INFERMIERISTICA AREA CHIRURGICA (Specialistica) - PowerPoint PPT Presentation

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INFERMIERISTICA AREA CHIRURGICA (Specialistica)

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INFERMIERISTICA AREA CHIRURGICA (Specialistica) OCULISTICA Maria Grazia Davanzo ENUCLEAZIONE Per enucleazione si intende l asportazione dell intero bulbo oculare. – PowerPoint PPT presentation

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Title: INFERMIERISTICA AREA CHIRURGICA (Specialistica)


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INFERMIERISTICA AREA CHIRURGICA (Specialistica)
OCULISTICA
  • Maria Grazia Davanzo

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ENUCLEAZIONE
  • Per enucleazione si intende lasportazione
    dellintero bulbo oculare. E un evenienza
    definitiva e quindi risponde a diagnosi gravi
    quali
  • tumori, quali il melanoma della coroide, il
    retinoblastoma e altri
  • traumi imponenti che hanno comportato la perdita
    di sostanza e comunque la vista in modo totale
  • Malattie croniche quali il glaucoma con
    evoluzione infausta che comporta grossa
    sofferenza e dolori al paziente
  • un occhio senza vista utile che sta producendo o
    ha creato oftalmia simpatetica nellaltro occhio

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ENUCLEAZIONE
  • Il paziente che affronta una diagnosi così
    infausta normalmente è angosciato, quindi poco
    attento alle spiegazioni che gli vengono date. E
    importante quindi che linfermiere lo segua anche
    dal punto di vista psicologico
  • Calmi le sue angosce rispondendo alle sue domande
    e proponendo soluzioni alternative positive
  • Lo rassicuri sulla possibilità di mantenere
    unintegrità estetica buona
  • Si raccomandi che abbia capito quello che ha
    bisogno di fare e segua la terapia senza
    rassegnazione ma con fiducia
  • Dal punto di vista funzionale, avrà modo nel
    tempo di sviluppare unabitudine alla visione
    monoculare

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ENUCLEAZIONE
  • LINTERVENTO CHIRURGICO SI COMPONE DI DIVERSE
    FASI
  • Isolamento e recupero della congiuntiva
  • Isolamento e recupero dei muscoli
  • Taglio del nervo ottico e aportazioen del bulbo
  • Inserzione di una protesi in materiale acrilico o
    idrossiapatite
  • Ricostruzione della struttura facendo in modo di
    garantire la motilità

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ENUCLEAZIONE
  • Le tecniche
  • L'anestesia più frequentemente usata è quella
    generale. Si può prevedere una anestesia
  • locale unita a una sedazione in caso di
    controindicazioni formali al primo tipo di
    anestesia.
  • Durante queste operazioni, il volume del globo
    oculare è sostituito da un impianto
  • intraoculare la cui taglia, simile a quella di un
    occhio normale, permette l'adattamento di una
  • protesi oculare. Questo impianto può essere un
    innesto prelevato sul paziente durante
  • l'operazione stessa (innesto dermo-adiposo) o
    essere costituito da un biomateriale inerte. I
  • muscoli che assicurano i movimenti oculari sono
    nella maggior parte dei casi fissati su
  • questo impianto in modo da assicurare la
    mobilità.
  • Il tessuto che ricopre l'occhio (capsula di
    Tenone e congiuntiva) sono suturati prima
  • dell'impianto per poter inserire un conformatore
    (piccolo guscio in plastica) che sostituisce la
  • futura protesi.
  • Se l'occhio è sede di una lesione evolutiva,
    verrà dato dall'atomo-patologo che l'analizzerà
    al
  • microscopio per giungere a una diagnosi precisa e
    definitiva.

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ENUCLEAZIONE
  • Le complicazioni
  • Le rare complicazioni postoperatorie possono
    essere precoci emorragia,ematoma, infezione
  • della cicatrice, espulsione dell'impianto
  • ma anche tardive atrofia dell'adipe dell'orbita
    e
  • aspetto dell'occhio vuoto, caduta della palpebra
    superiore o inferiore, modificazione
  • dello stato delle mucosa congiuntivale e possono
    tutte giustificare altri interventi chirurgici.

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ENUCLEAZIONE
  • I risultati
  • Vengono valutati dopo sei mesi e dipendono da
    diversi fattori tra cui il tipo di operazione, lo
    stato del sacco congiuntivale e delle palpebre,
    la qualità della protesi. Sono generalmente buoni
    sul piano estetico. Certe imperfezioni possono
    richiedere degli atti chirurgici complementari.
  • Per qualunque intervento praticato, una protesi
    non potrà mai essere mobile come un occhio a
    causa della sua rigidità.

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ENUCLEAZIONE
  • MEDICAZIONE
  • Viene inserito un conformatore provvisorio in
    materiale acrilico
  • Viene medicato con pomate antibiotiche ed
    eseguita una medicazione compressiva per limitare
    il versamento ematico.
  • La medicazione viene tolta il giorno dopo,
    vengono messe ancora pomate antibiotiche (per
    almeno una settimana) e ridotta la compressione
    del bendaggio

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EVISCERAZIONE
  • è la rimozione chirurgica dei contenuti
    endooculari attraverso incisione o apertura nella
    cornea o nella sclera. Il nervo ottico, la
    sclera, i muscoli extraoculari e a volte la
    cornea vengono lasciati intatti. Il risultato
    estetico finale e la motilità dopo ladattamento
    della protesi oculare vengono migliorati.

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ESENTERAZIONE
  • è la rimozione delle palpebre, dellocchio e di
    quantità variabile dei contenuti orbitali.
    Indicata nei tumori maligni dellorbita che
    mettono a rischio la vita o quando modalità di
    trattamento più tradizionali si sono rivelate
    inappropriate.
  • Nella forma più estesa lesenterazione può
    includere la rimozione di tutti i tessuti della
    cornea e al resezione delle ossa orbitali.

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PROTESI OCULARI
  • Quando la cavità oftalmica è completamente
    guarita i conformatori vengono sostituiti da
    occhi protesizzati il paziente viene quindi
    indirizzato ad un ocularista, professionista
    esperto che produce occhi protesizzati.
  • La guarigione avviene in 6-8 settimane.

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(No Transcript)
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(No Transcript)
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ASSISTENZA INFERMIERISTICAEDUCAZIONE
POSTCHIRURGICA E PROTESICA
  • Labitudine alla visione monoculare è graduale
    pertanto educare il paziente a deambulazione e a
    muoversi con attenzione per evitare traumi.
  • La protesi può uscire accidentalmente
    dallorbita, quindi insegnare al paziente a
    lavare, asciugare e riposizionarla nellorbita.

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ASSISTENZA INFERMIERISTICAEDUCAZIONE
POSTCHIRURGICA E PROTESICA
  • insegnare al paziente come inserire, rimuovere e
    aver cura della protesi dellocchio
  • accurata igiene delle mani prima di manipolare la
    protesi
  • usare una ventosa a coppa se problemi di
    destrezza manuale
  • tappare lo scarico del lavandino o porvi sopra un
    asciugamano pulito
  • mostrare la tecnica allassistito e ai familiari
    per valutare le abilità e il grado di
    apprendimento
  • sollevare verso lalto la palpebra superiore,
    inserire dal basso verso lalto la protesi sotto
    la palpebra superiore

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ASSISTENZA INFERMIERISTICAEDUCAZIONE
POSTCHIRURGICA E PROTESICA
  • la palpebra inferiore viene spinta in basso per
    facilitare linserimento della protesi
  • per rimuovere la protesi mettere una mano a coppa
    sulla guancia per riuscire ad afferrarla,
    lindice della mano libera a metà della palpebra
    inferiore guardando verso lalto
  • con il dito premere la palpebra inferiore verso
    linterno e poi laterale la protesi scivola
    fuori e la mano la raccoglie

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ASSISTENZA INFERMIERISTICAPROMUOVERE
LASSISTENZA DOMICILIARE
  • Assistenza continua
  • per mantenere ligiene e il buon stato
    dellocchio protesico
  • irrigare quotidianamente la protesi in sito con
    fisiologica, una soluzione per lenti a contatto
    rigide o colliri
  • per prevenire la secchezza oculare si possono
    usare olio minerale, unguenti oftalmici
    lubrificanti o gocce a base di olio

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ASSISTENZA INFERMIERISTICAPROMUOVERE
LASSISTENZA DOMICILIARE
  • Assistenza continua
  • per evitare spostamenti della protesi è indicato
    pulirla con un movimento delicato dalla tempia al
    naso
  • togliere e lavare la protesi in presenza di
    secrezioni mucose o fastidio
  • pulire dal muco e controllare lorbita oculare
    per segni di infezione

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ASSISTENZA INFERMIERISTICAPROMUOVERE
LASSISTENZA DOMICILIARE
  • Assistenza continua
  • irritazione o arrossamento dellorbita o della
    palpebra dellocchio possono indicare un uso
    eccessivo della protesi, mancanza digiene o
    presenza di secrezioni al suo interno
  • rivolgersi al medico quando le infezioni o le
    irritazioni non regrediscono.
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