learning organization (organizzazione che
apprende) ha lo scopo di promuovere in tutta la
struttura un processo di continuo apprendimento,
basato sulla formazione e sulla capacità
dellazienda e delle persone che ne fanno parte
di capire i cambiamenti in atto e di produrre
innovazione. Diventa quindi fondamentale
coinvolgere le persone, portandole a condividere
gli obiettivi e la missione aziendale, nonché
ricercare modalità operative capaci di far
emergere e valorizzare le capacità e la
creatività dei singoli e dei gruppi, favorendo al
tempo stesso lapprendimento individuale. La
learning organization, dunque, favorisce la
creazione e lacquisizione di conoscenze che
consentono allazienda di prevedere e di cogliere
tempestivamente i cambiamenti nelle tecnologie
produttive, nei gusti dei consumatori, nei
sistemi di amministrazione e controllo, ecc. e di
fornire risposte adeguate alle richieste
provenienti dal mercato.
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GLOSSARIO
Organizzazione aziendale È il risultato del
coordinamento tra le risorse disponibili
(personale, beni strumentali, ecc.) e le
strutture, i rapporti e le procedure operative
che lazienda utilizza nellimpiego di tali
risorse e nelle relazioni con lesterno per
conseguire i propri obiettivi. Product
manager È il soggetto che sollecita e coordina
lattività delle varie unità funzionali per la
gestione del prodotto o della linea di prodotti
di cui è responsabile, in modo da assicurarne
tramite la piena attuazione del relativo piano di
marketing il successo sul mercato e la
redditività.
24
Ronronron.. organizzazione zzz....
.divisione.ronronnsottrazione..
.org...snellaronronron..
F I N E
25
Bibliografia
P. Boni P. Ghigini C. Robecchi Telepass Percorsi
modulari in Economia aziendale Istituti tecnici
Tomo 1 Scuola Azienda editore Milano 2010
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