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Diapositiva 1

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Title: Diapositiva 1 Author: Prigioni-FC Last modified by: Prigioni-FC Created Date: 11/25/2004 12:12:19 PM Document presentation format: Presentazione su schermo – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


1
Claudio Prigioni
IL SUOLO La composizione del suolo è molto
importante per la vita delle piante. Il suolo è
un complesso sistema biochimico da cui le radici
della pianta traggono non solo lacqua ma anche
tutti gli elementi chimici che la nutrono,
garantendone la crescita e lo sviluppo. Inoltre
la presenza di piccoli animali, insetti e
microrganismi (ad esempio funghi e batteri)
condizionano la vita fisiologica e biologica
della pianta. Si può dire che il suolo evolve le
proprie caratteristiche in base allinfluenza
climatica, alla presenza di animali e di piante
ed, infine, allintervento delluomo. Un suolo
naturale ha unevoluzione più lenta rispetto ad
un suolo coltivato. Il suolo è composto da solidi
(minerali e materiali organici), liquidi (acqua e
sostanze disciolte) ed organismi viventi tutti
questi elementi determinano le caratteristiche
chimico-fisiche del suolo, e di conseguenza la
sua fertilità. Un corretto trattamento del suolo
è necessario per mantenerne la fertilità ed
ottenere produzioni migliori e più abbondanti,
nel rispetto dellambiente. La struttura fisica
del suolo dipende dalle dimensioni delle
particelle che lo compongono Inoltre, le
particelle si distinguono anche a seconda della
forma e della massa volumica (massa per unità di
volume). DIAMETRO DELLE PARTICELLE (mm)
CLASSIFICAZIONE gt 2 scheletro 2 - 0.2
sabbia grossa 0.2 - 0.02 sabbia fine 0.02 -
0.002 limo lt 0.002 argilla La composizione
fisica del suolo condiziona importanti aspetti
del terreno, come la capacità di assorbimento, la
resistenza, ladesività e la plasticità.
2
Proporzione dei principali componenti del suolo
(in volume).


I quattro componenti principali del suolo,
minerali, sostanza organica, acqua e aria,
possono variare notevolmente ma sono intimamente
connessi tra loro a formare un tessuto poroso,
permeato da acqua e aria che determina un
ambiente favorevole alla vita delle piante, dei
microrganismi e degli animali.Lacqua contiene
soluti organici ed inorganici e prende il nome di
soluzione del suolo. Laria del suolo presenta in
genere concentrazioni di anidride carbonica più
elevate di quelle contenute nellatmosfera e
tracce di altri gas che derivano dal metabolismo
dei microrganismi.
I
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APPORTI ORGANICI Gli apporti organici al suolo
derivano essenzialmente dall'attività biologica
di macro- e micro-organismi animali e vegetali,
dai loro residui post-mortali e dai loro prodotti
a vari stadi di decomposizione.
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Origini e traformazioni dei residui organici La
fotosintesi è il processo fondamentale che
fornisce materiale grezzo per la sintesi
dellhumus nel suolo. Le piante superiori usano
lenergia solare, l'acqua ed i nutrienti del
suolo per produrre lignina, cellulosa, proteine
ed altre molecole organiche complesse, necessarie
alla costruzione delle loro strutture. Questa
varietà e complessità strutturale dei vegetali
giustifica la presenza e l'attività di numerosi
organismi nel suolo coinvolti nel processo di
decomposizione.Durante la decomposizione, parte
del C (carbonio) organico è rilasciata
nellatmosfera come anidride carbonica (CO2),
parte è inglobata nella biomassa microbica, il
resto diventa parte della sostanza organica del
suolo l'humus.
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In un metro quadrato di terreno vivo possiamo
trovare    - 4 bilioni di batteri e funghi -
500.000 flagellati - 1.000.000 di nematodi -
200.000 acari - 80.000 anellidi- 80 lombrichi
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 LA VITA DEL SUOLO Se solleviamo un pezzo di
legno rimasto a lungo a contatto con il terreno,
oppure alziamo un sasso affondato nella terra,
vedremo muoversi numerosi lombrichi, millepiedi,
formiche, e altri insetti, tutti delle dimensioni
di pochi millimetri. Sentiamo anche un
particolare odore di terra dato dai miliardi di
funghi microscopici e di batteri presenti nel
terreno fertile. Pochi centimetri sotto la
superficie del suolo vive dunque una moltitudine
di piccoli organismi che trascorrono la loro
esistenza al buio e all umido. Se meditiamo su
queste cifre, possiamo concludere che la maggior
parte degli animali vive sotto terra.
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MacrorganismiPresiedono alla disgregazione
fisica e all'amminutamento dei macro-residui
organici. Facilitano e rendono più rapida
l'azione dei microrganismi. La loro attività è
sostanzialmente legata ai diversi fattori
climatici ed alla quantità e qualità dei residui
incorporati nel suolo. Contribuiscono
sensibilmente ai cicli naturali degli elementi
nutritivi ed hanno un ruolo fondamentale nel
rimescolare e rendere più omogeneo il profilo del
suolo (lombrichi).MicrorganismiProvvedono
alla decomposizione chimica dei residui organici
più semplici e di minori dimensioni. Le
popolazioni sono fortemente influenzate dalla
qualità dei residui, dalle condizioni ambientali
e dalle specifiche caratteristiche fisiche e
chimiche del suolo (umidità, struttura, rapporto
C/N, ecc.).
Humus La componente organica non vivente
spogliata della frazione leggera, cioè i residui
animali e vegetali a vario stadio di
decomposizione, è comunemente chiamata humus.
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SCHEDA PER LA COSTRUZIONE DI UN ESTRATTORE DI BERLESE

Materiali imbuto 25-30 cm di diametro setaccio (o colino o rete) con maglie di circa 2-3 mm lampada da tavolo con lampadina da 40 W supporto per imbuto Il supporto va posto sotto allimbuto e deve permettere di sostenerlo senza pericoli di rovesciamento. La lampada va collocata in modo da essere distante dal suolo 15-30 cm. Il vaso con lalcool (e acqua) va posto sotto allimbuto per raccogliere gli esemplari, con lattenzione di non farvi cadere terra dentro.

con
Contenitore con alcool 70
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Da un determinato ambiente si preleva un campione
di lettiera superficiale e di suolo (profondità
di 5-10 cm circa) e si mette in un sacchetto di
plastica per trasportarlo in aula.
Si prepara lestrattore di fauna di Berlese.Si
pone il campione raccolto nellestrattore
sistemato su un vaso contenente alcool diluito al
70 (liquido alto circa 1 cm). Si accende la
lampada, in modo che il calore, facendo evaporare
lacqua del suolo costringa gli animali presenti
nel campione, alla caduta nel recipiente
sottostante. Nota è importante non urtare
lestrattore per evitare di fare cadere terra
allinterno.
Quando il campione si è completamente essiccato
(da 3 giorni a una settimana a seconda della
quantità di suolo e dellumidità presente) si
preleva con una pipetta qualche goccia di alcool
con gli organismi. Le gocce vengono poste su
vetrini portaoggetti e sono osservate al
microscopio stereoscopico.
Stimola gli alunni a ipotizzare qual è il compito
degli organismi trovati, indirizzando le risposte
in modo da trovare un collegamento con la
biodiversità e il ruolo della sostanza organica
in un suolo.
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LOMBRICO intestino del mondo
Clitello, in cui sboccano gli organi riproduttivi
I lombrichi sono anellidi il loro corpo è
infatti costituito da tanti anelli in cui alcune
strutture (es. apparato escretore, organi
riproduttivi) si ripetono in modo ordinato. I
lombrichi si nutrono dei batteri presenti nella
terra. Pertanto passano la loro vita (la durata
media di un lombrico è di 4-6 anni) ingerendo
grandi quantità di terra, da cui assorbono
particelle organiche e appunto batteri. La terra,
una volta che ha attraversato il loro intestino,
viene nuovamente espulsa e compare sulla
superficie dei giardini o dei campi sotto forma
di un grumo vermiforme. Il lavoro che compiono è
enorme. I sassi che si trovano sotto terra, sono
stati sepolti proprio grazie all'attività
incessante dei lombrichi, che rivoltano
continuamente il terreno e in questo modo ne
impediscono la compattazione, aerandolo. I
lombrichi sono animali ermafroditi, vale a dire
che hanno organi sessuali maschili e femminili.
Se si accarezza un lombrico nella parte ventrale
dalla parte posteriore verso quella anteriore, si
può apprezzare la presenza di setole, che aiutano
l'animale a muoversi. I lombrichi respirano
attraverso la pelle, che rimane sempre umida,
grazie alla produzione di una sostanza vischiosa.
Il lombrico, però, non riesce a vivere in
ambienti secchi, per cui, fuori della terra,
muore
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I lombrichi vivono nel terreno a varie profondità
lettiera
Lombrico epigeo
Canali verticali consentono lareazione fino
agli strati più profondi
Lombrico ipogeo
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Diplopodi (Millepiedi) 
In caso di pericolo si avvolge a spirale (vedi
foto a destra) in modo da proteggere le parti più
delicate del suo corpo possiede anche delle
ghiandole che producono una secrezione dall'odore
ripugnante. Si nutre di resti vegetali ed
animali. Vivono in ambienti umidi.
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limaccia
chiocciola
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Zecca
Visione ventrale. Forma ectoparassita ematofaga. Notare l'apparente mancanza di divisione del corpo. L'addome e' fuso con il torace in modo non riconoscibile in seguito a tale fusione tutto il corpo, in molte forme, e' coperto da uno scudo unico più o meno sclerotizzato detto carapace. Altra caratteristica di questi animali e' la regione cefalica, ben distinta, detta capitolo (o gnatosoma), formata da cheliceri e pedipalpi e spesso dorsalmente protetta da un rostro. Notare le quattro paia di arti ambulacrali formate da sei articoli, l'orifizio genitale posto anteriormente, l'ano posteriore e lo spiracolo tracheale laterale.
ragno
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Gli acari insieme agli insetti, da cui
differiscono perchè hanno otto zampe e non sei,
sono le specie viventi predominanti sulla terra.
Se ne conoscono più di 50.000 specie diverse.
Alcuni giorni dopo l'accoppiamento la femmina
depone le uova da cui poi nascono le larve che si
trasformano in adulti il ciclo di vita del
Dermatofagoide della polvere domestica è di circa
70 giorni (è molto importante sapere questo se si
vogliono utilizzare con efficacia gli acaricidi
non sempre efficaci sulle uova
Gli acari si fanno trasportare dalle correnti di
aria all'interno dei locali, si attaccano ai
vestiti o a grossi insetti (mosche e scarafaggi).
Si nutrono di tutto ciò che è organico forfora,
peli, pelle desquamata (ognuno di noi ne perde
sul letto 1 grammo al giorno). L'acaro è troppo
grande per essere inalato così in profondità
nelle vie aeree e per poter causare l'asma in
realtà l'allergia è provocata dalla inalazione
delle sue particelle fecali grandi non più di
pochi milionesimi di millimetro. Gli acari vivono
a casa o in ambienti confinati perché qui trovano
le condizioni ideali per potere crescere cibo,
umidità tra 60 e 80, temperatura tra 15 e 30
gradi con oscillazioni inferiori a 5 gradi, poco
ricambio d'aria soprattutto d'inverno.
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