Presentazione di PowerPoint - PowerPoint PPT Presentation

About This Presentation
Title:

Presentazione di PowerPoint

Description:

Title: Presentazione di PowerPoint Last modified by: Professore Created Date: 1/1/1601 12:00:00 AM Document presentation format: Presentazione su schermo (4:3) – PowerPoint PPT presentation

Number of Views:643
Avg rating:3.0/5.0
Slides: 74
Provided by: terapistio
Category:

less

Transcript and Presenter's Notes

Title: Presentazione di PowerPoint


1
-
La riabilitazione- funzione
deambulatoria- PAZIENTE CON FRATTURA DI
GINOCCHIO

2
Ginocchio/arto inferiore (organo sensoriale)
FUNZIONE
  • movimento/postura
  • stabilità (attiva e passiva)
  • propriocezione

FUNZIONE DEAMBULATORIA
Autonomia
3
deambulazione
Larticolazione del ginocchio ha il compito di
sopportare i carichi imposti al piede durante il
suo contatto con il suolo in tutte le fasi della
deambulazione, come anche di provvedere alle
forze ed ai movimenti necessari per superare gli
effetti inerziali della gamba nella fase di
oscillazione della locomozione
4
(No Transcript)
5
Fratture di ginocchio
  • Fratture sovracondiloidee
  • Fratture piatto tibiale
  • Fratture rotulee
  1. Trattamento conservativo/chirurgico
  2. Eta
  3. comorbilità

6
TRAUMA Evento dannoso esterno . Malattia danno
biologico da causa interna allorganismo.Può
essere quindi definito lesione causata da agente
vulnerante ad alta energia contundente o
penetrante. La lesione dà la misura della
gravità del trauma e può essere quantizzata in
base a degli scores precisi. Il trauma grave
quasi sempre è un politrauma.trauma maggiore
levento lesivo comporta potenziale o attuale
pericolo per la vita o per la perdita di un arto
POLITRAUMAPresenza di lesioni o insulti fisici
occorrenti contemporaneamente in diverse parti
del corpo. Il politrauma importante coinvolge
almeno due lesioni ortopediche, mediche o
fratture concomitanti.
Rockwood and Greene Fractures in Adults 2001
7
CLASSIFICAZIONE DI SCHATZKER-fratture piatto
tibiale-
8
FRATTURE PIATTO TIBIALE
  • 1 DI TUTTE LE FRATTURE
  • 70-80 FRATTURE ISOLATE DEL PIATTO TIBIALE
    LATERALE
  • 10-23 FRATTURE DEL PIATTO TIBIALE MEDIALE
  • 10-30 BICONDILOIDEE
  • 1-3 FRATTURE ESPOSTE

9
FRATTURE SOVRACONDILOIDEE
  • TRAUMI AD alta ENERGIA
  • LE FORZE MUSCOLARI DANNO UNA TIPICA DISLOCAZIONE

10
CLASSIFICAZIONE
11
FRATTURE DELLA ROTULA
  • 1 DEI TRAUMI SCHELETRICI
  • Più FREQUENTE TRA 20 E 50 ANNI
  • DA TRAUMA DIRETTO, INDIRETTO, UNA COMBINAZIONE
    DEI PRECEDENTI

12
CLASSIFICAZIONE
13
Prima fase TRATTAMENTO Med. Spec.Ortopedico
  • CRUENTO
  • INCRUENTO

14
Seconda fase Riabilitazione
Ausili. Ginocchiere Plantari Deambulatori Bastoni
Canadesi
TRATTAMENTI fisici (fisioterapia)

Potenzialità paziente-
TRATTAMENTI CHINESIOLOGICI Esercizio terapeutico
-N.B.-
farmacoterapia,
15
  • Analisi (Trauma,comorbilità /chirurgia/periodo
    di immobilizzazione/ età..)
  • Alterazione delle strutture di contenimento
    articolare
  • (sono ricche di recettori sensitivi di vario tipo
    e possiedono due caratteristiche
  • fisiche fondamentali per la loro funzione, la
    elasticità e la plasticità)
  • Alterazione delle superfici articolari
    (cartilagine/artrosi)
  • Alterazione delle strutture muscolari
  • (ridotto reclutamento di unità motorie, sia
    quantitativo che qualitativo,
  • irradiazione patologica che provocando
    unanomala, afinalistica,
  • costante contrattura di alcuni gruppi muscolari
    crea problemi di irrorazione
  • allunità muscolo-tendinea con ipossia generante
    metaplasia fibroplastica
  • quindi retrazione muscolo-tendinea)
  • Alterazione dei tendini

16
Danni distrettuali
  • Alterazione della raccolta delle informazioni
  • I recettori articolari ed i recettori muscolari
    inviano informazioni alterate
  • legate a vari fattori agli stimoli dolorosi a
    partenza intra o peri articolari,
  • alla alterazione delle strutture di contenimento
    articolare,
  • agli atteggiamenti viziati che larto
    progressivamente assume
  • (a causa dellipotrofia muscolare e della
    contrattura muscolare
  • con conseguente retrazione muscolo-tendinea).
  • La progressiva riduzione delle escursioni
    articolari determina
  • un ulteriore impoverimento delle informazioni.
  • Il deficit di informazione determina
    unesplicarsi di attività motorie
  • sempre meno selettive e sempre più globali, con
    progressiva perdita
  • di frazionabilità cioè di libertà di estrinsecare
    i servomeccanismi
  • periferici delle attività percettive, e deficit
    di adattabilità,
  • quindi relazionalità allambiente

17

Alterazione della raccolta delle
informazioni cui consegue la progressiva
incapacità di organizzare un movimento
finalistico economico con linstaurarsi
diacrono di temibili meccanismi di compenso che
determinano mancanza di adattabilità al sistema
con tendenza alla globalità e diminuzione dei
gradi di libertà intesa come frazionabilità del
sistema con deficit di performance
18
LESERCIZIO TERAPEUTICO
Dal punto di vista operativo questo
significa ricercare, per ricreare in sede
terapeutica, le informazioni che il sistema
alterato utilizza fisiologicamente per la sua
ordinaria costituzione
Tali informazioni dovranno poi essere inserite
nella proposta di esercizi, con lobiettivo di
ristrutturare o rievocare componenti di
schemi motori alterati o perduti
19
Recupero deambulazioneTraining Riabilitativo
  • 1 Fase -fuori carico (a letto piscina Riab.)
  • 2 fase -carico parziale esercizi di stazione
    eretta e deambulazione con ausili (parallele,
    canadesi )
  • 3 fase -carico totale

Valutazione Fisiatrica
20
MISURARE Quantificare una osservazione
relativa ad oggetti od eventi in rapporto ad un
sistema di riferimento
La misurazione è un mezzo (non un fine!) che può
con- tribuire alla valutazione, così come possono
contribuirvi lintuizione ed altri
fattori soggettivi La misurazione riguarda
dati di fatto, mentre la valutazione riguarda le
conclusioni e le scelte operative che
possono variare a seconda del contesto in cui si
colloca la misurazione stessa
VALUTARE Attribuire un significato ad un dato,
a una misura o ad un insieme di misure in uno
specifico contesto
21
SCALE DI MISURA GINOCCHIO
  • CINCINNATI KNEE RATING SCALE
  • TEGNER AND LISHOLM KNEE SCORING SCALE
  • HSS KNEE RATING SCALE
  • HSS KNEE LIGAMENT RATING FORM
  • IKDC KNEE LIGAMENT
  • IKS RATING SISTEM
  • CINCINNATI KNEE SCORING
  • HSS KNEE INJURIES SCORE
  • TEST FUNZIONALI
  • ARPEGE
  • Indicatori di outcome !!!!

22
(No Transcript)
23
Le condizioni di salute sono classificate dal WHO
in
  • ICD-10 INTERNATIONAL CLASSIFICATION
  • OF DESEASE
  • (classifica le malattie per eziopatogenesi)
  • ICF INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF
    FUNCTIONING, DISABILITY HEALTH
  • (classifica le condizioni funzionali e le
    abilità in riferimento alle condizioni di
    salute)

24
(No Transcript)
25
Integrazione fra i componenti dellICF
(organo) MENOMAZIONE
cognitività ATTIVITÀ fisicità
PARTECIPAZIONE (Contesto)
26
I.C.F. (OMS-2000) Classificazione internazionale
del funzionamento, della disabilità e della
salute
  • B710 funzioni della mobilità articolare
  • B715 funzioni della stabilità articolare
  • B730 funzioni della forza muscolare
  • B735 funzioni del tono muscolare
  • B740 funzioni della resistenza muscolare
  • B750 funzioni del riflesso motorio
  • B755 funzioni della reazione di movimento
    involontario
  • B760 funzioni di controllo di movimento volontario

27
RIABILITAZIONE
  • Obiettivi
  • Recupero ROM
  • Controllo del dolore
  • Recupero catene cinetiche
  • Recupero stazione eretta e deambulazione
  • Addestramento ausili
  • Prevenire le complicanze

28
Quale esercizio terapeutico?
  • Regola del non dolore
  • Fase della malattia
  • Modalità Isotonica isometrica isocinetica
  • Carichi di lavoro
  • Personalizzazione estrema
  • Risveglio Propriocettivo
  • ESERCIZIO-catena cinetica chiusa-

29
(No Transcript)
30
Closed kinetic chain
  • co-contrazione conc/ecc,isometria flex/est
  • sinergia ag/antag.
  • gt stabilità antero/post.
  • lt traslazione ant.tibia
  • lt sollecitazioni LCA
  • lt forze compressioni FR
  • Recupero catene cinetiche globali A.I.
  • Motricità a velocità variabile
  • Aspetto propriocettivo
  • gt coordinazione neuromuscolare

31
Personalizzazione F.K.T.Tempi e modalità
  1. Tipo di frattura
  2. Stabilità osteosintesi
  3. Evoluzione quadro radiologico
  4. Età
  5. Comorbilità
  6. Sintomo dolore
  7. Fase del periodo riabilitativo
  8. Motivazioni paziente

32
RIABILITAZIONE FRATTURE SOVRACONDILOIDEE
  • Recupero articolarità(0-90) prime 6
    settimane
  • CPM ( Kinetec)
  • Esercizi di mobilizzazione passiva
  • Esercizi di mobilzzazione attiva-assistita e
    attiva
  • Idrochinesiterapia
  • Es. Catena Cinetica Aperta
  • Es. Catena Cinetica Chiusa dalla 6alla 12
    settimana

33
RIABILITAZIONE FRATTURE SOVRACONDILOIDEE
  • Carico
  • Prime 6 settimane sfiorante
  • 8-12 settimane carico parzialmente progressivo
  • A tre mesi si può concedere il carico completo

34
RIABILITAZIONE FRATTURE SOVRACONDILOIDEE
  • Recupero stazione eretta
  • Training ausili
  • Addestramento al carico
  • Ripresa normale attività ricreative
  • Dopo i 6 mesi
  • Evitare sport di impatto per 6-12 mesi

35
RIABILITAZIONE FRATTURE ROTULA
  • Trattamento incruento
  • PRIME 6 SETTIMANE Carico con stampelle quanto
    tollerato
  • Rinforzo quadricipite, glutei, ischiocrurali
  • Tutore articolato alla 2-3 settimana
  • 3-4 SETTIMANA potenziamento e mobilizzazione
    articolare (es. catena cinetica chiusa e aperta),
    mobilizzazioni rotula
  • 6 SETTIMANA cyclette, es. propriocettivi

36
RIABILITAZIONE FRATTURE ROTULA
  • Trattamento cruento
  • 1-2giorno carico come tollerato e rinforzo
    quadricipite
  • 10-20giorno tutore articolato,
    flesso-estensione ginocchio
  • 6 settimana inizia mobilizzazione passiva.

37
Tempi RIABILITAZIONE? FRATTURE PIATTO TIBIALE
  • 1) Fratture stabili del piatto tibiale
    affondamento inferiore a 6 mm, stabilità in
    varo/valgo Kt precoce,no carico per 8 settimane,
    carico completo alla 12
  • 2) Fratture stabili del piatto tibiale
    affondamento superiore a 6 mm, instabilità in
    varo/valgo superiore a 10
  • 3) Fratture stabili del piatto tibiale con
    sintesi interna stabile Kt precoce,no carico per
    8-12 settimanre,lavoro in catena cinetica chiusa
  • 4) Fratture stabili del piatto tibiale con
    lesione legamentosa.preferibile un tutore
    ortopedico articolato rispetto ad apparecchio
    gessato
  • 5)
  • 6)..

S.Brent Brotzman
38
Tempi RIABILITAZIONE? FRATTURE PIATTO TIBIALE
  • 1) Fratture stabili del piatto tibiale
    affondamento inferiore a 6 mm, stabilità in
    varo/valgo Kt precoce,no carico per 8 settimane,
    carico completo alla 12
  • 2) Fratture stabili del piatto tibiale
    affondamento superiore a 6 mm, instabilità in
    varo/valgo superiore a 10
  • 3) Fratture stabili del piatto tibiale con
    sintesi interna stabile Kt precoce,no carico per
    8-12 settimanre,lavoro in catena cinetica chiusa
  • 4) Fratture stabili del piatto tibiale con
    lesione legamentosa.preferibile un tutore
    ortopedico articolato rispetto ad apparecchio
    gessato
  • 5)
  • 6)..

Team Riabilitativo
S.Brent Brotzman
39
AUSILI
  • Ginocchiere TUTORI per 1)profilassi,
    2)riabilitazione,3)funzionali. 4)di transizione
  • Plantari
  • Ausili per la deambulazione

40
.quelli che si innamorano di pratica senza
scienza, son come il nocchieri che entra in
naviglio senza timone o bussola, che mai ha
certezza dove si vada
Leonardo da Vinci-1496-
41
RIABILITAZIONE FRATTURE PIATTO TIBIALE -112 paz.
  • TRATTAMENTO INCRUENTO
  • MIGLIOR RECUPERO FUNZIONALE SE
    IMMOBILIZZAZIONE
  • lt sei SETTIMANE

TRATTAMENTO CRUENTO SVILUPPANO RIGIDITÀ CON
SOLO 2 SETTIMANE DI IMMOBILIZZAZIONE
Gausewitz S. et Al. Clin.Ort. Rel. Res. 86
42
ETA/fratt.piatto tibiale 51 pz
  • Deficit funzionali residui dopo 40 anni
  • Solo il 14 dei pazienti recupero completo in un
    anno
  • Gaston P el Al JBJS Br 2005

43
ISOCINETICA 37 pz/fratt piatto tibiale
  • A 7 anni deficit di forza del quadricipite
    maggiore nei pazienti sopra i 40 anni
  • Honkonen S et Al, Int. Orth 97

44
COMPLICANZE/ruolo FKT
  • LEGATE AL Trauma ed alLIMMOBILIZZAZIONE
  • Calcificazioni articolari
  • TVP arti inferiori
  • Retrazioni capsulolegamentose
  • Dolore
  • Ipotrofia muscolare
  • deficit schema motorio
  • N.B. incongruenza articolare
  • instabilità

45
contrazione eccentrica
Lallenamento eccentrico può sviluppare
tensione fino ad 1,3 volte maggiore di quello
concentrico. E molto efficace ma si deve stare
attenti a non lesionare con questo over
stretching il muscolo e quindi si usa solo
quando il muscolo è sufficientemente allenato
alla forza.
46
Anche attraverso le controresistenze si può
chiedere al paziente di fare delle contrazioni
eccentriche. In questo caso è necessario il
lavoro del terapista direttamente sul paziente.
  • Guida Clinica
  • Quadro radiologico
  • Dolore

47
Esercizi propriocettivi
  • Lo scopo è riattivare i canali informativi
    interrotti ricreando delle situazioni reali di
    azione
  • Si possono utilizzare molti attrezzi per questi
    esercizi
  • Tavolette instabili
  • Cuscini
  • Tappeti elastici ecc.

48
PROPRIOCEZIONE-KINESTESIA-FEED-BACK
DEFINIZIONE DI MOTOR CONTROL (HOWARD 2002)
  • Caviglia (Konradsen,Lanzetta,Robbins,Shets,Tropp
    .)
  • Spalla-(Caldwell,Jerosch,Warner.)
  • Ginocchio-(Barrack,Barrettstoria
    Abbott,Freeman..)

49
  • Sede
  • L.C.A. Cerulli,Johansson,Miyatsu,Schultz,Schutte,
  • Leg.coll.medialeConte,.
  • Leg.coll.lateralMcDougall,Ruffoli,.
  • MeniscoDAnchise,Karahan,Wilson
  • Bendeletta ileo-tibialeLobenhoffer,.

50
Esercizi propriocettivi
Si possono anche combinare nelle fasi finali
della riabilitazione la contrazione eccentrica
con esercizi di propriocezione La cosa
fondamentale è graduare gli esercizi in un
crescendo di difficoltà e verificare che prima di
passare alla scheda successiva siano state
acquisite le capacità
51
Terapia Fisica/fratture di ginocchio
Modalità Effetto Obiettivo Commento
Crioterapia Inibizione della conduzione nervosa Controllo dolore e spasmo muscolare Articolazioni attive. Dopo la mobilizzazione
Calore Incremento conduzione nervosa Controllo dolore e dello spasmo muscolare Condizioni croniche. Mai in fase attiva
TENS Inibizione conduzione nervosa Controllo del dolore Uno o due siti al massimo
Elettrostimolazioni muscolari Facilitatorio Preservare o recuperare la forza muscolare Precede gli esercizi di rinforzo muscolare
(da Walker, Helewa Physical Therapy in Arthritis
_Saunders Company ed, 1996)
52
Termoterapia
  • Spesso usata come adiuvante nella riabilitazione
    è controindicata nelle fasi di riacutizzazione
    della malattia
  • Tanto la terapia con il calore (paraffinoterapia,
    applicazione locale di calore, balneoterapia) che
    la crioterapia risultano efficaci come terapia
    palliativa
  • (Robinson et al, 2002)

53
Elettrostimolazione
  • Miglioramento della forza muscolare e della
    resistenza alla fatica in pz (artropatie
    croniche)
  • Il pattern migliore per la stimolazione sembra
    essere quello derivato dalla soglia di
    affaticamento di una unità motoria del primo
    interosseo dorsale della mano sana, piuttosto che
    una stimolazione fissa a 10 Hz

(Brosseau et al, 2002)
54
Low Level Laser Therapy (LLLT)
  • LLLT riduce, seppure per periodi brevi, il dolore
    articolare (70 rispetto al placebo) e la
    rigidità mattutina (30 rispetto al placebo).
  • Lunghezza donda/ durata del trattamento/ dose/
    sito di applicazione sono parametri importanti la
    cui standardizzazione non è ancora possibile data
    la carenza di trials clinici adeguati.
  • (Brosseau et al, 2000)

55
CARICO CONCESSO ?
56
(No Transcript)
57
(No Transcript)
58
linnalzamento della temperatura corporea
  • Aumenta il ritmo metabolico generale
  • la richiesta di ossigeno e la produzione di
    biossido di carbonio
  • il ritmo respiratorio
  • vasodilatazione periferica
  • riduzione della pressione arteriosa

59
(No Transcript)
60
Pressione Idrostatica Attrito
Percepiti dal paziente
Forniscono un pull di stimoli esterocettivi
e barocettivi
Capaci di vicariare il deficit dei recettori e di
recuperare il senso del movimento e della
posizione del corpo nello spazio
61
Effetto psicologico
  • NOVITA, IMPRESA
  • MIGLIORA IL COMPORTAMENTO SOCIALE
  • OFFRE UNA SENSAZIONE DI SICUREZZA

62
CONTROINDICAZIONI
  • Patologie cardiovascolari insufficienza
    coronarica,cardiopatie valvolari
  • Malattie infettive ed infezioni cutanee
  • Attacchi epilettici incontrollati
  • Incontinenza fecale ed urinaria non controllata
  • Problemi psicologici fobia per lacqua

63
PRINCIPI DI TRATTAMENTO
  • Complementarità
  • Globalità dellesperienza in acqua
  • Adattamento
  • Specificità
  • Tempestività
  • Prevenzione
  • Simmetria del movimento

64
EFFETTI FISIOLOGICI E TERAPEUTICI DELLESERCIZIO
IN ACQUA - 1
  • La spinta di galleggiamento (contrastando la
    forza di gravità)
  • diminuizione del carico ponderale
  • Riduzione della coattazione articolare
  • Maggiore libertà ed ampiezza dei movimenti
  • Minore sforzo muscolare
  • Riduzione od assenza di dolore durante il
    movimento
  • Facilitazione alla stazione eretta ed alla
    deambulazione
  • sensazione di malessere alluscita dallacqua
  • alterazione del sistema propriocettivo
  • Diminuizione del tono muscolare
  • Facilitazione al miorilassamento

65
EFFETTI FISIOLOGICI E TERAPEUTICI DELLESERCIZIO
IN ACQUA - 2
  • Pressione idrostatica
  • aumento della pressione intra-addominale
  • risalita del diaframma
  • aumento del carico di lavoro dei muscoli
    respiratori
  • riduzione del calibro dei vasi superficiali
  • riassorbimento dei liquidi interstiziali, degli
    edemi e dei versamenti intrarticolari
  • stimolo dei recettori cutanei (sistema
    esterocettivo)
  • Resistenza
  • il movimento lento facilita il movimento stesso
  • raddoppiando la velocità la resistenza aumenta di
    4 volte -gt miglioramento del trofismo muscolare

66
ORGANIZZAZIONE DI UNA SEDUTA IN ACQUA
  • Durata consigliata della seduta
  • Temperatura Durata
  • 28 - 30 20 - 45 min. (fino a 60 min. per
    pazienti allenati)
  • 30 - 32 20 - 45 min.
  • Piscina CTO
  • Temperatura Durata
  • 34-35 30 min.

67
RIEDUCAZIONE MOTORIA DEAMBULAZIONE
  • Lanalisi del movimento comporta lacquisizione
    dinformazioni sia sulla dinamica che sulla
    cinematica
  • La strumentazione cinematica rileva le posizioni,
    velocità e accelerazioni in funzione del
    tempo
  • La strumentazione dinamica rileva le forze
    necessarie a mantenere la postura del corpo

68
(No Transcript)
69

E.M.G. di superficie
70
  • Per il rilievo dei dati cinematici apparati con
    connessioni meccaniche ed elettrogoniometri,
    videocamere, telemetria a marker attivi e passivi
  • 2. Per la misura delle reazioni del terreno
    solette con sensori, pedana a matrice di
    sensori, pedana di forza
  • 3. Per le forze muscolari elettromiografia di
    superficie

71
RUOLO dellEQUIPE/percorso riabilitativo.
Medico reparto per acuti Medico Spec. Ortopedico

Tecnico ortopedico
Infermiere
Assistente sociale
Fisioterapista
Medico di famiglia
Fisiatra Medico spec.Funzione
72
(No Transcript)
73
(No Transcript)
Write a Comment
User Comments (0)
About PowerShow.com