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I terremoti

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I terremoti, o sismi, sono rapide e brusche vibrazioni del suolo, dovute all'improvvisa liberazione di energia accumulatasi nelle rocce, a causa dei movimenti ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: I terremoti


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TERREMOTI
I terremoti, o sismi, sono rapide e brusche
vibrazioni del suolo, dovute all'improvvisa
liberazione di energia accumulatasi nelle rocce,
a causa dei movimenti reciproci delle placche in
cui la litosfera è suddivisa.
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 Al punto interno alla Terra in cui il terremoto
si origina, detto ipocentro, corrisponde in
superficie l'epicentro, dove i danni dovuti alla
scossa sismica sono più gravi. 
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Gli effetti distruttivi dei terremoti sono dovuti
alla propagazione delle onde sismiche, che si
originano sia dall'ipocentro, sia
dall'epicentro. Le onde sismiche sono onde
elastiche (attraverso le quali, cioè, l'energia
elastica può essere trasportata lontano dal punto
in cui si è originata), che hanno bisogno di un
mezzo attraverso cui propagarsi e che si
propagano con diverse velocità sia all'interno
della Terra, sia sulla superficie terrestre
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I tipi di onde sismiche
Una scossa sismica genera tipi di onde differenti
che si differenziano per il modo e per la
velocità di propagazione
  • le onde P o primarie (onde longitudinali di
    compressione)
  • le onde S o secondarie (onde trasversali)
  • le onde L o superficiali (onde L e onde R)
                 

Le prime due si originano dallipocentro e si
propagano all'interno della Terra le ultime,
dette anche onde lunghe, si originano
dallepicentro.
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  • Le onde longitudinali sono onde di compressione,
    che si originano dall'ipocentro, si propagano
    entro il volume delle rocce e, quando investono
    le particelle dei vari strati di roccia, le fanno
    oscillare avanti e indietro.

Sono anche dette onde P (primarie), perché sono
le prime a giungere in superficie e a essere
registrate dai sismografi, propagandosi a una
velocità compresa tra 6,2 e 8,2 km/sec, a seconda
della densità dei materiali che attraversano
possono propagarsi sia attraverso la roccia
solida, sia attraverso un materiale liquido
(magma o acqua).
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Le onde trasversali si propagano dall'ipocentro.
Sono dette trasversali perché provocano
oscillazioni delle particelle delle rocce dal
basso verso l'alto e viceversa,
perpendicolarmente alla direzione di
propagazione.
Vengono anche chiamate onde S (secondarie)
perché, essendo più lente delle onde P (3,6-4,7
km/sec) giungono in superficie per seconde. Le
onde S non si propagano nei liquidi e questa
circostanza ha permesso di ipotizzare la presenza
all'interno della Terra di un nucleo esterno
liquido.
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Le onde superficiali  si propagano in
superficie e sono responsabili dei danni
maggiori. Possono compiere lunghe distanze prima
di estinguersi, viaggiando più lentamente delle
onde P e S, durano più a lungo e causanoi danni
maggiori. Possono essere distinte in
due tipi onde L (di Love), onde trasversali,
come le onde S, che però oscillano su un piano
orizzontale. onde R (di Rayleigh), assimilabili
ad un'onda marina le particelle del suolo si
spostano lungo un'ellisse creando una vera onda
che modifica il suolo durante i grandi terremoti.
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SISMOGRAFI E SISMOGRAMMI
Le onde sismiche vengono registrate in
superficie da strumenti detti sismografi, i
quali tracciano grafici, i sismogrammi, che
permettono di localizzare l'epicentro e stabilire
l'intensità di un sisma.
Si può valutare l'intensità di un sisma
attraverso due scale la scala Mercalli, che si
basa sulla rilevazione degli effetti di un
terremoto su edifici, persone e ambiente e
la scala Richter, che esprime, invece,
la magnitudo, correlata alla quantità di energia
liberata da un sisma. Come i fenomeni vulcanici,
anche i sismi sono distribuiti in particolari
fasce della superficie terrestre, che
corrispondono ai margini delle placche
litosferiche.
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ORIGINE DEI TERREMOTI
  •      La teoria della Tettonica a Zolle  spiega le
    cause dei terremoti. Secondo questa teoria la
    parte superiore della terra è considerata
    suddivisa in due strati con proprietà diverse
  • LITOSFERA, lo strato superiore rigido della
    terra, spesso circa 100 km sotto i continenti e
    circa 50 km sotto gli oceani, costituito dalla
    crosta e dalla parte sottostante rigida del
    mantello superiore
  • ASTENOSFERA, lo strato sottostante che si
    estende sino a 700 km di profondità,
    caratterizzato da rocce meno fragili, cioè meno
    deformabili in confronto a quelle della
    litosfera.
  • Dunque, secondo tale teoria la crosta
    terrestre sarebbe formata da blocchi di roccia
    che come zattere galleggiano su materiali
    incandescenti detti magma e sottoposti a enormi
    pressioni.Spinto da quelle pressioni, in alcune
    zone il magma viene espulso a volte attraverso i
    crateri, aperture della crosta terrestre. Il
    condotto costituisce il camino di un vulcano
    attivo. Le zolle nel loro continuo movimento sul
    magma slittano le une contro le altre, talora si
    sormontano, si allontanano oppure si urtano dando
    origine a pressioni di potenza inimmaginabile. Le
    montagne e i terremoti sarebbero originati dal
    moto delle zolle.

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La litosfera rigida e' suddivisa in 7 placche
grandi e 12 piccole che hanno avuto origine 230
milioni di anni fa, quando la crosta terrestre,
che fino a quel momento costituiva un unico
blocco, cominciò a rompersi in più pezzi la
prima frattura è stata quella che separa la
placca americana da quelle eurasiatica e
africana. Queste placche  non sono stazionarie,
al contrario esse galleggiano sullo strato di
rocce "soffici" della sottostante astenosfera
Lungo le zone di contatto e per una fascia che di
solito è larga un centinaio di chilometri, si
creano fratture, crepe e smagliature che prendono
il nome di FAGLIE. Infatti, il sisma è dovuto al
movimento improvviso dei due lati della faglia,
durante il quale si accumula energia potenziale
di natura elastica. Quando la pressione supera la
capacità di resistenza delle rocce, lenorme
quantità di energia accumulata in esse, si libera
sotto forma di intense e rapide vibrazioni che si
propagano in tutte le direzioni sotto forma di
onde elastiche, le onde sismiche, provocando il
terremoto.
  • I movimenti possono essere di tre tipi
  • - Due zolle scorrono una accanto allaltra
  • - Due zolle si allontanano una dallaltra
  • Due zolle si scontrano.

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  • le due placche possono slittare di fianco l'una
    accanto all'altra SCORRIMENTO.

L'allontanamento di due PLACCHE provoca
un'espansione dei FONDALI  marini e la creazione
di una  frattura (RIFT) dalla quale il
MAGMA risale e forma una catena montuosa
sottomarina la DORSALE medio oceanica.
  • le due placche possono allontanarsi l'una
    dall'altra perché spinte in direzioni
    opposte ALLONTANAMENTO

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  •  le due placche possono muoversi l'una contro
    l'altra scontrandosi SCONTRO.
  • Quando  due placche si avvicinano si verificano
    due possibilità
  • lo scorrimento di una placca sotto l'altra 
    che provoca VULCANI e TERREMOTI e fa emergere
    catene montuose (come le ANDE).
  •  
  • lo scontro tra due placche, che si inarcano, si
    accavallano e si ripiegano, generando catene
    montuose a pieghe come l'HIMALAIA, attività 
    vulcaniche e terremoti. Così, probabilmente, si
    sono formate anche le ALPI. 

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La rottura avviene lungo un piano detto PIANO DI
FAGLIA
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  • I due blocchi crostali sono sottoposti a sforzi

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  • Lattrito e la reazione elastica delle rocce
    impediscono la frattura ma laccumulo di energia
    porta ad una progressiva deformazione

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  • Superato il punto critico le rocce si spaccano
    improvvisamente e i due blocchi slittano uno
    rispetto allaltro

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Maremoto (o tsunami)
  • Il fondo marino verrà in pochi secondi deformato
    insieme alle masse d'acqua sovrastanti

Cosa succede se si origina un terremoto
sottomarino?
Si genera un maremoto
con onde lunghe che possono attraversare
lintero oceano senza essere avvertite, ma
crescono in altezza e diventano molto pericolose
in acque basse. La loro velocità può raggiungere
i 700 km /h.
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Classificazione dei terremoti
  • In base alla profondità dell'ipocentro, i
    terremoti vengono classificati in superficiali (ip
    ocentro compreso fra 0 e 70 km di
    profondità), intermedi (ipocentro fra 70 e 300 km
    di profondità) e profondi (ipocentro fra 300 e
    720 km di profondità). La maggior parte dei
    terremoti che si verificano ogni anno (circa il
    90) è superficiale. 
  • In base alla loro origine i terremoti possono
    essere vulcanici e tettonici. I primi, sono
    generalmente circoscritti alle vicinanze di un
  • vulcano e avvengono quando i gas e il vapore
    dacqua generalmente associato ai magmi
    raggiungono una tensione superiore alla
  • pressione alla quale sono sottoposti, causando
    così uneruzione oppure, soltanto un
    sollevamento i secondi sono dovuti alla rottura
  • improvvisa di una massa rocciosa dentro la crosta
    terrestre o subito al disotto di lei.
  • I terremoti tettonici, di gran lunga più
    distruttivi, coprono in genere aree molto vaste.
    Essi sono nella maggioranza dei casi associati al
  • fenomeno, ben più complesso, della crescita di
    sistemi montuosi.

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La mappa sopra illustra la posizione dei terremoti nel globo. Essi non sono distribuiti a caso le zone di contatto tra le varie placche sono quelli in cui sono concentrate il maggior numero di scosse. La posizione dei terremoti aiuta quindi a definire i margini di zolla (o delle placche).

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I terremoti sono concentrati in alcune aree ben
definite da un punto di vista geologico.
  • I terremoti in Italia

L'attività sismica in Italia è prevalentemente
concentrata nella crosta terrestre, cioè a
profondità minori di 40 Km circa. Le terre
italiane, formatesi in epoche molto più recenti
di altre in Europa, rivelano anche in superficie
i segni di una inquietudine geologica ancora in
atto.
  • I terremoti nel mondo

a) seguono perfettamente l'andamento delle varie
dorsali oceanicheb) delineano i margini
dell'intero oceano Pacifico e dell'oceano Indiano
orientale, caratterizzati da vistosi fenomeni
recenti di tettonica compressiva.
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