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Title: Diapositiva 1


1
Facoltà di Medicina e Chirurgia Anno Accademico
2005-2006

TRAPIANTO DI FEGATO
Patrizia Burra Gastroenterologia Dipartimento di
Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche Universi
tà di Padova
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TRAPIANTO DI FEGATO
  • Rappresenta trattamento di scelta per malattie
    epatiche croniche in fase terminale ed, in casi
    selezionati, epatite fulminante

Gastroenterologia, Padova
3
(No Transcript)
4
TRAPIANTO DI FEGATO
  • 1963 primo trapianto di fegato eseguito da
  • Thomas Starzl a Denver in Colorado
  • Lesperienza acquisita negli anni ha determinato
  • Progressivo ampliamento delle indicazioni al
    trapianto di fegato
  • Migliore gestione clinica dei pazienti
    trapiantati
  • Aumento della sopravvivenza dei pazienti
    trapiantati
  • In Italia esistono 19 centri autorizzati al
    trapianto di fegato

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Efficacia del trapianto di fegato in Italia
  • EPIDEMIOLOGIA
  • ? 1000 pazienti con cirrosi epatica/anno con
    indicazioni al trapianto di fegato
  • 838 trapianti di fegato eseguiti nel 2003 in
    Italia
  • 1.463 pazienti in lista dattesa (aggiornata a
    settembre 2003)

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Malattie epatiche che possono rappresentare una
indicazione al trapianto di fegato
  • Malattie epatiche croniche
  • Malattie epatiche acute
  • Malattie epatiche meno comuni
  • Malattie epatiche con indicazione non univoca

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INDICAZIONI
Gastroenterologia, Padova
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  • Indicazioni cliniche al trapianto di fegato
  • Ascite refrattaria alla terapia diuretica
  • Encefalopatia ricorrente o resistente a terapia
    con lattulosio e/o neomicina
  • Sanguinamento da rottura di varici esofagee e/o
    gastriche o da gastropatia congestizia che
    ricorre nonostante terapia medica e/o endoscopia
    e/o radiologia interventistica
  • Peritonite batterica spontanea
  • Sindrome epatorenale

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  • Indicazioni cliniche al trapianto di fegato nelle
    epatopatie croniche ad impronta colestatica
  • Prurito intrattabile resistente alla terapia
    medica
  • Osteoporosi progressiva
  • Astenia severa ed ingravescente
  • Episodi ricorrenti di infezioni delle vie biliari
  • Malattie epatiche metaboliche
  • Correzione delle manifestazioni extra-epatiche di
    malattie metaboliche per le quali il difetto
    genetico è espresso nel fegato

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TRAPIANTO DI FEGATO quando ?
  • PRINCIPIO
  • sopravvivenza lt 90 ad 1 anno dalla valutazione
  • CRITERI
  • Child-Pugh gt 7 (B o C)
  • scompenso ascite, PBS, sindrome epato-renale,
    ittero, emorragia GI, encefalopatia
  • MELD 10-15

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CONTROINDICAZIONI RELATIVE
  • Età gt 65 anni
  • Grave insufficienza epatica con Child-Pugh o
    Meld avanzato
  • Insufficienza renale
  • Stato di grave malnutrizione
  • Infezioni in atto escluse le infezioni delle vie
    biliari
  • Trombosi isolata della vena porta

Gastroenterologia, Padova
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CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE
  • Sieropositività HIV
  • Neoplasie extraepatiche
  • Colangiocarcinoma
  • Sepsi in atto
  • Gravi malattie cardiache e polmonari
  • Dipendenza da alcol o da altre sostanze
  • Problematiche sociali o familiari che precludono
    il trapianto
  • Alterazioni anatomiche che precludono il
    trapianto
  • Trombosi della vena porta associata a trombosi
    della vena splenica e della vena mesenterica

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HIV
  • Trapianto proponibile in pazienti selezionati -
    sperimentazione
  • Problemi etici
  • HIV rischio elevato di patologia AIDS-correlata
  • Mortalita
  • Controindicazione relativa

Gastroenterologia, Padova
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INDICAZIONI CONTROVERSE
  • ALCOL
  • HBV/HCV
  • NEOPLASIA
  • EPATITE FULMINANTE

Gastroenterologia, Padova
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Dati preliminari al 31 dicembre 2005
Trapianti di FEGATO Anni 1992/2005
Inclusi i trapianti combinati
FONTE DATI Dati Preliminari Reports CIR
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Sopravvivenza dopo trapianto di fegato in Italia
(2163 viventi, 863 deceduti al 31/12/
17
Sopravvivenza dopo trapianto di fegato in
Italia
Plt0,0001 FHF vs all
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RISORSE COINVOLTE NEL TRAPIANTO
SUPPORTO SOCIALE
STRUTTURE
TEAM SANITARIO
FAMIGLIA
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  • Malattie epatiche croniche
  • Cirrosi ad eziologia virale (HBV, HCV, HDV),
    alcolica, da steatoepatite non alcolica,
    iatrogena, criptogenetica
  • Cirrosi ad impronta colestatica (cirrosi biliare
    primitiva primaria e secondaria, colangite
    sclerosante primaria e secondaria)
  • Cirrosi da epatite autoimmune
  • Cirrosi da difetto metabolico (emocromatosi,
    morbo di Wilson, deficit di a1-antitripsina)
  • Cirrosi da cause vascolari (malattia di
    Budd-Chiari)
  • Neoplasia in cirrosi epatica (epatocarcinoma),
    carcinoide, epatoblastoma

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  • Malattie epatiche acute
  • Insufficienza epatica acuta ad eziologia virale
    (HBV,HAV, HDV, e raramente HCV)
  • Insufficienza epatica acuta da cause tossiche
    (farmaci, amanita falloide, sostanze tossiche
  • Insufficienza epatica acuta da cause metaboliche
    (morbo di Wilson)

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  • Malattie epatiche meno comuni
  • Cirrosi criptogenetica
  • Fibrosi epatica congenita
  • Iperossaluria tipo I, ipercolesterolemia tipo II,
    Emofilia

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  • Malattie epatiche con indicazione non univoca
  • Emangioendotelioma epitelioide
  • Tumori endocrini
  • Colangiocarcinoma
  • Metastasi epatiche da neoplasia neuroendocrina
    ben differenziata

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Condizioni cliniche che possono rappresentare una
indicazione al trapianto di fegato in corso di
epatopatie croniche
  • Epatopatie croniche di diversa eziologia
  • Epatopatie croniche ad impronta colestatica
  • Malattie epatiche metaboliche

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ETA
  • ITALIA
  • 60 anni (indicata ma non assoluta)
  • Scarsita donazioni
  • Ottimi risultati eta superiore

Gastroenterologia, Padova
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SELEZIONE DEI CANDIDATI AL TRAPIANTO DI FEGATO
  • Nei Centri di Trapianto di Fegato esiste un
  • comitato costituito da
  • Epatologi
  • Gastroenterologi
  • Chirurghi
  • Anestesisti
  • Psicologi

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SELEZIONE DEI CANDIDATI AL TRAPIANTO DI FEGATO
  • Ha il ruolo di
  • Definire la eleggibilità dei potenziali candidati
  • Definire la loro priorità al trapianto di fegato
  • Confermare le indicazioni ed escludere le
    controindicazioni
  • Valutare la volontà del candidato ad eseguire
    lintervento

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IL CANDIDATO AL TRAPIANTO DI FEGATO Valutazione
A) cirrosi epatica Child-Pugh B7
B) cirrosi epatica con almeno un episodio di
scompenso quale - sanguinamento da varici
esofagee/gastriche - scompenso ascitico,
peritonite batterica - encefalopatia,
ittero - prurito - ridotta qualita di vita
Sopravvivenza lt90 ad 1 anno dalla valutazione
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IL CANDIDATO AL TRAPIANTO DI FEGATO
Valutazione profilo dorgano
  • Profilo chimico generale
  • Funzionalità epatica e renale
  • Metabolismo osseo
  • Metabolismo glucidico
  • Assetto coagulativo

Valutazione microbiologica
Sierologia virale
Mantoux
Colturale
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IL CANDIDATO AL TRAPIANTO DI FEGATO
Valutazione strumentale
  • ECG
  • Ecocardiogramma
  • con FE
  • Spirometria
  • Emogas analisi

VALUTAZIONE IPERTENSIONE PORTALE
  • Rx seni paranasali
  • Ortopantomografia
  • TC cerebrale
  • Ecodoppler epatico
  • EGDS

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IL CANDIDATO AL TRAPIANTO DI FEGATO
Valutazione finale presso sede trapianto
DISCUSSIONE COLLEGIALE PER EVENTUALE IMMISSIONE
IN LISTA
  • Valutazione neurologica
  • Valutazione cardiologica
  • Valutazione chirurgica
  • Valutazione anestesiologica
  • Valutazione psicologica

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SELEZIONE DEI CANDIDATI AL TRAPIANTO DI FEGATO
  • Il tempo dattesa nella lista di trapianto varia
    a seconda di
  • Gruppo sanguigno del paziente
  • Stato di gravità della malattia epatica
  • Tempo da cui si attende il trapianto
  • Valutata con 2 metodi
  • Classificazione di Child-Pugh
  • Classificazione di Meld (Model for End-Stege
    Liver Disease)

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INDICE DI CHILD-PUGH
Punteggio assegnato in proporzione al crescente grado di anormalità 1 2 3 Punteggio assegnato in proporzione al crescente grado di anormalità 1 2 3 Punteggio assegnato in proporzione al crescente grado di anormalità 1 2 3 Punteggio assegnato in proporzione al crescente grado di anormalità 1 2 3
Encefalpatia Assente I e II grado III e IV grado
Ascite Assente Scarsa Moderata
Bilirubina (mg/dl) lt 2 gt 2 lt 3 gt 3
Albumina (gr/dl) gt 3.5 gt 2.8 lt 3.5 lt 2.8
Attività Protrombinica () 70 lt 70 gt 40 lt 40
Punteggio fra 5 e 6 punti grado A fra 7 e 9
grado B fra 10 e 15 grado C
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Model of End-stage Liver Disease MELD
  • ? Informazioni prognostiche di sopravvivenza in
  • pazienti con cirrosi epatica e dopo
    trapianto di
  • fegato
  • ? Scala MELD
  • BILIRUBINA
  • TEMPO DI PROTROMBINA (INR)
  • CREATININA

Kim AST Chicago 2001589A
Gastroenterologia, Padova
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MELD COME INDICE PREDITTIVO DI MORTALITA PER
CIRROSI EPATICA
  • MELD
  • lt o 9
  • 10-19
  • 20-29
  • 30-39
  • gt o 40
  • RISCHIO IN
  • DI DECESSO
  • 2
  • 11
  • 34
  • 73
  • 80

Kim AST Chicago 2001589A
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TRAPIANTO DORGANOCRITERI IMMISSIONE IN LISTA
DATTESA
  • Notevole attività per incrementare numero
    donazioni, ma numero organi disponibili
    relativamente stazionario negli ultimi anni
  • Aumenta numero pazienti in lista dattesa
  • Peggiorano condizioni cliniche
  • Numerosi ricoveri
  • Decessi
  • Costi

Gastroenterologia, Padova
36
Mortalità in lista dattesa
  • Alcol 15
  • Colestasi 8
  • Virali 5.2

Gastroenterologia, Padova 1990-2000
37
CRITERI DI SELEZIONE DEI CANDIDATI E GESTIONE
DELLA LISTA DATTESA
  • Uniformità tra i Centri
  • Evitare inserimenti in lista prematuri
  • Discussione casi difficili
  • - etica
  • - legale
  • - religione
  • Valutazione collegiale
  • Criteri specifici per patologia
  • Controindicazioni relative ed assolute
  • Trapianto da donatore vivente

Gastroenterologia, Padova
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Malattie epatiche che rappresentano indicazione
al trapianto di fegato
CONCLUSIONI
  • Malattie epatiche croniche
  • Malattie epatiche acute
  • Malattie epatiche meno comuni
  • Malattie epatiche con indicazione non univoca

Presenza di controindicazioni assolute e relative
al trapianto di fegato
Presenza di indicazioni controverse alcol,
neoplasie, HBV/HCV, epatite fulminante
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CONCLUSIONI
  • Tempo del trapianto di fegato
  • Sopravvivenza stimata lt 1 anno
  • Valutazione gravità di malattia con MELD e
    CHILD-PUGH
  • Selezione del candidato
  • Valutazione clinica globale
  • Valutazione profilo dorgano
  • Valutazione microbiologica
  • Valutazione strumentale
  • Valutazione finale presso sede trapianto

Discussione collegiale per immissione in lista
dattesa
Importanza di una corretta gestione della lista
dattesa
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