Title: MARKETING CHANNEL La creazione di valore nella distribuzione specializzata
1 MARKETING CHANNEL La creazione di valore
nella distribuzione specializzata
Gianpiero Lugli CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
TRADE-MIDA Capitolo 1
2 RAPPORTI DI CANALE NELLA DISTRIBUZIONE
SPECIALIZZATA
- LA NECESSITA DI SEGMENTARE LOFFERTA IN SETTORI
RILEVANTI SUL PIANO COMMERCIALE - Diverso comportamento di acquisto del consumatore
- Diverso ruolo di marketing e, di conseguenza,
diverse modalità di organizzazione del rapporto
di canale per realizzare un vantaggio competitivo
sul piano orizzontale - LE MODALITA DI SEGMENTAZIONE DELLOFFERTA
- Il commodity approach ( frequenza di riacquisto )
per distinguere tra red e yellow goods (selettiva
/ estensiva) - Il comportamento di acquisto e il fabbisogno
informativo per distingure tra convenience,
shopping, specialty - La possibilità di soddisfazione del bisogno
informativo per distinguere tra experience,
search, credence goods - Il coinvolgimento psicologico per distinguere tra
high-low involvement products al fine della
scelta prioritaria del prodotto o del punto
vendita
3RAPPORTI DI CANALE NELLA DISTRIBUZIONE
SPECIALIZZATA
- LA NOSTRA SCELTA DI UTILIZZARE IL CRITERIO PIU
FREQUENTE NEL BUSINESS ( la problematicità) - Consistenza e variabilità temporale-spaziale del
valore - Frequenza e complessità dellacquisto
- Onerosità , convenienza e gratificazione , delle
informazioni sul prodotto da assumere per
lacquisto - LA NECESSITA DI SUPERARE LA SEGMENTAZIONE
MERCEOLOGICA DELLA DISTRIBUZIONE - Instabilità del confine merceologico ( reddito,
formati che trattano tutti i prodotti, category
killer e factory outlet che assumono condotte
simili al grocery ) - La discriminante della strategia assortimentale
per comprendere il diverso ruolo di marketing del
trade - COMPORTAMENTO DI ACQUISTO NEI DUE COMPARTI
- SCELTA DEL PRODOTTO / SCELTA DEL PUNTO VENDITA
- PIACERE / NECESSITA DELLO SHOPPING
- FOCALIZZAZIONE / CONCENTRAZIONE DELLA SPESA
4 IL RAPPORTO DI CANALE NELLA DISTRIBUZIONE
SPECIALIZZATA
- LINDUSTRIA NON VENDE ALLA DISTRIBUZIONE , MA
ATTRAVERSO LA DISTRIBUZIONE , CHE NON SVOLGE
UN RUOLO DI MARKETING AUTONOMO - IL MARKETING INDUSTRIALE E DOMINANTE
- SEGMENTAZIONE DELLA DOMANDA BASATA SUL
COMPORTAMENTO DI CONSUMO ( non esiste una domanda
di beni distinta dalla domanda di servizi ) - SOSTANZIALE OMOGENEITA DEL SERVIZIO TRATTANTI
- IL MARGINE E CONTROLLATO DAL FORNITORE
- la scelta del tipo e del numero di intermediari
- la ripartizione delle funzioni di marketing
- la definizione dei volumi minimi da raggiungere
per singolo intermediario e, quindi , delle
condizioni di costo dei distributori marginali
trattanti - IL RUOLO DI CHANNEL LEADER DEL FORNITORE NEL
PORTARE IN EQUILIBRIO IL CANALE
5RAPPORTI DI CANALE NELLA DISTRIBUZIONE
SPECIALIZZATA
- IL RAPPORTO VERTICALE E PRIVO DI CONFLITTI PER
- L INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITA DI MARKETING E LO
SVILUPPO DI UN VERTICAL BRANDING - LA COINCIDENZA DI OBIETTIVI E INTERESSI
- LA PREPONDERANZA DELLA PENETRAZIONE SULLA
PONDERATA NELLA QUOTA DI MERCATO INDUSTRIALE -
- vendite del fornitore
Acquisti distributori trattanti - QM ----------------------------------------
X----------------------------------- - Acquisti dei distributori trattanti
Vendite totali della categoria - 16 80
X 20 - IL FORNITORE DI BENI PROBLEMATICI , PER AUMENTARE
LA SUA QUOTA DI MERCATO DEVE CRESCERE IN
NUMERICA, VALE A DIRE AGIRE SULLA PONDERATA
TRATTANTI - IL FORNITORE SVOLGE IL RUOLO DI CHANNEL LEADER ,
DECIDE LA STRUTTURA E I RUOLI AL FINE DI PORTARE
IN EQUILIBRIO IL CANALE NELLINTERESSE DI TUTTI
I MEMBRI ( salvo le eccezioni rappresentate da
Zara, HM, IKEA,GAP) - LA CONVERGENZA GENERATA DALLE GSS ( Ikea,
Castorama, Mediaworld, decatlon )
6LA CONVERGENZA GENERATA DALLA DIVERSIFICAZIONE
ASSORTIMENTALE
- ECONOMICS DELLA DIVERSIFICAZIONE
- IL RENDIMENTO DECRESCENTE DELLO SPAZIO ESPOSITIVO
E LA CONNESSA FLESSIBILITA DELLA CAPACITA DI
VENDITA - IL DIFFERENZIALE DEL MARGINE UNITARIO DELLE NUOVE
CATEGORIE MERCEOLOGICHE - SENSIBILITA INCROCIATA DELLA DOMANDA E
CONCENTRAZIONE DEGLI ACQUISTI - La diversificazione on line in-out store
(www.coopdipiu.coopestense.it) - DIVERSIFICAZIONE E COMPETIZIONE DI PREZZO NELLA
DISTRIBUZIONE SPECIALIZZATA - Minor profondità / maggior rotazione / minori
costi - Minor servizio del personale di contatto
- Promozione cross category
- LA DIVERSIFICAZIONE E LA CONNESSA CONVERGENZA
- E LIMITATA DALLO SVILUPPO DEI CATEGORY KILLER
- NON RIGUARDA TUTTI I PRODOTTI E, QUINDI , VI E
ANCORA MOLTO SPAZIO PER LA DISTRIBUZIONE
SPECIALIZZATA - NON AVVIENE CON LE STESSE MODALITA E VELOCITA
- INCIDE, MA NON IN MANIERA UNIVOCA , SUL
CONTROLLO INDUSTRIALE DELLA DISTRIBUZIONE (F.1.3
)
7 VERTICAL RESTRAINTS
- LA CONVERGENZA GENERATA DALLA DIVERSIFICAZIONE
RIDUCE L EFFICACIA DEI VERTICAL RESTRAINT - ESCLUSIVA TERRITORIALE ATTIVA E PASSIVA
- ESCLUSIVA ASSORTIMENTALE
- PREZZO DI VENDITA AL PUBBLICO
- CARATTERISTICHE DEL PUNTO VENDITA (D. SELETTIVA )
- SERVIZIO CON CUI VIENE VENDUTA LA MARCA ( D.
SELETIVA) - LE RESTRIZIONI VERTICALI, IN QUANTO ACCORDI
COLLUSIVI, SONO AMMESSE SOLO IN TALUNI CASI - RAFFORZAMENTO INTERBRAND COMPETITION , CHE E
PIU IMPORTANTE DELLINTRABRANDCOMPETITION ! - INCOMPATIBIBILITA DI INTER-INTRABRAND
COMPETITION - TUTELA DEI MARCHI CONTRO LE CONTRAFFAZIONI (eBay)
- NEGLI OLIGOPOLI INDUSTRIALI, LE RESTRIZIONI
VERTICALI RAFFORZANO IL POTERE DI MERCATO DEL
PRODUTTORE - NUOVO ORIENTAMENTO ANTITRUST CHE DAL 2000 PUNTA
A RIDURRE IL CONTROLLO INDUSTRIALE DELLA
DISTRIBUZIONE, RICONOSCENDO COSI LIMPORTANZA
DELLAUTONOMIA DEL MARKETING DISTRIBUTIVO PER
LEFFICIENZA DEI MERCATI
8QUESITI DI STIMOLO DELLAPPRENDIMENTO
- Quali differenze caratterizzano lintegrazone
verticale discendente ( Benetton, Armani, )
dalla integrazione verticale ascendente ( Zara,
Gap. HM )? - Ha ragione lAntitrust (indagine conoscitiva
conclusa il 7 giugno 2007 ) quando afferma che
la lunghezza del canale di distribuzione è la
principale causa degli alti prezzi al consumo ? - Qual è il potenziale della diversificazione on
line e quali sono le conseguenze ? - I siti on line come e-bay dovrebbero essere
ritenuti responsabili per la vendita di prodotti
contraffatti ? - In quali condizioni, le restrizioni verticali
sono nellinteresse del consumatore ?
9eBay Condanna in 1 grado e assoluzione in
appello in Francia per contraffazione di LVMH,
DIOR, OREAL ( 30 giugno 2008, ottobre 20010 )
- Dalla vendita di articoli usati dei privati alla
vendita di articoli nuovi da parte di
commercianti - Laccusa di aver venduto nel 2006 300.000 falsi
Dior e Louis Vitton - La nascita di siti che assistono a pagamento gli
acquirenti per evitare contraffazioni
(MyPoupette.com) - Le contromisure di eBay per evitare la
contraffazione - Rating dei venditori da parte dei compratori
- Verified rights owners ( VERO ) per consentire ai
produttori di segnalare falsi , che vengono
quindi tolti - Richiesta una riscrittura delle regole europee
sulla distribuzione selettiva per consentire ai
produttori di controllare le vendite on line
10F.1.3 SEGMENTAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE
SPECIALIZZATA
AUTOMOBILI MEDICINALI CARBURANTI GIORNALI ELETTRONICA DI CONSUMO ELETTRODOMESTICI
MODA PROFUMERIA OTTICA
basso
Controllo industriale del marketing distributivo
alto
alta
bassa
convergenza
distributiva
11a.1 lunghezza del canale e prezzi al consumo
12a.2 lunghezza del canale e prezzi al consumo
13B1 Il potenziale delle vendite on line
14B2 segmentazione della clientela on line
15B3 segmentazione della clientela on line