Crescere con due lingue: evoluzione dei due sistemi linguistici La lingua per comunicare - PowerPoint PPT Presentation

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Crescere con due lingue: evoluzione dei due sistemi linguistici La lingua per comunicare

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Crescere con due lingue: evoluzione dei due sistemi linguistici La lingua per comunicare Corso di formazione Italiano L2 Universit Cattolica 30 maggio 2003 – PowerPoint PPT presentation

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Title: Crescere con due lingue: evoluzione dei due sistemi linguistici La lingua per comunicare


1
Crescere con due lingue evoluzione dei due
sistemi linguisticiLa lingua per comunicare
  • Corso di formazione Italiano L2
  • Università Cattolica 30 maggio 2003
  • Patrizia Capoferri

2
Insegnare litaliano come 2 lingua
Dai quadri teorici di riferimento alla didattica
Italiano L2
Le situazioni di bilinguismo
Esempi
Interdipendenza fra le lingue
Levoluzione metodologica nella didattica L2
3
Insegnare litaliano come seconda
lingua
  • Per i bambini immigrati scolarizzati in Italia
    litaliano non è né lingua materna lingua
    dorigine, degli affetti, del gruppo di
    appartenenza,
  • né lingua straniera è infatti appresa nel luogo
    in cui è lingua duso e di scolarità.
  • Insegnare lingue straniere e insegnare litaliano
    ai figli di stranieri presuppone due processi
    dapprendimento molto diversi.

4
Lingua 1 / Lingua 2
  • La didattica dellitaliano come madrelingua si
    fonda sul presupposto che
  • gli allievi abbiano tutte le proprietà native di
    un parlante naturale
  • la loro lingua è utilizzata sia a casa che a
    scuola.
  • Per questi allievi ogni lingua diversa dalla
    lingua madre è una l. straniera.

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Lingua 1 / Lingua 2
  • La didattica dellitaliano L2 è diretta a quegli
    alunni che devono usare questa lingua a scuola,
    mentre la loro madrelingua è diversa
    dallitaliano. Pertanto
  • L1 lingua materna
  • L2 lingua del paese ospite si usa
    quotidianamente
  • LSTRANIERA lingua parlata fuori dai confini del
    paese in cui si vive.

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Cosa significa insegnare ed apprendere una
seconda lingua?
La lingua darrivo
Il contesto sociale
E fine e condizione dellapprendimento è ciò
che deve essere imparato
Lapprendimento avviene sempre in un
contesto classe, cortile, strada, negozio
Lapprendente
Chi apprende è un individuo con le sue
capacità, le sue motivazioni, le sue esperienze
7

Per insegnare nel modo migliore serve
conoscere cosa fanno gli apprendenti
Il ruolo dellinsegnante agevolare il processo
dacquisizione ridurre i rallentamenti, gli
intoppi
Spontaneamente con gli amici
Un bambino immigrato apprende in primo luogo
dalla continua esposizione naturale
Centrate sull insegnante
Centrate su azione dello studente
8
Caratteristiche Lingua straniera e lingua 2
L2Lstraniera L2Lstraniera
Bisogni di apprendimento Indispensabile per vivere Lutilizzo non è immediato
Esposizione italiano Potenzialmente quotidiana ed intensa Limitata ai momenti di studio
Modalità apprendimento Apprendimento misto sia a scuola che fuori Apprendimento guidato solo a scuola
Ritmo apprendimento Graduale, ma veloce Più lento e molto graduale
Aspetti culturali Veicolo di cultura possibili conflitti, abbandoni Relativi a un mondo lontano
Rapporto coi concetti Basilare per lo studio delle discipline Non immediato

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I problemi linguistici dei
bambini stranieri

1 problema Lingua per comunicare del QUI e ORA
Cause principali del ritardo scolastico, delle
difficoltà dapprendimento e dadattamento
Diverse per età al momento inserimento
Superate più in fretta nella S.I. e S.E.
peso superiore nelle classi successive lingua
più astratta e formalizzata
2 problema L. per narrare, per esprimere stati
danimo
3 problema Apprendimento L. scritta, con uso
di regole esplicite
Sviluppo riflessione linguistica
10
Che cosè una
lingua?
  • Insieme di unità e regole a vari livelli di
    astrazione.
  • Dai fonemi ai morfemi ai sintagmi
  • Imparare a parlare non è solo formulare frasi ben
    strutturate
  • La competenza pragmatica e comunicativa della
    lingua

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Lapproccio comunicativo, inteso come scambio
comunicativo e non come semplice passaggio
dinformazione, come partecipazione ad una
comunità nella quale i discorsi si esprimono e si
trasformano dialogicamente, definisce lorizzonte
teorico
  • Imparare a scrivere non è annotare dei suoni
    sulla carta
  • Scrivere è unattività cognitiva complessa
  • Gli studi di retorica contrastiva dimostrano che
    come esistono differenze tra culture nel modo di
    scusarsi, di chiedere così sono diversi i modi
    di strutturare i testi.
  • Il linguaggio per scrivere il l. della scuola è
    più complesso di quello per comunicare con i
    compagni.

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BICS e CALP
  • J. Cummins distingue

CALP Cognitive Academic Language Proficiency
BICS Basic Interpersonal Communication Skills
5 / 7 ANNI
Abilità comunicative interpersonali di base
Abilità linguistica Cognitivo-accademica
2 ANNI
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Lo scenario di J. Cummins
2) Proposte complesse legate al contesto Descrivere un oggetto Confrontare due oggetti Ricordare nomi imparati Porre domande Riordinare sequenze 3) Proposte complesse decontestualizzate Capire termini indicanti concetti, astrazioni Eseguire esercizi grammaticali Comprendere termini metal. Individuare e applicare una regola
1) Proposte semplici Eseguire comandi Denominare oggetti Chiedere un oggetto Richiamare lattenzione 4) Proposte semplici/inutili Ricopiare liste di parole Ripetere senza capire il significato
  • Due funzioni importanti
  • Presentare il percorso dellalunno
  • non italofono
  • B) Riferimento per la programmazione

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Linterlingua
  • Lapprendimento della L2 non è immediato, ma
    duraturo nel tempo
  • è la rielaborazione continua dellapprendente che
    formula ipotesi sulla lingua darrivo, costruisce
    sistemi linguistici transitori, dotati di una
    logica interna.

Gli errori diventano interessanti, perché
indicatori del sistema interlinguistico
dellapprendente.
Molti linguisti negli ultimi decenni cercano di
ricostruire le regole dellinterlingue a diversi
stadi.
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Linterlingua di base
Lily Wong- Fillmore è una ricercatrice americana
che ha sintetizzato, dopo aver osservato bambini
che apprendevano linglese come L2, una serie di
strategie da tutti utilizzate.
  • STRATEGIE SOCIALI
  • Unisciti ad un gruppo ed agisci come se capissi
  • Mostra di saper parlare con poche parole ben
    scelte
  • Conta sullaiuto degli amici
  • STRATEGIE COGNITIVE
  • Pensa che tutto ciò che senti è importante
  • Usa alcune espressioni che conosci e parla
  • Trova nelle formule che conosci le parti
    ricorrenti
  • Usa al massimo le tue conoscenze
  • Concentrati prima sulle cose grosse e poi sui
    particolari

Le strategie sociali consentono al bambino di
essere ben accettato nel gruppo
Le strategie cognitive spiegano ciò che il
bambino fa spontaneamente la parte
consistente dellapprendimento si basa su
questo fare spontaneo.
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Analisi e sintesi
  • Klein propone di considerare i due problemi che
    lapprendente deve affrontare
  • ANALISI e SINTESI.
  • IDENTIFICAZIONE / COMPRENSIONE
  • Il primo problema non è imparare parole nuove,
    ma identificarle, cioè trovare espressioni
    ricorrenti nel flusso continuo del parlato.

Ciao, come ti chiami, grazie, come stai, guarda,
attento le formule utilizzate allinizio o alla
fine di un enunciato STRATEGIA COGNITIVA Cerca
parti ricorrenti nelle formule conosciute
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La comprensione
  • Il 2 problema è trovare un rapporto tra forme e
    funzioni
  • Stategia cognitiva pensa che tutto ciò che
    senti sia importante così la comprensione
    avverrà solo quando si collegheranno i suoni alla
    realtà.
  • I due problemi dellident. e compr. Si pongono
    ciclicamente durante tutto lapprendimento.

Ma quando uso Come ti chiami?
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La sintesi
  • Il problema della sintesi investe la
    riproduzione lapprendente deve sintetizzare,
    mettere insieme espressioni linguistiche.
  • Alcuni bambini rimandano il problema della
    sintesi restano silenziosi per settimane, mesi.

Il silenzio non è patologico è unopzione, è una
strategia adottata. Intanto alcuni bimbi si
ripetono silenziosamente .
Usa al massimo quello che hai!
Dopo il silenzio i bambini non sono più
arretrati, anzi spesso risultano migliori dei
compagni più loquaci.
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Le situazioni di bilinguismo
Vi sono stati che utilizzano per comunicare con i
cittadini due o più sistemi linguisticiplurilin
guismo istituzionale. Nel mondo sono numerose le
persone bilingui o plurilingui a livello
individuale, personale. Una vecchia teoria, mai
dimostrata scientificamente, affermava che nel
nostro cervello cera lo spazio per un solo
codice linguistico.
  • La lingua dorigine del bambino immigrato è un
    ostacolo o una risorsa?
  • La condizione di bilinguismo o di
  • Plurilinguismo è la più diffusa nel mondo più
    della metà dellumanità conosce e parla due o più
    lingue.
  • Nei vecchi studi sul bilinguismo si
    evidenziavano solo gli aspetti negativi e
    sinvitavano i genitori ad usare coi figli una
    sola lingua.

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I bilingui
  • Le persone bilingui sviluppano abilità
    metalinguistiche superiori a quelle dei
    monolingui
  • 1) comprendere facilmente il punto di vista
    degli altri
  • 2) operare con il pensiero divergente e
    creativo
  • 3) compiere ragionamenti astratti

Le modalità di espressione individuale di
bilinguismo sono in parte determinate
dallambiente sociale in cui si vive,
dal prestigio delle lingue in contatto.
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Livello di competenza
  • E sbagliato e riduttivo misurare il livello di
    competenza nei due sistemi linguistici con i
    parametri della competenza monolingue.
  • Sono componenti naturali del parlare bilingue
  • il passaggio da un codice allaltro
  • le interferenze
  • luso diversificato delluno o dellaltro
    codice
  • Le trasgressioni della norma

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Interdipendenza fra le lingue
Jim Cummins con limmagine degli iceberg
mostra la dipendenza e la correlazione fra i
diversi sistemi linguistici.
  • Il buon apprendimento della seconda lingua non è
    legato alla perdita della prima anzi ne dipende
  • indagini condotte in paesi diversi rilevano
    che i bambini che mantengono la lingua dorigine
    ottengono migliori risultati anche nella seconda.

L1
L2
COMP. COMUNE
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Dimensioni linguistiche
  • Parlare richiede due capacità
  • PIANIFICARE
  • SEGUIRE CIO CHE SI E PIANIFICATO
  • E possibile distinguere 5 fasi
  • 1 Pianificazione del discorso
  • 2 Pianificazione della frase
  • 3 Pianificazione dei costituenti
  • 4 Programma articolatorio
  • 5 Articolazione
  • La comunicazione ha luogo quando le persone sono
    in grado di capire e di parlare, cioè produrre.
  • Come la comprensione anche la produzione sembra
    richieder pochissimo sforzo, nonostante sia un
    processo molto complesso.

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Approccio comunicativo-funzionale
COMPETENZA PRAGMATICA
COMPETENZA LINGUISTICA
  • La concezione statica del linguaggio, inteso come
    codice astratto separato dai bisogni dei suoi
    utenti, è superata, perché inadeguata ed
    incompleta.
  • Gli studi attuali evidenziano una dimensione
    DINAMICA e pertanto la competenza comunicativa
    comporta una

Conoscenza dell uso del codice
Conoscenza del codice
COMPETENZA INTERCULTU RALE
Conoscenza del sistema di credenze, valori, tabù
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La lingua in un progetto educativo
globale
COMPONENTE COMPORTAMENTALE
COMPONENTE COGNITIVA
  • Un progetto educativo globale ha il compito di
    favorire una comparazione interculturale ed
    interlinguistica.
  • In tale prospettiva la lingua si pone come
    piattaforma per un orientamento dei contenuti.
  • E necessario analizzare tutti gli aspetti
    dellacquisizione del linguaggio.

COMPONENTE AFFETTIVA
COMPONENTE INTERATTIVA
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Lacquisizione del linguaggio
  • Lacquisizione del linguaggio si realizza
    soprattutto con lapprendimento duso della
    lingua nel contesto comunicativo.
  • La competenza linguistica è parte integrante
    della competenza comunicativa, alimentata dalla
    cultura.
  • Il principio costitutivo di tale competenza è
    lintegrazione, la corrispondenza tra i messaggi
    ed i contesti socio-culturali in cui si producono.

Lapprendimento/insegnamento delle due lingue
dovrà rispettare landamento a delfino, in
continua immersione ed emersione nei due mondi
linguistici.
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Aspetti metodologici-didattici
  • Il progetto dovrà tener presente che
  • Gli allievi apprendono più efficacemente una
    lingua se sono considerati soggetti con esigenze
    ed interessi propri
  • Lapprendimento è più incisivo quando apprendono
    in un ventaglio di attività
  • Apprendono il meglio possibile quando sono
    consapevoli del ruolo e della funzione della
    lingua e della cultura ad essa annessi

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  • Apprendono meglio quando si offre un corretto
    feed-back del loro progresso
  • Apprendono in modo efficace se possono
    utilizzare in diversi contesti comunicativi ciò
    che hanno appreso
  • Apprendono in modo approfondito se il processo di
    apprendimento si basa su quel tipo di attività
    integrale che è il gioco.

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Levoluzione metodologica nella
didattica della seconda lingua
  • La glottodidattica è
  • uno specifico settore
  • disciplinare, di particolare
  • importanza in relazione
  • ai processi di crescente
  • internazionalizzazione
  • della lingua.

Dal METODO TRADIZIONALE,basato sulla grammatica
e sulla traduzione, si è passati ai METODI
DIRETTI e poi al METODO COMUNICATIVO basato
sullidea di lingua come realtà concreta e
dinamica.
E nata sui processi di apprendimento della
lingua straniera.
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Il metodo tradizionale
  • La glottodidattica nasce ufficialmente con Karl
    Plotz ( 1819 1881 ) è il primo codificatore
    del metodo grammaticale-traduttivo.
  • Tale metodo si basava sullo studio delle regole
    che lalunno applicava traducendo dalla lingua
    materna alla lingua straniera.

Il modello di riferimento era quello delle lingue
classiche ed in particolare il latino visione
limitata, non attenta alle variabili
geografiche, sociali, contestuali delle lingue
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Il metodo naturale
  • E una metodologia alternativa sorta in seguito
    ai limiti del M.T.
  • Viene affermato il principio dellapprendimento
    dal vivo, attraverso lascolto e limitazione nel
    tentativo di riprodurre la lingua materna.
  • La lingua orale è esposta dal docente
    spontaneamente allallievo, senza la preparazione
    di materiali didattici finalizzati.

Non è curata la gradualità dei passaggi da un
livello dapprendimento ai successivi. tuttavia
per la prima volta è rilevante lapproccio orale,
cioè la pronuncia.
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Il metodo diretto
  • Riconosciuto ufficialmente tra il 1901 ed il 1902
    dal Ministro della P.I. francese si diffuse anche
    in Svizzera, Germania e Stati Uniti, dove venne
    definito M.Naturale.
  • Fu adottato anche da Berlitz che vi aggiunse il
    principio dellimmersione totale le lezioni
    erano tenute solo da docenti madrelingua e si
    svolgevano interamente in lingua straniera.

Negli anni 20 subì una rapida eclissi a causa
della mancanza di fondamenti metodologici.
33
Lapproccio orale
La L2 è presentata prima oralmente, poi per
iscritto la lingua scritta è introdotta solo
dopo lacquisizione dei primi elementi del
lessico e della grammatica. Il M.N. o metodo
Situazionale ritiene inoltre che il sistema di
valori e di vita sono dipendenti dalla cultura e
non automaticamente trasferibili da una lingua
allaltra.
  • Dagli anni 50 rappresentò il metodo principe
    dellarea anglosassone.
  • La lingua parlata è il punto di partenza, mentre
    le strutture grammaticali ne sono il punto
    focale.
  • Tuttavia tali strutture devono essere apprese
    induttivamente nellambito di una situazione
    comunicativa.

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La glottodidattica negli Stati Uniti il
comportamentismo
  • Nel 1943 svariate università statunitensi
    studiarono programmi di lingue straniere per il
    personale militare
  • ARMY METHOD prevedeva luso intensivo di
    laboratori linguistici.
  • Il metodo era poco proponibile nelle scuole
    perché si basava sullintensità del contatto e
    della motivazione di discenti adulti.

Successivamente nellambito delle scienze del
linguaggio si sviluppò il settore della
linguistica applicata le basi teoriche furono
fornite dalla psicologia comportamentistica e
dallo strutturalismo linguistico.
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Lapproccio audio-orale
Il M. ebbe notevole successo negli anni 60 non
sortì validi risultati sullapprendimento della
L2, ma permise la produzione di materiali
didattici ed introdusse i concetti
di GRADUAZIONE e PROGRAMMAZIONE.
  • La lingua viene presentata oralmente e
    linsegnante utilizza materiale didattico ben
    strutturato.
  • Strumento essenziale è il laboratorio
    linguistico molti stimoli con nastri registrati.
  • Scansione della lezione
  • ascolto di un dialogo con le strutture da
    presentare
  • ripetizione corale ed individuale del dialogo
    ridotto in piccole sequenze.

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Chomsky e lanalisi dei processi
cognitivi
Esistenza di tratti comuni che formano una sorta
di grammatica universale sottesa a qualunque
lingua naturale.
  • Nel 1965 Chomsky ipotizzò in Aspetti della
    teoria e della sintassi
  • lesistenza di principi organizzativi innati
    che governano lapprendimento della L1 e
    dispongono nella mente del bambino la forma delle
    grammatiche possibili.
  • Il linguaggio non deriva da stimoli esterni, ma
    rappresenta il risultato di una capacità innata
    delluomo che ha sede nella mente.

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La glottodidattica di indirizzo
cognitivista
  • Le ricerche nellambito della psicologia
    dellapprendimento sono molto rilevanti sullo
    sviluppo dei nuovi metodi della glottodidattica.
  • Si pone laccento sullallievo, sui suoi bisogni,
    sui suoi stati danimo e sulle relazioni di tali
    elementi con lapprendimento.
  • E importante quindi la motivazione ad imparare,
    il coinvolgimento attivo del discente, luso del
    problem solving e la cooperazione tra allievi.

Total phisical response
Il metodo silenzioso
Linsegnamento della L2 è basato sullattività
fisica.
Lins. deve intervenire il meno possibile
deve incoraggiare a parlare.
Lapproccio naturale
La suggestopedia
Lascolto della L2 consente di interiorizzare il
codice e fare ipotesi.
Utilizzo di stimoli favorevoli colori, arredo,
sottofondo musicale
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Come facilitare lacquisizione
della L2
  • Linsegnante facilitatore
  • 1. Rispetta i tempi dellalunno
  • 2. Accetta la fase del silenzio
  • 3. Accetta le risposte non verbali
  • 4. Propone poche espressioni per volta
  • 5. Usa supporti extralinguistici per
    facilitare la comprensione (foto, ogg.)
  • 6. Fa molta attenzione alla pronuncia, al
    vocabolario, alla sintassi.

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Suggerimenti per semplificare il linguaggio nella
fase di accoglienza
  • Parlare più lentamente, senza però distorcere il
    ritmo del discorso
  • Articolare le parole in maniera più chiara
  • Fare pause più lunghe alla fine della frase
  • Aumentare il tono della voce nelle parole chiave
  • Utilizzare le parole del vocabolario di base,
    ridurre luso di sinonimi

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  • Ridurre luso dei pronomi
  • Chiarire il significato di termini non familiari
    con luso di immagini
  • Utilizzare gesti per facilitare la comprensione
  • Usare sintassi semplice frasi brevi, poche frasi
    coordinate e subordinate
  • Controllare le nuove informazioni (x1)
  • Presentare più volte gli argomenti chiave
  • Largomento della conversazione dovrebbe
    riguardare elementi controllabili il qui e ora

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  • Concentrare lattenzione del discente sul
    messaggio e sul significato, non sulla forma
  • Accettare gli errori e i tentativi iniziali di
    comunicazione semmai riformulare ciò che il
    bambino ha detto
  • Segnalare in maniera chiara linizio e la fine
    dellattività, lo scopo, chi deve partecipare
    lalunno straniero necessita di routine
    conosciute e prevedibili per poter partecipare

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Quale viaggio?
Partire dalla lingua dorigine Imparare 10/20
parole del suo lessico per costruire un ponte
simbolico tra i due mondi. Non separare troppo i
momenti di insegnamento intensivo della L2 dalla
vita di classe.
  • Il viaggio dello scolaro immigrato dentro la
    seconda lingua è un percorso affascinante, ma
    pieno di ostacoli a noi il difficile compito di
    non trasformarlo in un trasloco doloroso.
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