Title: PER UNA SCUOLA CHE ORIENTA CORSO DI AGGIORNAMENTO Settembre
1PER UNA SCUOLA CHE ORIENTACORSO DI
AGGIORNAMENTOSettembre Ottobre 2006
2MODULO 421 settembre 2006 LA CONTINUITA
NELLORIENTAMENTORelatrice Dott.ssa Mary
Binelli
3PARTE I Perché parlare di CONTINUITA
nellorientamento?
- 1. Brevi richiami alla normativa
- 2. La natura evolutiva dellalunno
- 3. Il ruolo della scuola oggi
-
4Brevi Richiami alla Normativa
5 DECRETO MINISTERIALE del 9 Febbraio
1979
- Art. 3 Principi e fini generali della scuola
media - La scuola media è orientativa in quanto
favorisce l'iniziativa del soggetto per il
proprio sviluppo e lo pone in condizione di
conquistare la propria identità di fronte al
contesto sociale, tramite un processo formativo
continuo La possibilità di operare scelte
realistiche nell'immediato e nel futuroderiva
anche dal consolidamento di una capacità
decisionale che si fonda su una verificata
conoscenza di sé. - continua
6 DECRETO MINISTERIALE del 9 Febbraio 1979
-
- L'aderenza alle caratteristiche psicologiche di
una fase evolutiva deve costituire un criterio
direttivo costante dell'azione educativa e
didattica dei docenti e della scuola, affinché
possano realizzarsi, da parte degli alunni,
proficui processi di apprendimento e di
auto-orientamento.
7CIRCOLARE MINISTERIALE 16 novembre 1992
- Continuità educativa
-
- La continuità nasce dall'esigenza primaria di
garantire il diritto dell'alunno ad un percorso
formativo organico e completo, che mira a
promuovere uno sviluppo articolato e
multi-dimensionale del soggetto il quale, pur nei
cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni
scolastiche, costruisce così la sua particolare
identità. - Essa si propone anche di prevenire le
difficoltà che sovente si riscontrano, specie nei
passaggi tra i diversi ordini di scuola.
8 DIRETTIVA MINISTERIALE n. 487 - 6 Agosto 1997
- Art. 3 Orientamento alla scuola secondaria
superiore -
- Per tutta la durata della scuola secondaria
devono essere realizzate attività di
orientamento in funzione del passaggio dalla
scuola media alla scuola superiore, quali - a) curare la raccolta dei documenti di
valutazione e del fascicolo personale dell'alunno
in modo funzionale all'orientamento - b) favorire la comunicazione con le famiglie e
gli studenti - c) stabilire una comunicazione efficace tra i
docenti della scuola media e della scuola
secondaria superiore, con particolare riferimento
all'individuazione di elementi di continuità tra
i due gradi di scuola secondaria.
9 DECRETO MINISTERIALE del 9 Agosto 1999
- Art. 3 - Iniziative nella scuola media
- Nel terzo anno, in particolare, il consiglio di
classe, programma e realizza interventi diretti a
consolidare le conoscenze disciplinari di base e
a rinforzare le capacità e le competenze, per
favorire il successo formativo e per mettere lo
studente in condizione di compiere scelte
adeguate ai propri interessi e alle proprie
potenzialità.
10 DECRETO MINISTERIALE del 9 Agosto 1999
-
- Le istituzioni scolastiche realizzano lazione
formativa del primo anno dei diversi indirizzi di
scuola secondaria superiore con modalità
organizzative e didattiche volte a - a) motivare tutti gli allievi, favorendone
lesercizio del senso critico - b) verificare la coerenza tra lindirizzo scelto
e le potenzialità e le attitudini individuali al
fine di confermare e rafforzare le scelte
effettuate o di individuare possibili percorsi
alternativi
11 DECRETO MINISTERIALE del 9 Agosto 1999
-
- c) sostenere sul piano didattico gli allievi
orientati a passare ad altro indirizzo di scuola
secondaria superiore - d) promuovere condizioni favorevoli, anche
attraverso una adeguata personalizzazione del
curricolo, al pieno sviluppo delle potenzialità
educative degli alunni la cui integrazione per
ragioni culturali, sociali e linguistiche
presenta particolari difficoltà - e) realizzare percorsi mirati per gli allievi
orientati a uscire dal sistema scolastico.
12 LEGGE n. 53 del 28 Marzo 2003
- Art. 2 Sistema educativo di istruzione e di
formazione - La scuola secondaria di primo grado si articola
in un biennio e in un terzo anno che completa
prioritariamente il percorso disciplinare ed
assicura lorientamento ed il raccordo con il
secondo ciclo - La scuola secondaria è caratterizzata dalla
diversificazione didattica e metodologica in
relazione allo sviluppo della personalità
dellallievosviluppa progressivamente le
competenze e la capacità di scelta corrispondenti
alle attitudini e vocazioni degli allievi.
13Riassumendo
- La continuità è un principio guida finalizzato a
- garantire agli alunni una formazione e
preparazione completa - prevenire le difficoltà scolastiche nei passaggi
tra cicli - favorire il successo formativo
- sostenere lo sviluppo multi-dimensionale degli
studenti in età evolutiva, nella loro personalità
e identità - permettere agli alunni scelte corrispondenti alle
proprie attitudini, vocazioni e potenzialità
14Il ruolo della scuola oggi
15- La scuola è chiamata a rivedere i propri compiti
e le proprie finalità, superando con forza quella
dicotomia che vedeva contrapposte istruzione ed
educazione, per orientarsi verso la formazione
integrale dellalunno. - Rapporto sullOrientamento
- Ufficio scolastico regionale del Veneto
16- Negli ultimi 50 anni alla scuola era stato
affidato un mandato che era quello
dellalfabetizzazione dellItalia, riassumibile
nello slogan insegnare a leggere, scrivere e
far di conto. - A quel tempo il perché oggi vado a scuola era
chiaro a ciascun cittadino. - Nel nostro tempo la mission della scuola non è
più riassumibile in quello slogan perché oggi
sono necessarie competenze più complesse, tipiche
di una cultura moderna. - Rapporto sullOrientamento
- Ufficio scolastico regionale del Veneto
17- Compito della scuola è il raggiungimento di una
certa uguaglianza negli strumenti concettuali di
base, indicati dai programmi di insegnamento,
nellespressione delle potenzialità individuali. - ? valorizzazione delle diversità sulla base di
una comune strumentazione cognitiva. -
- In Manuale della valutazione scolastica
-
18 UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITA FORMATIVE
- Sviluppo delle potenzialità individuali dopo la
formazione obbligatoria. - Uniformità negli strumenti concettuali di base al
termine della scuola media. - Differenze cognitive e motivazionali in ingresso
alla scuola dellobbligo.
19- Oggi è la provenienza socio-culturale degli
allievi a dare il più alto contributo nella
determinazione della carriera scolastica. - Oggi è come se la scuola si limitasse a rilevare
le differenze individuali presenti in ingresso e
le coltivasse, senza scalfire le linee di
tendenza. - Occorre invece valorizzare e favorire la nascita
e lo sviluppo di interessi. - In Manuale della valutazione scolastica
20- Il compito educativo della scuola oggi non può
prescindere dal considerare la natura evolutiva
degli alunni e aiutarli nel loro percorso, sia
nei momenti di continuità sia nei momenti di
discontinuità e transizione, particolarmente
disorientanti.
21La natura evolutiva dellalunno
22 Lo sviluppo
- Gli alunni sono soggetti in età evolutiva
- Lo sviluppo è un processo che ha luogo nel tempo
(passato-presente-futuro) - È influenzato da numerosi fattori di origine
genetica ed ambientale - La scuola è chiamata a promuovere lo sviluppo in
ogni suo aspetto
23IL PAESAGGIO EPIGENETICO (WADDINGTON, 1957)
24- La palla rappresenta lorganismo che si sviluppa
- Colline e valli rappresentano i possibili
percorsi di sviluppo - Il paesaggio impone vincoli allorganismo, ci
sono percorsi naturali dello sviluppo sensibili
agli influssi ambientali - Canalizzazione il vincolo sui processi
evolutivi, assicura aspetti universali nello
sviluppo - Ma perturbazioni possono alterare lo sviluppo
- Lo sviluppo procede lungo una valle (continuità)
sino a quando non passa a una nuova valle in un
punto di transizione (discontinuità).
25Quindi
- ?Lo sviluppo presenta periodi di continuità e
altri di discontinuità - ?Lo stesso punto di arrivo può essere raggiunto
mediante percorsi differenti (principio di
equi-finalità) - ?Soggetti diversi possono avere cambiamenti più
lenti o più rapidi - (differenze individuali)
- ?Potenziale evolutivo della crisi (necessità di
riadattamento)
26Psicologia genetica
- Studia le modalità con le quali da una struttura
più semplice si passa ad una struttura più
complessa e le condizioni che favoriscono od
ostacolano tale passaggio. - Lo sviluppo riguarda diversi aspetti
- Sviluppo percettivo
- Sviluppo fisico
- Sviluppo psicomotorio
- Sviluppo intellettuale
- Sviluppo affettivo
- Sviluppo sociale
- Sviluppo emotivo
- Sviluppo morale
27Lo sviluppo intellettuale
- Atto di intelligenza (PIAGET)
- - è la più elevata forma di adattamento
dellorganismo allambiente - - consiste in una ristrutturazione del campo
cognitivo che porta alla risoluzione di una
situazione problematica
28-
- Lintelligenza rappresenta un equilibrio tra due
processi - Di ASSIMILAZIONE processo per cui ogni nuovo
dato di esperienza viene incorporato in schemi
mentali esistenti arricchendoli senza modificarli - Di ACCOMODAMENTO processo per cui i dati di
esperienza che vengono incorporati in schemi già
posseduti modificano questi ultimi - Lapprendimento si sviluppa perché nuove forme
di conoscenza si adattano meglio delle precedenti
alle richieste dellambiente.
29Lo sviluppo dellintelligenza secondo PIAGET
- Intelligenza percettivo-motoria (fino 2 anni)
prime azioni intenzionali - Stadio pre-operatorio (2-7 anni) capacità di
rappresentazione ma pensiero pre-logico - Stadio operatorio concreto (7-12 anni) dalla
percezione alla logica ma con riferimenti
presenti - Stadio operatorio formale (dai 12 anni) pensiero
ipotetico-deduttivo
30Lo sviluppo delle abilità decisionali
- I comportamenti decisionali passano dal principio
del piacere al principio di realtà. - Modello di MANN, 4 stili decisionali
31Stili decisionali (MANN)
- VIGILANZA è lo stile più adattivo, prima ci si
chiarisce gli obiettivi, si ricercano
informazioni, si analizzano le alternative,
vantaggi e svantaggi - IPERVIGILANZA (panico) la soluzione è frettolosa
per diminuire lo stress - EVITAMENTO evitare la decisione affidando ad
altri la responsabilità della scelta,
procrastinando - COMPIACENZA aderire senza riflettere a qualunque
soluzione proposta da altri
32- Lo stile di vigilanza si sviluppa con letà, con
minor utilizzo degli altri stili, se non in
situazioni ad alto stress. - Gli adolescenti vivono con molto stress le
decisioni e la scelta scolastica è tra le
decisioni più difficili (Fischoff)
33Lo sviluppo affettivo
- Bambini istituzionalizzati con ridotte cure
materne presentano grave ritardo nello sviluppo. - Le componenti affettive hanno un ruolo rilevante
nello sviluppo cognitivo. - Le variabili affettive possono modificare
interessi e competenze.
34Parte I Conclusioni
- La CONTINUITA un principio guida
- continuo che si svolge senza interruzione nel
tempo o nello spazio. -
- -continuità verticale ? tra cicli scolastici
- -continuità orizzontale ? tra ambienti di vita
35Parte I Conclusioni
- La continuità non può che intrecciarsi con
lorientamento affinché si seguano le strutture
dei processi naturali di crescita e
apprendimento. - La logica conseguenza di un orientamento inteso
come processo continuo ricolloca lazione
orientativa a supporto di diversi momenti di un
percorso di formazione permanente. - In Scelte e decisioni scolastico-professional
i
36Parte I Conclusioni
- Didattica Orientamento
- Didattica orientativa
- Orientamento formativo ed educativo
37Parte I Conclusioni
- L ORIENTAMENTO formativo e continuo
- Lo scopo delle attività di orientamento non può
ridursi al fornire consigli, fare diagnosi e
bilanci, o previsioni più o meno probabilistiche. - Deve includere la possibilità di favorire
lincremento delle abilità necessarie per gestire
autonomamente il problema della scelta. - In Scelte e decisioni scolastico-professionali
-
38Parte I Conclusioni
-
- E inoltre importante non utilizzare
lorientamento solo in una prospettiva di
recupero ma anche in una logica educativa,
formativa, di prevenzione e di supporto ai
processi di costruzione di unidentità sociale e
professionale nelle naturali fasi di transizione
della carriera scolastica e professionale. - da Scelte e decisioni scolastico-professionali
39Parentesi
- Assumere una prospettiva di continuità significa
interessarsi per conoscere ogni alunno nella sua
individualità. - Ma tutto ciò ha senso solo se di fronte a queste
differenze abbiamo (vogliamo?) risposte
individualizzate.
40 Parentesi sui DSA
-
-
- Ministero dellIstruzione - O5/10/2004
- Pervengono a questa Direzione esposti con i
quali alcuni genitori lamentano che non sempre le
difficoltà di apprendimento di soggetti
dislessici sono tenute nella dovuta
considerazione, con la conseguenza che i soggetti
in questione hanno lo stesso percorso formativo
nonché la medesima valutazione degli altri
alunni. ()
41 Parentesi sui DSA
- Per ovviare a queste conseguenze, esistono
strumenti compensativi e dispensativi che si
ritiene opportuno possano essere utilizzati dalle
scuole in questi casi. ()Sulla base di quanto
precede si ritiene auspicabile che le SS.LL.
pongano in essere iniziative di formazione al
fine di offrire risposte positive al diritto allo
studio e allapprendimento dei dislessici.
42 Parentesi sui DSA LEGGE PROVINCIALE
del 7 agosto 2006, n. 5
- Art. 74 Misure e servizi per gli studenti con
bisogni educativi speciali - La Provincia promuove gli interventi per
prevenire situazioni di difficoltà e consentire
la piena partecipazione alle attività educative
degli studenti con bisogni educativi specialie
in particolare quelli - a- in situazione di disabilità certificata ai
sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104 - b- con disturbi specifici di apprendimento (DSA)
43Parentesi sui DSA
- Non si tratta di fare preferenze!!
- Diamo a tutti pari opportunità e gli strumenti di
partenza - Poi non prescindiamo dalla valutazione
dellapprendimento - Non è un favore che facciamo allo studente ma un
suo diritto (anche se svogliato, poco impegnato,
disturba)
44-
- non cè nulla che sia più ingiusto quanto far
le parti uguali tra disuguali. - Lettera a una professoressa,
- Scuola di Barbiana
45-
- Linsuccesso scolastico è un sintomo, ma è a
sua volta la causa di gravi perturbazioni nel
processo di crescita, poiché trascina con sé uno
sciame di rischi evolutivi. E perciò essenziale
conoscerne bene le ragioni affettive profonde,
per poterlo prevenire e trattare. - G.P. Charmet.
46-
- In adolescenza è doloroso non riuscire a
studiare, pur avendo la possibilità di farlo ed
avvertendone lobbligo. Ancor più doloroso è
studiare senza riuscire ad imparare o
sperimentare un forte desiderio di farlo ed
esserne impediti da segrete inibizioni. - G.P. Charmet.
47 Abbandono Scolastico
-
- Gli studenti che lasciano la scuola senza
completare il corso di studi. -
- Ma esiste anche lIN-SCHOOL DROP-OUT studenti
che rimangono fisicamente nella scuola ma non
investono nellapprendimento.
48 49PARTE III
50ambiti di miglioramento
- 1. Medie
- -consiglio di orientamento
- -verifica di pre-requisiti e potenzialità
- -comunicazione con le superiori
-
- 2. Superiori
- -verifica dei pre-requisiti
- -miglioramento delle passerelle
- -sostegno agli alunni respinti
51Scuole medie Il Consiglio Orientativo
- Posso assicurarvi che siete male informati se
supponete che linflusso sia espressamente
diretto a consigliare e guidare nelle faccende
della vita. Al contrario, noi respingiamo, per
quanto ci è possibile, la parte di mentori,
poiché ciò che più ci interessa è che prenda da
sé le sue decisioni. - S. Freud
52Scuole medie Il Consiglio Orientativo
- Consiglio implica un ruolo attivo di chi offre
il consiglio (scuola) e un ruolo passivo di chi
lo riceve (alunno-famiglia) -
- Due aspetti (BION) cosa diciamo
- 1. Contenuto (il consiglio)
- ? analisi delle variabili in gioco interessi,
attitudini, valori, rendimento scolastico,
autostima, autoefficacia, aspettative - 2. Contenitore (la mente) come lo diciamo
- ? in quale posizione ci poniamo? Chi lo dice
allalunno e ai genitori? Come?
53Scuole medie Il Consiglio Orientativo
- Crediamo che molta persecuzione nasca da
interpretazioni corrette quanto a contenuto, ma
che forzano, o addirittura rompono, il
contenitore mentale in cui vengono messe. - A. Ferro
54Istituto Comprensivo di Tione
- PROGETTO ORIENTAMENTO
- CLASSI TERZE
- a.s. 2006-2007
-
55Progetto Di Orientamento Per la Classe Terza
- OBIETTIVI
-
- - offrire agli alunni una valutazione delle loro
potenzialità - -comprendere per ogni alunno la relazione tra
prestazioni e potenzialità -
- - integrare la conoscenza che hanno gli
insegnanti degli alunni attraverso una
valutazione delle attitudini -
-
-
56Le Attitudini
- Lattitudine è la capacità misurabile e
disponibile a livello potenziale di eseguire una
determinata attività, sia fisica che mentale. - Labilità è la capacità potenziale che
lindividuo ha di fare qualcosa. - Lattitudine è laspetto misurabile di tale
potenzialità. -
- Le prestazioni non definiscono né esauriscono le
potenzialità degli alunni e basse prestazioni non
sono assolutamente indicative di basse
potenzialità.
57 La Misurazione delle Attitudini
- Dalla somministrazione di prove attitudinali si
ricava un punteggio totale indicativo del livello
di abilità globale e un profilo attitudinale
specifico, in rapporto a compiti - Verbali (vocabolario, analogia, categoria)
- Numerici (problemi aritmetici, prove numeriche)
- Spaziali e percettivi
58Progetto Di Orientamento Per La Classe Terza
- Tuttavia occorre tenere presente che
- Le attitudini sono modificabili nel tempo
- Andrebbero monitorate con continuità (dossier
personale) - Esistono prove attitudinali anche per la prima e
seconda media - La didattica può intervenire su interessi ed
attitudini, offrendo nuove possibilità - Alunni con basse prestazioni e buone attitudini
possono essere sostenuti con progetti
individualizzati per il raggiungimento dei
pre-requisiti - Un errore sarebbe considerare basse prestazioni
come un destino segnato
59Progetto Di Orientamento Per La Classe Terza
FASE ATTIVITA PERIODO
1 Conoscenza alunni e somministrazione test attitudinali Ottobre
2 Elaborazione test Novembre
3 Confronto con coordinatori Dicembre
4 Colloqui di restituzione agli alunni Dicembre - Gennaio
5 Colloqui con i genitori Su richiesta
60Scuole medie Il Consiglio Orientativo e il
Portfolio
- Secondo le Linee guida 2005 per la definizione e
limpiego del Portfolio delle competenze - il Consiglio di Orientamento deriva dalla analisi
degli elementi raccolti e documentati nel
Portfolio. - il Portfolio ha due funzioni fondamentali di
valutazione e orientamento. - la funzione orientativa nei confronti dell'alunno
si realizza attraverso l'osservazione continua e
sistematica - continua
61Scuola primaria Il Portfolio delle Competenze
- L'osservazione è finalizzata alla comprensione e
alla interpretazione dei comportamenti, li
contestualizza e li analizza nei loro
significati. I livelli raggiunti da ciascuno, al
di là di ogni notazione classificatoria, sono
descritti più che misurati e compresi più che
giudicati. - Per la sua forte valenza formativa, è un
importante strumento di riferimento per
realizzare con efficacia la personalizzazione dei
percorsi formativi. -
- I docenti riflettono criticamente sugli elementi
e sui dati acquisiti nel Portfolio per migliorare
le pratiche di insegnamento e di apprendimento.
62Scuola primaria Il Portfolio delle Competenze
-
- Deve essere una chiara documentazione
dellandamento pregresso e in corso delle
acquisizioni cognitive e dei comportamenti
affettivo-motivazionali, ovvero delle competenze
e degli interessi e delle attitudini di ciascun
allievo. - In Manuale della valutazione scolastica
63Scuola primaria Il Portfolio delle Competenze
- Il Portfolio deve contenere
- - Sezione A -obbligatoria e a struttura
predefinita - (dati anagrafici, documento di valutazione,
attestato di ammissione alla classe successiva,
certificazione delle competenze e consiglio
orientativo) - - Sezione B -Obbligatoria e a struttura libera
- (osservazioni sistematiche, documentazione dei
processi di maturazione personale dellalunno,
modalità di partecipazione) -
- - Sezione C -Consigliata e a struttura libera
- (presentazione dellalunno e biografia)
64Oggi Il Foglio Notizie
- Non offre una dimensione storica ma una
fotografia senza spessore e parziale - Mancano informazioni di tipo motivazionale e
affettivo - È utile a qualcuno?
- Cè concordanza con la valutazione degli
insegnanti della Scuola Secondaria?
65Istituto Superiore
- Comunicazione con le scuole medie
- Fascicolo personale degli alunni
- Prove di ingresso
- Individuazione precoce delle difficoltà
scolastiche - Miglioramento delle passerelle
- Progetti individualizzati
- Sostegno alunni respinti
66Gli Insegnanti e gli Alunni
- Rimandi chiari sugli insuccessi, riconducibili a
dati di realtà, limitati a quello specifico
compito (non generalizzare Non è la scuola per
te) - No inferenze infondate (è perché non ti
impegni, perchè sei svogliato, non sei
Einstein, perché guardi dalla finestra) - Astinenza, dal giudizio in attesa di comprendere
- No consigliare altre scuole prima di aver
compreso il motivo dellinsuccesso (poi come
andrà?)