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Diapositiva 1

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L esteta ieri e oggi Realizzato da : Roberta Di Fiore V B A.S. 2004/2005 I.S.I.S.S. Roncalli L esteta Ieri Pedagogia : Alexander Sutherland Neill Letteratura ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


1
Lesteta ierie oggi
Realizzato da
Roberta Di Fiore
V B A.S. 2004/2005
I.S.I.S.S. Roncalli
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ALEXANDER SUTHERLAND NEILL
  Lesperienza educativa di Alexander S. Neill si
colloca allinterno del movimento delle scuole
nuove che sorgono in Europa nei primi anni del
Novecento, e si caratterizza rispetto ad esse
per la radicalità del proprio orientamento
neo-liberale, e dunque per la posizione di
assoluto rilievo che assegna al
momento  individuale nel processo di formazione
della personalità. La proposta educativa di A.
Neill si inserisce nel quadro della cosiddette
pedagogie non-direttive.  Il suo significato
storico fondamentale è da indicare nellistanza
posta con forza di uneducazione  libera che
restituisca al bambino per intero la sua
spontaneità e la sua creatività. Neill non
scopre nulla di nuovo nella storia della
pedagogia, ma ha il grande merito  di recuperare
le istanze poste delle pedagogie dello sviluppo
spontaneo, filtrandole attraverso le moderne
acquisizioni della psicologia del profondo.    
4
D'Annunzio, Gabriele (Pescara 1863 - Gardone
Riviera, Brescia 1938), scrittore italiano.
Frequentò a Prato il prestigioso Collegio
Cicognani giovanissimo, esordì con la raccolta
di poesie Primo vere (1879), ben accolta dalla
critica finito il liceo giunse perciò a Roma
preceduto da una certa notorietà negli ambienti
culturali. Come cronista mondano fu molto
apprezzato dal pubblico, e la sua popolarità
crebbe ulteriormente quando venne pubblicato il
secondo libro di poesie, Canto novo (1882), che
arricchiva il linguaggio carducciano, già
utilizzato per la raccolta d'esordio, di una
solare e corporea vitalità, sempre sorretta da un
registro alto. D'Annunzio cercò di trasferire il
suo gusto estetizzante anche nella vita,
coltivando l'eleganza e indulgendo al gesto
clamoroso. Si sposò molto giovane, dopo una fuga
d'amore, ed ebbe una vita sentimentale
intensissima, costellata di numerose amanti.
Gabriele DAnnunzio
Adorava circondarsi di raffinate opere d'arte e
conduceva una vita dispendiosa che lo portò a
indebitarsi. Proprio per sfuggire ai debiti si
trasferì nel 1891 a Napoli, dove rimase fino al
1894 mantenendosi soprattutto grazie alla
collaborazione con il quotidiano della città, "Il
Mattino". Nell'opera di D'Annunzio la vita
dell'autore e la letteratura non solo si
rispecchiano, ma l'esistenza privata diventa
spettacolo per il pubblico, attirando sul poeta
un interesse mai raggiunto da nessun autore
italiano precedente e contemporaneo. In questo
modo si spiega l'apparente paradosso per cui lo
scrittore più popolare del tempo fu un artista
aristocratico ed esclusivista. Un artista
"inimitabile" anche grazie a gesta clamorose e
avventurose come  l'impresa di Fiume. Del resto,
la modernità della sua sensibilità è provata da
altri fatti non solo D'Annunzio fu tra i primi a
interessarsi di cinema, ma molti si rivolsero a
lui per battezzare prodotti commerciali (la penna
Aurora o il liquore Aurum), grandi magazzini (la
Rinascente), fatti, questi, che denotano una
precoce sensibilità pubblicitaria.  
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PETRONIO -IL RITRATTO FORNITO DA
TACITO- Trascorreva le giornate dormendo, le
notti dedicandosi alle occupazioni e ai piaceri
della vita come altri avevano ottenuto fama
dalla loro operosità, così egli laveva ottenuta
dalla sua indolenza, e non era considerato un
crapulone e uno scialacquatore, come avviene di
solito a chi dissipa il proprio patrimonio, ma un
gaudente raffinato. Le sue parole e le sue
azioni, quanto più erano disinvolte e ostentavano
una certa noncuranza, tanto più risultavano
gradevoli, dando limpressione della spontaneità.
Tuttavia, proconsole in Bitinia a poi console, si
dimostrò energico e allaltezza dei suoi compiti.
In seguito, ricaduto nei vizi o forse fingendosi
vizioso, fu accolto fra i pochi intimi di Nerone,
come arbitro del buon gusto (elegantiae arbiter)
limperatore, nella sovrabbondanza di ogni cosa,
giudicava piacevole ed elegante soltanto ciò che
gli veniva raccomandato da Petronio. (Annales,
XVI, 18)
Il Satyricon di Fellini
6
IL SATYRICON
di Federico Fellini
Il più che discusso Satyricon di Federico
Fellini, fu liberamente tratto dallo scritto di
Petronio Arbitro e fu distribuito e prodotto
dalla P.E.A. in collaborazione con Les
Productions Artistes Associes di Parigi. Le
riprese si conclusero definitivamente nel 1969,
lasciando perplessi un po tutti gli addetti ai
lavori infatti lo stesso Fellini definì il film
come un saggio di fantascienza del passato.
Una volta distribuito nelle sale, il film seminò
consensi e dissensi, la critica fu letteralmente
divisa a metà, sui giornali di settore si
leggevano opinioni totalmente discordanti.
I protagonisti di questo capolavoro sono Ascilto
(Hiram Keller) ed Encolpio (Martin Potter), due
giovani romani, che vivono tentando di cavarsela
con ogni espediente in una Roma imperiale
decadente e volgare dominata dalle nuove classi
sociali, immersa in un atmosfera a cavallo tra
la realtà e l immaginazione. I due si innamorano
follemente dell efebo Gitone (Max Born), che
dopo essere passato tra le mani di entrambi,
sceglie Ascilto. A questo punto, Encolpio,
sconfortato dalla scelta dell efebo, si lascia
andare in mille avventure passa da un terremoto
ai suntuosi banchetti di una dimora di viziosi,
fino ad arrivare alla nave del pirata Lica al
servizio dell imperatore, dove incontra di nuovo
Gitone ed Ascilto.
La storia dei due prende forma tra violenze
carnali, rapimenti e pericoli di ogni tipo, da
cui emerge la figura del Minotauro con cui
Encolpio combatte e viene sconfitto . In seguito
Ascilto muore ed Encolpio viene catapultato nella
triestezza più profonda, fino ad imbarcarsi
sulla nave del vecchio poeta Eumolpo (Salvo
Randone), diretta in Africa, il quale muore
trasformando in erede colui che si nutre delle
sue carni, ma Encolpio rifiuta.
7
Nel Satyricon di Fellini, il capolavoro di
Petronio è preso solo come spunto . Infatti il
regista, accenna al testo da cui è tratto il
soggetto, solo in alcune occasioni, ma in ogni
momento riesce a narrare con estrema abilità gli
stili di vita del passato, portando alla luce
numerose tendenze comportamentali della società
moderna.
Fellini ci narra la vita dell antica Roma,
trasportando lo spettatore in una dimensione
indefinita, in cui è tangibile l instabilità
della condizione umana, dove i sentimenti e le
sensazioni sono onnipresenti.Nella struttura
narrativa sono visibili molte incongruenze, ma
vengono riscattate dalla estrema forza suggestiva
che il film sprigiona in tutti i suoi 138 minuti
di durata.
La regia di Fellini ebbe la nomination all
Oscar, ma buona parte del cast non fu da meno
Fanfulla, uno degli attori non protagonisti,
ricevette nel 1970 il nastro dargento, insieme a
Giuseppe Rotunno per la fotografia e a Danilo
Donati per la scenografia e i costumi.
Il lavoro di Danilo Donati fu determinante per la
riuscita del film, infatti con grande abilità,
riprodusse fedelmente le ambientazioni e i
costumi della società romana ai tempi dell
impero, non dimenticando nulla, prestando
attenzione ai più piccoli particolari . Danilo
Donati è classificato dalla critica e dagli
addetti ai lavori, come uno dei professionisti
più seri e preparati che il cinema abbia mai
avuto, dopo innumerevoli lavori svolti nei film
dei maggiori registi sia italiani che stranieri,
arriva alla sua ultima collaborazione avvenuta
nel film Pinocchio di Roberto Benigni del 2001
con cui vince il David di Donatello sia per la
scenografia che per i costumi, lasciando il mondo
del cinema, come scrisse di lui un critico, con
la solita classe.
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IL FASCISMO   Fondato da Benito Mussolini, un ex
socialista uscito dal Partito perché non ne
aveva condiviso le posizioni neutraliste, il
movimento fascista nacque a Milano nel
1919.  Esso faceva leva sul risentimento dei
reduci di guerra, sul disagio sociale diffuso  e
cercava un improbabile equilibrio fra
rivendicazioni nazionalistiche e prospettive di
riforma sociale.  Il fascismo conserverà sempre
la sua anima movimentista e anticapitalista,  ma
a essa in gran parte sovrapporrà, con lascesa al
potere, prospettive e interessi in sintonia
proprio con quelle forze della borghesia
conservatrice che originariamente aveva
contestato.  Già a partire dagli anni Venti,
infatti, i fascisti divennero il braccio armato
degli interessi industriali e agrari ,
organizzando violente spedizioni punitive
contro sindacalisti, scioperanti, esponenti di
partiti della sinistra. La necessità di un
governo forte che sapesse conservare lordine
pubblico  dinanzi alle gravi proteste sociali
portò infine Mussolini al governo.  
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PURGATORIO- CANTO XI
LUOGO Prima cornice del purgatorio. TEMPO Le ore
undici circa dell11 Aprile del 1300 (Lunedì
dellangelo). ESPIATI Superbi. CUSTODE Un
angelo. FIGURE E PERSONAGGI Omberto
Aldobrandeschi, Odersi da Gubbio, Provenzan
Salvani. PENA Camminano lentamente sotto il peso
di massi che li opprimono debbono meditare su
esempi di superbia punita e su esempi di
umiltà. CONTRAPPASSO Sulla terra furono superbi e
guardarono gli altri dallalto in basso, ora sono
costretti a camminare curvi e col capo chino
sotto il peso di enormi massi.
    Le anime dei superbi recitano la preghiera
del Padre nostro, invocando laiuto di Dio per
loro e per i vivi che sono rimasti sulla terra.
Virgilio chiede quale strada sia più agevole per
raggiungere la scala che porta alla seconda
cornice a lui risponde lanima di Omberto
Aldobrandeschi che ricorda la superbia sua e di
tutto il suo casato. Unaltra anima, quella del
miniaturista Odersi da Gubbio, girandosi a fatica
sotto il masso che la opprime, riconosce Dante, a
cui ricorda leccellenza della sua arte,
affrettandosi a dire però che essa è stata
superata da quella di Franco Bolognese. Da vivo
non lo avrebbe mai ammesso, perché fu desideroso
di primeggiare, ed ora è punito proprio per
quella superbia. Odersi poi riconosce che la
gloria che viene dalle opere umane è vana e dura
poco così nella pittura Giotto ha superato
Cimabue, e nella poesia Guido Cavalcanti ha
oscurato la fama di Guido Guinizzelli, e forse è
nato un nuovo poeta che li supererà entrambi. Un
altro esempio della brevità della gloria 
terrena, dice Odersi, è offerto dalla vicenda di
Provenzan Salvani, una volta signore di Siena ed
ora del tutto dimenticato. Allo stupore di Dante,
nel sentire Provenzan Salvani si trova nel
purgatorio, Odersi spiega che meritò il perdono
con un atto di umiltà soffrì infatti
lumiliazione di chiedere lelemosina per pagare
il riscatto di un amico, prigioniero di Carlo
dAngiò. Lo stesso Dante, conclude Odersi, non
passerà molto tempo, che proverà a causa dei suoi
concittadini, lumiliazione di dover chiedere
laiuto altrui.            
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KIERKEGAARD E GLI STADI DELLESISTENZA     
                                                  
                
Soren Kierkegaard è un pensatore molto originale,
che concepisce la filosofia non come una scienza,
ma come unoccasione per riflettere su se stesso.
Le sue opere più importanti, Aut-Aut, Timore e
tremore, Stadi nel cammino della vita, sono anche
nel titolo significative di questo atteggiamento
antiaccademico di fare filosofia. Kierkegaard
vede la vita in termini di scelta. Lesistenza
umana viene sempre posta di fronte ad
unalternativa (aut-aut) la scelta è
assolutamente libera e, dunque, causa di
angoscia per luomo. Langoscia ha, però, una
struttura ambivalente è contemporaneamente fonte
di infelicità e coscienza di libertà. La libertà
si esercita nellatto con cui si decide il
passaggio attraverso i vari stadi dellesistenza
lestetico ( esemplificato nella figura di Don
Giovanni, il seduttore), letico (esemplificato
nella figura del marito, che vive unesistenza
caratterizzata dallimpegno), e il religioso
(esemplificato nelle figura di Abramo, luomo di
fede, che sceglie Dio anche quando questi lo
chiama ad un atto irragionevole,quello di
sacrificare il figlio Isacco).
La filosofia di Kierkegaard è, nel suo complesso,
il tentativo di fondare la validità della
religione sulla struttura dellesistenza
umana.  Ma la religione di Kierkegaard è molto
lontana dallessere una visione razionale o
pacificante del mondo. Essa è lunica via che si
apre alluomo per sottrarsi allangoscia, alla
disperazione e allo scacco delle possibilità,
Mediante linstaurazione di un rapporto immediato
con Dio. Il Diario del seduttore è lopera in cui
Kierkegaard narra la storia di Giovanni, che,
mettendo in campo ogni arte, conquista Cordelia,
uninnocente ragazza di diciotto anni. Ma lamore
dei due rifugge da ogni forma di vincolo
duraturo essi non solo non si sposano, ma
rinunciano anche ad ogni legame esteriore  (lo
stesso fidanzamento viene sciolto per volere di
Cordelia). Non cè vero sentimento tra i due.
Nella logica estatica della seduzione, lamore
deve essere libero da ogni nodo
obbligante.        
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LO STATO TOTALITARIO  
Lo Stato totalitario è una forma di Stato in cui
il popolo è escluso totalmente dalla vita
politica del Paese e quindi dal godimento dei
diritti politici . In questa forma di Stato il
consenso popolare non è spontaneo ma frutto di
indottrinamento il popolo è, infatti, forzato
ad aderire e a sostenere il potere di governo in
quanto ogni opinione di diversa matrice politica
è repressa e perseguita. Tipico di questo regime
è perciò il controllo di ogni attività svolta dai
cittadini e linstaurazione di un clima di
terrore di cui sono protagoniste le unità
militari.  Questa forma di Stato fu tipica delle
grandi dittature del 900, come quella Fascista
in Italia, Nazista in Germania, Comunista in
Unione Sovietica.  
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LAGGRESSIVITA
Laggressività è un tema di grande rilievo
sociale, pedagogico e politico. La nostra
civiltà è massicciamente segnata da fatti
aggressivi.  Nel mondo continuano a verificarsi
guerre. Da oltre cinquantanni non si hanno
grandi conflitti mondiali,  ma, specie nei paesi
meno avanzati e in via di sviluppo, si registra
un pullulare di focolai bellici. Ad esempio,
negli ultimi anni, abbiamo assistito al conflitto
tra repubbliche dellex Iugoslavia, alle
tensioni continue e agli scontri tra Israele e
Palestina, alle lotte separatiste dello Yemen
del Sud verso lo Yemen del Nord,  alla guerra
civile in Ruanda e in Mozambico, per citare solo
i casi più noti.  Anche nei paesi avanzati sono
comuni azioni terroristiche, rivolte, disordini a
sfondo politico, religioso e sociale.
In tutti i paesi del mondo poi la criminalità è
ben lontana dallessere stata debellata e spesso
si manifesta in forme aggressive.  Numerossissimi
sono i delitti contro lincolumità della persona
che non portano la vittima alla morte,  cioè i
casi di percosse, lesioni personali, risse,
minacce, ecc i sequestri di persona  le
violenze carnali e gli stupri le denunce per
ingiurie e diffamazioni. Laggressività non si
ritrova solo nelle guerre, nei disordini e nei
delitti, ma si annida anche in ambiti di vita
che solitamente associamo allarmonia,  al
benessere, alleducazione, agli affetti e
allamore. Numerosi sono i maltrattamenti
nellambito famigliare, e gli enti addetti alla
salvaguardia dei membri più deboli delle
famiglie, come il Telefono Azzurro,
suggeriscono che ciò che perviene a loro
consiste solamente nella punta dellicerbeg.      
      Il tema dellaggressività, infatti, nelle
scienze psicologiche e sociali si presenta
estremamente vasto.  
 
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LART NOUVEAU -GUSTAV KLIMT-   Gli anni di
passaggio dallOttocento al Novecento sono
contrassegnati da una profonda crisi di cui si
riscontrano le conseguenze in quasi tutti gli
artisti . Da un lato prosegue lottimistica fede
nel progresso scientifico, che appare
inarrestabile e tale da portare a soluzione ogni
problema umano dallaltro lato però ci si rende
conto che questa felicità universale è solo
apparente. E in questo clima decadente che
nasce e si diffonde in tutta Europa il movimento
detto  Art Nouveau  di lingua francese, Modern
Style in Inghilterra, Modernismo in Spagna,
Sezessionstil in Austria, Liberty o Floreale in
Italia. La prima definizione italiana fa
riferimento al nome dellinglese Arthur Liberty,
il quale aveva fondato a Londra una ditta di
oggetti di arredamento.  La definizione floreale
indica che la decorazione è costituita
prevalentemente  da forme stilizzate tratte dai
fiori o comunque simili ad essi. I termini usati
dalle altre nazioni europee invece esprime il
significato di novità (Art Nouveau), di
modernità (Modernismo, Modern Style), di
seccessione, ossia di distacco dalla tradizione
(Sezessionstil), tutti sottintendendo un unico
atteggiamento di attualità. Comunque si voglia
chiamarla, questa corrente è simile in tutta
lEuropa. Gustav Klimt ( Baumgartner, Vienna,
1862- Vienne,1918), il pittore più
rappresentativo dellArt Nouveau. In lui
prevalgono il simbolo, levocazione della realtà,
piuttosto che la sua rappresentazione, la linea
elegante, morbida e sinuosa, la bidimensionalità
delle forme, laccostamento dei colori, il
preziosismo, in una fusione e in un
assorbimento  delle più svariate componenti, che
vanno dalla conoscenza dei mosaici di Ravenna
(divisionismo cromatico, superamento della
realtà)  fino alle più recenti acquisizioni
artistiche (simbolismo, decadentismo) e
psicanalitiche (lespressione dellinconscio
attraverso il segno pittorico).
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Oscar Wilde
Lartista è il creatore di cose belle. Rivelare
larte e celare lartista è la metà dellarte. Il
critico è colui che può tradurre in una maniera
diversa o in un materiale nuovo limpressione che
le cose belle suscitano in lui. La più alta e la
più bassa forma di critica sono entrambe una
maniera di autobiografia. Coloro i quali trovano
nelle cose belle significati brutti sono corrotti
senza essere attraenti. Questo è una
colpa. Coloro i quali trovano nelle cose belle
significati belli sono persone colte. Per questi
cè speranza. Gli eletti sono coloro per i quali
le cose belle significano soltanto Bellezza. Non
esistono libri morali o libri immorali. I libri
sono scritti bene o scritti male nient
altro. Lantipatia del XIX secolo verso il
Realismo e la rabbia di Calibano che vede nello
specchio il proprio volto.
Lantipatia del XIX secolo verso il Romanticismo
e la rabbia di Calibano che non vede nello
specchio il proprio volto. La vita morale
delluomo costituisce per lartista una parte del
soggetto, o materia ma la moralità dellarte
consiste nellimpiego perfetto di un mezzo
imperfetto. Nessun artista desidera di dimostrare
alcunché. Anche le cose vere possono essere
dimostrate.
Nessun artista prova simpatia di ordine etico.
Una simpatia etica in un artista è
unimperdonabile affettazione stilistica. Nessun
artista è mai morboso. Lartista può esprimere
qualsiasi cosa.
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Pensiero e linguaggio sono per lartista
strumenti di unarte. Vizio e virtù sono per
lartista materiali di unarte.
Dal punto di vista della forma il prototipo di
tutte le arti è larte del musicista. Dal punto
di vista del sentimento il prototipo è larte
dellattore. Tutta larte è a un tempo
superficie e simbolo. Coloro che penetrano al di
sotto della superficie lo fanno a proprio rischio
e pericolo. Coloro che interpretano il simbolo lo
fanno a proprio rischio e pericolo. E lo
spettatore, non la vita, che larte, in realtà,
rispecchia. La divergenza di opinioni a proposito
di unopera darte dimostra che lopera è nuova,
complessa e vitale. Allorché i critici sono
discordi, lartista è daccordo con se stesso.
Un uomo può essere perdonato se fa una cosa
utile, a condizione che non lammiri. Lunica
scusa per colui che fa una cosa inutile è che
egli lammiri intensamente. Tutta larte è
perfettamente inutile.
- tratto da Prefazione dellautore de Il
Ritratto di Dorian Gray -
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e oggi
Lestetismo non si ferma sul piano letterale,
filosofico, o morale ma è entrato di prepotenza
anche nei nostri tempi non è un caso se
allordine del giorno abbiamo il culto della
bellezza personale, il fiorire dal nulla di
cliniche private, della televisione che ci
bombarda con continue immagine di corpi perfetti
assolutamente da Imitare
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