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SICSI Universit degli Studi di Napoli Federico II Come l informatica ha rivoluzionato il mondo Corso di Storia dell'informatica e del calcolo automatico – PowerPoint PPT presentation

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Title: Come l


1
Come linformatica ha rivoluzionato il mondo
SICSI Università degli Studi di Napoli Federico
II
Corso di Storia dell'informatica e del calcolo
automatico A.A. 2006-2007
Emilia DAniello
2
I computer sono inutili, possono dare solo
risposte. di Pablo Picasso
Pensare? Perché pensare! Abbiamo i computer che
lo fanno per noi. di Jean Rostand
3
Etimologia della parola Informatica
  • La parola Informatica deriva dalla parola
    francese Informatique, compressione di
    Information e Automatique (informazione
    automatica), termine coniato dallingegnere
    francese Philippe Dreyfus nel 1962, termine
    utilizzato per riferirsi alla gestione automatica
    dell'informazione mediante calcolatore.
  • La cultura anglo-americana utilizza invece il
    termine Computer Science che evidenzia un legame
    tra il concetto di scienza e l'area di studio di
    tale disciplina, cioè presuppone l'esistenza
    della figura dello scienziato interessato
    all'approfondimento della conoscenza della
    tecnologia dell'elaborazione.
  • Ma quale è la definizione del termine
    Informatica?
  • da Wikipedia
  • Informatica è la disciplina che si occupa della
    raccolta e del trattamento delle informazioni o,
    più specificamente, dellelaborazione di dati per
    mezzo di calcolatori elettronici.
  • Computer science is the study of the theoretical
    foundations of information and computation and
    their implementation and application in computer
    systems.

4
La parola Informatica associata alla parola
Computer
Nella vita comune spesso si associa il temine
Informatica al Computer, a tal proposito Edsger
Wybe Dijkstra, informatico olandese (vincitore
del Premio Turing nel 1972 per il contributo
scientifico apportato nel campo della scienza e
dellarte dei linguaggi di programmazione),
diceva L'informatica non riguarda i computer
più di quanto l'astronomia riguardi i telescopi.
5
Applicazioni informatiche
Hardware e software formano un sistema
informatico formano uno strumento utile per fare
qualcosa, questo qualcosa è l'applicazione. Appli
cazione in informatica è tutto ciò che si può
ottenere con l'utilizzo degli strumenti
informatici (sistema hardware
software). Soltanto i sistemi operativi e i
loro componenti non sono considerati
applicazioni, in quanto necessari al
funzionamento intrinseco degli strumenti. La
componente hardware oggi ha perso la sua
rilevanza, tanto che un sinonimo di applicazione
è software per ... fare qualcosa. L'assunto di
partenza può quindi anche essere espresso in
termini di software applicativo, in
contrapposizione al software di base. Se su un
computer ci fosse installato solo il sistema
operativo funzionerebbe perfettamente ma l'utente
non sarebbe in grado di farci nulla.
6
Storia delle applicazioni informatiche
Il termine applicazione informatica è nato quando
il computer è uscito dalle mani degli scienziati
e dalle stanze degli istituti di ricerca ed è
entrato nel resto del mondo. Naturalmente il
computer era utile anche prima (e lo è di certo
ancor di più oggi, in quegli ambienti), ma come
ad esempio in ingegneria e così in informatica,
si distingue l'attività della ricerca pura da
quella applicata. Le prime applicazioni pratiche
si ebbero, negli anni sessanta e inizio settanta,
nelle grandi aziende, e in generale nelle grandi
organizzazioni pubbliche o private, laddove
soluzioni informatiche abbastanza semplici
permettevano significativi risparmi di tempo
nelle operazioni quotidiane e di routine. Basti
ricordare Banca d'Italia, Alitalia, Eni,
Montedison, Enel. Con gli anni, e con uno
sviluppo sempre più veloce delle capacità di
elaborazione in parallelo all'abbassamento dei
costi, l'informatica ha pervaso qualsiasi
settore, fino alla vita quotidiana e
all'intrattenimento personale.
7
Classificazione delle applicazioni informatiche
I criteri di classificazione del software
applicativo possono essere diversi, ad esempio a
seconda del tipo di licenza concessa dall'autore
verso il fruitore, oppure a seconda dell'uso a
cui è destinato. Nel primo caso si tratta di
software libero o software proprietario, con
tutte le sfumature intermedie. Nel secondo caso
(a cui può essere abbinata la classificazione di
libero o proprietario) esistono classificazioni
dettate da organismi di grande autorevolezza,
quali ad esempio la FSF/UNESCO Free Software
Directory, ma anche da chi fornisce servizi
gratuiti di repository, come ad esempio
SourceForge e Freshmeat.
8
Alcune categorie di applicazioni informatiche
  • Desktop Anche definito software di produttività
    personale
  • Education Applicazioni utili alle scuole di
    tutti i gradi
  • Games Giochi, nel senso più ampio del termine
  • Software development Sviluppo di applicazioni
    (ma anche di software di base)
  • Business o Enterprise Grandi categorie che
    comprendono le cosidette applicazioni
    "aziendali
  • Science Applicazioni utili nei vari campi della
    scienza applicata, quali, ad esempio
    Intelligenza Artificiale, Astronomia, Biologia,
    Chimica, ecc.

9
Intelligenza artificiale
Lintelligenza artificiale è la branca
dellinformatica che studia la possibilità di
realizzare sistemi in grado di simulare le
funzioni svolte dallintelligenza umana,
attraverso lanalisi e la soluzione dei problemi
tecnici (la realizzazione delle macchine) e di
quelli più teorici (la scrittura di programmi che
permettano allelaboratore di svolgere funzioni
tipiche dellintelligenza umana). Ne consegue che
le ricerche sullintelligenza artificiale si
possono suddividere in due filoni fondamentali
da un lato, la ricerca psicologica e fisiologica
sulla natura del pensiero umano, dallaltro, lo
sviluppo di sistemi di calcolo numerico sempre
più sofisticati.
10
Intelligenza artificiale la storia
In tal senso la storia ha inizio nel XVII secolo
quando Blaise Pascal (scienziato, scrittore e
filosofo francese) inventa la cosiddetta
"Pascalina. La macchina era capace di eseguire
automaticamente addizione e sottrazione questa
"macchina aritmetica" fu la capostipite dei
calcolatori ad ingranaggi. In età vittoriana
Charles Babbage creò macchine calcolatrici a
rotelle "The difference engine" (la macchina
alle differenze) riusciva a fare calcoli
differenziali ed arrivò a progettarne una
intelligente che però, per problemi tecnici, non
riuscì mai a funzionare, avrebbe dovuto essere
programmata con schede perforate, un po' come
accadde in seguito con i primi calcolatori. Se
la teoria dell' intelligenza artificiale evolve
indipendentemente dai progressi scientifici, le
sue applicazioni sono fortemente legate agli
avanzamenti della tecnologia informatica.
Infatti, solo nella seconda metà del XX secolo è
possibile disporre di dispositivi di calcolo e
linguaggi di programmazione abbastanza potenti da
permettere sperimentazioni sull'intelligenza. La
struttura dei calcolatori viene stravolta con la
sostituzione dei "relè", usati per i primi
calcolatori elettromeccanici, con le "valvole" o
tubi elettronici. Nel 1946 nasce ENIAC
(Electronic Numerical Integrator And Calculator),
concepito come calcolatore moderno nel '45 da
John von Neumann faceva l'elaborazione a lotti
(batch) nell'ordine di migliaia di informazioni
al minuto. La programmazione avveniva comunque
tramite schede. La seconda generazione di
computer si ha nei '60, "The time sharing",
sistemi basati sulla divisione di tempo e quindi
più veloci più terminali, soprattutto
telescriventi, sono collegati ad un calcolatore
centrale. L'innovazione in questo periodo sta nel
passaggio dalle valvole ai transistor. A
quell'epoca i programmi erano fortemente
condizionati dai limiti dei linguaggi di
programmazione, oltre che dai limiti di velocità
e memoria degli elaboratori. La svolta si ha
proprio tra gli anni '50 e '60, con linguaggi di
manipolazione simbolica come l'ILP, il LISP e il
POP.
11
Intelligenza artificiale il punto di svolta
Un punto di svolta della materia si ha con un
famoso articolo di Alan Turing sulla rivista Mind
nel 1950. Nell'articolo viene indicata la
possibilità di creare un programma al fine di far
comportare un computer in maniera intelligente.
Quindi la progettazione di macchine intelligenti
dipende fortemente dalle possibilità di
rappresentazione simbolica del problema. Il test
di Turing -così viene chiamata la condizione che
la macchina dovrebbe superare per essere
considerata intelligente- è stato più volte
superato da programmi e più volte riformulato,
tanto che queste teorie hanno ricevuto diverse
confutazioni. Il filosofo Searle ne espose una
famosa, chiamata "la stanza cinese". Nello stesso
anno dell'articolo di Turing sull'omonimo test
per le macchine pensanti, Arthur Samuel presenta
il primo programma capace di giocare a Dama, un
risultato molto importante perché dimostra la
possibilità di superare i limiti tecnici (il
programma era scritto in Assembly e girava su un
IBM 704) per realizzare sistemi capaci di
risolvere problemi tradizionalmente legati
all'intelligenza umana. Per di più, l'abilità di
gioco viene appresa dal programma scontrandosi
con avversari umani. Nel 1956, alla conferenza di
Dartmouth (la stessa conferenza a cui l'
intelligenza artificiale deve il suo nome), viene
mostrato un programma che segna un'altra
importante tappa dello sviluppo dell'
intelligenza artificiale. Il programma LT di
Allen Newell, J. Clifford Shaw e Herb Simon
rappresenta il primo dimostratore automatico di
teoremi. La linea seguita dalla giovane
intelligenza artificiale si basa quindi sulla
ricerca di un automatismo nella creazione di
un'intelligenza meccanica. L'approccio segue
essenzialmente un'euristica di ricerca basata su
tentativi ed errori oltre che investigare su
tecniche di apprendimento efficaci.
12
Intelligenza artificiale verso lIA moderna
Secondo le parole di Minsky, dopo il 1962 l'
intelligenza artificiale cambia le sue priorità
essa dà minore importanza all'apprendimento,
mentre pone l'accento sulla rappresentazione
della conoscenza e sul problema ad essa connesso
del superamento del formalismo finora a
disposizione e liberarsi dalle costrizioni dei
vecchi sistemi. I punti cardine di questa ricerca
sono gli studi di Minsky sulla rappresentazione
distribuita della conoscenza, quella che viene
chiamata la "società delle menti", e il lavoro di
John McCarthy sulla rappresentazione dichiarativa
della conoscenza. Quest'ultima viene espressa
formalmente mediante estensioni della logica dei
predicati e può quindi essere manipolata
facilmente. Con i suoi studi sul "ragionamento
non monotono" e "di default", McCarty
contribuisce a porre gran parte delle basi
teoriche dell' intelligenza artificiale. Il punto
di vista psicologico non viene assolutamente
trascurato. Ad esempio il programma EPAM
(Feigenbaum e Feldman, 1963) esplora la relazione
tra memoria associativa e l'atto di dimenticare.
Alla Carnegie Mellon University vengono
sperimentati programmi per riprodurre i passi del
ragionamento, inclusi eventuali
errori. L'elaborazione del linguaggio naturale
sembra essere un campo destinato a un rapido
sviluppo. La traduzione diretta di testi porta
però ad insuccessi che influenzeranno per molti
anni i finanziamenti in tale campo. Malgrado ciò,
viene dimostrato abbastanza presto che si possono
ottenere buoni risultati in contesti limitati. I
primi anni '70 vedono lo sviluppo dei sistemi di
produzione, ossia dei programmi che sfruttano un
insieme di conoscenze organizzate in base di
dati, attraverso l'applicazione di regole di
produzione, per ottenere risposte a domande
precise. I sistemi esperti hanno sostituito i
sistemi di produzione per via delle difficoltà
incontrate da questi ultimi, con particolare
riferimento alla necessità di fornire
inizialmente la conoscenza in forma esplicita e
la poca flessibilità delle regole di produzione.
Questi sistemi, di cui Dendral è il più
rappresentativo, mostrano le enormi possibilità
offerte da un efficace sfruttamento di
(relativamente) poche basi di conoscenza per
programmi capaci di prendere decisioni o fornire
avvisi in molte aree diverse. In pratica
l'analisi dei dati è stata razionalizzata e
generalizzata. Si pone ora il problema del
trattamento dell'incertezza, che è parte
costituente della realtà e delle problematiche
più comuni. Mycin introduce l'uso di "valori di
certezza" un numero associato a ciascun dato e
che viene calcolato per la nuova conoscenza
inferita. Malgrado ciò, le difficoltà nel
trattare correttamente l'incertezza portano ad
abbandonare l'uso di sistemi a regole per
avvicinarsi a quella che è la moderna
intelligenza artificiale .
13
Robotica
Il robot è un dispositivo elettromeccanico
automatico programmabile, usato nell'industria e
nella ricerca scientifica per svolgere un compito
specifico o un repertorio limitato di compiti
attraverso il movimento di organi meccanici. I
robot costituiscono dunque una particolare
categoria di dispositivi automatizzati. Benché
non esistano criteri generali per distinguerli da
altri sistemi automatici, i robot tendono a
essere più versatili e adattabili (o
riprogrammabili). Sono in grado di svolgere cicli
predefiniti di lavoro in modo più rapido,
accurato ed economico di un operatore umano,
funzionando in posizioni o in condizioni
rischiose per l'uomo, che vanno da particolari
zone degli impianti di produzione, alle
profondità oceaniche, allo spazio extraterrestre.
14
Robotica le origini tra mito e letteratura
Unidea embrionale di robot si può già ritrovare
in antichi miti che raccontano di leggendarie
creature meccaniche portate alla vita, più
propriamente definibili 'automi'. I primi automi
furono realizzati nei carillon delle chiese
medievali nel XVIII secolo gli orologiai
costruivano manichini semoventi capaci di battere
le ore negli orologi meccanici. Oggi il termine
automa è applicato, nel linguaggio comune, ai
dispositivi artigianali, di solito più meccanici
che elettromeccanici, realizzati per imitare le
azioni e i movimenti degli esseri viventi. Alcuni
dei robot utilizzati per il cinema o a scopo di
intrattenimento sono in realtà automi (nel senso
sopra precisato), magari dotati di sistemi di
telecomando. Il termine 'robot' deriva dal
vocabolo ceco robota, che significa 'lavoro
forzato'. Fu usato per la prima volta nel 1921,
nell'opera teatrale R.U.R. (Rossum's Universal
Robots), del romanziere e commediografo ceco
Karel Capek designava un dispositivo meccanico
con le fattezze simili a quelle di un uomo che,
mancando della sensibilità umana, poteva svolgere
solo operazioni automatiche e meccaniche. Nella
finzione teatrale, il robot si dimostrava invece
all'altezza delle facoltà umane, giungendo ad
asservire e distruggere il proprio creatore (un
tema ricorrente nelle opere di fantascienza).
Figure simil-umane di questo tipo sono oggi più
comunemente definite 'androidi'.
15
Robotica storia
I robot industriali sono macchine automatizzate,
capaci di svolgere determinate fasi dei processi
di produzione industriale. Si dicono
'antropomorfi' quando hanno una struttura
somigliante a quella di una parte anatomica umana
nella maggior parte dei casi, a un braccio e
ne sanno imitare tutti i possibili movimenti. I
robot di saldatura, ad esempio, sono spesso robot
antropomorfi. Le origini di questo tipo di
dispositivi vanno ricercate nel XVIII secolo,
quando, nelle industrie tessili europee,
comparvero i primi telai controllati da nastri di
carta perforati. Con la rivoluzione industriale,
le fabbriche assunsero un livello crescente di
meccanizzazione e automazione, fino
all'organizzazione dei processi in catene di
montaggio. I primi veri robot furono
realizzabili, tuttavia, solo dopo l'invenzione
del computer, negli anni Quaranta del Novecento.
Il primo, chiamato Shakey, fu un modello
sperimentale progettato dai ricercatori dello
Stanford Research Institute alla fine degli anni
Sessanta era in grado di impilare dei blocchi,
grazie all'uso di un computer che elaborava le
informazioni visive raccolte da una
videocamera. A metà degli anni Settanta la
General Motors finanziò un programma di sviluppo
che permise a Victor Scheinman, ricercatore del
Massachusetts Institute of Technology, di mettere
a punto un braccio meccanico motorizzato, che
diventò il 'manipolatore universale programmabile
per montaggio' (PUMA, Programmable Universal
Manipulator for Assembly). Questo dispositivo
segnò l'inizio dell'era dei robot.
16
Robotica sviluppi recenti
I computer dei moderni robot sono basati su uno o
più microprocessori che elaborano i dati ricevuti
da diversi tipi di sensori. Il più recente
sistema messo in atto per la realizzazione di
sistemi automatizzati è di tipo chimico e sfrutta
le proprietà di un polimero per conferire a un
robot 'il senso del tatto'. Il polimero il
polipirrolo funge da sensore di pressione,
proprio come nei sistemi biologici si espande al
variare della pressione e, contemporaneamente,
presenta variazioni nelle sue proprietà di
conducibilità elettrica, fornendo un indice del
peso esercitato da un corpo a contatto con esso.
Più precisamente, i cambiamenti di forma che il
polimero mette in atto in risposta alla pressione
esercitata da un corpo a contatto con esso
vengono convertiti in movimento da un sistema
costituito da due pellicole di polipirrolo
separate da uno strato isolante applicando una
carica elettrica positiva a una delle due
pellicole e una negativa allaltra, il sistema si
incurva simulando la reazione motoria alla
percezione di una sensazione tattile. Applicando
sistemi a retroazione, i robot possono modificare
il loro funzionamento in risposta alle
informazioni raccolte dai sensori. L'uso
commerciale dei robot si va diffondendo col
crescere dell'automazione nei luoghi di
produzione. Nel campo dell'esplorazione dello
spazio, vengono regolarmente inviati robot per la
raccolta di informazioni in zone attualmente
inaccessibili all'uomo si ricorda tra tutti il
Sojourner, il robottino che nel 1997 esplorò il
suolo del pianeta Marte, muovendosi
autonomamente, raccogliendo campioni e
registrando immagini. Il Giappone è in prima
linea tra le nazioni che esplorano le possibilità
di sviluppo dei sistemi robotizzati. Non è
possibile predire, per ora, se gli androidi della
fantascienza diverranno realtà fino a oggi,
anche l'imitazione di un'azione apparentemente
semplice come il camminare si è dimostrata
complicata per i robot. La questione della
possibilità di creare un eventuale androide
intelligente è competenza dell'intelligenza
artificiale.
17
Domotica
La domotica è il complesso di tecnologie
informatiche ed elettroniche applicate alla
gestione delle apparecchiature domestiche. La
domotica prevede sistemi di controllo
automatizzato, che mirano a migliorare le
prestazioni degli apparecchi domestici,
semplificarne le modalità di utilizzo, aumentarne
la sicurezza, ridurre i consumi energetici e, nel
complesso, innalzare il livello di comfort
dellabitazione.
18
Domotica evoluzione
Il termine è un composto del latino domus,
'casa', e informatica, sul modello del francese
domotique, coniato dall'ingegnere Pierre Mumbach.
Gli albori della domotica risalgono alla fine
degli anni Settanta, quando nacquero i primi
sistemi specifici per il controllo di una sola
funzione, quali i telecomandi a infrarossi, per
accendere e spegnere le luci o comandare a
distanza il movimento delle tapparelle. Seguirono
i primi sistemi domotici integrati, in cui un
computer, posto al centro della casa, può
controllare gli angoli più remoti dellabitazione
mediante connessioni elettriche, può comandare
lilluminazione, regolare la temperatura o
rivelare un'intrusione. Quando, alla fine degli
anni Ottanta, furono messe a punto le reti
informatiche locali, divenne possibile creare
all'interno degli edifici un sistema
standardizzato di collegamenti, in grado di far
comunicare fra loro dispositivi di tipo diverso.
Utilizzando la rete, un dispositivo di comando
può trasferire le informazioni a un apparecchio
posto in qualunque punto delledificio, mentre un
sensore può inviare un allarme al dispositivo di
segnalazione, che a sua volta può trasmetterlo
direttamente a una centralina esterna per la
sicurezza. In una rete così realizzata, i
dispositivi terminali di ricezione e invio dei
dati possono essere spostati, o possono aumentare
di numero, a seconda delle esigenze dell'utente,
pur mantenendo invariata la struttura
dellinstallazione.
19
Domotica diffusione e settori di utilizzo
La diffusione di questi sistemi è ancora molto
limitata, soprattutto a causa dei costi elevati.
Si trovano, con funzioni piuttosto circoscritte,
nei grossi impianti alberghieri di recente
costruzione, negli aeroporti (ad esempio, è
informatizzato in questo senso il sistema di
recupero dei bagagli allaeroporto di Malpensa
2000), nelle stazioni, nei luoghi destinati a
servizi collettivi. La domotica, inoltre, si
propone come un sistema per rendere relativamente
autosufficienti anziani e disabili attrezzando
labitazione con strumenti ed elettrodomestici
robotizzati, un computer centrale e un sistema di
videocamere, ad esempio, un individuo costretto
allimmobilità può muoversi virtualmente
nellabitazione mediante il comando a distanza
degli apparecchi elettrici ed elettronici, delle
porte, delle finestre e dellilluminazione.
20
Burotica
La burotica è linsieme delle attività, delle
tecnologie e delle procedure impiegate per
razionalizzare e automatizzare il lavoro
dufficio, sia nella sfera dellamministrazione
pubblica che privata, allo scopo di aumentare
lefficienza e velocizzare lesecuzione delle
diverse operazioni.
21
Burotica strumenti e settori di applicazioni
Il termine risulta dalla combinazione di
buro(cratico) e (informa)tica, sul modello del
francese bureautique, coniato nel 1976
dallingegnere L. Naugés nel mondo anglofono, il
medesimo insieme di attività e sistemi viene
definito con la locuzione office automation,
ormai entrata nelluso comune anche in italiano.
Le aree di interesse della burotica sono la
redazione di documenti, la contabilità, lanalisi
dei dati, larchiviazione. Tra gli strumenti
utilizzati, i più diffusi sono la videoscrittura,
il foglio elettronico, larchivio computerizzato,
nonché, ai fini dello scambio di informazioni,
fax, posta elettronica e sistemi di
videoconferenza. I programmi di videoscrittura
(word processing) tramutano il computer in una
macchina da scrivere elettronica, con la quale
lutente può scrivere un testo, correggerlo,
spostarne delle parti, cancellarne altre,
inserire nuovi passaggi, tutto sullo schermo di
un monitor a conclusione del lavoro, il
documento può essere inviato a una stampante.
Rispetto a una macchina da scrivere, inoltre, gli
odierni sistemi di videoscrittura permettono di
creare documenti molto più sofisticati,
contenenti immagini, grafici, tabelle e ogni
genere di carattere speciale. Un foglio
elettronico (spreadsheet) consente di inserire un
testo in numerose righe e colonne ogni cella è
definita dalla riga e dalla colonna cui
appartiene e può contenere numeri, testo, formule
e complicate istruzioni per la manipolazione dei
dati. Gli archivi computerizzati (database) sono
programmi progettati per conservare le
informazioni in modo da poterle facilmente
richiamare o aggiornare. Essenziale per la
rapidità di elaborazione delle informazioni e lo
scambio dei dati è il collegamento dei computer
in una rete locale. Questo tipo di collegamento
avviene attraverso la cosiddetta LAN, una rete di
cavi circoscritta alledificio (o ai locali)
dellufficio. Diversamente dalla LAN, il
collegamento alla rete Internet, che permette di
trasmettere dati e messaggi a utenti distanti,
utilizza la rete telefonica pubblica o altri
sistemi di comunicazione più complessi, quali
linee telefoniche dedicate e trasmissioni via
satellite.
22
Terza Rivoluzione Industriale
Poter interagire facilmente con il calcolatore
rivoluziona il mondo del lavoro.
Schema riassuntivo degli eventi che hanno portato
alla Terza Rivoluzione Industriale 
fasi storiche Caratteri principali
I Rivoluzione Industriale Utilizzo del vapore per controllare le macchine durante l'estrazione dei metalli. Uso della prima forma di automazione il motore a vapore che sostituiva la forza animale.
II Rivoluzione Industriale Uso del petrolio per alimentare le macchine imbrigliamento dell'energia elettrica per automatizzare il settore industriale. In questa fase si denota ancora di più lo spostamento dell'attività economica dall'uomo alla macchina.
III Rivoluzione Industriale Organizzazione delle attività economiche della società. Dominio della mente uso di macchine a controllo numerico, software più potenti e sofisticati e Rete Internet
Con terza rivoluzione industriale si intendono
tutti i cambiamenti tecnologici e industriali
venutisi a creare dall'inizio degli anni
cinquanta del XX secolo fino ai giorni nostri.
23
Terza Rivoluzione Industriale
Alla fine del secondo millennio, e all'alba del
terzo, è in atto un'interazione di sei nuove
tecnologie - microelettronica, informatica,
telecomunicazioni, nuovi materiali di sintesi,
robotica e biotecnologia - per la creazione di
ciò che gli storici dell'economia chiameranno la
terza rivoluzione industriale. I progressi della
scienza di base in queste sei aree hanno creato
nuove tecnologie che hanno permesso la nascita, e
stanno permettendo il rapidissimo sviluppo, di un
insieme di nuove industrie, quali quella
informatica. Mentre le vecchie industrie sono
sottoposte ad un processo di re-invenzione. Il
retailing via Internet sostituisce il retailing
tradizionale. Ora, la fonte di ricchezza
dell'uomo, sta nel "sapere", nella "conoscenza".
L'uomo più ricco del mondo, Bill Gates, non
possiede risorse naturali e neppure eserciti. Per
la prima volta nella storia dell'uomo, la persona
più ricca del mondo possiede soltanto conoscenza.
L'economia basata sul sapere prende quindi il
posto dell'economia basata sull'industria. Ciò
che realmente cambia non sono le informazioni su
ciò che desideriamo acquistare, ma il modo in cui
acquistiamo i beni essenziali e ciò che
acquistiamo. Nella terza rivoluzione industriale,
i lavoratori stanno lasciando il settore
manifatturiero per entrare nei servizi.
24
Terza Rivoluzione Industriale
Intorno ai primi anni settanta un mutamento
profondo cominciò a investire alcuni settori
della grande industria. Iniziava a sentirsi il
bisogno di cambiamento a questa e ad altre
esigenze diede una risposta efficace e originale
una fabbrica giapponese di automobili, la Toyota,
grazie a una profonda trasformazione tecnologica
e dell'organizzazione del lavoro in fabbrica. Una
tale trasformazione viene resa possibile dalle
straordinarie innovazioni tecniche fondate sul
computer. Nel mondo industriale i computer hanno
rivelato la loro straordinaria potenzialità nella
capacità di sostituire lavoro umano, per la quale
secondo alcuni si è verificato un passaggio
storico dalla manifattura alla
macchino-fattura, una terza rivoluzione
industriale. È avvenuto qualcosa di
rivoluzionario le macchine sostituiscono non
solo le mani ma anche il cervello dei lavoratori.
25
Terza Rivoluzione Industriale
Lelettronica, la telematica e linformatica sono
i campi su cui è maggiormente incentrata la terza
rivoluzione industriale. Lelettronica studia
limpiego dellelettricità per elaborare e
trasmettere informazioni. Il più grande passo
avanti della storia di questo campo corrisponde
allinvenzione del personal computer (1977), un
apparecchio di piccolissime dimensioni alla
portata di tutti. Negli ultimi anni si è
particolarmente teso a potenziare enormemente i
computer riducendone allo stesso tempo la
grandezza. La diffusione dei PC è aumentata
considerevolmente dopo lavvento di Internet, la
più grande finestra sul mondo. Un'altra
importante innovazione è lintroduzione della
telematica. Questo campo comprende
telecomunicazioni e media. Infine linformatica
è linsieme degli studi incentrati
sullinformazione e sulla sua trasmissione.
Questi tre grandi settori hanno contribuito e
continueranno a contribuire non solo
allevoluzione tecnologica, ma anche al
cambiamento radicale della nostro modo di vivere.
26
Chi ha rivoluzionato il mondo dellinformatica
Molte persone hanno contribuito alla nascita,
alla crescita e alla diffusione di questa scienza
(Informatica) che ha pervaso qualsiasi settore,
fino alla vita quotidiana e all'intrattenimento
personale. Si ricordano i vincitori dellA.M.
Turing Award, che sono solo un piccolo gruppo di
persone rispetto a tutte quelle persone che hanno
contribuito e contribuiscono alla GRANDE
RIVOLUZIONE DELLINFORMATICA
27
Alan Mathison Turing Award
Lo A.M. Turing Award è assegnato annualmente
dalla Association for Computing Machinery, (ACM),
ad una personalità che eccelle per i contributi
di natura tecnica che ha dato alla comunità
informatica. Vengono considerati contributi al
settore dei computers duraturi e di elevata
importanza tecnica. Il fatto che l'ACM si dedica
primariamente al software e alla teoria
dell'elaborazione dei dati dell'ACM si riflette
nel fatto che nessuno dei premi riguarda
contributi strettamente dedicati all'hardware,
settore al quale si dedica primariamente lo
IEEE. Il premio è intitolato al matematico
inglese Alan Mathison Turing (1912 - 1954), in
riconoscimento del suo contributo unico e
originale alla nascita delle attività di calcolo
mediante dispositivi automatici.
28
Vincitori del Turing Award
1966 Alan J. Perlis (tecniche avanzate di
programmazione costruzione di compilatori)
1967 Maurice V. Wilkes (programma a
memorizzazione interna, librerie di programmi)
1968 Richard Hamming (metodi numerici
sistemi di codifica automatica codici a
rivelazione e correzione di errori) 1969
Marvin Minsky (intelligenza artificiale)
1970 James H. Wilkinson (analisi numerica
algebra lineare analisi all'indietro degli
errori) 1971 John McCarthy (intelligenza
artificiale) 1972 Edsger Dijkstra (scienza
e arte dei linguaggi di programmazione)
1973 Charles W. Bachman (tecnologia delle basi di
dati) 1974 Donald E. Knuth (analisi degli
algoritmi e disegno dei linguaggi di
programmazione) 1975 Allen Newell e
Herbert A. Simon (intelligenza artificiale
psicologia della cognizione umana elaborazione
di liste) 1976 Michael O. Rabin e Dana S.
Scott (macchine nondeterministiche) 1977
John Backus (sistemi di programmazione di alto
livello procedure formali per la specificazione
dei linguaggi di programmazione)
29
Vincitori del Turing Award
1978 Robert W. Floyd (metodologie per la
costruzione di software efficiente e
affidabile) 1979 Kenneth E. Iverson
(linguaggi di programmazione e notazione
matematica implementazione di sistemi
interattivi utilizzi educativi dell'APL
teoria e pratica dei linguaggi di
programmazione) 1980 C. Antony R. Hoare
(definizione e disegno dei linguaggi di
programmazione) 1981 Edgar F. Codd
(sistemi per la gestione delle basi di dati basi
di dati relazionali) 1982 Stephen A. Cook
(complessità delle computazioni) 1983 Ken
Thompson e Dennis M. Ritchie (teoria generica dei
sistemi operativi implementazione del sistema
operativo Unix) 1984 Niklaus Wirth
(sviluppo dei linguaggi per il computer)
1985 Richard M. Karp (teoria degli algoritmi, in
particolare teoria della NP-completezza)
1986 John Hopcroft e Robert Tarjan (disegno e
analisi degli algoritmi e delle strutture di
dati) 1987 John Cocke (teoria dei
compilatori architettura dei grandi sistemi
sviluppo dei computer RISC) 1988 Ivan
Sutherland (computer grafica) 1989 William
(Velvel) Kahan (analisi numerica) 1990
Fernando J. Corbató (CTSS Multics) 1991
Robin Milner (LCF ML CCS) 1992 Butler W.
Lampson (ambienti distribuiti di personal
computing) 1993 Juris Hartmanis e Richard
E. Stearns (teoria della complessità
computazionale)
30
Vincitori del Turing Award
1994 Edward Feigenbaum e Raj Reddy (sistemi
di intelligenza artificiale di larga scala)
1995 Manuel Blum (teoria della complessità
computazionale sue applicazioni alla
crittografia e verifica dei programmi)
1996 Amir Pnueli (logica temporale, verifica di
programmi e sistemi) 1997 Douglas
Engelbart (elaborazioni interattive) 1998
James Gray (elaborazione delle basi di dati e
delle transazioni) 1999 Frederick P.
Brooks, Jr. (architettura dei computer sistemi
operativi ingegneria del software) 2000
Andrew Chi-Chih Yao (teoria della computazione
incluse generazione di numeri pseudocasuali,
crittografia e complessità della comunicazione)
2001 Ole-Johan Dahl e Kristen Nygaard
(programmazione orientata agli oggetti)
2002 Ronald L. Rivest, Adi Shamir e Leonard M.
Adleman (crittografia con chiave pubblica)
2003 Alan Kay (programmazione orientata agli
oggetti) 2004 Vinton G. Cerf e Robert E.
Kahn (internetworking) 2005 Peter Naur
(Forma di Backus - Naur e Algol-60) 2006
Frances E. Allen (compilatori di codice)
31
Bibiliografia
http//it.wikipedia.org/wiki/ http//it.encarta.
msn.com/encyclopedia_761563863/Informatica.html
http//directory.fsf.org/category/educ/ http//w
ww.pacioli.net/ftp/maturita/Bettini/la_terza_rivol
uzione_industriale.htm
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