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LA TUTELA DELLA SALUTE NELL

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LA TUTELA DELLA SALUTE NELL INDUSTRIA DEL FITNESS Il rischio microbiologico nelle piscine e in altre strutture sportive Dott. Giulio Calella Montesilvano (PE), 24 ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: LA TUTELA DELLA SALUTE NELL


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LA TUTELA DELLA SALUTE NELLINDUSTRIA DEL FITNESS
  • Il rischio microbiologico nelle piscine e in
    altre strutture sportive
  • Dott. Giulio Calella
  • Montesilvano (PE), 24 marzo 2007

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PALESTRE
  • Nellambiente di una palestra le componenti da
    individuare ai fini della valutazione delle
    condizioni di salubrità e sicurezza sono
  • di tipo fisico, principalmente temperatura e
    umidità
  • di tipo chimico, ovvero correlate al rilascio
    nellaria di sostanze diffuse durante le
    operazioni di sanificazione, dalle attività degli
    occupanti e dai prodotti di igiene personale
  • di tipo biologico, ovvero correlate alla
    diffusione di microrganismi patogeni o patogeni
    opportunisti nellaria o sulle superfici di
    attrezzi ginnici
  • di tipo gestionale, quali ad esempio la
    regolamentazione del numero dei clienti per fasce
    orarie

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PALESTRE
  • Nelle palestre, se si escludono le discipline
    sportive che implicano stretto contatto fisico
    tra sportivi, per le quali la trasmissione di
    infezioni può avvenire per contatto diretto, la
    trasmissione di patologie a carattere infettivo è
    soprattutto di tipo indiretto è può avvenire
    attraverso linalazione di goccioline
    aerodisperse. Inoltre laumentata ventilazione
    polmonare legata alla pratica degli esercizi
    fisici aumenta lesposizione e linalazione di
    aerosol derivanti da liquidi biologici. Questo
    bioaerosol contiene scaglie di cute umana,
    batteri, virus, miceti e micotossine responsabili
    di allergopatie.

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PALESTRE
  • Tra i miceti, molte specie comunemente ritrovate
    negli ambienti indoor (Alternaria, Aspergillus,
    Cladosporium, Penicillium) sono state segnalate
    come causa di reazioni allergiche, mentre più
    rari sono le specie patogene. Attività
    allergenica può manifestarsi anche per la
    presenza di particolato biologico costituito da
    cellule algali, escrementi di acari
    (principalmente Pyroglyphidae, genere
    Dermatophagoides), frammenti di materiali
    originati da artropodi e volatili.
  • Un altro punto critico di esposizione ad aerosol
    contaminati negli impianti sportivi è
    rappresentato dalle docce. Nelle palestre gli
    impianti di riscaldamento dellacqua possono
    essere facilmente colonizzati da microrganismi
    che contribuiscono alla formazione di biofilm
    nelle tubature

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PALESTRE
  • Nelle tubature degli impianti le condizioni di
    oligotrofia delle acque, le temperature elevate,
    la presenza di ferro, la scarsa concentrazione di
    flora batterica interferente e la presenza di
    microrganismi vettori resistenti ai disinfettanti
    possono favorire la sopravvivenza e la
    moltiplicazione della Legionella.
  • Le superfici umide degli attrezzi e delle
    macchine ginniche e, ancor di più, quelle dei
    sanitari e i pavimenti dei servizi igienici
    rappresentano un habitat ideale anche per agenti
    virali di spiccata infettività, quali
    Molluscipoxvirus e HPV, agenti rispettivamente
    del mollusco contagioso e delle verruche plantari

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PALESTRE
  • Ladozione e il rispetto di alcune semplici norme
    comportamentali possono rappresentare un efficace
    strumento di prevenzione
  • Evitare il contatto diretto con le superfici
    degli attrezzi ginnici e della panche degli
    spogliatoi
  • Evitare il contatto diretto con la superficie dei
    sanitari
  • Indossare indumenti di cotone che consentano una
    buona traspirazione ed evitino fenomeni di
    macerazione cutanea
  • Mettere a disposizione dei frequentatori
    salviettine imbevute di idonei disinfettanti per
    detergere le superfici degli attrezzi ginnici

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PISCINE
Istituto Superiore di Sanità 2004 Rischi e
caratteristiche di qualità igienico sanitaria
degli impianti natatori La principale fonte di
inquinamento microbiologico della piscina è
rappresentata dai suoi frequentatori. In piscina
la via privilegiata di infezione è lingestione
involontaria di acqua contaminata, ma anche
attraverso il contatto, praticamente inevitabile,
tra pelle e mucose i microrganismi presenti in
sospensione possono determinare patologie
infettive.
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Rischi in piscina
  • RISCHI BIOLOGICI
  • RISCHI CHIMICI
  • RISCHI FISICI

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RISCHIO BIOLOGICO
Batteri,virus,parassiti possono nascondersi in
piscine e strutture acquatiche di tipo
ricreativo. Il metodo più comune di disinfezione
è la clorazione delle acque, ma questa procedura
non elimina il rischio microbiologico legato alla
frequenza delle piscine. Ci sono infatti alcuni
agenti patogeni che resistono al cloro e in
alcuni casi la clorazione non è effettuata in
maniera ottimale. Nelle piscine la contaminazione
più comune è rappresentata dagli UTENTI, quando
entrano in acqua anche se affetti da patologie
diffusive come la diarrea, infezioni respiratorie
e cutanee. Problemi di diversa natura sono invece
presentati dalle acque lacustri e marine, che
possono essere contaminate da sostanze chimiche.
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Le patologie più comuni
Tra le infezioni enteriche la diarrea è una
delle piu diffuse e può essere sintomo
dellazione di diversi agenti patogeni, batteri
protozoi e virus. Tra le infezioni trasmesse
invece per contatto si segnalano per particolare
frequenza le dermatomicosi, le otiti, le
follicoliti, le congiuntiviti.
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RISCHIO BIOLOGICO
  • Apparato digerente
  • (Contagio oro-fecale)
  • Cryptosporidium parvum
  • Giardia lamblia
  • Escherichia coli O157H7
  • Shigella
  • Virus (gt100 specie)
  • Epatite A
  • Cute Mucose
  • (contatto )
  • Adenovirus
  • (congiuntiviti/faringiti)
  • Tinea pedis (piede datleta)
  • Verruche plantari (HPV)
  • Pseudomonas/Staphylococcus (dermatiti/follicoliti)
  • Otite esterna/media

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Cryptosporidium parvum
Linfezione da C. parvum è altamente contagiosa
ed è una delle più importanti cause di diarrea
infettiva (4-17 nei bambini di 1-5 anni) in
molte zone geografiche. Il parassita svolge il
suo ciclo vitale sulla superficie delle cellule
intestinali dellospite. Le oocisti resistono
alla maggior parte dei disinfettanti sono
sensibili allammoniaca e alla formalina ma la
clorazione routinaria delle acque non è
sufficiente a distruggerle
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Giardia lamblia
La giardiasi è uninfezione cosmopolita della
quale sono state descritte epidemie da
contaminazione idrica. La trasmissione si
verifica per via fecale-orale attraverso le
cisti che rappresentano la forma di resistenza e
diffusione del protozoo. Le cisti possono
rimanere vitali in acque fredde o tiepide per 1-2
mesi e sono in grado di sopravvivere alla
concentrazione di cloro utilizzate negli
acquedotti
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Shigella
La shigellosi è una malattia cosmopolita. Linfezi
one è trasmessa per via fecale-orale soprattutto
per contatto diretto ma anche per inquinamento
delle acque e degli alimenti. Per causare la
malattia è sufficiente un numero particolarmente
basso di microrganismi la shigellosi compare con
facilità dopo ingestione di meno di 200 batteri.
Sono descritte forme gravi o fulminanti
soprattutto nei bambini con fenomeni neurotossici
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Infezioni intestinali da virus
Si conoscono oltre 100 diversi tipi di virus che
possono essere eliminati con le feci delluomo
infetto. I virus enterici eliminati attraverso le
feci, arrivano nelle acque fognarie e potendo
spesso resistere ai normali trattamenti di
depurazione e disinfezione, provocano la
contaminazione delle acque di balneazione. I
sintomi possono apparire da poche ore a pochi
giorni dall'infezione. Solitamente durano per
1-2 giorni ma possono durare anche 10 giorni. Il
virus può essere trovato nelle feci fino a due
settimane dopo la guarigione clinica i livelli
medi di particelle virali escrete oscilla fra 106
e 108 . La temperatura, lassociazione con
particelle sospese, la torbidità e il pH sono
tutti fattori in grado modificare la persistenza
dei virus enterici nelle acque.
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Epatite A
Lepatite A è uninfezione acuta e sistemica
sostenuta da un virus (HAV) ad RNA (Picornavirus)
che colpisce prevalentemente il fegato. Il virus
è in grado di resistere senza alterazioni in
acque fredde fino a 12 mesi e alla temperatura di
60 gradi per unora. Ha un periodo di incubazione
da 15 a 60 giorni e in genere la malattia che
dura 2-3 settimane si manifesta con febbre,
malessere, nausea, dolori addominali ed ittero,
accompagnati da elevazioni delle transaminasi e
della bilirubina. Non esiste stato di portatore
cronico del virus A né nel sangue né nelle feci.
A volte si possono avere forme più gravi con
decorso protratto ed anche forme fulminanti.
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Legionella
Le legionelle sono piccoli bacilli gram
negativi pleiomorfi. Possono sopravvivere in
condizioni ambientali estreme, essendo in grado
di rimanere vitali per lunghi periodi in campioni
di acqua conservati a temperatura compresa tra
2-8 gradi. Non esistono dimostrazioni di
trasmissione interumana diretta. La fonte di
infezione è ambientale, rappresentata da
serbatoi di acqua, impianti di condizionamento,
condutture idrauliche di ospedali, alberghi,
industrie, impianti sportivi. Clinicamente
linfezione decorre con un quadro influenzale
(febbre di Pontiac) o con la manifestazione
clinica più tipica e grave, la polmonite.
www.legionellaonline.it
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TINEA PEDIS
  • E una frequente dermatomicosi, spesso favorita
    dalla compromissione ungueale che costituisce una
    riserva di miceti, provocata nella maggior parte
    dei casi da T.rubrum, T.mentagrophytes ed E.
    floccosum

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VERRUCHE PLANTARI
  • La verruca è una neoplasia epiteliale benigna
    provocata da HPV, che infetta lepitelio squamoso
    della cute e della mucosa. Laspetto clinico
    delle verruche è assai variabile a seconda della
    sede di localizzazione e del sierotipo virale.
    Nel caso di verruche plantari sono coinvolti i
    sierotipi 1,2,4,63. Il periodo di incubazione
    varia da 3-4 settimane fino a 6-20 mesi.

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