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Title: L


1
Lagricoltura vive del territorio
Luso del suolo
e la valorizzazione
delle risorse locali
nel Medio Friuli
  • Codroipo
  • Banca di Credito Cooperativo di Basiliano
  • Sala Conferenze
  • Piazza Garibaldi
  • Sabato 4 dicembre 2010
  • 9,30 - 13

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Il territorio del Medio Friuli è prezioso perché
contiene
  • La bellezza e le risorse.
  • rappresentati da acqua, risorgive, ambiti
    naturali, boschi, paesaggio
  • agrario creato dal lavoro delluomo, patrimonio
    artistico,
  • architettonico e culturale presente negli edifici
    e nelle chiese
  • Le relazioni e la memoria.
  • per i cittadini i luoghi in cui vivono, prima
    ancora di essere tecnica e
  • materia, rappresentano progetti di vita,
    rapporti tra le persone,
  • ricordi
  • Lidentità della comunità.
  • il territorio è il luogo privilegiato in cui si
    costruisce e definisce parte
  • dellidentità e della cultura dei singoli e delle
    comunità

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Il valore profondo della tutela
  • Salvaguardare i luoghi significa mantenere vivi
    tratti dellidentità, individuale e
  • collettiva, e dare valore al bene comune da
    consegnare integro alle future generazioni
  • Benedetto XVI nella Lettera Enciclica Caritas in
    veritate
  • Il tema dello sviluppo è fortemente collegato
    anche ai doveri che nascono dal rapporto
  • dell'uomo con l'ambiente naturale. (). L'uomo
    interpreta e modella l'ambiente naturale
  • mediante la cultura, la quale a sua volta viene
    orientata mediante la libertà responsabile,
  • attenta ai dettami della legge morale (). I
    progetti per uno sviluppo umano integrale ()
  • devono essere improntati a solidarietà e a
    giustizia intergenerazionali ().
  • Benedetto XVI nel monito durante lAngelus
  • La crisi va presa in tutta la sua serietà () e
    impone una revisione profonda del modello
  • di sviluppo economico globale (). Serve un
    rilancio strategico dell'agricoltura () come
  • risorsa indispensabile per il futuro ().

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Esempi di trasformazione del territorio
  • Estensione delle zone urbanizzate, delle aree
    industriali, commerciali e
  • servizi nascita di luoghi inventati attorno a
    nodi e maglie viarie
  • Ampliamento e consolidamento delle attività
    estrattive con
  • parziale recupero delle cave
  • Bonifiche e riordini fondiari per razionalizzare
    le proprietà e
  • aumentare la produttività agricola
  • Specializzazione delle attività agricole nel
    comparto orticolo e
  • frutticolo, e avvio di nuove forme di allevamento
  • Sviluppo delle attività agrituristiche e di
    valorizzazioni delle
  • produzioni locali
  • Uso del suolo agricolo per realizzare parchi
    fotovoltaici e impianti
  • energetici, a biogas e biomassa

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Azioni in controluce degli attori la Regione
  • Ha attuato programmi, rilasciato autorizzazioni,
    erogato
  • finanziamenti in assenza di Piano del Governo del
  • Territorio e Piano paesaggistico
  • Ha sviluppato le iniziative in modo settoriale,
    scarsamente
  • coordinate fra loro
  • Ha escluso di Comuni dalla co-pianificazione
    (riguardo le
  • decisioni sulle attività estrattive, le reti,
    ecc.)
  • Non ha dotato i Comuni di strumenti di
    pianificazione di
  • area vasta per esercitare il governo integrato
    del territorio
  • e coniugare le singole strategie in una visione
    coerente

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Azioni in controluce degli attori i Comuni
  • Hanno cercato di rendere attrattivo e competitivo
    il territorio anche
  • attraverso la sua patrimonializzazione (con
    ampie dotazioni di
  • piano per lespansione insediativa, spinta alla
    localizzazione di centri
  • commerciali e direzionali)
  • Hanno operato solo occasionalmente la gestione
    del territorio di area
  • vasta in rapporto con altri comuni
  • Hanno promosso atti per far evolvere la cultura
    del risparmio
  • energetico e delleducazione ambientale, salvo
    poi liberalizzare gli
  • investimenti in parchi fotovoltaici e impianti
    energetici (biomasse,
  • biogas)
  • Hanno promosso la tutela dellambiente naturale e
    del paesaggio
  • (biotopi, parchi) senza però creare corridoi
    ambientali e progetti
  • integrati con lagricoltura

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Alcuni esiti
  • In Regione (1980-2000) dilapidati quasi 7 mila
    ha, con
  • 581 mq di superficie urbanizzata per abitante
    (456 in
  • Emilia Romagna, 310 Lombardia, 296 Piemonte.)
  • Compromesse aree naturali e boscate, ambiti di
  • tutela e suolo agrario, con spreco di capitale
    territoriale
  • causa lincuria e linappropriata gestione del
    territorio
  • Paesaggio schiacciato tra valori e qualità,
    espresse
  • dagli ambiti naturali e dallagricoltura, e
    povertà e
  • cesure, espresse dalla dispersione insediativa,
    dalle reti,
  • dalle cave, dagli impianti energetici diffusi

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Le parole-chiave
  • Tutelare
  • difendere i valori e i patrimoni naturali,
    paesaggistici e storici
  • Ri-addensare
  • bloccare la diffusione insediativa (residenziale,
    commerciale,
  • industriale) e recuperare il patrimonio edilizio
    esistente
  • Organizzare
  • pianificare il territorio in un contesto più
    vasto dei singoli confini
  • amministrativi, decidere insieme le scelte
    importanti per non
  • sprecare risorse finanziarie, governare la
    trasformazione del suolo e
  • prevedere il buon utilizzo del terreno agricolo
  • Integrare
  • promuovere programmi coerenti di tutela e
    valorizzazione delle risorse
  • naturali, culturali ed agricole, per accrescere e
    diffondere i benefici

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Da dove ripartire? 1. dalla nuova responsabilità
pubblica alla programmazione e pianificazione
integrate
  • Superare i vincoli posti dai confini
  • non servono le ricette del passato
    nellamministrare le comunità locali
  • la nuova responsabilità pubblica suggerisce di
    superare i confini
  • amministrativi che si sono dimostrati un vincolo
  • si tratta di salire sul campanile per vedere
    meglio e vedere gli altri
  • Governo integrato del territorio
  • la Regione e i Comuni devono programmare le
    iniziative e concertare gli
  • investimenti in modo che non siano sprecati e
    siano, invece,
  • sostenibili agire nellarea vasta in modo da
    aumentare lefficacia della
  • pianificazione nella tutela dellambiente,
    nellorganizzazione e uso del
  • suolo, nella selezione dei grandi interventi
    (centri commerciali, zone
  • industriali, parchi fotovolatici, attività
    estrattive)
  • ma, i buoi sono scappati dalla stalla?

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Da dove ripartire? 2. dal progetto LIFE alla
connessione con i parchi e alla valorizzazione
delle risorse locali
  • Proseguire le attività
  • continuare il programma intercomunale di tutela e
    valorizzazione di 3 siti Sic e
  • di 4 biotopi, sostenuto da fondi dellU.E.,
    finalizzato ad aumentare le specie
  • rare di flora e fauna uniche in Europa, e
    riconvertire parti del territorio per
  • formare torbiere calcaree
  • Connettere i progetti
  • questo programma va legato al Parco dello Stella,
    delle Risorgive e al Parco del
  • Cormor, in modo da assicurare struttura alla
    difesa paesaggio naturale,
  • anche attraverso percorsi ciclabili e
    percorsi-vita, opere idrauliche, ri-
  • naturalizzazione e rimboschimento di aree e
    spazi
  • Promuovere lintegrazione
  • le attività di tutela devono intersecarsi con
    lagricoltura di qualità, nelle
  • tecniche di coltivazione e nei prodotti, perché
    così cè più forza nella
  • valorizzazione del paesaggio, ambientale e
    rurale, del patrimonio e delle
  • testimonianze storico-artistiche, della tipicità
    delle produzioni locali

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Da dove ripartire? 3. dal distretto rurale
delle risorgive al G.e.i.e.
  • Cluster rurale delle Risorgive
  • riprendere lidea di creare il distretto rurale
    delle risorgive,
  • dopo lo stop subìto dallInterreg coordinato
    dalla provincia di Udine
  • Laboratorio per lo sviluppo rurale
  • il cluster può alimentare un laboratorio dove
    coinvolgere gli attori locali
  • nella tutela dellambiente e del paesaggio
    agricolo, nella promozione
  • delle tradizioni e produzioni locali, utilizzando
    i fondi dellU.E.
  • G.e.i.e. (Gruppo europeo di interesse economico)
  • è utile utilizzare questo strumento come unico
    interlocutore del Medio
  • Friuli perché favorisce lintegrazione di
    conoscenze, risorse, soggetti
  • economici dellarea, e li fa dialogare e
    progettare con partner di altri
  • Paesi europei, attraverso forme di cooperazione
    transnazionale

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Da dove ripartire? 4. dallorganizzazione del
sistema produttivo agli imprenditori
  • Il sistema produttivo locale
  • si tratta di ripensare il sistema locale per
    assicurare valore alla
  • produzione di beni e servizi che si realizzano
    nel Medio Friuli significa
  • costituire filiere produttive attorno ai nessi
    agricoltura specializzata-
  • agriturismo-commercio e fiere-turismo ecologico
    e rurale-artigianato
  • artistico
  • Sostegno alle imprese
  • vanno sostenute e premiate le imprese che
    valorizzano le risorse locali in
  • coerenza con le vocazioni del territorio rurale e
    le risorgive, con prodotti a
  • km. 0, produzioni biologiche e farmers market,
    e che si impegnano ad
  • integrare le loro attività con la culture e le
    tradizioni

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Pensare, progettare, gestire insieme
  • Partecipare con Agenda 21 e mettere in circolo le
  • capacità collettive
  • per affrontare la crisi economica, ideare uno
  • sviluppo sostenibile, condividere i programmi ed
  • elaborare singoli progetti, per gestire le
    iniziative
  • serve la partecipazione
  • ciò è possibile attraverso il metodo di Agenda
    21,
  • e il coinvolgimento di competenze,
    professionalità,
  • esperienze tecniche ed amministrative, e delle
  • testimonianze morali del Medio Friuli

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Costruire il futuro della biodiversità e
dellagricoltura dentro la crisi e le
trasformazioni sociali
  • Però,
  • nessun vento è favorevole al
  • marinaio che non sa dove
  • dirigersi
  • (Seneca, Lettera a Lucilio)
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