CONSIGLI PRATICI PER AFFRONTARE AL MEGLIO L - PowerPoint PPT Presentation

1 / 25
About This Presentation
Title:

CONSIGLI PRATICI PER AFFRONTARE AL MEGLIO L

Description:

... nel testo e rapportarli ai criteri diagnostici del disturbo Formulazione dell ipotesi diagnostica USARE SEMPRE IL CONDIZIONALE ... Il nostro corso di ... – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:82
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 26
Provided by: PCn61
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: CONSIGLI PRATICI PER AFFRONTARE AL MEGLIO L


1
CONSIGLI PRATICI PER AFFRONTARE AL MEGLIO LESAME
DI STATO PER PSICOLOGI
  • Studio Professionale AliMente
  • Dott.ssa Manuela Scala Psicologa
  • www.studioalimente.it www.psicologatrapani.it

2
I criteri di valutazione delle commissioni
  • Sinteticità
  • Chiarezza espositiva
  • Coerenza
  • Risposte a tutti gli interrogativi della
    traccia
  • Rispetto dellordine di presentazione delle
    domande
  • GRAFIA ORDINATA E LEGGIBILE!!!

3
I temi più frequenti
  • Apprendimento
  • Percezione
  • Emozioni
  • Motivazione
  • Memoria
  • Personalità
  • Comunicazione
  • Linguaggio
  • Modello teorico di riferimento
  • Aggressività
  • Cognizione/emozione/motivazione
  • Sviluppo emotivo/sociocognitivo/intellettivo
  • Autori e teorie
  • Metodi e strumenti di ricerca in psicologia

4
La traccia
  • Il/la candidato/a presenti
  • I lineamenti generali di una teoria e gli autori
    più significativi
  • Unanalisi sintetica di un contesto o di un
    fenomeno nel quale il tema x sia
    particolarmente rilevante
  • I principali costrutti e le variabili prese in
    considerazione
  • Le metodologie e gli strumenti di indagine
  • I nessi che collegano il contesto o il fenomeno
    alla teoria di riferimento
  • I risvolti applicativi o un possibile intervento
    sul contesto o fenomeno che la teoria consente di
    ipotizzare

5
Come svolgere la tracciaes. emozioni
  • Come prima cosa è necessario dare una definizione
  • Lemozione è una reazione avente valore adattivo,
    determinata da esperienze piacevoli o spiacevoli,
    caratterizzata da peculiari reazioni somatiche e
    da determinate qualità affettive che regolano i
    comportamenti sociali ed interpersonali.
  • Contesto o fenomeno
  • Contesto clinico o disturbi dellumore

6
Teoria, autori, costrutti e variabili
  • Teoria
  • cognitivo-attivazionale o teoria dei due
    fattori sottolinea che lemozione deriva
    dallinterazione fra due componenti distinte una
    di natura fisiologica con lattivazione diffusa,
    cioè emozionalmente non specifica, dellorganismo
    (arousal) laltra di natura psicologica, con la
    percezione di questo stato di attivazione e con
    la sua spiegazione in funzione di un evento
    emotigeno plausibile.
  • Autori
  • Schachter e Singer
  • Costrutti e variabili
  • esperimento condotto da Schachter e Singer
    gruppo di controllo (placebo) e tre gruppi -
    quelli informati, quelli non informati e quelli
    informati inadeguatamente (piccola dose di
    adrenalina)

7
Nessi tra contesto e teoria
  • I Disturbi dellUmore interferiscono
    significativamente con la vita quotidiana, con le
    attività lavorative o scolastiche e con le
    relazioni sociali.
  • Leziopatogenesi dei Disturbi dellUmore è
    probabilmente di tipo multifattoriale, con basi
    sia biologiche che psicologiche.
  • La teoria dei due fattori può spiegare proprio
    questa molteplicità di elementi che interagiscono
    nella determinazione delle emozioni, dando
    rilievo sia agli aspetti fisiologici e biologici
    legati allumore, sia a quelli psicologici legati
    allinterpretazione delle emozioni provate.

8
Intervento
  • Supporto psicologico
  • Psicoterapia
  • (ad orientamento Psicodinamico,
    Cognitivo-Comportamentale o Sistemico-Relazionale)
  • Terapia farmacologica

9
La seconda prova il progetto
  • Descrizione della problematica
  • Descrizione dei destinatari dellintervento
  • Modello teorico di riferimento
  • Finalità generale ed obiettivi specifici
  • Fasi, tempi e costi
  • Metodologia di intervento
  • Metodi per la verifica dellefficacia del
    progetto

10
Obiettivi
  • È importante che gli obiettivi siano legati alla
    metodologia utilizzata e agli strumenti di
    verifica scelti
  • Fornire adeguate informazioni sui disturbi
    dellumore
  • Imparare a riconoscere i campanelli dallarme che
    possono nascondere un disturbo dellumore
  • Integrazione del paziente con disturbi dellumore
    allinterno della struttura sanitaria

11
Metodologia
  • Deve essere sempre collegata con gli obiettivi e
    la verifica dellefficacia del progetto
  • Seminari informativi sui disturbi dellumore
  • Somministrazione di questionari autovalutativi
  • Focus group e circle time
  • Somministrazione di test specifici

12
Verifica
  • Deve sempre essere collegata con gli obiettivi e
    la metodologia
  • Verifica a breve termine Confronto tra i
    risultati dei questionari e dei test che verranno
    somministrati prima e dopo lintervento
  • Verifica a lungo termine creazione di uno
    sportello di ascolto permanente sui disturbi
    dellumore

13
La terza prova il caso clinico
  • Introduzione
  • Ipotesi diagnostica
  • Diagnosi differenziale e aree da approfondire
  • Comorbilità
  • Strumenti diagnostici usati
  • Trattamento

14
Introduzione
  • Dichiarare il modello diagnostico usato (DSM
    IV-TR)
  • Descrivere il motivo della consultazione
    psicologica
  • IMPORTANTE
  • LEGGERE E RILEGGERE ATTENTAMENTE IL TESTO PER
    COGLIERE TUTTI I PARTICOLARI

15
Ipotesi diagnostica
  • Elencare i segni e i sintomi che riscontriamo nel
    testo e rapportarli ai criteri diagnostici del
    disturbo
  • Formulazione dellipotesi diagnostica
  • USARE SEMPRE IL CONDIZIONALE
  • tale sintomo potrebbe far pensare a
  • dati i sintomo ci si potrebbe orientare

16
Diagnosi differenziale
  • Condizione medica generale o effetti diretti di
    una sostanza
  • Altri sintomi presenti
  • LA DIAGNOSI DIFFERENZIALE NON VA FATTA PER
    ESCLUSIONE, MA VA IMPOSTATA COME IPOTESI
    ALTERNATIVA, IN QUANTO NON POSSIAMO ESSERE SICURI
    NEMMENO DELLIPOTESI PRINCIPALE

17
Comorbilità
  • Durante letà evolutiva, periodo di crescita e
    cambiamento, è più probabile che sia fatta una
    diagnosi in comorbilità
  • Levoluzione del bambino riguarda anche le sue
    funzioni psichiche e neuropsicologiche, per cui è
    difficile che in età evolutiva si riesca a fare
    una diagnosi pura

18
Strumenti diagnostici
  • Valutazione dellintelligenza
  • Matrici di Raven, WISC, WPPSI, WAIS
  • Valutazione neuropsicologica
  • Reattivi di memoria di Ray, prova di attenzione
    (Test delle Campanelle),
  • prove linguistiche, prove motorie, ecc
  • Valutazione emotivo-relazionale
  • questionari autovalutativi o eterovalutativi,
    strumenti proiettivi
  • Valutazione del disturbi in diagnosi principale
  • test specifici per i disturbi dellumore

19
Trattamento
  • Qualora fosse confermata lipotesi diagnostica
    si potrebbe indirizzare il paziente verso un
    tipo di trattamento ad orientamento
    Psicodinamico, o Sistemico Relazionale o
    Cognitivo-Comportamentale
  • In età evolutiva più che di trattamento è meglio
    parlare di intervento riabilitativo o
    psico-educativo
  • ATTENZIONE A SCEGLIERE GLI OBIETTIVI IN BASE AL
    DISTURBO E ALLAPPROCCIO TEORICO SCELTO

20
La quarta prova lorale
  1. Studiare il codice deontologico non serve
    conoscere gli articoli a memoria, l'importante è
    padroneggiarne il contenuto, dimostrare di
    saperci riflettere in maniera critica e fluida.
  2. Preparare un discorso sul tirocinio cosa avete
    fatto, dove, con chi, quando, che tipo di
    bagaglio esperienziale vi ha lasciato, ecc.
  3. Ripassare ciò che è stato scritto nelle prime 3
    prove potrebbero venirvi richiesti alcuni
    chiarimenti, a partire da problemi di leggibilità
    della calligrafia a domande contenutistiche,
    inerenti ad es. al perché avete scelto proprio
    quella teoria, quegli autori ecc.
  4. Riguardare la tesi di Laurea potrebbe capitare
    che vi venga richiesto qualcosa sulla tesi di
    Laurea, specie se è stata sperimentale e l'avete
    utilizzata per inquadrare la 3 prova, o anche
    solo per curiosità.
  5. Leggi, varie ed eventuali È utile dare uno
    sguardo alle altre leggi inerenti la professione
    di psicologo, letica, la pubblicità, la ricerca

21
Il nostro corso di formazione
  • Completo e chiaro nella struttura
  • Online e flessibile in base alle diverse esigenze
  • 4 moduli con possibilità di iscriversi ad ogni
    modulo singolarmente
  • Tutoraggio online continuo per tutta la durata
    del corso
  • Esempi di temi svolti, progetti e casi clinici
  • Supporto alla prova orale le domande più
    frequenti, la relazione di tirocinio, la
    normativa e il codice deontologico
  • Per info
  • www.psicologatrapani.it/eds.html

22
La nostra guida pratica allEDS
  • MODULO 1
  • Parte teorica costituita da un manuale digitale
    di 147 pagine
  • Parte pratica elementi essenziali del tema i
    tipi di traccia e i modi di svolgimento errori
    da evitare e consigli strategici
  • Tracce precedenti
  • 37 temi svolti.

23
LA NOSTRA GUIDA PRATICA
  • MODULO 2
  • Parte teorica costituita da un manuale digitale
    di 89 pagine
  • Come strutturare il progetto
  • Tracce precedenti per esercitarsi
    nellimpostazione del progetto
  • Progetti svolti.

24
LA NOSTRA GUIDA PRATICA
  • MODULO 3
  • Parte teorica costituita da un manuale di 49
    pagine
  • DSM-IV TR in formato multimediale
  • Come impostare il caso clinico per ladulto
  • Come impostare il caso clinico per infanzia e
    adolescenza
  • Il caso organizzativo analisi organizzativa,
    selezione e valutazione del personale
  • Tracce per esercitarsi nella discussione del caso
  • Casi clinici svolti.

25
LA NOSTRA GUIDA PRATICA
  • MODULO 4
  • Riferimenti legislativi e codice deontologico
  • Domande frequenti alla prova orale
  • Come impostare la relazione di tirocinio.
  • Per info www.psicologatrapani.it/guidaeds.html
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com