CdL Ingegneria delle Telecomunicazioni/Elettrica/Civile Economia e Organizzazione Aziendale Elementi di Economia Aziendale - PowerPoint PPT Presentation

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CdL Ingegneria delle Telecomunicazioni/Elettrica/Civile Economia e Organizzazione Aziendale Elementi di Economia Aziendale

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CdL Ingegneria delle Telecomunicazioni/Elettrica/Civile Economia e Organizzazione Aziendale Elementi di Economia Aziendale Prof. Ing. Marco Falagario – PowerPoint PPT presentation

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Title: CdL Ingegneria delle Telecomunicazioni/Elettrica/Civile Economia e Organizzazione Aziendale Elementi di Economia Aziendale


1
CdL Ingegneria delle Telecomunicazioni/Elettrica/C
ivileEconomia e Organizzazione
AziendaleElementi di Economia Aziendale
  • Prof. Ing. Marco Falagario
  • m.falagario_at_poliba.it

2
Programma del Corso
  • Elementi di economia
  • Microeconomia concetti generali e teoria della
    domanda e dellofferta
  • Macroeconomia circuito del reddito e PIL
  • Limpresa
  • Natura giuridica dellimpresa
  • Il bilancio e la contabilità generale
  • Contabilità industriale
  • Budget
  • Le funzioni aziendali
  • Tecniche di programmazione della produzione
  • La Work Breakdown Structure
  • Il diagramma di Gantt
  • CPM e PERT
  • Cenni di analisi degli investimenti
  • Appunti del corso
  • Sameulson, Nordhaus, Economia, McGraw Hill, 2002.
    Cap. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 20, 21.

3
Leconomia
  • Scienza della ricchezza o della scarsità? (Thomas
    Carlyle La scienza triste)
  • Studio del modo in cui le società utilizzano
    risorse scarse per produrre beni utili e di come
    tali beni vengono distribuiti (Paul A. Samuelson)

Efficienza impossibilità di migliorare le
condizioni di un soggetto senza peggiorare quelle
di qualcun altro (W. Pareto).
4
Il metodo delleconomia
3. POLITICHE La politica economica si occupa di
controllare o modificare il comportamento del
sistema economico o delle sue componenti.
2. PRINCIPI O TEORIE La teoria economica elabora
generalizzazioni riguardanti il sistema economico
o le sue componenti.
INDUZIONE
DEDUZIONE
1. FATTI Leconomia descrittiva o empirica si
occupa della raccolta dei fatti rilevanti per lo
studio di un particolare problema o di uno
specifico aspetto del sistema economico e della
verifica delle ipotesi sulla base di tali fatti
per conferire validità scientifica alle teorie.
5
Micro e Macro/1
Microeconomia (A. Smith, 1776) studio del
funzionamento dei singoli mercati. The Wealth of
Nations - come vengono fissati i singoli
prezzi - meccanismi di determinazione dei prezzi
di terra, lavoro e capitale - punti di forza e
di debolezza del meccanismo del mercato. Teoria
della mano invisibile
6
Micro e Macro/2
Macroeconomia (J.M. Keynes, 1936) studio del
funzionamento complessivo dei sistemi
economici. General theory of Employment,
Interest and Money - cause dei cicli economici
in cui si alternano fasi di elevata
disoccupazione e inflazione.
7
Definizioni
Cicli economici fluttuazioni del prodotto
nazionale, del reddito e della occupazione
totali, di durata variabile tra 2 e 10 anni e
caratterizzate dalla diffusa e simultanea
espansione o contrazione in molti settori
delleconomia. (PIL effettivo aumenta rispetto al
potenziale, o diminuisce)
Crescita economica aumento della produzione
totale di un Paese nel corso del tempo (periodo
di osservazione superiore ai 10 anni)
8
La logica economica
Gli studiosi adottano il metodo scientifico
(osservazione dei fenomeni economici, ricorso a
statistiche e dati storici per interpretarli).
  • Errori comuni
  • errore del post hoc
  • ipotesi della parità di altre condizioni
  • errore di composizione (ciò che vale per una
    parte del sistema non è detto che valga per
    lintero sistema).

9
Tre problemi
  • Cosa produrre? (E in che quantità?)
  • Come produrre? (Quali tecnologie?)
  • Per chi produrre? (Come distribuire i prodotti?)
  • Prodotti beni (materiali) o servizi
    (immateriali)

10
Economia
Economia positiva - perché i medici guadagnano
più dei portieri? - qual è limpatto dei computer
sulla produttività? Pur trattandosi di domande
alle quali è difficile rispondere, la soluzione
può essere ricavata facendo riferimento
allanalisi e ai fatti empirici. Economia
normativa - si dovrebbe chiedere ai poveri di
lavorare se vogliono ricevere i sussidi dello
Stato? - si dovrebbe aumentare la disoccupazione
per assicurare che linflazione da prezzi non
acceleri troppo? Si tratta di principi di
carattere etico e norme di equità.
11
Gli obiettivi economici
  • Crescita economica
  • Piena occupazione
  • Efficienza economica
  • Stabilità di prezzi
  • Libertà economica
  • Equa distribuzione del reddito
  • Sicurezza economica
  • Bilancia commerciale

12
Economie di mercato e pianificate
  • Due modi in cui organizzare un sistema economico
  • Lo Stato prende la maggior parte delle decisioni
    economiche, e coloro che si trovano al vertice
    della gerarchia impartiscono le direttive
    economiche ai soggetti situati più in basso
  • Le decisioni vengono prese dai mercati sui quali
    gli individui o le imprese accettano di scambiare
    input e output, di solito tramite pagamenti in
    denaro.

Economia di mercato gli individui e le imprese
prendono le principali decisioni sulla produzione
e sul consumo.
Economia pianificata lo Stato prende tutte le
decisioni relative alla produzione e alla
distribuzione.
Economia mista comprendono alcuni elementi delle
economie di mercato e altri delle economie
pianificate.
13
I fattori di produzione (input)
Sono beni e servizi utilizzati dalle imprese nei
loro processi produttivi. Un sistema economico
impiega la tecnologia esistente per combinare gli
input al fine di produrre gli output.
  • Terra (risorse naturali)
  • Lavoro (e knowhow)
  • Capitale (beni durevoli impianti,
    infrastrutture, ecc.). Sono beni prodotti al fine
    di produrre altri beni.

14
La Frontiera delle Possibilità Produttive
Burro o cannoni?
15
Definizioni/1
Frontiera delle possibilità produttive indica la
quantità massima di produzione ottenibile da un
sistema economico, date la conoscenza tecnologica
e la quantità di input di cui si dispone. Costo
opportunità indica il valore del bene o servizio
cui si è rinunciato.
16
Definizioni/2
Efficienza allocativa le risorse devono essere
destinate alla produzione dei beni e servizi più
richiesti dalla società. Efficienza
produttiva per ottenere i beni e servizi
desiderati devono essere utilizzate le tecniche
produttive meno costose.
17
F.P.P. nel tempo anno n
Consumi o investimenti?
18
F.P.P. nel tempo anno n 1
Consumi o investimenti?
19
Applicazione della FPP
Luso alternativo delle risorse (trade-off)
ovvero scelta di allocazione delle risorse.
Esempio il tempo.
20
Il mercato (1)
Un mercato è un luogo (reale o ideale) di
incontro tra venditori (offerta) e acquirenti
(domanda). Risultato dellincontro è la
determinazione delle quantità e dei prezzi. I
prezzi coordinano le decisioni dei produttori e
dei consumatori. Se p?, acquisti?, produzione?
se p ?, acquisti ?, produzione ?.
21
Il mercato (2)
  • Equilibrio di mercato
  • punto in cui la quantità offerta dai venditori è
    uguale alla quantità richiesta dai compratori.

I mercati operano simultaneamente per determinare
un equilibrio generale di prezzi e produzione.
22
Il mercato (3)
  • Cosa? c domanda (voto del portafoglio dei
    consumatori)
  • Come? c concorrenza (tecnologia).
  • Per chi? c redditi (prezzo dei fattori di
    produzione determinano salari, rendite, profitti)

23
Il mercato (4)
Cosa? - consumatori nelle decisioni
quotidiane - consumatori in base a ciò che
offrono i produttori
24
Il mercato (5)
Come? profitto (ricavo netto) valore totale
delle vendite costi totali. Es. locomotive a
vapore anziché cavalli (vapore meno costoso per
unità di lavoro utile)
25
Il mercato (6)
Per chi? dipende dalla domanda e dallofferta
sul mercato dei fattori di produzione. Reddito
della popolazione quantità di fattori (ore di
lavoro, ettari di terra,..) prezzi dei fattori
(salari, rendite,..)
26
I settori economici
  • Primario legato alle risorse della terra
    (agricoltura, pesca,..)
  • Secondario legato alla trasformazione dei beni
    fisici del settore primario (grano in pasta)
  • Terziario rappresentato dai servizi (biglietto
    aereo,..)

27
Tipologie produttive
Prodotti standardizzati (commodities) processo
di approvvigionamento è caratterizzato da un
ridotto numero di flussi informativi e alto
livello di codifica. Prodotti personalizzati
(customizzati) processo di approvvigionamento è
caratterizzato da transazioni con elevati flussi
informativi a diversi livelli di codifica.
28
Il circuito del mercato
Acquisti
Prodotti

Mercato degli output
Famiglie
Imprese
Mercato degli input

Lavoro Terra Capitale
Salario Rendita Interesse
29
La mano invisibile
Adam Smith esamina il problema dellarmonia tra
profitto privato e interesse pubblico. Egli
sostiene che lindividuo agisce esclusivamente
per la propria sicurezza e il proprio tornaconto
in questo è guidato da una mano invisibile
che lo porta a perseguire un fine estraneo alle
proprie intenzioni. Nel fare i propri interessi,
spesso, promuove anche quelli della società in
maniera molto più efficace di quando si propone
di promuoverli realmente.
Linterferenza dello Stato nelleconomia è
dannosa.
30
Il mercato concorrenziale perfetto
  • In un mercato concorrenziale perfetto viene
    massimizzata la produzione di ricchezza
  • Il mercato opera come una mano invisibile di
    distribuzione ottimale delle risorse (A. Smith,
    1776)

31
Alcuni parametri fondamentali delle moderne
economie avanzate
  • Specializzazione e scambi (globalizzazione)
  • Moneta (mezzo di scambio e di misura)
  • Capitale (accumulo di ricchezza per produzioni
    future)

32
Specializzazione e scambi
Specializzazione concentrazione degli sforzi
degli individui su un particolare insieme di
attività, affinché ogni individuo o Paese possa
utilizzare al meglio le proprie capacità e
risorse. ? Non tanto e male, ma poco e bene. La
divisione del lavoro. Vantaggi negli scambi ?
globalizzazione
33
Principio del vantaggio comparato
Ogni paese avrà un vantaggio se si specializzerà
nella produzione ed esportazione dei beni che può
produrre a un costo relativamente basso (nei
quali è relativamente più efficiente di altri
paesi) al contrario, ogni paese avrà un
vantaggio se importerà i beni che produce ad un
costo relativamente elevato (nei quali è
relativamente meno efficiente di altri paesi).
34
La globalizzazione
Assemblaggio in Indonesia, Malaysia e Cina (era
in Giappone)
Capelli dal Giappone
Stampi e vernici dagli USA
Plastica da Taiwan
Cotone per vestiti dalla Cina
35
Moneta
  • Consente agli individui di scambiare gli output
    specializzati che producono per ottenere la vasta
    gamma di beni e servizi prodotti da altri.
  • La moneta è
  • mezzo comune di pagamento
  • lubrificante degli scambi.
  • Bisogna stare attenti allinflazione (politica
    monetaria della Banca Centrale).
  • ? Oculata gestione nellofferta di moneta.

36
Capitale (1)
Strumenti di produzione a loro volta prodotti,
input durevoli che sono allo stesso tempo un
output del sistema economico. Differenze tra i
tre fattori produttivi lavoro e terra (fattori
di produzione primari) lofferta è determinata
da fattori non economici (tasso di fertilità e
geografia del paese) capitale deve essere
prodotto, prima di poter essere utilizzato
Gran parte dellattività economica consiste nel
sacrificare il consumo presente per incrementare
il capitale. Ogni volta che si investe si
accresce la produttività futura.
37
Capitale (2)
Il capitalismo prende il nome dalla capacità
degli individui di possedere e sfruttare il
capitale. Benché la società occidentale sia
basata sulla proprietà privata, i diritti di
proprietà sono limitati. La risorsa più
importante (il lavoro) non può diventare un bene
da acquistare e vendere come fosse una proprietà
privata.
38
Il ruolo economico dello stato/1
Economia di mercato gtgtgt beni e servizi scambiati
liberamente. Problemi - inquinamento -
disoccupazione - ricchezza/povertà.
39
Il ruolo economico dello stato/2
  • Aumentare lefficienza favorendo la concorrenza
  • Promuovere lequità
  • Favorire la stabilità e la crescita
    macroeconomica

40
Efficienza
Adam Smith riconobbe che le virtù del meccanismo
del mercato si realizzano completamente solo
quando sono presenti i freni e gli equilibri
imposti dalla concorrenza perfetta
Situazioni anomale - concorrenza imperfetta -
esternalità - beni pubblici.
41
Concorrenza imperfetta
Monopolio. Il mercato presenta un unico fornitore
o comunque un numero ristretto di fornitori.
RIMEDIO
Leggi antitrust, in generale incentivare la
concorrenza nazionale ed estera.
42
Esternalità
Imprese o individui impongono costi o benefici ad
altri soggetti al di fuori delle relazioni di
mercato.
RIMEDIO
Regolamentazioni per controllare le esternalità
quali linquinamento atmosferico e idrico.
43
Beni pubblici
  • Esempio di esternalità positive sono
    caratterizzati da
  • il costo sostenuto per estendere il servizio ad
    un individuo è zero
  • è impossibile impedire agli individui di farne
    uso.

Prezzo dei beni pubblici le imposte sui redditi
personali e sulle imprese (non volontarie).
44
Equità
I mercati non producono necessariamente una
distribuzione del reddito che si possa
considerare socialmente equa. È possibile che
uneconomia di mercato determini disuguaglianze
di reddito e consumo inaccettabili per gli
elettori.
RIMEDIO
Imposizione fiscale progressiva Trasferimenti
pubblici
45
Crescita e stabilità macroeconomiche
Politiche da adottare 1. politiche fiscali
(rappresentano il potere di far pagare le imposte
e di spendere) 2. politiche monetarie
(consistono nella determinazione dellofferta di
moneta e dei tassi di interesse)
46
Riepilogo ruolo dello Stato
47
La domanda
La quantità acquistata di un bene dipende dal
prezzo (senso comune e osservazioni
scientifiche). Relazione tra prezzo di mercato di
un bene e la quantità richiesta (a parità di
altre condizioni) scheda di domanda o curva di
domanda Legge della domanda con pendenza negativa
(verificata per qualsiasi tipo di bene).
48
Curva della domanda
  • Effetto sostituzione
  • Effetto reddito

49
Definizioni
EFFETTO SOSTITUZIONE la tendenza di un
consumatore è di consumare un maggior
quantitativo di un bene quando il suo prezzo
relativo scende (sostituendo quel bene ad altri)
e di consumare un minor quantitativo di quel bene
quando il suo prezzo relativo sale (sostituendo
quel bene con altri) EFFETTO REDDITO variazione
della quantità domandata di un bene perché la
variazione del prezzo ha leffetto di mutare il
reddito reale del consumatore.
50
Significato della domanda
La curva di domanda del mercato si ottiene
sommando le quantità domandate da tutti gli
individui ad ogni livello di prezzo. Es. i
computer
51
Determinanti della domanda
  • Reddito medio
  • Dimensioni del mercato
  • Prodotti correlati (sostitutivi e complementari)
  • Gusti o preferenze
  • Influenze particolari

52
Evoluzioni della domanda (1)
53
Evoluzioni della domanda (2)
54
Fattori di influenza della domanda nel settore
automobilistico
55
Lofferta
La scheda di offerta di un bene (e la sua
rappresentazione grafica, la curva di offerta)
mostra la relazione esistente tra il prezzo di
mercato e la quantità di tale bene che le imprese
desiderano produrre e vendere, a parità di altri
fattori. Andamento della curva di offerta
crescente
56
Curva dellofferta
  • Legge dei rendimenti decrescenti

57
Legge dei rendimenti decrescenti
Aggiungendo quantità addizionali di un input,
mantenendo costanti tutti gli altri, si
otterranno quantità di output sempre minori. Es.
prezzi dei fattori produttivi.
58
Determinanti dellofferta
  • Costo di produzione
  • Prezzi dei fattori produttivi
  • Progresso tecnologico
  • Prezzi dei beni correlati
  • Politiche governative
  • Influenze particolari

59
Spostamenti della/sulla curva
60
Fattori di influenza dellofferta nel settore
automobilistico
61
Equilibrio di domanda e offerta
62
Perché è un equilibrio stabile?
63
Il problema dei prezzi amministrati
64
Rendita del consumatore e rendita del produttore
prezzo
Rendita del consumatore
P
Rendita del produttore
quantità
Q
65
Variazioni della domanda
66
Variazioni dellofferta
67
Effetto su prezzo e quantità di diverse
variazioni di domanda e offerta
68
Il monopolio
  • Il monopolista può decidere il prezzo o la
    quantità venduta

69
Elasticità di domanda
dQ/Q
E
dP/P
70
Definizione (1)
Lelasticità della domanda rispetto al prezzo è
definita come variazione percentuale della
quantità domandata divisa per la variazione
percentuale del prezzo. Lelasticità dei singoli
beni rispetto al prezzo dipende da fattori
economici, e tende a essere più elevata per i
beni di lusso, quando sono disponibili beni
sostitutivi e quando i consumatori hanno più
tempo per adattare il loro comportamento alla
nuova situazione.
71
Definizione (2)
Egt1 domanda elastica E1 domanda a elasticità
unitaria Elt1 domanda anelastica
72
Aspetti fondamentali dellelasticità della domanda
  • Elasticità sempre positiva
  • La definizione di elasticità si riferisce a
    variazioni percentuali
  • Il significato di P e Q è di quantità medie
  • Elasticità non è sinonimo di pendenza!

73
Esempio
74
Elasticità della domanda e ricavo totale
domanda anelastica P ? ? RT ? domanda
elastica P ? ? RT ? domanda a elasticità
unitaria P ?? ? RT K
75
Elasticità di offerta
Lelasticità dellofferta rispetto al prezzo è
definita come variazione percentuale della
quantità offerta divisa per la variazione
percentuale del prezzo.
Egt1 offerta elastica E1 offerta a elasticità
unitaria Elt1 offerta anelastica
76
Fattori dinfluenza dellelasticità dellofferta
  • Facilità nellaumentare la produzione (gli input
    devono essere facilmente reperibili come ad es.
    nellindustria tessile e non limitata come le
    miniere doro in Sudafrica)
  • Periodo di tempo preso in considerazione

77
1 Esempio i problemi dellagricoltura
Domanda anelastica
Un aumento dellofferta fa diminuire i ricavi dei
produttori
78
1 Esempio soluzione
Per far fronte alla diminuzione dei redditi, gli
agricoltori hanno esercitato pressioni sui
governi. Misure di sostegno, limitazioni delle
importazioni tramite limposizione di dazi
doganali, sovvenzioni. I governi adottano misure
di sostegno agli agricoltori per indurli a
produrre meno.
79
2 Esempio imposta sulla benzina
Offerta elastica, domanda anelastica
Il prelievo fiscale danneggia soprattutto i
consumatori
80
Utilità
  • Jeremy Bentham (1748-1832)
  • Utilità soddisfacimento
  • Concetto ordinale e non cardinale (come la
    qualità)
  • Il paradosso del valore

81
Utilità totale e marginale
Utilità totale
Utilità marginale
Legge dellutilità marginale decrescente
allaumentare del consumo di un bene, la sua
utilità marginale tende a diminuire.
82
Condizione di equilibrio (1)
Il consumatore che disponga di un reddito R
destinato al consumo di n prodotti lo ripartisce
in maniera tale che risulti
Principio di utilità marginali uguali per euro
speso per ciascun bene
83
Condizione di equilibrio (2)
La condizione è necessaria! Se (UM/P)A?, acquisti
di A?, altri beni ? Se (UM/P)A ?, acquisti di A
?, altri beni ?
84
La curva di domanda
Perché la pendenza negativa?
Si consideri (UM/P)A con UMinizialmente
costante. Se P?, (UM/P)? ? acquisti di A ? Se P?,
(UM/P)? ? acquisti di A ?
I beni possono essere - sostitutivi -
complementari - indipendenti
85
Il paradosso del valore
Niente è più utile dellacqua, ma con essa non
si può acquistare praticamente nulla. Al
contrario, un diamante ha uno scarso valore
duso, ma può essere spesso scambiato con
moltissimi altri beni. (Adam Smith, 1776)
Maggiore è la quantità disponibile di un bene,
meno desiderabile sarà lultima unità consumata.
86
Scelte del consumatore
Vilfredo Pareto (1848-1923) analizza il
comportamento del consumatore attraverso le curve
di indifferenza.
  • Il consumatore preferisce A a B
  • Il consumatore preferisce B ad A
  • Il consumatore è indifferente

87
Costruzione della curva di indifferenza
La curva di indifferenza è quella curva i cui
punti rappresentano le possibilità di consumo
riguardo le quali il consumatore è indifferente
(sono tutte ugualmente desiderabili).
88
Legge della sostituzione
Quanto più un bene è scarso, tanto maggiore è il
suo valore relativo di sostituzione la sua
utilità marginale cresce rispetto allutilità
marginale del bene che è diventato
abbondante. Il rapporto di sostituzione (anche
saggio marginale di sostituzione) indica la
quantità a cui si rinuncia del bene 1 per
sostituirlo con il bene 2.
89
Curva di indifferenza
Pendenza della curva misura dellutilità
marginale relativa dei beni, ovvero delle
condizioni di sostituzione.
Lo spostamento sulla curva non provoca variazioni
di soddisfacimento dellindividuo lo spostamento
in direzione nord-est provoca livelli di
soddisfacimento sempre maggiori.
90
La retta (o vincolo) di bilancio
Q1 R/P1
La retta di bilancio rappresenta lammontare
massimo di reddito che il consumatore può
destinare allacquisto di un determinato paniere
di beni.
Q2 R/P2
91
Retta di bilancio e massimizzazione dellutilità
totale
Q1 R/P1
Umax c UM1/P1 UM2/P2
Q2 R/P2
92
Variazione del reddito
Q1 R/P1
Q2 R/P2
93
Variazione di P2
Q1 R/P1
Q2 R/P2
94
Funzione di produzione
La funzione di produzione è la relazione tra la
quantità massima di output ottenibile e la
quantità di input necessaria per ottenerla, per
un determinato livello di conoscenze tecnologiche.
95
Prodotto totale, medio e marginale
  • Prodotto totale quantità totale di output
    prodotto in unità fisiche.
  • Prodotto marginale output aggiuntivo
    conseguente allaumento di una unità di input,
    fermi restando tutti gli altri.
  • Prodotto medio output totale per unità totali
    di input.

96
Esempio
97
Legge dei rendimenti decrescenti
Produzione totale
Produzione marginale
Aumentando un solo input (e lasciando costanti
tutti gli altri) loutput marginale è decrescente.
98
Rendimenti di scala
99
Breve periodo e lungo periodo
Affinché la produzione sia efficiente è
necessario disporre di tempo (oltre che degli
input tradizionali come il lavoro).
  • Breve periodo si possono modificare solo gli
    input variabili (materiali e lavoro)
  • Lungo periodo si possono modificare gli input
    variabili e i fattori fissi (capitale)

100
Progresso tecnologico
Il progresso tecnologico si riferisce a
miglioramenti dei processi produttivi di beni e
servizi, a variazioni di prodotti già esistenti o
allintroduzione di nuovi prodotti.
Innovazione di processo migliorano o vengono
introdotte tecniche produttive.
Innovazione di prodotto vengono introdotti sul
mercato prodotti nuovi o migliori.
101
Misura delle prestazioni economiche
Es.
102
Tre problemi macroeconomici
- Perché a volte la produzione e loccupazione
diminuiscono e come si può ridurre la
disoccupazione? - Qual è lorigine
dellinflazione e come si può tenerla
sottocontrollo? - Come può una nazione aumentare
il proprio tasso di crescita economica? John
Maynard Keynes (1883-1946) The General Theory
of Employment, Interest and Money
103
Obiettivi della macroeconomia
104
Produzione
Prodotto Interno Lordo (PIL) valore di mercato
di tutti i prodotti finiti realizzati in un paese
nel corso di un determinato periodo (usualmente
lanno). Due modi per misurarlo - PIL
nominale - PIL reale. PIL Potenziale
produzione realizzabile in condizioni di elevato
(pieno) impiego delle risorse.
105
Disoccupazione (1)
disoccupati
Tasso di disoccupazione
x 100
forza lavoro
Il tasso di disoccupazione si ottiene calcolando
la percentuale di disoccupati sulla forza lavoro,
che comprende tutte le persone occupate e quelle
disoccupate in cerca di impiego, mentre esclude i
disoccupati che non cercano lavoro.
106
Disoccupazione (2)
Dalla sua introduzione allinizio degli anni 50,
lindagine svolge un ruolo di primo piano nella
documentazione statistica e nellanalisi della
situazione occupazionale in Italia. Il campione
di circa 77 mila famiglie è intervistato ogni
trimestre. La rilevazione è continua e i
risultati sono diffusi a cadenza trimestrale.
107
Disoccupazione (3)
Persone (migliaia di unità) in cerca di
occupazione per ripartizione geografica
108
Inflazione
Lindice dei prezzi è una misura del livello
medio dei prezzi, linflazione denota un aumento
del livello generale dei prezzi e il tasso di
inflazione è la velocità di variazione del
livello generale dei prezzi e si misura
- Indice dei prezzi al consumo (IPC) - Deflatore
del PIL - Indice dei prezzi allingrosso (IPI)
109
Gli indici dei prezzi al consumo (1)
In Italia il calcolo dellindice è affidato
allIstituto Nazionale di Statistica. LISTAT
produce tre diversi indici dei prezzi al
consumo 1. il NIC misura linflazione a livello
dellintero sistema economico. Per gli organi di
governo questo è il parametro di riferimento per
la realizzazione delle politiche economiche 2.
il FOI si riferisce ai consumi dellinsieme delle
famiglie che fanno capo ad un lavoratore
dipendente 3. lIPCA è stato sviluppato per
assicurare una misura dellinflazione comparabile
a livello europeo.
110
Gli indici dei prezzi al consumo (2)
NIC e FOI si basano sullo stesso paniere ma il
peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso,
a seconda dellimportanza che questi rivestono
nei consumi della popolazione di riferimento (per
il NIC la popolazione italiana, per il FOI
linsieme delle famiglie che fanno capo a un
operaio o impiegato). IPCA e NIC hanno la stessa
popolazione di riferimento ma IPCA esclude dal
paniere (sulla base di un accordo comunitario) le
lotterie, il lotto, i concorsi pronostici e i
servizi relativi alle assicurazioni sulla
vita. Concetto di prezzo NIC e FOI prezzo pieno
di vendita, IPCA prezzo effettivamente pagato dal
consumatore.
111
Obiettivi della politica macroeconomica
  • PIL ?
  • Tasso di Disoccupazione ?
  • Tasso di inflazione D

112
Strumenti della politica macroeconomica
Uno strumento di politica economica è una
variabile sotto il controllo del governo.
  • Politica fiscale o di bilancio
  • Politica monetaria
  • Politica dei redditi

113
I rapporti internazionali
Esportazioni nette esportazioni -
importazioni Aspetti fondamentali dei r. i. -
politiche commerciali - gestione della finanza
internazionale.
114
Offerta aggregata
115
Domanda aggregata
116
Lequilibrio macroeconomico
117
Domanda e offerta aggregata
118
Il circuito del reddito
Acquisto beni e servizi finali
Remunerazione dei fattori produttivi
119
PIL e RIL
  • PIL C I G X
  • C Consumi
  • I Investimenti
  • G Spesa pubblica
  • X Esportazioni nette
  • RIL Reddito Interno Lordo compresi gli
    ammortamenti.

120
PIL RIL
  • Metodo dei costi o dei redditi misura del RIL
  • Metodo del flusso dei prodotti misura del PIL
  • Il problema dei doppi conteggi il Valore
    Aggiunto

121
Il valore aggiunto
122
PIL, prezzi, ammortamenti, G
  • PIL reale e PIL nominale
  • Il deflatore del PIL
  • Investimenti lordi e investimenti netti
  • Invest. netti invest. lordi ammortamenti
  • Composizione di G spesa pubblica senza
    considerare i trasferimenti e gli interessi sul
    debito pubblico.

123
Il deflatore un esempio (1)
Produzione di grano nella nazione X 1000
quintali lanno 1 al prezzo di 1 /quintale 1010
quintali lanno 2 al prezzo di 2 /quintale
Il PILN è cresciuto del 102 in un anno!
124
Il deflatore un esempio (2)
Sia 1 lanno base ? P11 Deflatore del PIL
P22/1. Il PILR2 è allora
Il PILR è cresciuto del 1.
125
Consumo e investimenti
Il consumo rappresenta la componente più
importante del PIL (circa 2/3 del totale). Il
settore più in crescita è quello dei
servizi. Linvestimento consiste nellaggiunta
di capitale sociale nazionale di costruzioni,
attrezzature, software e scorte nel corso di un
anno. I conti nazionali comprendono in prevalenza
il capitale tangibile (edifici, computer,..), ma
trascurano la maggior parte dei beni intangibili
(ricerca e sviluppo, spese di istruzione,..).
126
La Pubblica Amministrazione
Metodo del flusso di prodotti. Inclusi beni di
consumo (cannoni per lesercito) e di
investimento (computer e strade), esclusi
trasferimenti pubblici (interesse sul debito
pubblico). Metodo dei costi o dei
redditi. Incluse imposte dirette e indirette. Le
imposte dirette sono quelle applicate
direttamente agli individui e alle imprese,
comprendenti le imposte sul reddito, sui proventi
del lavoro e sui profitti. Si contrappongono alle
imposte indirette, che sono applicate ai beni e
servizi e quindi solo indirettamente alle
persone.
127
PIL e PNL
  • PIL valore di mercato di tutti i prodotti
    finiti realizzati allinterno di un paese nel
    corso di un determinato periodo.
  • PIN PIL ammortamenti degli investimenti
  • PNL valore di mercato di tutti i prodotti
    realizzati da fattori di produzione di proprietà
    dei cittadini di un paese in un determinato
    periodo.

128
IPC un esempio (1)
Tre beni - generi alimentari (spesa dei
consumatori 20) - abitazioni (spesa dei
consumatori 50) - cure mediche (spesa dei
consumatori 30) Anno base 2004 ? si assegna il
valore 100 al prezzo di ciascun bene ?
129
IPC un esempio (2)
Nel 2005 aumenti dei prezzi - generi alimentari
2 ? 102 - abitazioni 6 ? 106 - cure mediche
10 ? 110
Il tasso di inflazione nel 2005 è allora
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