Title: Linee guida per il dosaggio di BNP, Mioglobina,Troponina,CK-MB, CPK e D-dimero
1Linee guida per il dosaggio di BNP,
Mioglobina,Troponina,CK-MB, CPK e D-dimero
- Dott. Pietro Lo Verso
- MCAU PO Ingrassia - Palermo
2Linee guida per il dosaggio del BNP
- Il dosaggio del BNP ha i seguenti campi di
applicazione - Diagnostica differenziale in caso di dispnea
quando la clinica e gli esami strumentali di
routine non forniscono informazioni sufficienti
per differenziare le forme dovute a patologie
dellapparato respiratorio da quelle di origine
cardiaca (alta sensibilità e specificità). - Nello scompenso cardiaco conclamato esso non è
utile per la diagnosi,ma serve a quantificarne
lentità e a monitorizzare lefficacia della
terapia. E implicito che in questi casi
alti valori di BNP si associano ad una prognosi
sfavorevole. - Nellinfarto acuto del miocardio alti valori di
BNP si associano ad una prognosi infausta.
3Linee guida per il dosaggio rapido di
Mioglobina,Troponina,CK-MB e CPK
- Il loro dosaggio seriato va eseguito in caso di
dolore tipico o sospetto come angor (della durata
pari o superiore a 15 m circa, non è possibile
dire con esattezza quanto debba durare lischemia
per provocare la necrosi cellulare) - Permette di identificare i casi di infarto
compresi quelli dove si è avuta una necrosi
miocardica anche minima (la troponina evidenzia
anche necrosi miocardiche pari ad un grammo di
tessuto)
4Linee guida per il dosaggio rapido di
Mioglobina,Troponina,CK-MB e CPK
- La diagnosi andrà comunque posta anche alla luce
delle modificazioni Ecgrafiche e della clinica
anche se da molti lincremento della troponina
dovrebbe da solo essere considerato come
diagnostico di infarto miocardio (vi sono
comunque numerose segnalazioni di incremento di
questo marker biochimico in diverse situazioni
patologiche estranee alle patologie
cardiovascolari) - Questi marcatori biochimici di necrosi miocardica
presentano comunque delle caratteristiche
peculiari che devono essere conosciute per la
loro corretta utilizzazione ed interpretazione.
5Linee guida per il dosaggio rapido di
Mioglobina,Troponina,CK-MB e CPK
- La Mioglobina ha la caratteristica di essere la
più precoce a comparire in circolo 2 ore
dallinsulto ischemico. - Essa è dotata di alta sensibilità ma di bassa
specificità il suo incremento quindi non
associato a quello della Troponina non è
diagnostico. - Lincremeno dei suoi valori nel sangue dura circa
24 ore
6Linee guida per il dosaggio rapido di
Mioglobina,Troponina,CK-MB e CPK
- La Troponina I o T è dotata di alta sensibilità e
specificità. Il suo livello nel sangue in caso di
necrosi miocardica aumenta dopo 3-6 ore
dallinsulto ischemico. - Essa è dotata anche di un valore prognostico e di
guida alla terapia i pazienti con IMA ed alti
valori di troponina e quelli con angina instabile
e troponina positiva presentano una prognosi
peggiore e quindi devono essere sottoposti ad una
terapia più aggressiva
7Linee guida per il dosaggio rapido di
Mioglobina,Troponina,CK-MB e CPK
- Alcune cause non ischemiche di aumento della TPN
- Miocardite/Pericardite
- Cardiomiopatia dilatativa
- Scompenso cardiaco
- Cardioversione elettrica
- Cuore polmonare acuto
- Contusione miocardica/trauma chirurgico
- Tossicità da chemioterapici
- Sepsi
- IRC.
8Linee guida per il dosaggio rapido di
Mioglobina,Troponina,CK-MB e CPK
- Il CPK totale e lMB-CPK compaiono più
tardivamentedopo 6 ore . - Essi sono meno sensibili e specifici della
troponina. - Essi servono soprattutto a quantizzare le
dimensioni dellIMA. Evidentemente una necrosi
estesa ha un valore prognostico negativo.
9Alcuni esempi di cause non ischemiche che
determinano aumento di CK-MB e CPK
- Sforzi fisici intensi o prolungati
- Stato di male epilettico
- Periodo postoperatorio.
- Infarto cerebrale massivo
- Parto e gravidanza a termine
- Ipotiroidismo
- Iniezioni intramuscolari
- Spasmi muscolari o convulsioni infantili.
- Miocardite
- Distrofia muscolare progressiva
- Polimiosite
- Mioglobinuria
- Trauma muscolare soprattutto se associato ad
ostruzione arteriosa
10(No Transcript)
11Linee guida per il dosaggio rapido del D-dimero
- Il D-dimero plasmatico è derivato specifico della
fibrina cross-linked. - La misurazione del D-dimero plasmatico è
ampiamente utilizzata come test diagnostico per
il tromboembolismo venoso acuto. - Un tasso normale nel sangue è altamente sensibile
nellescludere lembolia polmonare e la trombosi
venosa profonda.
12Linee guida per il dosaggio rapido del D-dimero
- Per contro un valore elevato non permette di
porre con sicurezza la diagnosi di embolia
polmonare perché esso si riscontra in numerose
condizioni morbose come infezioni, tumore,
infarto del miocardio, stato post-operatorio e
secondo/terzo trimestre di gravidanza. - In poche parole il test è dotato di alta
sensibilità e bassa specificità e va quindi
interpretato alla luce del quadro clinico e delle
altre indagini strumentali. - Il suo dosaggio rapido comunque resta di grande
utilità.
13Segni e sintomi del paziente con sospetto infarto
miocardio
- Dott. Pietro Lo Verso
- MCAU PO Ingrassia - Palermo
14Il sintomo più comune è di una sensazione di
disturbo toracico retrosternale
- esso può essere avvertito come sensazione
- di costrizione
- di peso
- di morsa
15Il dolore
- NON è trafittivo e non varia con gli atti del
respiro - Dura almeno 15 m(perché solo allora si ha
necrosi miocardica) - Si può associare a dispnea o presentarsi
esclusivamente come dispnea (analogo anginoso)
16Si può irradiare alla spalla e al braccio sinistro
- Ad entrambe le spalle
- Al collo
- Alla mandibola
- Al palato
- Tra le scapole
Angor Classico
17Si può presentare come
- sensazione di testa vuota, svenimento,
sudorazione, nausea - sensazione globale di angoscia, ansia o morte
imminente - sensazione di pesantezza allo stomaco
18Si può associare a
- polso irregolare
- bradicardia o tachicardia
- rantoli alle basi polmonari
19Principali diagnosi differenziali da prendere in
considerazione sono
- Dissecazione aortica
- Pericardite acuta
- Miocardite acuta
- Pneumotorace
- Embolia polmonare
20Fondamentale per la diagnosi è lanamnesi
(familiarità, fattori di rischio, caratteristiche
del disturbo etc)
al di sopra delle indagini ematochimiche