Title: Diapositiva 1
1MODIFICAZIONI ANATOMICHE E FUNZIONALI NELLINVECCH
IAMENTO FISIOLOGICO Prof.Domenico Maugeri Dip.
di Chirurgia Università degli Studi di Catania
2- PREMESSA
- NORMA
- NORMALITA
- VARIABILITA INTRA ED INTERINDIVIDUALE
3ALTEZZA PESO COMPOSIZIONE COPOREA
Riduzione progressiva della statura per
assottigliamento dei dischi intervertebrali e
riduzione di altezza dei corpi vertebrali Riduz
ione del peso corporeo ( maggiore nelluomo che
nella donna) Diminuzione della massa magra
totale ed aumento relativo della massa
adiposa IMPLICAZIONE CLINICHE Tendenza alla
malnutrizione Alterazioni della cinetica dei
farmaci ( aumenta il volume di dei farmaci
liposolubili)
4- CUTE
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE E STRUTTURALI
- Atrofia dellepidermide, delle gh.sudoripare e
dei follicoli piliferi - Degenerazione del collagene e delle fibre
elastiche - Sclerosi delle arteriole
- Riduzione del grasso sottocutaneo
- MANIFESTAZIONI DEL NORMALE INVECCHIAMENTO
- Cute sottile, rugosa, secca, fragile,
depigmentata - Ridotta capacità di riparazione delle ferite
- Ridotta sintesi di Vitamina D
- Ridotta capacità termoregolatoria
- IMPLICAZIONI CLINICHE
- Abrasioni, infezioni, prurito, intertrigine
- Ulcere da pressione, onicogrifosi
- Carcinoma a cellule squamose ( basalioma)
-
5- MUSCOLO
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE E STRUTTURALI
- Riduzione della massa muscolare ( Sarcopenia)
- Riduzione delle fibre muscolari di tipo II
- Accumulo di lipofuscina, riduzione del numero e
del volume delle - miofibrille
- Riduzione del numero dei capillari per unità
motoria - Riduzione degli enzimi glicolitici preposti alla
produzione denergia - PATOGENESI DELLA RIDUZIONE DELLA MASSA E FUNZIONE
MUSCO - LARE
- Invecchiamento in sé, ridotta attività fisica,
malnutrizione, processi - infiammatori cronici, influenze neurotrofiche
- CONSEGUENZE
- Riduzione della forza, della potenza e della
resistenza muscolare. - IMPLICAZIONI CLINICHE
6- OSSO
- MODELING, PICCO DI MASSA OSSEA, REMODELING
- NELLA DONNA
- Osso trabecolare si riduce del 30 entro 5 anni
dalla menopausa, - poi la riduzione annua si attesta intorno all1
- Osso corticale si riduce del 10 entro 5 anni
dalla menopausa, poi - la riduzione si attesta intorno al lt 1.
- NELLUOMO
- Osso trabecolare intorno ai 50 anni si riduce in
modo lento e - costante del lt 1 allanno.
- Osso corticale si riduce con un tasso annuo
dello 0,2-0,3 - IMPLICAZIONI CLINICHE
- Osteoporosi
- Fratture
7- ARTICOLAZIONI
- MODIFICAZIONI BIOCHIMICHE E STRUTTURALI
- Riduzione del contenuto in acqua, proteoglicani e
condroitinsolfato - Aumento relativo di cheratinsolfato ed acido
ialuronico - Perdita di tessuto cartilagineo, che assume
aspetto irregolare e sfrangiato - MODIFICAZIONI FUNZIONALI
- Ridotta capacità di adattamento della cartilagine
a stress meccanici - ripetuti
- IMPLICAZIONI CLINICHE
- Fenomeni degenerativi artrosici
8CUORE
IL CUORE E UNA MACCHINA BIOLOGICA UNICA, CHE
POMPA 42.048.000 LITRI DI SANGUE (80 ANNI DI
VITA) CON 4.204.800.000 BATTITI (sistole
diastole)
9AGING
LIFE STYLE
DISEASE
10CHEITLIN , Cardiovascular physiology-changes with
aging, su
Am.J.Geriatr.Cardiol. 2003 Conclude dicendo che
lAging determina - una riduzione in
elasticità ed un aumento in rigidità del sistema
arterioso - un aumentato postcarico sul
ventricolo sn., - un aumento della pressione
sistolica, - una ipertrofia ventricolare sn., -
un prolungato rilasciamento del ventricolo sn. in
diastole. - un drop out delle cellule del
pacemaker atriale con riduzione del ritmo
cardiaco intrinseco - una fibrosi dello scheletro
cardiaco - una calcificazione alle valvole
aortiche - un danneggiamento al fascio di His -
una diminuita responsività del recettori
beta-adrenergici - un aumento nella circolazione
delle catecolamine CON CONSEGUENTE
ipertensione sistolica isolata, disfunzione
diastolica,
scompenso cardiaco, difetti di conduzione
A/V,
calcificazioni valvole aortiche.
11- PRESSIONE ARTERIOSA
- Aumento progressivo della pressione arteriosa
sistolica specie nelle - donne
- Aumento anche della diastolica fino ai 60 anni
,poi stabilità, riduzione - CAUSE si perde con lAging lEFFETTO MANTICE
dellaorta mentre il - CONTROLLO OMEOSTATICO diviene meno efficiente.
- CONSEGUENZE maggiore variabilità della P.A.
con PICCHI IPERTEN - SIVI e/o CADUTE PRESSORIE.
- IMPLICAZIONI CLINICHE WHITE COAT PHENOMENON,
- mentre la estrema variabilità della pressione
arteriosa accentua il - rischio cardiovascolare.
12- APPARATO RESPIRATORIO
- MODIFICAZIONI STRUTTURALI
- Aumento del diametro della trachea e dei bronchi,
Calcificazioni delle - cartilagini tracheali e bronchiali, Rottura dei
setti interalveolari, - Dilatazione degli alveoli, Riduzione della
componente elastica, - Aumento della componente collagenica,
Alterazione della Gabbia toracica - con calcificazione delle cartilagini costali,
cifosi dorsale. - MODIFICAZIONI FUNZIONALI
- Ridotta elasticità polmonare, Aumentata rigidità
della gabbia toracica, - Iperlavoro dei muscoli respiratori, Ridotta
forza contrattile dei muscoli - respiratori, Ridotta Capacità Vitale ( 25
ml/anno), Aumento del volume - residuo (30-50), Rapporto Ventilazione/Perfusion
e alterato con zone ben - perfuse ma poco ventilate, VO2max ridotto,
Difese ridotte per ridotta - clearance muco-ciliare, riflesso tussigeno
ridotto, sistema macrofagico ed - immune locale compromesso.
- IMPLICAZIONI CLINICHE
13- CAVITA ORALE
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE FUNZIONALI
- Retrazione progressiva delle gengive
- Erosione del cemento, smalto, dentina
- Decremento del numero di fibroblasti della camera
pulpare - Atrofia delle mucose
- Ridotta forza dei muscoli masticatori
- Incoordinazione motoria oro-faringea
- Ridotta secrezione salivare
- Ipogeusia/ disgeusia
- IMPLICAZIONI CLINICHE
- Frequente perdita di denti
- Rischio di malnutrizione
- Secchezza delle fauci
- Polmonite ab ingestis
14- ESOFAGO
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICO-FUNZIONALI
- Assottigliamento della mucosa
- Riduzione della muscolatura intrinseca
- Diminuita ampiezza delle contrazioni esofagee
durante la peristalsi - Contrazioni ripetitive non peristaltiche
- Rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore
- Velocità e durata delle onde di contrazione
normali - IMPLICAZIONI CLINICHE
- Disfagia
15- STOMACO
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICO-FUNZIONALI
- Atrofia della mucosa
- Infiltrazioni leuco-linfocitarie
- Riduzione della secreazione cloro-peptica
- Motilità normale
- IMPLICAZIONI CLINICHE
- Gastrite atrofica
- Ridotta digestione proteica, ridotto assorbimento
di vitamina B-12
16- INTESTINO
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICO-FUNZIONALI
- Atrofia dei villi
- Diminuita capacità dassorbimento dei glucidi (
specie lattosio e xilosio) - calcio e ferro
- IMPLICAZIONI CLINICHE
- Malassorbimento
- Malnutrizione
17- COLON
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICO-FUNZIONALI
- Atrofia ghiandolare
- Ipertrofia della muscolaris mucosae
- Aumento del connettivo
- Sclerosi arteriolare ( diminuita resistenza di
parete) - Alterazioni della motilità parietale, con
riduzione della velocità di transito - Aumento della pressione endoluminale
- IMPLICAZIONI CLINICHE
- Stipsi
- Diverticolosi del colon
18- FEGATO E PANCREAS
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICO-FUNZIONALI
- Riduzione volumetrica del fegato
- Accumulo di lipofuscina negli epatociti
- Diminuita capacità rigenerativa
- Atrofia dei lobuli
- Fibrosi intralobulare
- Funzionalità epatica detossicante,
protidosintetica, biligenetica e del - pancreas esocrino adeguate
19- APPARATO URINARIO
- MODIFICAZIONI STRUTTURALI MICROSCOPICHE
- Riduzione della massa renale ( -25 a 80 anni)
- Ispessimento della capsula fibrosa
- Aumento del tessuto adiposo perirenale
- Aspetto pseudolobulare ( rene grinzo
arteriosclerotico) - MODIFICAZIONI STRUTTURALI MISCROSCOPICHE
- GLOMOMERULI
- Riduzione del numero totale ( -30-50 a 80
anni, specie corticale sup.) - Aumento del numero dei glomeruli
nefrosclerotici - Aumento delle cellule mesangiali
- Aumento dello spessore della membrana basale
- 2) TUBULI
- Riduzione della lunghezza e volume totale (
specie dei prossimali) - Aumento dello spessore della membrana basale
20- APPARATO URINARIO
- MODIFICAZIONI STRUTTURALI MISCROSCOPICHE
- 3) TUBULI
- Fibrosi
- 4) SISTEMA VASCOLARE
- Fibrosclerosi, riduzione del calibro e
ridotta elasticità del sistema - arterioso nel suo complesso ( arteria
renale, arterie interlobari ed - arciformi, arterie interlobulari ed
arteriole)
21- APPARATO URINARIO
- MODIFICAZIONI FUNZIONALI GLOMERULARI
- Marcata riduzione del flusso plasmatico renale (
- 50 a 80 anni) - Riduzione del volume del filtrato glomerulare
(VFG) - Diminuzioe della clearance della creatinina ( 80
ml/min a 80 anni) - MODIFICAZIONI FUNZIONALI VASCOLARI ( ridotta
efficienza della - Autoregolazione del flusso ematico renale) da
- Arteriosclerosi
- Ridotta sintesi di renina
- Ridotta sintesi delle PG ed altre sostanze
vasoattive - MODIFICAZIONI FUNZIONALI TUBULARI
- Ridotta capacità di concentrazione e diluizione
delle urine - Ridotta capacità di acidificazione delle urine
- Ridotta capacità massima di riassorbimento del
glucosio - MODIFICAZIONI FUNZIONALI ENDOCRINE
22- APPARATO URINARIO
- IMPLICAZIONI CLINCHE
- Aumento del rischio di intossicazione da farmaci
eliminati per via renale - Maggiore incidenza di ipervolemia,
acidosi-alcalosi, disionie - Aumentato rischio di IRA da sostanze tossiche,
ischemie, infezioni - Aumento del rischio di Osteoporosi ed
Osteoporomalacia
23- SISTEMA RIPRODUTTIVO
- Nella donna con la menopausa
- Scomparsa degli ovociti maturanti
- Involuzione fibrosa delle ovaie
- Drastica riduzione della estrogeni e progesterone
sintesi, LH ed FSH - Atrofia dellUtero e dellepiteliuo vaginale
- EVENTI CLINICI CORRELATI ALLA MENOPAUSA
- O osteoporosis ( osteoporosi)
- V voiding problem ( incontinenza urinaria)
- A atrophic changes ( atrofia della cute e delle
mucose) - R relaxation of the pelvic structures ( prolassi)
- I Inflammation and Infections ( infezioni del
tratto genito urinario) - A abnormal bleeding ( sanguinamenti vaginali)
- N neoplasia ( tumori ginecologici)
24- SISTEMA RIPRODUTTIVO
- NELLUOMO CON LANDROPAUSA
- Lenta e graduale riduzione della spermatogenesi,
riduzione del volume - Delleiaculato, del numero e motilità degli
spermatozoi - Lenta e graduale riduzione della sintesi di Ts
con aumento di FSH, LH - Ipertrofia prostatica ( sia ghiandolare che
stromale) da anomala - espansione clonale di cellule staminali, da
risveglio delle potenzialità - embrionali delle cellule stromali
- CONSEGUENZE CLINICHE
- Declinano la libido, la capacità di erezione e
fecondazione fino a - P partial
- A androgen
- D deficiency
- A aging
- M male
- Riduzione delle funzioni sessuali, riduzione dei
CSS, lieve ginecomastia,
25- AGING SISTEMA ENDOCRINO
- ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-TIROIDE
- Modificazioni morfologiche
- Dimunuzione del peso
- Diminuzione della componente parenchimale
- Aumento della componente fibrotica
- Riduzione del volume follicolare e del
contenuto in colloide - B) Variazioni funzionali
- Riduzione della produzione giornaliera di
T4 - Riduzione di T3 per ridotta conversione
periferica di T3 da T4 - Aumento della RT3
- TSH pressocchè invariato, ma riserva
ipofisaria in TSH ridotta - CIRA di poco ridotta
- C) IMPLICAZIONI CLINICHE Patologia Nodulare,
Gozzo, Tiroiditi, -
Ipotiroidismo.
26- AGING SISTEMA ENDOCRINO
- ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-SURRENE
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE FUNZIONALI
- Atrofia del surrene specie a carico della zona
reticolare - Significativa riduzione della secrezione di DHEA
( ad 80 anni riduzione - del 50)
- Cortisolemia tendenzialmente elevati ma nel range
normale, per ridotto - feed-back esercitato dai glicocorticoidi
sulla secrezione di ACTH e/o - CRH
- B) IMPLICAZIONI CLINICHE
- Il deficit di DHEA darebbe ANDROPAUSA e
quindi - Riduzione della massa magra
- Aumento della massa grassa
- Riduzione della forza muscolare
- Immunodeficienza
- Maggiore rischio di malattie cardiovascolari
27AGING SISTEMA ENDOCRINO ASSE
IPOTALAMO-IPOFISI-SOMATOMEDINE MODIFICAZIONI
FUNZIONALI Il sistema che nelladulto
controlla i processi anabolici, nellanziano
subisce una flessione funzionale documentabile
con livelli plasmatici di GH ridotti. IMPLICAZIO
NI CLINICHE Il deficit di GH specie se
accentuato, provoca sarcopenia ed osteoporosi (
SOMATOPAUSA)
28- AGING SISTEMA ENDOCRINO
- SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA
- MODIFICAZIONI FUNZIONALI
- Riduzione dellattività reninica plasmatica
- Riduzione della sintesi aldosteronica
- Ridotta risposta PRA-Aldosterone a stimoli
fisiologici - IMPLICAZIONI CLINICHE
- Turbe dellomeostasi idro-salina
29- AGING SISTEMA ENDOCRINO
- CATECOLAMINE
- MODIFICAZIONI FUNZIONALI
- Aumento dei livelli ematici della noradrenalina (
aumentata - Dismissione, ridotta uptake, ridotta degradazione
metabolica - IMPLICAZIONI CLINICHE
- Vasocostrizione con aumento delle resistenze
periferiche
30- AGING SISTEMA ENDOCRINO
- Valenze positive sullinvecchiamento
- La riduzione degli estrogeni potrebbe avere una
possibile - azione protettiva sulle malattie displastice
endometriali - e mammarie
- La riduzione del Ts protegerebbe le displasie
della prostata - La riduzione del T3 e T4 sarebbe un adattamento
alla - riduzione del metabolismo basale
- La riduzione del GH sarebbe una difesa dal
diabete, - osteoartropatia, ipertensione, neoplasie
31- METABOLISMO GLICIDICO
- MODIFICAZIONI FUNZIONALI
- Aumento progressivo dei valori glicemici nel
corso della vita - Tendenza allaumento dei valori insulinemici
- Ridotta tolleranza al carico di glucosio
- Insulino resistenza da difetto post-recettoriale
- IMPLICAZIONI CLINICHE
- Maggiore rischio di Diabete Mellito
32- METABOLISMO LIPIDICO
- MODIFICAZIONI FUNZIONALI
- I valori di colesterolemia tendono ad aumentare
con letà, - Fino a 60 anni nelle donne ed a 65 anni negli
uomini, dopo - Si assiste ad una fase di plateau seguita da una
graduale - Riduzione per cause sia metaboliche che
nutrizionali. - IMPLICAZIONI CLINICHE
- La ipercolesterolemia pur associandosi
nellanziano a - Cardiopatia ischemica, vede ridursi
progressivamente - Il suo ruolo di fattore di rischio.
33- SISTEMA NERVOSO CENTRALE
- CERVELLO
- ASPETTI STRUTTURALI
- Neuroni
- Riduzione del numero
- Riduzioni dei dendriti e delle sinapsi
- Riduzione della plasticità neuronale, della
rigenerazione sinaptica e riduzione del numero e
della funzionalità dei recettori - Manifestazioni morfologiche espressione della
degenerazione neuronale ed extraneuronale
(lipofuscine, degenerazione granulo-vacuolare,
gomitoli neurofibrillari, placche senili) - Cellule gliali
- Aumento degli astrociti corticali (gliosi
senile) - Aumento di microglia
34- Microcircolo
- Angiopatia congofila (deposizione di sostanza
amiloide nello spessore delle arteriole). - Aumento degli spazi perivascolari.
- Flusso
- Ridotta autoregolazione vasopressoria, con
riduzione del range pressorio entro il quale il
soggetto è in grado di mantenere invariato il
flusso cerebrale - ASPETTI METABOLICI
- 1) Metabolismo energetico
- Riduzione solo in età molto avanzata.
- 2) Barriera ematoencefalica
- Non modificazioni significative.
- 3) Neurotrasmettitori
- Forte diminuzione di acetilcolina (specie nel
nucleo di Meynert). - Forte riduzione di dopamina (substantia nigra,
locus coeruleus, striato) - Diminuzione della serotonina (pallido, caudato).
- Diminuzione del GABA
35- MODIFICAZIONI FUNZIONALI
- MEMORIA
- La riduzione della memoria costituisce uno degli
elementi cardinali del - processo di senescenza cerebrale.
- A fronte di una stabilità del ricordo degli
eventi passati nella loro globalità e - successione cronologica, si osserva infatti una
progressiva incapacità a - memorizzare nuove situazioni, parole, nomi, etc,
che cominciano a - manifestarsi già dai 40-50 anni.
- Nellanziano normale le varie fasi del processo
di memorizzazione sono - coinvolte in maniera diversa.
- La registrazione sensoriale, in particolare
visiva, risulta generalmente - compromessa.
- La memoria a breve termine è quella più
gravemente colpita - Questo disturbo, quando rilevante, viene definito
come "Amnesia Senile - Benigna" (ASB).
- Definita benigna, in contrapposizione alla
amnesia maligna - delle sindromi demenziali, è caratterizzata da
36- occasionale comparsa nel linguaggio spontaneo di
piccoli errori grammaticali o di parafrasie
fonemiche - frequenti dimenticanze di dettagli marginali di
eventi passati o errori nella loro successione
cronologica, mentre il ricordo complessivo è
globalmente conservato. - Questultimo aspetto, insieme alla esclusiva
compromissione della memoria - verbale, differenzia la ASB dalle alterazioni
mnesiche dellinvecchiamento - normale, in cui, come abbiamo detto, il ricordo
degli eventi passati è
- perfettamente conservato.
- Nei confronti della amnesia maligna demenziale,
mancano in questa - patologia lincoscienza del deficit mnesico. i
disturbi delle altre funzioni - cognitive, il disorientamento spazio-temporale,
le confabulazioni e - soprattutto levolutività, che in queste forme è
assai lenta e modesta.
37VELOCITÀ DI APPRENDIMENTO E TEMPI DI REAZIONE
- E di comune osservazione già dalla quinta decade
di vita una - progressiva diminuzione delle capacità di
apprendimento. I deficit - dellattenzione sono più evidenti quando sono
attive due o più fonti di - informazione (effetto "cocktail party") in
questi casi, infatti, lanziano - mostra una incapacità a separare gli stimoli o ad
ignorarne uno in - favore dellaltro.
- Nella elaborazione delle informazioni è
caratteristico nellanziano - normale lo "shallow encoding", ovvero una loro
analisi superficiale. - Altra caratteristica è lallungamento dei tempi
di reazione, - probabilmente legato ad un rallentamento sia del
tempo di risposta - allo stimolo (componente ricettiva), sia del
tempo della decisione - (componente cognitiva), che del tempo di risposta
motoria.
38- RIFLESSI - MOVIMENTO E COORDINAZIONE
SENSIBILITÀ - Riflessi lassenza dei riflessi achillei ed
addominali è di frequente riscontro in età
geriatrica. I riflessi plantari possono essere
indifferenti o addirittura in estensione nel 5
degli anziani, senza che tale rilievo rivesta
necessariamente carattere patologico. In età
avanzata si possono inoltre slatentizzare alcuni
riflessi arcaici tra cui il palmo-mentoniero ,il
riflesso del muso, il riflesso corneo-mandibolare
ed il grasping. - Tono, forza e trofismo muscolare gli anziani
presentano un aumento del tono muscolare a riposo
ed unaccresciuta resistenza allo stiramento
passivo. Concomita una certa ipotrofia muscolare
con associato deficit di forza. - Movimento e coordinazione in età senile si
assiste ad una progressiva diminuzione della
destrezza e della coordinazione. - Sensibilità dopo i 75 anni si verifica una netta
riduzione della sensibilità pallestesica agli
arti inferiori. La soglia di percezione degli
stimoli tattili e dolorifici subisce inoltre un
significativo innalzamento. - PERSONALITÀ
- Molti anziani diventano egocentrici e rigidi e
manifestano una - evidente suscettibilità quando vengono
contraddetti -
39- SISTEMA NERVOSO AUTONOMICO
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE E FUNZIONALI
- Fenomeni degenerativi a livello gangliare.
- Diminuzione dei recettori post-sinaptici.
- Ridotta sensibilità dei barocettori
- Alterazioni della neurotrasmissione
monoaminergica e colinergica. - MANIFESTAZIONI DEL NORMALE INVECCHIAMENTO
- Maggiore riduzione della pressione arteriosa nel
passaggio dal clino allortostatismo - Alterata risposta alla manovra di Valsalva.
- Alterata motilità viscerale
- IMPLICAZIONI CLINICHE
- Ipotensione posturale sintomatica.
- Alterata autoregolazione della circolazione
cerebrale.
40- SISTEMA EMOPOIETICO
- ASPETTI MORFOLOGICI E FUNZIONALI
- Progressiva lieve riduzione dellemoglobina
- Tendenza allaumento del volume corpuscolare
medio - Vita media eritrocitaria invariata
- Progressiva lieve riduzione del midollo attivo,
sostituito da tessuto adiposo (viraggio dal
midollo rosso al midollo giallo) - Piastrine normali
- Neutrofili e macrofagi normali.
- IMPLICAZIONI CLINICHE
- La risposta compensatoria midollare a perdite
ematiche acute e croniche può essere torpida ed
inadeguata ( anche per ridotta produzione di
eritropoietina).
41- SISTEMA IMMUNITARIO
- IMMUNITA SPECIFICA (immunità cellulo-mediata ed
umorale) subisce una progressiva riduzione con
lavanzare delletà - Allatrofia del timo consegue una progressiva
perdita di efficienza dellimmunità
cellulo-mediata con conseguente diminuita
risposta dellanziano ai test di sensibilità
ritardata con diversi antigeni (tubercolina,
candida, ecc.) - Le immunoglobuline totali non variano con
linvecchiamento, ma ci sono variazioni delle
classi (aumento IgA e IgG, riduzione IgM)
aumentano le Ig auto-anticorpali sia organo che
non-organo specifiche - Frequente negli anziani è la gammapatia
monoclonale benigna di significato incerto.
42- IMMUNITA NON SPECIFICA (sistema
monocito-macrofagico-granulocitico, cellule
natural killer e sistema del complemento) - Nell invecchiamento si riduce il numero delle
cellule del sistema monocito-macrofagico, la loro
capacità di processare lantigene e di interagire
con le cell T e B - Si riduce la capacità chemiotattica dei
neutrofili - Il sistema dei linfociti K e NK perde la sua
efficienza - IMPLICAZIONI CLINICHE
- Maggiore suscettibilità ai processi infettivi e
loro complicanze, dovuta anche a ridotta
efficienza dei sistemi di barriera - Maggiore incidenza di neoplasie
- Tali alterazioni sarebbero causa del processo
generale di invecchiamento per induzione di un
progressivo danneggiamento delle strutture
biologiche
43- SENSIBILITA DOLORIFICA
- ASPETTI FUNZIONALI
- Tendenza alla riduzione della sensibilità
dolorifica cutanea epicritica - Riduzione della sensibilità viscerale
- Queste modificazioni sono più evidenti in
pazienti con lesioni neurologiche (demenza)
44- ORGANI DI SENSO
- ORECCHIO
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE E STRUTTURALI
- Degenerazione organo del Corti (cellule
ciliate), riduzione dei neuroni cocleari e della
corteccia temporale, ridotta elasticita
vibratoria della membrana basale, sclerosi della
catena degli ossicini dellorecchio medio,
accumulo di cerume, alterata produzione di
endolinfa, degenerazione delle cellule ciliate
dei canali semicircolari. - MANIFESTAZIONI DEL NORMALE INVECCHIAMENTO
- Presbiacusia, ridotta sensibilità alle alte
frequenze, ridotta percezione acustica (cocktail
party), ridotta capacità di localizzazione dei
suoni, alterazioni della postura, insicurezza ed
instabilità nei movimenti al buio. - IMPLICAZIONI CLINICHE
- Effetti psicologici della sordità
isolamento,sospettosità, depressione, deficit
cognitivo, disturbi paranoidei.
45ORGANI DI SENSO STABILITA POSTURALE Dal punto di
vista biomeccanico lequilibrio viene mantenuto
grazie al riposizionamento istante per istante
dal centro di massa corporea (CMC), che tende a
spostarsi dalla propria base di supporto
(BS). Nel soggetto anziano, alla prova di
Romberg, si osserva un deficit posturale
fisiologico attribuito a Disordini della
sensibilità propriocettiva, vibratoria e
cinestesica riduzione della sensibilità visiva
compromissione della funzione vestibolare
alterazioni di centri e vie nervose, preposti
alla motilità involontaria e volontaria
alterazioni del sistema muscolo-sheletrico
laccentuazione della cifosi dorsale sposta in
avanti il CMC rispetto alla BS, la forza dei
muscoli antigravitazionali è ridotta le
articolazioni sono meno flessibili. IMPLICAZIONI
CLINICHE Sensazione di sbandamento e vertigine
alto rischio di cadute riduzione della mobilità
e dei contatti sociali sindromi menieriformi.
46- ORGANI DI SENSO
- OCCHIO
- MODIFICAZIONI MORFOLOGICHE E FUNZIONALI
- Riduzione della lacrimazione
- Gerontoxon (arco senile)
- Aumento della pressione endo-oculare
- Ridotta elasticità e sclerosi nucleare del
cristallino - Alterata percezione cromatica
- Difficoltà di adattamento al buio
- Ridotta discriminazione visuo-spaziale
- IMLICAZIONI CLINICHE
- Presbiopia
- Glaucoma angolo chiuso (acuto), angolo aperto
(cronico) - Cataratta
- Degenerazione maculare
47- TERMOREGOLAZIONE
- ASPETTI FUNZIONALI
- I meccanismi fisiologici preposti al
mantenimento di una temperatura corporea
ottimale, a fronte di situazioni ambientali molto
differenti, sono molto complessi il centro
termoregolatore attiva risposte dei sistemi
endocrino, muscolare, cardiovascolare, ecc., con
conseguenti vasodilatazione/vasocostrizione
cutanea, aumento/riduzione della produzione di
calore endogeno, perdita/conservazione di
liquidi, ecc. - Nel soggetto anziano i meccanismi di
termoregolazione sono alterati nel loro complesso - La perdita delle capacità cognitive o condizioni
economiche e sociali precarie possono comportare
una protezione inadeguata dal freddo o dal caldo
eccessivi. - IMLICAZIONI CLINICHE
- Ipotermia ed ipertermia accidentali
48CONCETTO DI OMEOSTASI Da quanto fino ad ora
esposto si deduce che le persone anziane
presentano una riduzione delle principali riserve
funzionali e sono, quindi, maggiormente
predisposte a scompensi di vario genere a fronte
di stimoli esterni. Si può dire che la capacità
dellanziano di mantenere lequilibrio delle
varie funzioni biologiche è ridotta. Vari studi
dimostrano che quanto più si assottigliano nel
tempo i margini della riserva funzionale dei
vari organi ed apparati, tanto più è rapida la
progressione verso la disabilità e tanto maggiore
la morbilità e la mortalità.