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Blood cells

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Title: Blood cells Author: user Last modified by: Wiley E. Coyote Created Date: 6/12/2002 3:22:46 PM Document presentation format: On-screen Show Company – PowerPoint PPT presentation

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Title: Blood cells


1
Sangue ed Ematopoiesi
Le Cellule del Sangue e la loro Origine
2
Composizione del sangue
Plasma ( in peso)
in Peso
Albumine 58
Proteine 7
in Volume (5 litri) Plasma 55 Element
i Figurati 45
Globuline 38
Fibrinogeno 4
Altri fluidi e tessuti 92 Sangue 8
Acqua 91
Ioni Nutrienti Prodotti di Rifiuto Gas Sostanze
regolatrici (ormoni)
Altri soluti 2
Elementi Figurati (x mm3)
Piastrine 250-400.000
Globuli Bianchi 5-20.000
Neutrofili 60-70 Linfociti 20-25 Monociti
3-8 Eosinofili 2-4 Basofili 0.5-1
Globuli Rossi 4,2-6,2 milioni
3
Sangue
  • Connettivo specializzato
  • Fluido viscoso, leggermente alcalino, pH 7.4
  • Colore rosso
  • Circola allinterno del distretto vascolare
  • Plasma
  • Porzione liquida
  • Globuli Rossi, Globuli Bianchi e Piastrine
  • Porzione corpuscolata o figurata

4
Sangue
  • Plasma
  • 55 del volume
  • Acqua
  • Elettroliti
  • Proteine plasmatiche
  • Albumina
  • Globuline
  • Fibrinogeno
  • Sostanze trasportate dal sangue
  • Nutrienti
  • Prodotti di rifiuto
  • Gas della respirazione
  • Ormoni

5
Proteine del Plasma
  • Albumina
  • Prodotta dal Fegato, mantiene pressione osmotica
    e trasporta metaboliti insolubili
  • Globuline
  • ? e ?, prodotte dal Fegato, trasporto ioni
    metallici, proteine che legano lipidi e vitamine
    liposolubili
  • ?, prodotte da plasmacellule, anticorpi della
    difesa immunitaria
  • Proteine della coagulazione
  • Protrombina e fibrinogeno, prodotte dal Fegato
  • Proteine del complemento
  • C1-C9, prodotte dal Fegato, difesa microorganismi
    e risposta infiammatoria
  • Lipoproteine plasmatiche
  • Chilomicromi, trigliceridi al fegato
  • Lipoproteine a densità molto bassa (VLDL),
    trigliceridi dal fegato alle cellule
  • Lipoproteine a bassa densità (LDL), colesterolo
    dal fegato alle cellule

6
Elementi Figurati
  • Eritrociti (Globuli Rossi)
  • 99 delle cellule
  • Trasportano Ossigeno
  • Leucociti (Globuli Bianchi)
  • Proteggono dalle infezioni e insorgenza tumori
  • Granulari
  • Polimorfonucleati
  • Neutrofili, basofili, eosinofili
  • Agranulari
  • Lnfociti e Monociti
  • Piastrine
  • Frammenti cellulari, coagulazione

7
Eritrociti (Globuli Rossi)
  • 4-5 x 106/mm3
  • Non-nucleati, nucleo perso durante la maturazione
  • Forma di disco biconcavo
  • Dimensioni circa 8x2 µm
  • Contengono
  • Emoglobina
  • ATP, lipidi, anidrasi carbonica
  • Trasporto ossigeno dai polmoni ai tessuti ed
    anidride carbonica dai tessuti ai polmoni

8
Eritrociti
9
Eritrociti
  • Emoglobina
  • Grossa proteina tetramerica, composta da 4 catene
    legate covalentemente ad un gruppo Eme
  • Trasportatore dei gas respiratori
  • Ossiemoglobina, legata allossigeno
  • Carbaminoemoglobina, legata alla CO2
  • Trasporta anche ossido nitrico (NO)
  • 4 tipi di globine, ??????????
  • Feto HbF, ?????
  • Adulto
  • HbA1, ????? 96 del totale
  • HbA2, ?????, 2 del totale
  • HbF, restante 2

10
Eritrociti
  • Membrana cellulare
  • Molto flessibile, resistente alle forze
    tangenziali
  • Proteine 50 (prevalentemente integrali)
  • Glicoforina A
  • Canali ionici, potassio calcio-dipendenti e
    Na-K ATP
  • Trasportatori anioni, Banda 3 (ancoraggio
    anchirina)
  • Banda 4.1 (ancoraggio glicoforine)
  • Lipidi 40
  • Carboidrati 10, superficie extracellulare,
    antigenici (A e B), determinano gruppo sanguigno
  • Rh (macacus rhesus) complesso gruppo di antigeni
    (C, D, E) 85 Rh

11
Eritrociti
12
  • Citoscheletro
  • Reticolo esagonale di tetrameri di spectrina,
    actina, adducina, ancorato ad ankirina e banda
    4.1
  • Contribuisce al mantenimento della forma e
    dellinegrità strutturale e funzionale

13
Anemia
  • Condizione patologica in cui la concentrazione di
    emoglobina e al di sotto del normale
  • Minor numero di Eritrociti
  • Anemia aplastica
  • Depressione del midollo osseo a causa di tumore,
    radiazioni o trattamento medico
  • Anemia Emorragica
  • Anemia Emolitica
  • Infezione Batterica

14
Altre anemie
  • Associate alla dieta
  • Anemia perniciosa
  • Incapacità ad assorbire vitamina B12
  • Anemia da deficienza di ferro
  • Sanguinamento prolungato
  • Cellule pallide (ipocromiche) e piccole
    (microcitiche)

15
Eritrociti Anormali
  • Cambiamenti Osmotici
  • Difetto funzionalità renale
  • Difetti genetici a carico dell'emoglobina
  • Anemia falciforme
  • Talassemia
  • Elissocitosi e Sferocitosi
  • Deficienza di spettrina nella membrana cellulare

16
Policitemia
  • Aumento degli eritrociti circolanti
  • Aumento della viscosità del sangue che ostacola
    la circolazione
  • Policitemia secondaria
  • Causata dall'altitudine, bassi livelli ossigeno
  • Policitemia vera
  • Cancro al midollo provoca aumento degli
    eritrociti
  • Aumento dei reticolociti
  • Precursori nucleati degli eritrociti
  • Emorragia
  • Recenti ascese in alta quota

17
Rimozione degli Eritrociti
  • Vita media 120 giorni
  • Intero sistema circolatorio almeno 100.000 volte
  • Milza o fegato
  • Eritrofago
  • Una forma patologica di neutrofilo

18
Leucociti
  • Sono le cellule bianche del sangue
  • 5.000-20.000/mm3
  • Non svolgono funzioni nel circolo, ma lo usano
    per spostarsi. A destinazione escono attraverso
    endotelio dei vasi e vanno nel connettivo dove
    funzionano
  • Forma tonda nei vasi, mentre varie forme nel
    connettivo
  • Funzione di difesa dellorganismo da sostanze
    estranee (microorganismi), rimozione cellule
    morte e residui cellulari

19
Leucociti
  • Si possono classificare in
  • Granulociti, granuli specifici nel citoplasma
  • Neutrofili, piccole cellule fagocitiche
  • Basofili, rilascio istamina, aumento della
    risposta infiammatoria
  • Eosinofili, diminuzione della risposta
    infiammatoria
  • Agranulociti o agranulari, non presentano granuli
    citoplasmatici
  • Linfociti, immunità
  • Monociti, divengono Macrofagi

20
Neutrofili
  • Sono i leucociti più comuni, 60-70
  • Sono fagociti, distruggono i batteri che invadono
    il connettivo
  • Aspetto
  • Nucleo Multilobato, leucociti polimorfonucleati,
    3-5 lobi connessi da sottili tratti di cromatina,
    aumentano con letà
  • Cromosoma X inattivo, cromatina condensata a
    forma di bacchetta di tamburo (drumstick) o
    corpo di Barr
  • Diametro 9-12 µm
  • Granuli citoplasmatici

21
Drumstick o Corpo di Barr
22
Neutrofili
  • Granulazione
  • Piccoli granuli specifici
  • 0.1 µm Ø
  • Collagenasi IV, fosfolipasi A2, lisozima,
    fosfatasi alcalina
  • Grossi granuli azzurrofili
  • 0.5 µm Ø
  • Lisosomi contenenti idrolasi acide,
    mieloperossidasi, lisozima, elastasi, catepsina G
    e collagenasi aspecifica
  • Granuli terziari
  • Gelatinasi e catepsine, glicoproteine

23
Neutrofili
  • Funzione
  • Cellule molto mobili, primi ad arrivare sul luogo
    di un infezione
  • Rispondono a fattori chemiotattici
  • Rilasciati da tessuti danneggiati
  • Lasciano il circolo
  • Aderiscono alle selectine delle endoteliali delle
    venule, che vengono indotte (IL-1 e TNF) a
    produrre ICAM-1 a cui si legano le integrine dei
    neutrofili
  • Smettono di migrare e si preparano ad entrare nel
    connettivo
  • Producono e rilasciano leucotrieni innescando il
    processo infiammatorio

24
Fagocitosi di un batterio
25
Neutrofilia
  • Fisiologica
  • Stress, lavoro, neonati, esercizio
  • Infezione
  • Infiammazione/necrosi di tessuti
  • Necrosi da tumore, trauma, dermatite
  • Droghe/sostanze chimiche
  • Steroidi, epinefrina, digitale, eparina
  • Metabolica
  • Acidosi daibetica, gotta, ipertiroidismo, uremia

26
Neutropenia
  • Il midollo osseo non produce le cellule
  • Cellule non maturano (morte intramidollare)
  • Depressione del midollo osseo
  • Anemia aplastica, deficienza di vit b12,
    chemioterapia, benzene, EtOH, radiazioni
  • Reazione a medicinali
  • Cloramfenicolo, PCNS, sulfonamidi, diuretici,
    ipoglicemici
  • Trapianto di midollo
  • Difetto ereditario
  • Anemia di Fanconi, sindrome di Kostman

27
Ipersegmentazione
  • Troppe cellule mature in circolo
  • Focolai di infezione ed infiammazione
  • Ustioni
  • Post chemio, gravidanza

28
Eosinofili
  • 2-4 di tutti i globuli bianchi
  • Aspetto
  • Forma tonda nel circolo, 10-15 µm Ø
  • Variabile nel connettivo
  • Nucleo bilobato a forma di occhiale
  • Granulazione
  • Granuli specifici
  • 1-1.5x1 µm, "rosso-arancio
  • Parte interna, cristallina, elettrondensa
  • Proteina basica maggiore, proteina cationica
    eosinofila e neurotossina
  • Parte esterna, meno elettrondensa
  • Fosfolipasi, Fosfatasi acida, ribonucleasi,
    catepsine, perossidasi
  • Granuli azzurrofili
  • Aspecifici, lisosomi

29
Eosinofili
  • Funzione
  • Cellule fagocitiche con affinità per i parassiti
  • Contribuiscono ad eliminare i complessi
    antigene-anticorpo
  • Legame istamina, leucotrieni e fattore
    chemiotattico eosinofilo (dai mastociti,
    neutrofili e basofili) ai recettori degli
    eosinofili favorisce migrazione ai siti dove
    reazione allergica, infiammatoria e parassiti
    presenti
  • Rilascio proteina basica maggiore o cationica
    eosinofila, causano buchi nella parete e morte
    del parassita. Rilascio sostanze che inattivano
    iniziatori della risposta infiammatoria (istamina
    e lucotriene C) e fagocitano complessi
    antigene-anticorpo. Complessi internalizzati
    vengono degradati dagli endosomi

30
Eosinofilia Eosinopenia
  • Neoplasia
  • Reazioni allergiche
  • Parassiti
  • Stress acuto
  • Infezioni
  • Steroidi/sindrome di Cushing

31
Basofili
  • Sono i leucociti meno comuni, meno dell 1 di
    tutti i globuli bianchi
  • Aspetto
  • 8-10 µm di Ø
  • Nucleo ad S, spesso mascherato dalla presenza di
    numerosi granuli citoplasmatici
  • Granulazione
  • Granuli specifici
  • Blu scuro. Si dispongono alla periferia del
    citoplasma dando origine al perimetro rugoso.
  • Eparina,istamina, perossidasi, fattore
    chemiotattico eosinofilo e neutrofilo
  • Granuli azzurrofili
  • Aspecifici
  • Lisosomi

32
Basofili
  • Funzione
  • Reazioni di ipersensitività immediata (allergie),
    iniziatori della risposta infiammatoria
  • Recettori di membrana per le IgE presenti sui
    basofili ed i mastociti, attivati dal legame
    con IgE prodotte da plasmacellule. Secondo
    incontro con antigene induce la risposta vera e
    propria
  • Legame antigene alle IgE, induce rilascio dai
    Granuli Specifici
  • Fosfolipasi agisce su membrane e forma Acido
    Arachidonico, metabolizzato a Leucotrieni
    (sostanze di reazione lenta anafilattica)
  • Istamina provoca vasodilatazione, contrazione
    muscolatura liscia del respiratorio e alterata
    permeabilità vasi sanguigni
  • Leucotrieni, effetto simile ad istamina ma più
    lento e duraturo. Attivano leucociti e ne
    inducono la migrazione

33
Basofilia Basopenia
  • Reazioni di ipersensibilità
  • Allergie, asma, eczema
  • Ipotiroidismo
  • Colite ulcerosa
  • Varicella
  • Stress
  • Infezioni
  • Steroidi/sindrome di Cushing

34
Monociti
  • Sono le cellule più grandi del sangue.
  • 3-8 di tutti i globuli bianchi. Rimangono in
    circolo solo pochi giorni, poi migrano nel
    connettivo dove differenziano in Macrofagi
  • Aspetto
  • 10-20 µm di Ø
  • Nucleo grande, eccentrico, forma a ferro di
    cavallo o fagiolo. Occupa circa 50 della cellula
  • Citoplasma grigio-azzurro con granuli azzurrofili
    e piccoli vacuoli

35
(No Transcript)
36
Monociti
  • Funzione
  • Dopo aver lasciato il circolo si trasformano in
    Macrofagi
  • Sono fagociti molto efficienti, eliminano cellule
    morte o danneggiate (eritrociti), antigeni e
    batteri
  • Secernono citochine che attivano risposta
    infiammatoria, la proliferazione e la maturazione
    di altre cellule
  • Cellule che presentano lantigene fagocitano
    antigeni ed espongono epitopi maggiormente
    antigenici alle cellule immunocompetenti
  • In presenza di antigeni corpuscolati molto grandi
    si fondono tra loro e formano le cellule giganti
    da corpo estraneo

37
Monociti
  • Dove funziona il sistema Monocitico-Macrofagico
  • Pelle -gt Cellule di Langerhan
  • Osso -gt Osteoclasti
  • Fegato -gt Cellule di Kuppfer
  • Cervello -gt Microglia

38
Monocitosi Monocitopenia
  • Infezioni
  • Tubercolosi
  • Sifilide
  • Salmonella
  • Listeria
  • Brucellosi
  • Tumore di Hodgkins
  • Disturbi Gastrointestinali
  • Colite ulcerosa
  • Steroidi

39
Linfociti
  • 20-25 di tutti i globuli bianchi
  • Aspetto
  • Nucleo eccentrico, denso e che occupa circa il
    90 della cellula
  • Citoplasma scarso, color blu tenue con pochi
    granuli azzurrofili
  • 8-10 µm di Ø
  • Visivamente non si distinguono
  • Linfociti B (15)
  • Linfociti T (80)
  • Natural Killer (NK, 5)

40
(No Transcript)
41
Funzione dei Linfociti
  • Non svolgono attività in circolo, ma nel
    connettivo. Acquisita la competenza migrano nei
    linfonodi e nella milza, dove formano cloni di
    cellule identiche
  • Dopo stimolazione mediante antigene proliferano e
    differenziano in due popolazioni
  • Cellule con memoria, non partecipano alla
    risposta immunitaria, ma rimangono nel clone e
    sono pronte a rispondere a quellantigene
  • Cellule effettrici, linfociti immunocompetenti
    che possono essere classificate come Linfociti B
    e T

42
  • Linfociti B
  • Si formano e divengono immunocompetenti nel
    midollo osseo
  • Responsabili della risposta immunitaria umorale
  • Possono differenziare in Plasmacellule e produrre
    anticorpi
  • Linfociti T
  • Migrano dal midollo osseo al Timo dove maturano
  • Costituiscono il sistema immunitario, risposta
    cellulo-mediata
  • T Citotossici contatto diretto ed uccisione
    cellule estranee o infette
  • T Helper inizio e sviluppo della risposta
    immunitaria
  • T Suppressor soppressione della risposta
    immunitaria

43
  • Null cells
  • Cellule Staminali
  • Circolanti ed in grado di differenziare in tutti
    gli elementi figurati del sangue
  • Natural Killer
  • Sono in grado di uccidere le cellule estranee o
    trasformate senza lintervento dei Linfociti T

44
Linfocitosi Linfocitopenia
  • Il numero varia con gli anni
  • Infezione virale
  • Altre infezioni
  • Sifilide
  • Toxoplasmosi
  • Micoplasma
  • Altro
  • Autoimmunità
  • Ipertiroidismo
  • Trapianto (rigetto)
  • Diminuzione nella produzione
  • Immunodeficienza ereditaria
  • AIDS
  • Aumento dell'eliminazione
  • Steroidi/sindrome di Cushing
  • Radiazioni, chemio

45
Piastrine
  • Residui cellulari derivanti dalla rottura dei
    megacariociti nel midollo
  • 2-4 µm di Ø, forma discoidale, regione periferica
    chiara detta Ialomero, regione centrale detta
    Granulomero
  • Membrana plasmatica numerosi recettori e
    glicocalice spesso
  • 250-400.000/mm3
  • Presentano molti organelli ma prive di nucleo
  • Fondamentali per la coagulazione

46
(No Transcript)
47
Anatomia di una piastrina
  • Sistema tubulare denso e aperto sulla superficie
  • Granuli
  • Granuli alfa
  • Fibrinogeno
  • Fattori di coagulazione
  • Granuli delta
  • Fattori aggregazione e vasocostrizione
  • Granuli lambda
  • Enzimi idrolitici, dissoluzione del coagulo

Ialomero vs. Granulomero
48
(No Transcript)
49
PAUSASIGARETTA
50
Coagulazione
  • Processo che impedisce lemorragia in caso dei
    rottura dei vasi
  • Normalmente laggregazione delle piastrine
    impedita dalle cellule endoteliali, produzione di
    Prostaciclina e NO. Presenza sulla membrana di
    Trombomodulina e Molecole Eparino-simili
  • Endotelio danneggiato rilascia Fattore di Von
    Willebrand e Tromboplastina Tissutale e cessa
    produzione inibitori. Endotelina potente
    vasocostrittore

51
  • Attivazione piastrinica
  • Piastrine aderiscono al collagene subendoteliale,
    rilasciano il contenuto dei granuli ed aderiscono
    le une alle altre
  • Rilascio di ADP e Trombospondina rendono le
    piastrine circolanti appiccicose e causano
    adesione a quelle già adese e la degranulazione
  • Acido arachidonico
  • Formatosi nellattivazione, viene convertito in
    trombossano A2
  • Potente vasocostrittore ed attivatore delle
    piastrine
  • Piastrine aggregate funzionano da tappo ed
    esprimono sul plasmalemma il Fattore Piastrinico
    3, superficie fosfolipidica adatta per
    assemblaggio fattori di coagulazione-Trombina

52
Attivazione dei fattori di coagulazione
  • Tromboplastina tessutale e piastrinica
  • Agisce sulla protrombina circolante e la
    trasformano in trombina
  • Trombina
  • Aumenta lattivazione delle piastrine e in
    presenza di Ca2 trasforma il Fibrinogeno
    (solubile) in Fibrina (insolubile)
  • Fibrina
  • Monomerica si aggrega e polimerizza formando un
    reticolo di fibrina
  • Intrappola gli elementi figurati del sangue
  • Si forma un ammasso gelatinoso, il coagulo
    sanguigno (trombo)
  • Eritrociti facilitano lattivazione delle
    piastrine, mentre neutrofili ed endoteliali la
    limitano, delimitando le dimensioni del trombo

53
  • Dopo circa 1 ora, dalla formazione del coagulo,
    monomeri di actina e miosina formano dei
    filamenti sottili e spessi
  • Provocano la contrazione del coagulo (1/2 del
    volume iniziale)
  • Riduzione della lesione e della perdita
    emorragica
  • Una volta che il vaso è stato riparato, le
    endoteliali rilasciano attivatori del
    plasminogeno, convertono plasminogeno circolante
    in plasmina
  • Insieme ai granuli lambda (lisosomi) delle
    piastrine lisano il coagulo

54
(No Transcript)
55
Tessuti Ematopoietici Mieloidi
  • Midollo osseo
  • Cavità midollare ossa lunghe e tra le trabecole
    delle spugnose
  • Consistenza gelatinosa, altamente vascolarizzato,
    separato dal tessuto osseo dallendostio
  • 5 del peso corporeo
  • Dal 5 mese è responsabile della produzione di
    tutte le cellule del sangue Ematopoiesi
  • Maturazione dei linfociti B e formazione dei
    linfociti immaturi T
  • Pluripotente Cellule Staminali Ematopoietiche
  • Possono differenziare in tutti i tipi cellulari
    del sangue in seguito a stimolo appropriato

56
  • Midollo Rosso
  • Nel neonato, molti eritrociti
  • Midollo Giallo
  • Nelle diafisi delle ossa lunghe dopo i 20 anni
  • Accumulo di grasso che sostituisce i tessuti
    ematopoietici
  • Vascolarizzazione
  • Arterie sfioccano in piccoli vasi che formano
    ampia rete di sinusoidi, confluiscono in vena
    longitudinale centrale e poi vasi in uscita
  • Tra le maglie di questo comparto vascolare si
    trovano isole di cellule emopoietiche, collegate
    tra loro a formare il comparto ematopoietico

57
  • Sinusoidi
  • Tapezzati da endoteliali
  • Circondati da
  • Sottili fibre reticolari
  • Cellule reticolari avventiziali
  • Prolungamenti in direzione delle endoteliali,
    altri verso altre cellule reticolari in modo da
    formare una rete intorno alle cellule
    ematopoietiche.
  • Accumulo di grasso nel loro citoplasma le
    trasforma in cellule adipose, riduce volume del
    comparto ematopoietico e trasforma midollo da
    rosso a giallo
  • Isole ematopoietiche
  • Cellule ematiche a diversi stadi di maturazione
  • Macrofagi
  • Distruggono nuclei eritrociti e cellule alterate

58
Midollo Rosso
59
Ematopoiesi
  • Prenatale
  • Divisa in 4 fasi
  • Fase mesoblastica
  • Mesoderma del sacco vitellino, seconda settimana
    vita intrauterina, le cellule mesenchimali si
    aggregano a formare isole sanguigne
  • Cellule periferiche danno origine alle pareti dei
    vasi, mentre le altre divengono eritroblasti e
    differenziano in eritrociti nucleati
  • Fase mesoblastica
  • Sesta settimana di gestazione.
  • Eritrociti nucleati, verso lottava settimana
    compaiono i leucociti

60
Ematopoiesi
  • Fase splenica
  • Secondo trimestre, prosegue fino al termine della
    gravidanza, insieme a quella epatica
  • Fase mieloide
  • Emopoiesi midollare
  • Inizia fine del secondo trimestre
  • Sviluppo sistema scheletrico induce midollo ad
    assumere ruolo predominante nella produzione
    delle cellule ematiche

61
Ematopoiesi
  • Postnatale
  • Avviene quasi esclusivamente nel midollo osseo
  • Produzione continua di cellule ematiche da
    precursori staminali
  • Ogni giorno più di 1011 cellule ematiche prodotte
    dal midollo
  • Cellule staminali vanno incontro a divisione e
    differenziamento

62
Ematopoiesi
  • Cellule staminali emopoietiche pluripotenti
  • Circa 0,1 delle cellule nucleate del midollo
  • Quiescenti, per mitosi generano
  • Altre cellule pluripotenti
  • Due tipi di staminali multipotenti, che
    origineranno le varie cellule progenitrici
  • CFU-S (Colony-Forming Unit-S)
  • Precursore della linea mieloide (eritrociti,
    granulociti, monocti e piastrine)
  • CFU-Ly (Colony-Forming Unit-Ly)
  • Precursore della linea linfoide (cellule B e T)

63
Ematopoiesi
  • Cellule progenitrici
  • Cellule unipotenti (formano una singola linea
    cellulare)
  • Limitata capacità di autoriprodursi
  • Attività mitotica e differenziamento controllati
    da fattori ematopoietici specifici
  • Cellule precursori
  • Derivano dalle progenitrici
  • Perso la capacità autoriproduttiva
  • Caratteristiche morfologiche che permettono la
    loro classificazione come i primi elementi di una
    linea particolare
  • Si dividono e differenziano, originando un clone
    di cellule mature

64
Ematopoiesi
  • Maturazione dei precursori è caratterizzata da
  • Riduzione delle dimensioni
  • Scomparsa dei nucleoli
  • Addensamento della cromatina
  • Comparsa nel citoplasma delle caratteristiche
    della cellula matura (granuli)

65
EmatopoiesiFattori di crescita
  • Regolazione dellematopoiesi dipende da numerosi
    fattori di crescita e citochine, prodotti da
    differenti tipi cellulari
  • Azione di un fattore su una particolare
    staminale, progenitrice o precursore ne induce
    proliferazione, differenziazione o ambedue

66
  • Molti sono glicoproteine
  • 3 vie per raggiungere la cellula bersaglio
  • Tramite il circolo sanguigno
  • Ormoni
  • Secrezione da parte delle cellule stromali del
    midollo, in vicinanza delle cellule
    ematopoietiche
  • Ormoni paracrini
  • Contatto diretto cellula-cellula
  • Molecole segnale della superficie

67
  • Interleuchine
  • Stimolano la proliferazione delle staminali
    pluripotenti e multipotenti, per mantenere
    costante il numero
  • IL-1, -3, -6
  • Responsabili della mobilitazione e del
    differenziamento in progenitrici unipotenti
  • IL-3, -7, -8 , -11 , -12, eritropoietina,
    proteina ? inibente i macrofagi, etc

68
  • Fattori stimolanti le colonie (CSF)
  • Stimolano la mitosi e la differenziazione delle
    cellule unipotenti della serie granulocitica e
    monocitica
  • Eritropoietina
  • Attiva le cellule della serie eritrocitaria
  • Trombopoietina
  • Stimola la formazione delle piastrine
  • Fattore delle cellule staminali
  • Prodotto dalle cellule stromali ed esposto sulla
    superficie
  • Agisce sulle staminali, che devono venire a
    contatto con le stromali
  • Confinamento nel midollo

69
Eritropoiesi
  • Processo tramite il quale vengono prodotti
    2,5x1011 eritrociti al giorno
  • Due tipi di progenitrici unità eritrocitarie
  • BFU-E (blast-forming units-erithrocyte)
  • Responsabili della maturazione
  • CFU-E (colony-forming units-erithrocyte)
  • Formano colonie
  • Abbassamento degli eritrociti circolanti, induce
    il rene a produrre eritropoietina

70
Eritropoiesi
  • Eritropoietina insieme a IL-3 e -9, fattore delle
    staminali e fattore stimolante le colonie
    monocitarie e granulocitarie induce
    differenziamento CFU-S in BFU-E
  • Esplosione mitotica BFU-E produce un elevato
    numero di CFU-E
  • Bassa concentrazione di eritropoietina per
    sopravvivere e generare proeritroblasto primo
    elemento della serie eritrocitaria

71
  • Proeritroblasto
  • 14-19 µm, nucleo rosso, cromatina sottile,
    mitosi, aggregati citoplasmatici grigio-blu
    periferici
  • Eritroblasto basofilo
  • 12-17 µm, cromatina granulare, un po di
    emoglobina
  • Eritroblasto policromatofilo
  • 12-15 µm, nucleo denso, cromatina molto
    granulare, no nucleoli, più emoglobina

72
  • Eritroblasto ortocromatico
  • 8-12 µm, nucleo piccolo tondo e denso, in fase di
    espulsione, molta emoglobina
  • Reticolocita
  • 7-8 µm, nucleo assente, assomiglia alla cellula
    matura ma si può colorare reticolo citoplasmatico
    blu, ricco di emoglobina
  • Eritrocita
  • Nucleo assente, citoplasma rosa, solo emoglobina

73
Granulocitopoiesi
  • 800.000 neutrofili, 170.000 eosinofili e 60.000
    basofili al giorno
  • Unico precursore staminale unipotente origina i
    tre tipi di granulociti
  • Staminali pluripotenti CFU-Eo e CFU-Ba si
    dividono e originano il Mieloblasto
  • CFU-GM
  • Bipotente, origina la serie neutrofila (CFU-G) e
    quella Monocitaria (CFU-M)
  • CFU-G si divide ed origina Mieloblasto
  • Precursore di tutte e 3 le serie, indistinguibili
    tra loro
  • Originano i Promielociti

74
  • Mieloblasto
  • 12-14 µm, nucleo rosso-blu, cromatina sottile,
    mitosi. Aggregati citoplasmatici blu e processi
    citoplasmatici
  • Promielocita
  • 16-24 µm, nucleo rosso-blu, cromatina granulare,
    mitosi. Citoplasma blu, no processi
  • Granuli azzurrofili

75
  • Mielocita
  • 10-12 µm, nucleo appiattito eccentrico, cromatina
    granulare, mitosi. Citoplasma blu pallido
  • Granuli specifici ed azzurrofili
  • Matamielocita
  • 10-12 µm, nucleo forma di fagiolo, denso,
    cromatina granulare, no mitosi, no nucleoli.
    Citoplasma blu pallido
  • Granuli specifici ed azzurrofili

76
  • Neutrofilo giovane
  • Nucleo a ferro di cavallo, cromatina molto
    granulare, no mitosi
  • Citoplasma blu pallido
  • Granuli specifici ed azzurrofili
  • Neutrofilo
  • Nucleo multilobato, cromatina molto granulare, no
    mitosi
  • Citoplasma rosa-bluastro pallido.
  • Granuli specifici ed azzurrofili

77
Monocitopoiesi
  • Monociti condividono con i neutrofili la stessa
    staminale bipotente CFU-GM
  • Per mitosi originano CFU-G e CFU-M (monoblasti)
  • Promonociti
  • Derivano da CFU-M
  • Cellule grosse (16-18 µm), nucleo reniforme
    eccentrico
  • Citoplasma bluastro numerosi granuli azzurrofili
  • Si formano 1010 monociti al giorno, maggior parte
    entrano nel circolo
  • Nel giro di un paio di giorni entrano nel
    connettivo e differenziano in Macrofagi

78
Formazione delle piastrine
  • Progenitore unipotente CFU-Mg origina il
    Megacarioblasto
  • 25-40 µm
  • Nucleo unico multilobato
  • Endomitosi, cellule non si dividono ma nuclei
    polipliodi, fino 64 N
  • Citoplasma bluastro con Granuli azzurrofili
  • Stimolato a proliferare e differenziarsi dalla
    trombopoietina

79
  • Megacarioblasto differenzia in Megacariocita
  • 40-100 µm
  • Nucleo unico plurilobato
  • Si dispongono vicino ai sinusoidi ed inviano al
    loro interno dei prolungamenti citoplasmatici
  • Si frammentano in seguito ad invaginazioni del
    plasmalemma, canali di demarcazione, e danno
    origine a gruppi di propiastrine
  • Propiastrine appena rilasciate si risolvono in
    singole piastrine
  • Rimasugli cellulari vengono fagocitati dai
    macrofagi

80
Megacariocita
81
Linfopoiesi
  • Staminali multipotenti CFU-Ly, si dividono nel
    midollo osseo e formano
  • CFU-LyB
  • Negli uccelli migrano in diverticoli intestinali
    (borsa di Fabrizio), e si dividono varie volte
    dando origine a linfociti B immunocompetenti, che
    esprimono marker di superfice tipici.
  • Nei mammiferi gli stessi eventi si verificano nel
    midollo osseo
  • CFU-LyT
  • Si dividono e danno origine a linfociti T
    immunocompetenti, che migrano al timo dove
    proliferano, maturano ed incominciano ad
    esprimere i marker di superficie.
  • Elevata selezione ad opera del timo stesso e dei
    macrofagi
  • Linfociti migrano negli organi linfoidi, milza e
    linfonodi, dove formano cloni di cellule
    immunocompetenti

82
Ematopoiesi
Cellula Staminale
Proeritroblasto Mieloblasto
Linfoblasto Monoblasto Megacarioblasto
Eritroblasto basofilo
Promielocita
Mielocita
Eritroblasto policromatofilo
Megacariocita Rottura Piastrine
Basofilo Eosinofilo Neutrofilo
Espulsione del nucleo
Eritroblasto ortocromatico
Reticolocita
Meta-mielocita
Monocita
Basofilo Eosinofilo Neutrofilo
Linfocita
Eritrocita Cellule Rosse del sangue
Granulociti Agranulociti
Cellule Bianche del sangue
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