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Monitoraggio del benessere fetale

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Monitoraggio del benessere fetale Prof. M.Fichera La flussimetria La circolazione cerebrale: Nei feti con IUGR si osserva un PI ridotto a livello dell arteria ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Monitoraggio del benessere fetale


1
Monitoraggio del benessere fetale
  • Prof. M.Fichera

2
Ecografia
  • Essa consente, mediante diversi dati biometrici
    di valutare laccrescimento del feto.
  • Tutte le biometrie vanno ovviamente correlate a
    curve di accrescimento in funzione della
    settimana gestazionale.
  • (Si utilizzano normalmente come limiti,
  • il 10 ed il 90 percentile.)

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Ecografia
  • Diametro Biparietale (DBP)
  • E stato il primo parametro biometrico proposto
    ed è tuttora uno dei più utilizzati.
  • Esso misura lampiezza massima della scatola
    cranica a livello dei punti più sporgenti delle
    ossa parietali.

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Ecografia
  • Diametro Biparietale (DBP)
  • E realizzabile dalla 11-12settimana la curva
    del diametro biparietale cresce linearmente fino
    alla 34 settimana, poi presenta una flessione
    fisiologica.
  • Viene utilizzato sia per valutare lepoca
    gestazionale, sia per monitorare la crescita
    fetale e riconoscerne even-tuali alterazioni.

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Ecografia
  • La circonferenza cranica ( CC )
  • Per ovviare ai problemi di misura del DBP in
    funzione della forma del cranio, la tecnica più
    corretta è quella di misurare la circon-ferenza
    cranica.
  • Analogamente al DBP anche la CC presenta un
    progressivo incre-mento con il procedere della
    gra-vidanza con un modico rallenta-mento in
    prossimità del termine.
  • È più indipendente dalla va-riabilità della forma
    del cranio e per questo, più attendibile del DBP
    per la stima dellepoca gestazionale e la
    valutazione dell accrescimento fetale.

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Ecografia
7
Ecografia
  • Biometria del tronco
  • Le prime misure sono state effettuate a livello
    toracico, ma il piano di scansione è difficile da
    standardizzare ed interessa organi poco sensibili
    alle variazioni del peso fetale.
  • Oggi si utilizzano esclusivamente le misure
    addominali.

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Ecografia
  • Biometria delladdome fetale
  • Una corretta valutazione biometrica delladdome
    fetale trova indicazioni per la stima del peso e
    la valutazione della simmetria dello sviluppo
    fetale in correlazione con laccre-scimento
    dellestremo cefalico.
  • Il piano di scansione ideale è su un piano
    trasversale perpendicolare alla colonna
    vertebrale allaltezza del ramo di comunicazione
    portale che deriva dalla vena ombelicale.

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Ecografia
  • La circonferenza addominale ( CA )
  • Permette di evitare gli errori dovuti alla
    posizione fetale.
  • I valori normali sono nettamente inferiori a
    quelli del DBP allinizio della gravidanza,
    mentre poi si equivalgono, per superarli infine
    durante il terzo trimestre.
  • La crescita maggiore si verifica intorno alla
    32a settimana.

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Ecografia
  • La circonferenza addominale
  • Per monitorare lo sviluppo e la crescita del feto
    è stata da Campbell introdotta la valutazione del
    rapporto CC/CA.
  • Durante il secondo trimestre tale rapporto è gt1
    per il maggiore sviluppo della sezione cefalica.
  • Durante il terzo trimestre tale rapporto inizia a
    diminuire per laumento dei tessuti molli
    sottocutanei addominali ed il relativo incremento
    degli organi splancnici. Tra la 32 e la 35
    settimana i due valori sono pressochè uguali.
    Dopo la 35 avviene linversione del rapporto,che
    rimane lt1 fino a termine di gravidanza.

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Diagnosi strumentale del IUGR Ecografia
12
Ecografia
13
Ecografia
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Ecografia
  • Biometria degli arti
  • La misura del femore è utile per riconoscere le
    anomalie della crescita fetale.
  • Il femore è riconoscibile in quanto struttura
    ipereco-gena ed ha prima della 25 settimana un
    aspetto li-neare, dopo tale epoca assume un
    aspetto a mazza da golf.

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Ecografia
  • Biometria degli arti
  • E utile valutare anche le altre strutture ossee
    ed in particolare, le ossa lunghe (omero) per
    escludere alcune displasie ossee.
  • Prima della 22 settimana la lunghezza dellomero
    corri-sponde allincirca a quella del femore, ma
    con il progredire della gravidanza quella del
    femore diventa relativamen-te maggiore.

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Ecografia
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Ecografia
  • Misure degli annessi fetali
  • Lo spessore della placenta aumenta durante tutta
    la gravidanza fino alla 37 settimana e Grannum
    ne ha descritto dei gradi di senescenza
    fisiologica.
  • Una senescenza avanzata viene spesso osservata
    nella S.F.C.

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Ecografia
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Ecografia
  • Liquido Amniotico
  • Il volume del L.A. può essere valutato
    ecograficamente mediante la misura dello spessore
    della falda più grande, o mediante la valutazione
    dell AFI (amniotic fluid index) che si ottiene
    dividendo il contenuto uterino in 4 quadranti e
    sommando le misurazioni delle tasche di L.A. di
    ciascun quadrante.

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Ecografia
  • Liquido Amniotico
  • Il valore normale dell AFI è compreso tra 5 e
    20.
  • Se il valore è lt5 si parla di oligoamnios, mentre
    in caso di poliamnios si hanno valori superiori a
    20.

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Determinazione ecografica esatta delletà
gestazionale
  • Un anomalia nello sviluppo intrauterino può
    essere interpretata correttamente solo se si ha
    lesatta conoscenza delletà gestazionale.
  • Quando esiste un dubbio sulla data dinizio della
    gravidanza, lecografia può fornire una
    valutazione precisa, a condizione che essa sia
    effettuata prima della 22 settimana di
    amenorrea.

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Determinazione ecografica esatta delletà
gestazionale
  • Fino a 12 settimane di amenorrea la misura del
    CRL dellembrione permette una determinazione con
    margine derrore di più o meno 4 giorni.
  • Tra la 13 e la 21 settimana di amenorrea il
    margine di errore sale a più o meno 7 giorni
    valutando sia il DBP, sia la lunghezza del
    femore.

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Determinazione ecografica esatta delletà
gestazionale
  • Superata questepoca linfluenza ambientale sulla
    crescita intrauterina e la dispersione dei valori
    normali non consente più di determinare letà
    gestazionale.
  • Tuttavia due misurazioni del DBP fatte a 15 gg.
    di distanza permettono di valutare un
    rallentamento della crescita comparandola ad una
    curva normale.
  • Se linclinazione delle due curve è identica si
    può calcolare unetà ecografica presunta che non
    è precisa ma è in pratica utile.
  • Mentre se la curva rallenta si può dedurre che
    esiste un IUGR ma in tal caso la stima delletà
    gestazionale e più imprecisa.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Stima ecografica del peso fetale
  • La valutazione approssimativa del peso fetale in
    utero costituisce un elemento essenziale nella
    decisione di estrazione prematura di un feto in
    caso di sofferenza cronica.
  • Questa valutazione può essere effettuata in modo
    soggettivo con lesame clinico o utilizzando
    formule matematiche prestabilite partendo dalla
    biometria ecografica.
  • Le formule proposte sono numerose.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Stima ecografica del peso fetale
  • Il metodo più conosciuto è quello di Hansmann che
    realizza un monogramma partendo dal DBP e dal
    DAT. Qualunque sia il peso, al massimo lerrore
    non supera il 10.

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Applicazione dellecografia al depistage
dellIUGR Stima ecografica del peso fetale
  • Altra formula è quella di De Mangon e Benis
    che, utilizzando i più comuni parametri, pongono
    una semplice formula
  • (47,33 x DAT)(39,70 x femore) 4155 peso in
    gr
  • Altre formule sono state proposte, ma nessuna
    mette al riparo da errori gravi soprattutto nei
    casi estremi.

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  • La flussimetria

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  • La flussimetria
  • Lo studio del sistema cardiocircolatorio fetale
    si basa sulla valutazione di diversi parametri
    derivati dallapplicazione del sistema Doppler e
    basati sulle velocità del flusso ematico.
  • Questi parametri sono calcolati a partire dalla
    valutazione di
  • Velocità massima sistolica (S)
  • Velocità telediastolica (D)
  • Velocità media (M)

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  • La flussimetria

Larteria ombelicale Lo studio del flusso
ematico a questo livello permette di valutare lo
stato della circolazione feto-placentare. Nei
feti con IUGR si osserva un aumento delle onde
velocimetriche secondario a diminuzione, assenza
o inversione del flusso telediastolico. Queste
modificazioni sono segno di unaumentata
impedenza vascolare placentare.
30
  • La flussimetria

Larteria ombelicale
31
  • La flussimetria
  • LAorta
  • Modificazioni del flusso ematico a questo livello
    riflettono alterazioni a livello di
  • Gittata cardiaca
  • Resistenze periferiche fetali
  • Resistenze placentari
  • Combinazione di tutti questi fattori
  • Nei feti con IUGR si osserva una riduzione del PI
    associato a flussi telediastolici assenti o
    invertiti, questo si traduce in una notevole
    riduzione del flusso diretto al distretto
    splancnico e si associa ad unelevata incidenza
    di complicazioni neonatali.

32
  • La flussimetria

LAorta
33
  • La flussimetria

LArteria renale Nei feti con IUGR si osserva un
PI aumentato, questo fenomeno è direttamente
proporzionale alla severità dellipossiemia
fetale ed inversamente proporzionale al volume
del liquido amniotico.
34
  • La flussimetria

La circolazione cerebrale Nei feti con IUGR si
osserva un PI ridotto a livello dellarteria
cerebrale media questa modificazione è
secondaria ad una risposta vasomotoria
(vasodilatazione che si realizza durante il
brain spring (centralizzazione del circolo).
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Cardiotocografia
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IL CARDIOTOCOGRAFO
  • E un apparecchio che associa la possibilità di
    registrare la frequenza cardiaca fetale
    (FCF),insieme alla registrazione dellattività
    contrattile uterina (ACU) e i dei movimenti
    fetali, grazie allimpiego contemporaneo di un
  • TRASDUTTORE AD ULTRASUONI che rileva la FCF
  • TOCODINAMOMETRO che appoggiato sulladdome
    materno registra lACU e i movimenti fetali

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La registrazione della FCF consente di verificare
lesistenza di differenti parametri che vanno
riconosciuti e valutati per una corretta
interpretazione delle condizioni di salute fetale
FFCF DI BASE
FVARIABILITA
FVARIAZIONI PERIODICHE /EPISODICHE
ACCELERAZIONI O DECELERAZIONI
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FCF DI BASE
LA FREQUENZA CARDIACA FETALE MEDIA IN UN TRATTO
DI 10 MIN IN ASSENZA DI ACCELERAZIONI O
DECELERAZIONI O DI AUMENTI DELLA VARIABILITA gt25
bpm, STABILE PER ALMENO 2 MIN. E REGOLATA DAL
SNA. LINTERVALLO DI NORMALITA E COMPRESO TRA
110 E 160 bpm
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TACHICARDIA FETALE
UNA FCF gt A 160 bpm PER ALMENO 10 min DI
REGISTRAZIONE Può essere suddivisa TACHICARDIA
LIEVE 161-179 bpm TACHICARDIA GRAVE gt180 bpm
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BRADICARDIA FETALE
UNA FCF lt A 110 bpm PER ALMENO 10 min DI
REGISTRAZIONE Può essere suddivisa BRADICARDIA
LIEVE 100-109 bpm BRADICARDIA GRAVE lt 100 bpm
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VARIABILITA
  • ESPRESSIONE VISIVA DELLE CONTINUE OSCLILLAZIONI
    DELLA FCF IN RISPOSTA AL COMPLESSO DI STIMOLI CHE
    RAGGIUNGONO IL FETO CON CONSEGUENTE ATTIVAZIONE
    DEL SNA
  • E UN INDICE DI REATTIVITA CHE RIFLETTE IL
    BENESSERE E LA CAPACITA DI ADATTAMENTO DEL FETO
  • ESPRESSIONE DELLINTEGRITA DELLA CORTECCIA
    CEREBRALE,DEL MESENCEFALO,DEL SISTEM.VAGALE E DEL
    SISTEMA DI CONDUZIONE CARDIACO

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VARIABILITA
VIENE CALCOLATA MISURANDO LA DIFFERENZA IN bpm
TRA IL PUNTO PIU ALTO E QUELLO PIU BASSO DELLE
OSCILLAZIONI IN 1 min DI TRACCIATO (VN TRA 6 E
25 bpm)
Lampiezza delle oscillazioni permette di
definire -un tracciato piatto o silente 5
b.p.m. -un tracciato oscillatorio ristretto 6-9
b.p.m. -un tracciato normale 10-24 b.p.m. -un
tracciato saltatorio gt25 b.p.m.
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Accelerazioni
  • Si considera accelerazione un aumento della FCF
    dalla linea di base con unampiezza gta 15 bpm e
    una durata gta 15 sec ma lt 2 min
  • Sono segno di benessere fetale e cioè una
    risposta del feto a uno stimolo che può essere di
    varia origine.
  • Le accelerazioni possono verificarsi
    spontaneamente ma sono più spesso associate a
    movimenti fetali od a contrazioni uterine.

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Decelerazioni
  • Si considera come decelerazione un rallentamento
    periodico e transitorio della frequenza cardiaca
    di base deve deviare più di 15 sec. ed avere
    unampiezza di almeno 15 b.p.m.
  • D. Uniforme PRECOCE-TARDIVA
  • D. Variabile
  • Le decelerazioni con una durata inferiore a 15
    sono state definite dip 0 da Hommachen e Spikes
    da Caldepro-Borcia

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TRACCIATO NORMALEREATTIVO
  1. FCF DI BASE TRA 110 -160 bpm
  2. VARIABILITA TRA 10 E 25 bpm
  3. ALMENO 2 ACCELERAZIONI di 15 bpm e almeno 15 sec.
    di durata in 20 min di registrazione
  4. MAF
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