Come navigare fra i flutti della crisi (e della ripresa), ossia come utilizzare la Matematica per ottimizzare i propri investimenti finanziari - PowerPoint PPT Presentation

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Come navigare fra i flutti della crisi (e della ripresa), ossia come utilizzare la Matematica per ottimizzare i propri investimenti finanziari

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Title: Come navigare fra i flutti della crisi (e della ripresa), ossia come utilizzare la Matematica per ottimizzare i propri investimenti finanziari


1
Come navigare fra i flutti della crisi (e della
ripresa), ossia come utilizzare la Matematica per
ottimizzare i propri investimenti finanziari
  • Vincenzo Vespri
  • Dipartimento di Matematica Ulisse Dini
  • Università di Firenze
  • vespri_at_math.unifi.it
  • Tel 055 4237149
  • homepage http//web.math.unifi.it/users/vespri/

2
Principio Elementare
  • Principio di non arbitraggio
  • Due investimenti privi di rischio devono dare lo
    stesso ritorno finanziario.
  • Che vuol dire?

3
  • Altre formulazioni
  • In Inglese No free lunch economy
  • In Italiano Nessuno ti regala niente o
  • I soldi non crescono sugli alberi o
  • Se uno vuole guadagnare deve faticare
  • Facciamo un esempio
  • Quali sono due investimenti privi di rischio?

4
  • I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro)
  • Investimenti immobiliari (uno investe in una
    casa, laffitta e ricava una rendita).
  • Secondo il principio di non arbitraggio devono
    dare la stessa rendita (se no sarebbe conveniente
  • in un caso, vendere la propria casa, investire
    in BOT e con la rendita finanziaria pagare non
    solo l affitto ma anche altro (auto nuova,
    vacanze, etc etc))

5
  • Nellaltro, indebitarsi con la banca, comprare
    una casa e con laffitto pagarsi il mutuo
  • Quindi investire in case ed investire in BOT deve
    essere suppergiù lo stesso.
  • Facciamo degli esempi

6
  • Se il tasso dinteresse fosse del 10 una casa
    che vale 120.000 Euro dovrebbe essere affittata
    a 1000 Euro al mese.
  • Se il tasso dinteresse fosse dell2 per avere
    un affitto di 1000 Euro al mese dovremmo
    possedere una casa che vale 600.000 Euro.

7
  • Quindi abbiamo a che fare con tre fattori
    affitto, tasso dinteresse e prezzo della casa
  • Quali di questi sono variabili e quali fissi?
  • Il Tasso d interesse è deciso dalla Banche
    Centrali ( e dalle condizioni generali della
    economia)
  • Laffitto NON risente del tasso dinteresse

8
  • Il prezzo delle case DIPENDE dal tasso
    dinteresse deciso dalle banche centrali
  • Quindi quando il tasso dinteresse è del 2 (due
    anni fa) una casa che da un affitto di 1000 Euro
    al mese vale 600.000 Euro, quando il tasso
    dinteresse è del 10 (13 anni fa) la stessa casa
    valeva 120.000 Euro

9
  • Facciamo un altro esempio prendiamo ad esempio
    una casa a Montecarlo
  • Affitto 1200 Euro al mese, Tasso dinteresse
    circa 2. Quale cifra e consona?
  • Dobbiamo fare
  • X per 0,02 14.400
  • X 720.000

10
  • Questa semplice verità del principio di non
    arbitraggio (siccome si scontra con lidea innata
    di fare i furbi) è ignorata (è stata ignorata)
    anche ad alti livelli.
  • Qualche esempio recente

11
  • Giappone 1985
  • Guerra commerciale fra USA e Giappone
  • Per evitare lapprezzamento dello yen, il
    Governatore della Banca Centrale portò quasi a
    zero il tasso ufficiale di sconto
  • Per lesattezza allo 0.05....
  • Scelta politica non motivata da condizioni di
    mercato

12
  • Che vuol dire?
  • Ritorniamo al nostro esempio. La nostra casa che
    dà un affitto di 1000 Euro al mese, con un tasso
    dell 1 varrebbe 1.200.000 Euro, con tasso dello
    0.1 varrebbe 12 milioni di Euro, con un tasso
    dello 0.05 varrebbe 24 milioni di Euro
  • Il centro di Tokio nel 1986 aveva un valore
    immobiliare superiore a quello di tutti gli
    USA!!!!!!!
  • CAPPERI!!!!!!!

13
  • Vediamo un po quali sono le implicazioni sulla
    economia reale
  • Caso a) non avete una casa e volete comprarla.
  • Vi sono 2 possibilità
  • - vi imbarcate in un mutuo enorme che
    inevitabilmente vi strangolerà. Taglierete tutte
    le spese, anche quelle necessarie, e il Paese
    soffrirà per una crisi di consumi

14
  • Decidete che non vi potete permettere di comprare
    una casa, e spendete tutti i vostri risparmi
    viaggiando, fotografando e comprando borsette di
    Gucci (cosa che fecero molti Giapponesi.)
  • Caso b)
  • Siete proprietari di una casa che vale 24 Milioni
    di Euro. CHE FARESTE?

15
  • OK, vendereste la casa, vi trasferireste alle
    Bahamas, comprereste una bella villa con piscina
    e vi circondereste di belle fanciulle/i che vi
    servono aragoste, cocktails, etc etc
  • YES, ma come trovare un compratore così fesso che
    vi compra la casa a 24 milioni di Euro????

16
  • La soluzione è una sana ipoteca sulla
    casa..andate da una banca, vi fate prestare l80
    del valore della casa (19.2 milioni di euro..) e
    scappate alla Bahamas (vedi lucido precedente..)
  • Conseguenze le banche vanno verso il fallimento,
    non erogano piu prestiti alle aziende,
    leconomia va in recessione

17
  • Altro esempio
  • Italia 1988 -1991..Craxi decide che la nostra
    economia è solida come quella tedesca e fissa il
    cambio fra Lira e Marco
  • Cosa fanno Soros ed altri finanzieri
    (filibustieri)? Prendono in prestito i soldi
    dalla Germania (al 4) e li investono in BOT
    italiani (al 10).

18
  • Quando le riserve della Banca dItalia sono
    finite (nelle loro tasche), lasciano in
    bancarotta lItalia crisi del 1992. La Lira fu
    pesantemente svalutata nei confronti del Marco
  • Argentina 1998-2001.
  • Menem vincola il pesos Argentino al dollaro USA.

19
  • Il risultato fu lo stesso. Di nuovo i
    risparmiatori colpiti furono molti Italiani (poco
    informati e poco protetti dalle nostre banche)
  • USA 2001..dopo l11 Settembre il tasso
    dinteresse fu ridotto all1 al fine di
    rimandare\attenuare gli effetti dellattentato
    terroristico sullEconomia

20
  • La crisi qui e più complicata perché
  • Gli USA sono la principale potenza (economica e
    militare) del mondo
  • Il dollaro è ancora la valuta mondiale (in Europa
    subiremo meno effetti grazie allEuro)
  • Gli USA hanno 54 TRILIONI(!!!!!) di debito

21
  • E adesso
  • Crisi Economica area Euro
  • Quasi falliti Grecia, Irlanda, Portogallo.
  • Spread sulle obbligazioni di questi paesi circa
    il 5. Ossia uno puo prendere soldi dalla
    Germania (2) ed investire in Obbligazioni
    Greche, Irlandesi o Portoghesi (6). Soldi dal
    nulla

22
  • Cerchiamo di capire qualcosa della crisi
  • La conferenza di Bretton Woods, che si tenne dal
    1 al 22 luglio 1944 nell'omonima cittadina
    appartenente alla giurisdizione della città di
    Carroll (New Hampshire, USA), stabilì regole per
    le relazioni commerciali e finanziarie tra i
    principali paesi industrializzati del mondo.
  • Gli accordi di Bretton Woods furono il primo
    esempio nella storia del mondo di un ordine
    monetario totalmente concordato, pensato per
    governare i rapporti monetari fra stati nazionali
    indipendenti.

23
  • Il piano istituì sia il FMI che la Banca
    internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo
    (detta anche Banca mondiale o World Bank). Queste
    istituzioni sarebbero diventate operative solo
    quando un numero sufficiente di paesi avesse
    ratificato l'accordo. Ciò avvenne nel 1946.

24
  • Gli accordi di Bretton Woods favorirono un
    sistema liberista, il quale richiede,
    innanzitutto, un mercato con il minimo delle
    barriere e la libera circolazione dei capitali
    privati. Quindi, anche se vi furono delle
    divergenze sulla sua implementazione, fu
    chiaramente un accordo per un sistema aperto.

25
  • Tutti gli accordi derivati direttamente o
    indirettamente da Bretton Woods non prevedevano
    un corretto controllo sulla quantità di dollari
    emessi, permettendo così agli USA l'emissione
    incontrollata di moneta, fatto contestato più
    volte da Francia e Germania in quanto gli USA
    esportavano la loro inflazione, impoverendo
    perciò il resto del mondo.

26
  • Cerchiamo di essere piu chiari
  • Gli Stati Uniti potevano scaricare sullesterno i
    loro problemi battendo moneta. Inoltre il dollaro
    come valuta internazionale rendeva piu ricchi i
    gia ricchi Stati Uniti.
  • .

27
  • Fino all'inizio degli anni 70, il sistema fu
    efficace nel controllare i conflitti economici e
    nel realizzare gli obiettivi comuni degli stati,
    sempre con le stesse immutate condizioni che
    l'avevano generato.
  • A causa degli impegni sempre più esigenti, il
    sistema crollò definitivamente nel 1971, a
    seguito della decisione degli Stati Uniti di
    sganciare la propria valuta dall'oro.

28
  • Il 15 agosto 1971, a Camp David, il presidente
    statunitense Richard Nixon, annunciò la decisione
    di sospendere la convertibilità del dollaro in
    oro, perché il Tesoro americano non era più in
    grado di sostenere le richieste di
    convertibilità, esso aveva già erogato 90.000
    tonnellate di oro. Nel dicembre del 1971 il
    Gruppo dei Dieci firmò l'accordo Smithsonian
    Agreement, che mise fine agli accordi di Bretton
    Woods, svalutando il dollaro e dando inizio alla
    fluttuazione dei cambi. Lo standard aureo fu
    quindi sostituito da un non sistema di cambi
    flessibili.

29
  • Comerano gli Stati Uniti nel 1944 e come sono
    economicamente adesso?
  • Nel 1944 emergevano come superpotenza (e dal
    crollo dellUnione Sovietica, lunica
    superpotenza)
  • Erano i più grandi creditori/manifatturieri
  • Esisteva solo il Dollaro come moneta
    internazionale

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  • Adesso
  • - Emergono nuove potenze regionali
  • Esistono alternative al Dollaro
  • Grave crisi dellindustria manifatturiera
    statunitense e gli Stati Uniti sono il piu
    grande debitore

31
  • Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è il valore
    complessivo dei beni e servizi prodotti
    all'interno di un Paese in un certo intervallo di
    tempo (solitamente l'anno) e destinati ad usi
    finali (consumi finali, investimenti,
    esportazioni nette) non viene quindi conteggiata
    la produzione destinata ai consumi intermedi, che
    rappresentano il valore dei beni e servizi
    consumati e trasformati nel processo produttivo
    per ottenere nuovi beni e servizi.

32
  • Il PIL tiene conto solamente delle transazioni in
    denaro, e trascura tutte quelle a titolo
    gratuito restano quindi escluse le prestazioni
    nell'ambito familiare, quelle attuate dal
    volontariato (si pensi al valore economico del
    non-profit) ecc.

33
  • Il PIL tratta tutte le transazioni come positive,
    cosicché entrano a farne parte, ad esempio, i
    danni provocati dai crimini, dall'inquinamento,
    dalle catastrofi naturali. In questo modo il PIL
    non fa distinzione tra le attività che
    contribuiscono al benessere e quelle che lo
    diminuiscono persino morire, con i servizi
    connessi ai funerali, fa crescere il PIL.

34
  • Per ovviare a questi aspetti paradossali, sono
    stati proposti indicatori alternativi quali
    l'Indice di sviluppo umano, il Genuine Progress
    Indicator (o GPI) e la Felicità Nazionale Lorda.

35
  • Crescita del PIL in Italia
  • 1996 2,1
  • 1997 1,9
  • 1998 1,4
  • 1999 1,7
  • 2000 3,6
  • 2001 1,8
  • 2002 0,3
  • 2003 0,0
  • 2004 1,1
  • 2005 0,0
  • 2006 1,9
  • 2007 1,9
  • 2008 -1,0
  • 2009 -4,9

36
  • Il rapporto tra il debito pubblico ed il Prodotto
    interno lordo costituisce un importante indice
    della solidità finanziaria ed economica di uno
    Stato (come nel caso del Patto di stabilità e
    crescita vigente nell'Unione Europea).
  • Relativamente al rapporto tra il debito pubblico
    ed il Prodotto interno lordo, ci sono quattro
    possibili casi in cui può trovarsi lo Stato
  • In un certo anno il tasso di crescita del PIL
    risulta minore del tasso di interesse dei titoli
    di Stato e c'è pure un disavanzo primario in
    rapporto al PIL, nel senso che le uscite dello
    Stato sono maggiori delle entrate in rapporto al
    PIL. In tal caso il rapporto debito/PIL tenderà
    ad aumentare all'infinito con andamento
    crescente.

37
  • In un certo anno il tasso di crescita del PIL n
    risulta maggiore del tasso di interesse dei
    titoli di Stato i, ma c'è ancora un disavanzo
    primario in rapporto al PIL. In tal caso il
    rapporto debito/PIL convergerà in modo
    decrescente verso un certo valore (che si dice
    "stato stazionario") se e solo se il rapporto
    debito/PIL iniziale è maggiore dello stato
    stazionario. In particolare in tal caso, affinché
    il rapporto debito/PIL decresca, occorre che il
    PIL cresca a tal punto da rendere la differenza
    n-i sufficientemente grande e il disavanzo
    primario sia invece il più piccolo possibile. Se
    invece il rapporto debito/PIL iniziale è minore
    dello stato stazionario, il rapporto debito/PIL
    convergerà sempre verso lo stato stazionario, ma
    in modo crescente.

38
  • In un certo anno il tasso di crescita del PIL n
    risulta minore del tasso di interesse dei titoli
    di Stato i, ma si è intervenuti aumentando le
    tasse, per cui non c'è un disavanzo primario e le
    entrate sono più delle uscite. In tal caso il
    rapporto debito/PIL decrescerà annullandosi dopo
    un certo tempo se e solo se il rapporto
    debito/PIL iniziale è minore dello stato
    stazionario. In particolare, affinché il rapporto
    debito/PIL decresca, occorre che la differenza
    n-i sia sufficientemente piccola e che le entrate
    siano sufficientemente grandi. Se invece il
    rapporto debito/PIL iniziale è maggiore dello
    stato stazionario, il rapporto debito/PIL tenderà
    ad aumentare all'infinito con andamento
    crescente.

39
  • In un certo anno il tasso di crescita del PIL
    risulta maggiore del tasso di interesse dei
    titoli di Stato e si è intervenuti aumentando le
    tasse per cui non c'è un disavanzo primario e le
    entrate sono più delle uscite. In tal caso il
    rapporto debito/PIL decrescerà rapidamente fino
    ad annullarsi

40
  • http//it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_Stati_per_d
    ebito_pubblico
  • L'esigenza di tenere sotto controllo l'espansione
    del debito pubblico ha due principali
    motivazioni
  • La prima è di carattere finanziario e attiene
    alla difficoltà di finanziare il debito pubblico
    quando questo cresce troppo velocemente. Se cala
    la fiducia dei sottoscrittori dei titoli circa la
    capacità del debitore di pagare gli interessi e
    di restituire il capitale, il finanziamento del
    debito può avvenire solo corrispondendo interessi
    più elevati. Analogo aumento degli interessi
    avviene quando cresce la tassazione del
    risparmio, che diminuisce l'interesse netto che
    resta in tasca al risparmiatore. L'imposizione
    fiscale aggiunge poi un effetto spiazzamento.

41
  • Se la spesa per interessi aggrava il deficit
    pubblico, facendo ulteriormente aumentare il
    debito, può innescarsi un circolo vizioso in cui
    all'aumento vorticoso del debito corrisponde un
    aumento della spesa per interessi, dei deficit e
    quindi del debito pubblico.
  • Il taglio della spesa corrente per finanziare il
    debito ha effetti negativi sul gettito fiscale,
    poiché la spesa pubblica è uno strumento per
    riuscire a stimolare la crescita economica.

42
  • La seconda motivazione riguarda il cosiddetto
    effetto spiazzamento. Se una parte dei risparmi
    privati finisce col finanziare il debito
    pubblico, si sottraggono risorse agli
    investimenti privati, con conseguenze negative
    sulla crescita dell'economia. È l'effetto
    spiazzamento. È pur vero che queste somme sono
    distribuite ai detentori dei titoli, che sono
    imprese, privati e banche che possono tornare a
    prestare questo denaro per finanziare lo sviluppo

43
  • La sostenibilità dei debiti non va giudicata
    isolatamente, ma considerando insieme i debiti
    privati delle famiglie e delle imprese private
    con quelli pubblici. Inoltre risulta importante
    per la stabilita economica se i debiti sono
    interni o esterni al paese

44
  • debito aggregato in rapporto al pil famiglie
    imprese non finanziarie pubblica amministrazione
    totale anno 2009 Dati UFFICIALI (Taroccati?)
  • finlandia 49,4 101,3 39,7 190,5
  • germania 63,5 63,3 73,4 200,1
  • austria 53,4 80,2 70,4 204,0
  • grecia 47,0 57,2 103,4 207,7
  • italia 34,2 73,8 113,0 221,0
  • francia 49,1 100,2 79,7 229,0
  • svezia 70,8 135,4 44,0 250,2
  • danimarca 129,8 95,0 32,5 257,3
  • spagna 83,6 130,9 50,8 265,3
  • paesi bassi 120,0 92,2 57,0 269,2
  • irlanda 97,5 111,2 61,2 269,8
  • regno unito 100,2 108,9 68,4 277,5
  • belgio 46,9 158,0 95,7 300,6
  • portogallo 94,1 142,6 75,4 312,1

45
  • Il debito estero è definito come il totale del
    debito pubblico e del debito privato verso i non
    residenti, ripagabile in valuta estera, beni o
    servizi
  • http//it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_paesi_per_d
    ebito_estero

46
  • La strana coppia USA- CINA
  • "The US spends tomorrow's money today.That's why
    we have this financial crisis.We Chinese spend
    today's money tomorrow."Cheng Siwei,
    vice-chairman, China's Standing Committee 2009

47
  • Secondo la teoria sul Ciclo di Vita del Prodotto,
    la specializzazione tecnologica cinese sarebbe
    conseguente alla standardizzazione del  processo
    di produzione di un bene nuovo sviluppato in un
    paese tecnologicamente innovativo, quale ad
    esempio gli Stati Uniti.
  • Inizialmente, il nuovo prodotto statunitense
    richiede manodopera qualificata e ad alto costo
    (fase uno della vita del prodotto), ed è venduto
    essenzialmente nel mercato interno.
    Successivamente lintroduzione di produzione e
    distribuzione di massa rendono il prodotto
    maggiormente capital-intensive.

48
  • In questa fase (fase due della vita del
    prodotto), si abbassa il rapporto
    capitale-lavoro, possono realizzarsi economie di
    scala  e, contemporaneamente (o quasi) alla
    diffusione della domanda nel mercato
    statunitense, è probabile che si verifichi anche
    una diffusione della domanda negli altri Paesi
    simili (Europa per gli Stati Uniti). Il prodotto
    comincia ad essere esportato, e, le imprese
    statunitensi potrebbero cominciare a
    delocalizzare la produzione di quel bene nei
    mercati di esportazione per contenerne i costi 
    di trasporto.

49
  • Il prodotto, non più nuovo ma conosciuto e
    richiesto dai consumatori di tutto il Mondo, 
    viene standardizzato nelleconomia mondiale (fase
    tre della vita del prodotto). Ciò significa che
    scala di produzione e tecnologia sono stabili, vi
    è minore richiesta di manodopera qualificata.

50
  • Altri paesi iniziano a imitare gli Stati Uniti
    nella produzione di quel bene ed è probabile che
    questi, passati alla produzione di altri beni
    nuovi, comincino ad importare dai paesi imitatori
    il bene standardizzato.

51
  • Coerentemente, la recente specializzazione in 
    settori tecnologici della Cina si dimostra
    focalizzata su beni a basso contenuto di valore
    aggiunto e basati su tecnologie prevalentemente
    mature, mentre nel paniere delle importazioni
    cinesi i settori intensivi in alta tecnologia
    rappresentano la voce principale.

52
  • Cosa ha detto Draghi? Ha detto che la
    produttività in Italia è calata. Cosa vuol dire?
    Che loperaio Italiano lavora meno? No, che la
    intensità di lavoro necessaria in italia è
    superiore che in altri Paesi. Questo è
    conseguenza della nostra economia
    manifatturiera, turistica, poco propensa la
    terziario, con tante piccole e medie imprese.

53
  • La Cina ha una notevole capacità di attrarre  le
    multinazionali e sembra attribuirsi sempre più 
    del ruolo di nodo manifatturiero globale.  Le
    politiche di incentivazione promosse dalla
    dirigenza cinese, le dimensioni e le potenzialità
    di crescita che offre il mercato interno della
    stessa, spingono le multinazionali  a sfruttare
    le possibilità di outsourcing in questo paese.

54
  • La Cina infatti ha due obiettivi principali
    preservare il valore delle proprie ingenti
    riserve e mantenere competitivo l'export.
    Entrambi presuppongono un dollaro, se non forte,
    quanto meno sufficientemente stabile. Non è un
    caso che, dopo la rivalutazione dello yuan
    seguita alla riforma del regime di cambio del
    2005, l'apprezzamento della valuta cinese
    intermini nominali sul dollaro si sia arrestato
    già a metà del 2008, anche se c'è un modesto
    rialzo del cambio reale effettivo (misurato cioè
    anche sulle altre valute degli altri paesi e al
    netto dell'inflazione).

55
  • Di fatto, come ha ribadito anche ieri l'Fmi nella
    sua analisi dell'economia cinese, il cambio dello
    yuan è notevolmente sottovalutato. Un libro
    uscito in questi giorni, di Morris Goldstein e
    Nicholas Lardy, del Peterson Institute, calcola
    questa sottovalutazione nel 19

56
  • La sua dipendenza dall'export, soprattutto per la
    creazione di posti di lavoro, e il peso delle
    riserve significano che la politica di
    diversificazione della Cina dal dollaro procederà
    molto cautamente. Ma, sostengono Prasad e Sorkin,
    le autorità cinesi sanno che nel lungo periodo
    devono svezzare l'economia dalla dipendenza dalle
    esportazioni.

57
  • Il costo dell'accumulazione di rjserve è pesante,
    non solo in termini di squilibri globali, ma
    anche di squilibri interni e di sacrifici per la
    popolazione. La mancata correzione di questi
    squilibri, è la poco incoraggiante conclusione
    dei due economisti della Brookings, pone enormi
    rischi di un'altra catastrofe globale.

58
  • PortogalloIrlandaGreciaSpagnadalle iniziali
    PIGS
  • BRASILE, RUSSIA, INDIA, CINA BRIC

59
  • PIGS è un acronimo dispregiativo utilizzato per
    lo più nel 2008 da giornalisti economici
    britannici e statunitensi per riferirsi a quattro
    paesi dell'Europa meridionale Portogallo,
    Italia, Grecia e Spagna
  • La connotazione spregiativa è evidente dal fatto
    che pigs in inglese significa maiali, a suggerire
    il cattivo stato delle economie di tali paesi
    dell'Eurozona l'espressione si presta inoltre a
    giochi di parole riferiti allo stereotipo del
    flying pig, ossia "maiale che vola", che indica
    una situazione impossibile a realizzarsi. La
    locuzione porcine economy ("economia porcina") è
    pure usata.

60
  • Di recente l'Irlanda e la Gran Bretagna sono
    talvolta aggiunte come "I" e "G" addizionali
    (PIIGS e PIIGGS).
  • Più di recente ancora, l'Italia è stata talvolta
    sostituita dall'Irlanda nell'acronimo originale a
    quattro lettere
  • Problemi unione economica monetaria ha
    determinato una situazione simile allUnita
    dItalia (competizione fra aree economiche
    diseguali ha indotto prima benessere , ha alzato
    i salari e ha reso meno competitiva leconomia..)

61
  • Spagna
  • tra il 2000 e il 2007 la Spagna è cresciuta a un
    ritmo doppio della media europea. Ma la crisi ha
    mostrato i tanti punti deboli del sistema.
    Innanzitutto, il mercato del lavoro è
    caratterizzato da un massiccio ricorso ai
    contratti a tempo determinato (spesso a tre o sei
    mesi). Introdotti già nel 1984, questi
    rappresentano ormai un quarto del totale e il 91
    delle nuove assunzioni per contenere le spese,
    molte imprese si sono limitate a non rinnovare i
    contratti scaduti durante la crisi.

62
  • Buona parte della crescita spagnola poggiava poi
    sullo sviluppo sfrenato del settore edilizio
    privato, che ha provocato una vera e propria
    bolla speculativa esplosa allinizio del 2008,
    seguita da fallimenti e licenziamenti a catena.
    Secondo le stime, sono circa cinque milioni gli
    alloggi in eccedenza sono necessari in media
    sessanta mesi per vendere un appartamento i
    disoccupati del settore della costruzione sono
    più di seicentomila. Inoltre, un altro pilastro
    delleconomia spagnola, il turismo di massa, ha
    sofferto un calo del volume di affari di circa il
    10, dovuto soprattutto alla crisi
    internazionale.

63
  • Linsieme di questi fattori ha prodotto un
    impressionante aumento della disoccupazione,
    passata in due anni dall8,5 al 19,5 (i senza
    lavoro sono oltre quattro milioni) e un forte
    calo dei consumi privati. Lindebitamento delle
    famiglie spagnole - 127 del loro reddito - è
    infatti tra il più alto dEuropa. La crisi ha
    fatto sì che le banche, spaventate dalla concreta
    possibilità di insolvenza diffusa, chiudessero i
    rubinetti del credito hanno così inferto un duro
    colpo alla vendita di case, automobili, viaggi,
    che spesso passava attraverso un finanziamento
    bancario.

64
  • Di conseguenza i conti pubblici si sono
    deteriorati altrettanto velocemente - dallattivo
    del 2007 si è arrivati a un debito dell11,4 nel
    2009 - grazie a tre cause concorrenti lenorme
    aumento delle indennità di disoccupazione, le
    mancate entrate fiscali dovute al calo del Pil, e
    i costi degli incentivi diretti a settori
    specifici (auto e lavori pubblici).

65
  • L Inghilterra sta pagando un prezzo altissimo a
    questa crisi perchè più di ogni altra a livello
    mondiale è legata a quella americana, non solo
    per tradizione storica ma anche per scelte
    strategiche operate dalla borghesia britannica.
    Senza voler rifare in questa sede la storia
    economica della Gran Bretagna degli ultimi
    decenni, per comprendere lattuale crisi
    economica inglese che ha determinato il crollo
    della sterlina nei confronti del dollaro e
    soprattutto delleuro, è opportuno ricordare come
    la politica economica statunitense e quella
    inglese abbiano marciato di pari passo a partire
    dalla fine degli anni settanta

66
  • Fu in quel periodo che con lascesa al potere di
    Margaret Thatcher, si è avuta la svolta nella
    gestione della crisi del terzo ciclo
    daccumulazione, con la completa liberalizzazione
    dei mercati finanziari. In pochissimo tempo Stati
    Uniti e Inghilterra, grazie al loro peso
    imperialistico e al ruolo giocato dal dollaro e
    in parte anche dalla sterlina, si sono posti al
    centro del sistema che ha fatto della produzione
    del capitale fittizio la leva per sostenere i
    processi daccumulazione del capitale, messi in
    difficoltà a causa della caduta dei saggi di
    profitto nei settori industriali. Per oltre 30
    anni leconomia inglese ha tratto quasi gli
    stessi vantaggi imperialistici degli Stati Uniti,
    sia in relazione alla rendita petrolifera sia per
    il ruolo giocato dalla piazza borsistica
    londinese, una sorta di Wall Street europea

67
  • Nellarco di questi tre decenni le scelte di
    politica economica del governo britannico e
    americano sono state identiche, e stesso tenore
    si può osservare in quelle politiche e militari.
    Grazie alla presenza del petrolio a largo del
    Mare del Nord lInghilterra ha tratto enormi
    vantaggi dalla scelta strategica statunitense di
    imporre il proprio dominio imperialistico nella
    gestione del prezzo delloro nero, tanto che in
    tutte le guerre per la gestione del petrolio
    Stati Uniti e Inghilterra sono stati i più
    solerti a impugnare le armi. Stessa identità
    dinteressi è possibile coglierla nel processo di
    trasformazione delle due economie a partire dalla
    fine degli anni settanta, quando interi settori
    industriali sono stati abbandonati per
    privilegiare le attività finanziarie.

68
  • Tutto questo è stato possibile grazie al ruolo
    imperialistico giocato dal dollaro e in misura
    minore dalla sterlina, che pur non svolgendo più
    la funzione di moneta guida nel panorama mondiale
    ha mantenuto in questi ultimi decenni un ruolo di
    primo piano nel contesto monetario
    internazionale.
  • Per la sterlina e in generale leconomia inglese
    un primo importante contraccolpo negativo è stato
    lapparire sui mercati monetari mondiale della
    nuova moneta europea, leuro, che di fatto ha
    reso la vecchia sterlina una moneta con una base
    economica troppo ristretta per sostenere con
    qualche probabilità di vittoria la lotta per il
    dominio dei mercati valutari.

69
  • Leuro ha dato unulteriore spallata al
    traballante potere della sterlina sui mercati
    valutari del vecchio continente, ponendo nel
    medio e lungo periodo la borghesia britannica di
    fronte alla scelta di entrare o meno nellUnione
    Monetaria Europea oppure continuare a vivere
    allombra del potere del dollaro ancora per
    qualche tempo. La crisi che sta imperversando
    globalmente sul capitalismo internazionale ha
    accelerato questo processo e non è proprio un
    caso che proprio con il primo manifestarsi della
    crisi la sterlina sia clamorosamente colata a
    picco, svalutandosi in pochi mesi rispetto
    alleuro di oltre il trenta percento.

70
  • Per comprendere le conseguenze di tale
    svalutazione si consideri che a causa di tale
    svalutazione il reddito pro capite inglese è
    diminuito del 35 nel corso del 2008, tanto che
    gli italiani sono diventati, grazie alle
    disgrazie altrui, più ricchi degli inglesi in
    termini di reddito pro capite. È in momenti di
    crisi come lattuale che sinasprisce la
    concorrenza imperialistica per la spartizione
    della rendita finanziaria. Per la borghesia
    britannica è ormai tempo di fare delle scelte di
    campo ben precise aderire alleuro o andare
    avanti con la propria autonomia monetaria,
    legando ancor di più la sterlina al dollaro.

71
  • Ricordiamo inoltre che la finanza e un servizio,
    e qualora fosse efficiente NON dovrebbe generare
    ricchezza (la ricchezza dovrebbe essere prodotta
    dal primario e dal secondario)
  • E lItalia?
  • Sconta (come gli altri paesi) la ricchezza
    generata dal debito pubblico (ma nel nostro caso
    e piu un fenomeno vecchio)

72
  • La generazione degli anni 30-40 e stata artefice
    del miracolo economico italiano, ma ha anche
    portato il debito pubblico dal 30 al 120. Conto
    cha ci e arrivato da pagare (con tutta al sua
    durezza) nel 90.
  • Il sistema politico ha fatto riforme a meta
    (pensioni, pubblico impiego, lavoro), ha
    sbagliato in riforme chiave (scuola ed
    universita, ad esempio), non ha investito in
    infrastrutture ed innovazione , non ha investito
    nel campo dellenergia.

73
  • BRIC Questi paesi condividono una grande
    popolazione (Russia e Brasile oltre il centinaio
    di milioni di abitanti, Cina e India
  • oltre il miliardo di abitanti), un immenso
    territorio, abbondanti risorse naturali
    strategiche e, cosa più importante, sono stati
    caratterizzati da una forte crescita del PIL e
    della quota nel commercio mondiale, soprattutto
    nella fase iniziale del XXI secolo.

74
  • i Paesi del BRIC, ed in particolare Cina ed India
    si avviano a superare gli Stati del G7 in termini
    di PIL nominale, riconsegnando all'Asia il
    primato economico che aveva perso nel XIX secolo.
    Infatti, se ancora nel 2000 il BRIC produceva
    solo il 13 della ricchezza del G6, nella prima
    metà del XXI secolo questo dato è destinato a
    cambiare radicalmente.

75
  • La Cina supererà il Giappone nel 2016 e nel 2023
    sarà in grado di produrre più dei quattro paesi
    europei messi insieme (obiettivo che l'India
    raggiungerà qualche anno più tardi, nel 2039,
    anno nel quale il BRIC avrà un PIL superiore a
    quello del G6). Infine, nel 2041 è previsto che
    la Cina superi gli Stati Uniti per PIL nominale
    divenendo così la prima potenza economica
    mondiale.
  • http//it.wikipedia.org/wiki/BRIC

76
  • Crisi economica-finanziaria banche
  • Goldman Sachs venne fondata nel 1869 a Manhattan
    da due immigrati tedeschi, Marcus Goldman e
    Samuel Sachs. E' una delle più importanti banche
    mondiali. La sua sede è a New York , al numero 85
    di Broad Street, nella parte bassa di Manhattan.
  • Viene considerato il miglior posto per produrre
    denaro che il capitalismo globale sia mai
    riuscito a immaginare e, dicono molti, è una
    forza politica più potente di qualsiasi governo.
    La macchina perfetta genera soldi più di quanto
    fanno molti stati. I beni della società ammontano
    complessivamente a 1 trilione di dollari, le
    entrate annuali dell'ordine di decine di
    miliardi, i profitti, vari miliardi, vengono
    generosamente ridistribuiti all'interno.

77
  • Il dato del terzo trimestre 2009 ha segnato un
    utile superiore ai 3 miliardi di dollari e
    dall'inizio dell'anno hanno accantonato 11
    miliardi dollari da distribuire fra i loro
    manager e i dipendenti.
  • Politici e commentatori fanno a gara per
    apostrofare Goldman con termini sempre più
    pesanti ladri tra i ladri, vandali economici,
    capitalisti di rapina la rivista Rolling Stones
    ha pubblicato un articolo in cui descrive Goldman
    come 'un enorme sanguisuga che succhia
    incessantemente sangue se solo sente odore di
    soldi.

78
  • Il successo di Goldman deriva anche dal fatto che
    riesce ad entrare nelle istituzioni di tutti i
    Paesi che contano al governo, nelle banche
    centrali, insomma in tutti luoghi di potere dove
    si prendono le decisioni più importanti. Goldman
    è stata uno dei maggiori finanziatori di Obama,
    ma lo è stata anche di McCain, Romano Prodi è
    stato un consulente della Goldman Sachs, Gianni
    Letta, il consigliere del Principe, è anche lui
    uomo di Goldman, Il governatore della Banca
    d'Italia Mario Draghi è stato vicepresidente
    della Goldman per l'Europa, lo divenne dopo
    essere stato direttore generale del Ministero del
    Tesoro e responsabile delle Privatizzazioni
    italiane, o forse sarebbe meglio dire (della
    svendita dei gioielli di famiglia), chissà che
    non sia stato premiato per questo, perché le
    banche anglosassoni, fra cui anche Goldman sono
    state le maggiori profittatrici delle
    privatizzazioni italiane, decise al largo di
    Civitavecchia nei primi anni novanta, sul famoso
    panfilo della Regina d'InghilterraBritannia.

79
  • Da tempo alcuni analisti avevano notato che
    l'avvicendamento ai vertici della Goldman,
    rappresentava un'ulteriore prova del potere
    enorme dell'azienda, perché i dirigenti che
    lasciavano la Goldman passavano ad occupare i
    posti che contano, quelli dove si prendono le
    decisioni politiche legate all'economia e alla
    finanza. Paulson, è soprattutto l'artefice del
    salvataggio da 800 miliardi di dollari delle
    banche americane, caricato sulle spalle dei
    contribuenti con il notevole aumento del debito
    pubblico, un grosso passaggio di ricchezza l'ha
    definita il Nobel per l'economia Stiglitz.

80
  • Siamo a più di due anni dallo scoppio della più
    tremenda crisi economico-finanziaria dalla
    funesta crisi del 29', anche se per molti
    esperti, questa crisi supererà per lunghezza e
    profondità quella degli anni trenta. In realtà
    però, la crisi inizia a prendere forma nel 2007,
    perché è allora che nascono le prime
    preoccupazioni delle banche, queste si accorgono
    che i prezzi del mercato immobiliare crescevano
    troppo rapidamente, che loro stesse avevano in
    portafoglio un'esposizione molto forte sui mutui
    subprime.

81
  • Da qui la decisione di impacchettarli in
    pacchetti misti, fatti da mutui di tutti i tipi
    dai famosissimi subprime, ai mutui Ninja
    (acronimo di No Income No Jobs or Assets, cioè
    dati senza verificare reddito, possesso di posto
    di lavoro o attività a garanzia) a gli Alt A i
    mutui Alt-A sono a metà strada fra quelli di
    prima scelta' (prime) e quelli concessi con
    garanzie sottili o con nessuna garanzia. C'era
    una banca però che aveva capito prima e meglio di
    tutti quello che stava per succedere la Goldman
    Sachs, anche se all'epoca le sue valutazioni
    quotidiane avevano evidenziato sofferenze
    modeste, Goldman organizzò una riunione degli
    alti vertici per cercare di capire cosa stava
    succedendo.

82
  • Anche se i mercati immobiliare e creditizio erano
    ancora in piena effervescenza, la banca non
    apprezzò la situazione e cominciò a ridurre le
    esposizioni. Quando esplose la crisi creditizia
    le sue perdite nel settore dei mutui ammontarono
    a soli 1,7 miliardi di dollari, meno di qualsiasi
    altra grande banca d'investimenti (la UBS perse
    58 miliardi di dollari).

83
  • Come aveva operato la più importante banca
    d'affari del mondo? Aveva iniziato a piazzare
    questi prodotti, i cosiddetti derivati, presso
    gli investitori, loro clienti. Già questi tipi di
    operazioni, si possono considerare operazioni
    poco trasparenti abbiamo una banca che
    costruisce un prodotto finanziario, guardandosi
    bene da fornire al pubblico tutte le informazioni
    a sua disposizione e lo colloca ponendoci il suo
    marchio, a quel punto la palla passa
    all'investitore che decide o meno di concedere
    fiducia alla 'sua' banca.

84
  • Goldman Sachs crea un fondo, costruito come
    abbiamo detto sopra, lo piazza in tutto il mondo,
    ma ad un certo punto incomincia a scommettere
    contro quei stessi fondi che la banca aveva
    collocato presso i propri clienti, cioè inizia a
    scommettere sulla discesa del mercato
    immobiliare, contribuendo così di fatto a farlo
    scendere e a minare alla base la solidità di quei
    pacchetti che lei stessa aveva collocato presso i
    propri clienti.

85
  • Questa operazione già venuta alla luce da tempo
    nella società americana, è stata ritenuta
    inaccettabile, in quanto una banca seria non può
    vendere uno strumento finanziario ai propri
    clienti e nello stesso tempo scommettere contro
    quello strumento, tramite i famosi C.D.S. Goldman
    Sachs si giustificò dicendo che le operazioni
    sono state effettuate da due dipartimenti
    diversi, separati completamente fra di loro che
    operavano sul mercato, per la serie la mano
    destra non sa quello che fa la mano sinistra.

86
  • Riassumendo siamo di fronte a grandi mutamenti
  • gli USA sembrano aver intrapreso la strada che li
    portera a perdere il predominio economico
  • Gli Stati che hanno utilizzato il debito
    (pubblico, privato od estero) per crescere (i
    PIGS) sono in grave crisi

87
  • Le economie stanno tornando ai dati reali
    (produzione primaria e secondaria) Prospettive di
    sviluppo per i BRIC
  • I BRIC pero (salvo forse lIndia con lITC)
    sono ancora essenzialmente mercato di scambio
    interindustriale (Krugman)
  • Il Dollaro mantiene ancora lo status di valuta
    internazionale, appena scalfito dallEuro (che
    pero ha messo nei guai Sterlina e Franco
    Svizzero)

88
  • LEuropa manca di un governo forte e
    rappresentativo che faccia valere la forza
    economica (a differenza degli USA non abbiamo i
    suoi squilibri, nel complesso)
  • LItalia ha vissuto negli anni 90 la crisi che
    stanno affrontando altri paesi europei e manca di
    politici coraggiosi che affrontino i problemi che
    impediscono allItalia di crescere.

89
  • - Gli Stati Uniti stanno iniettando liquidità nel
    sistema al fine di scaricare i propri problemi su
    altre parti del mondo (sullarea Euro e sul
    Giappone facendo apprezzare le valute), sui paesi
    emergenti determinando bolle inflattive (che
    rendano i paesi meno competitivi)

90
  • LEuropa reagisce sostanzialmente gestendo i
    paesi in crisi (Grecia e Irlanda), creando
    situazioni di arbitraggio (gestibili perche
    coinvolgono tutto sommato una quantità di
    obbligazioni trascurabili rispetto alla Economia
    di Eurolandia), ma graziea queste crisi lEuro
    non decolla eccessivamente

91
  • Vengono richiesti nuovi e più potenti paletti ai
    patti di stabilità. Purtroppo lo scarsissimo peso
    internazionale dellItalia non ci aiuta (si tiene
    conto SOLO del debito pubblico e si chiede , per
    i paesi che hanno un debito superiore al 60 del
    PIL, interventi pari al 2 del debito (per
    lItalia questo significherebbe una manovra di 36
    Miliardi di Euro in aggiunta alla Finanziaria..)

92
  • Previsioni(???)
  • Superamento della crisi lentamente (5 anni
    almeno)
  • Quando saremo vicini al superamento della crisi,
    usciremo dallo stato deflattivo per beccarci un
    po di inflazione
  • Impoverimento ineluttabile delle societa
    occidentali
  • Vincera il paese che avra il coraggio di fare
    riforme strutturali e puntare sulla innovazione
  • I Bric (Cina) avranno grossi problemi di crescita
  • A breve..un susseguirsi di crisi finanziarie

93
Un po di Economia Politica spicciola
  • Come si è capito, solo prevedendo gli sviluppi
    futuri..si riesce ad avere qualche suggerimento
    per investire i nostri soldi..
  • Gnosco ut agam
  • La moderna società nasce 10.000 anni fa. Prima
    era una società di eguali (il bravo cacciatore
    aveva tre mogli, il cattivo cacciatore doveva
    dividere la moglie con un altro)

94
  • Con lavvento della società moderna i ruoli si
    differenziano, inizia il processo di
    accumulazione delle ricchezze, le divisioni per
    caste e ceti si accentuano.
  • Le societa con forti disuguaglianze sono meno
    competitive ed efficienti di societa con meno
    differenze ( i ceti dominanti cercano di
    trasferire i propri privilegi ai figli riducendo
    le opportunita ai migliori)

95
  • Molte furono le leggi fatte per combattere queste
    disuguaglianze (ogni 25 anni le terre vendute
    dovevano rientrare alla tribu che le aveva
    vendute Giubileo Ebraico- , i terreni venduti
    dal capoclan dovevano rientrare al clan alla sua
    morte legge Sumera)
  • Ma erano leggi che venivano regolarmente
    aggirate..(fatta la legge scoperto linganno)

96
  • Ad esempio, si è scoperto, che quando i Sumeri
    vendevano un terreno, il compratore nello stesso
    istante, veniva adottato (solo formalmente,
    ovviamente) dal venditore..Così alla morte del
    venditore il terreno rimaneva al (legittimo!!!)
    erede
  • Questo processo di accumulazione e di
    accentramento di ricchezze può essere dimostrato
    matematicamente (teoria dei giochi)

97
  • Teorema del dittatore
  • Data una torta e 20 persone, una soluzione di
    equilibrio instabile è che la torta sia divisa in
    20 parti uguali e che tutti ne usufruiscano..
  • La soluzione di equilibrio stabile è che ci sia
    il dittatore, ossia una sola persona si pappa
    tutta la torta e lascia gli altri 19 a morire di
    fame.

98
  • Ovviamente questa legge si applica non solo ai
    singoli individui, ma anche agli stati. Il
    colonialismo, le guerre mondiali sono state
    determinate dalla volontà di sopraffazione di
    alcune popolazioni su altre motivando tale
    sopraffazione sulla base di motivi di superiorità
    (razziale, di civiltà, etc etc)

99
  • Pero cosi ci sono meno persone che lavorano e
    la torta diviene più piccola anche per il
    dittatore, cosi gli stati poveri diventano
    sempre piu poveri e ci sono flussi migratori non
    controllatiforse questa soluzione finale non
    conviene neanche al dittatore o ai paesi ricchi
  • Teorema (Nash) Equilibrio cooperativo
  • La soluzione basata sulla condivisione delle
    ricchezze e sulla cooperazione (anche se delle
    volte instabile) è quella più conveniente

100
  • Tutta la teoria di Marx si basa sulle
    contraddizioni del capitalismo basate
    sullimpoverimento di vaste classi sociali ( e la
    teoria di Marx ebbe la conferma con la grave
    crisi economica del 1929). La risposta furono
    forme di capitalismo sociale e di
    socialdemocrazie.

101
  • Un altro fenomeno di crisi è dato dai fenomeni
    descritti da Malthus
  • La popolazione cresce esponenzialmente
  • 2,4,8, 16, 32, 64, 128, 256, 512, 1024,..
  • Mentre le risorse crescono linearmente
  • 2,4, 6, 8, 10, 12, 14, 16, 18, 20..
  • Determinando crisi e carestie.

102
  • Quale la situazione attuale?
  • La crisi del comunismo reale ha indebolito la
    parte sociale del capitalismo, ha fatto
    prevalere aspetti duri e puri del capitalismo
    (Reaganecomomics, Scuola di Chicago, Margaret
    Tatcher) con tutte le conseguenze del caso
    (maggiore differenze di censo nelle società
    evolutecon tutto ciò che la cosa comporta)

103
  • La scienza ha sviluppato metodi efficienti sul
    controllo delle nascite che hanno abbattuto
    lindice di natalità mondiale e hanno reso
    obsoleta lanalisi di Malthus.
  • La globalizzazione sta trasferendo ricchezze e
    benessere dai paesi del I mondo ai paesi in via
    di sviluppo (India, Cina, etc). Cosicche le
    differenze, a livello mondiale, si stanno
    riducendo.

104
  • Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti
  • Queste popolazioni vogliono al piu presto
    raggiungere il livello di benessere delle
    popolazioni piu ricche (ossia avere la macchina,
    gli elettrodomestici, il telefonino, i beni di
    lusso, mangiare e bere meglio, viaggiare)
  • Questi maggiori consumi implicano un aumento del
    prezzo delle commodities (petrolio, cibo, vino,
    abbigliamento), un aumento della inflazione nei
    paesi ricchi, una diminuzione del potere di
    acquisto di vasti strati della popolazione dei
    paesi ricchi ( la disponibilita dei beni cresce
    linearmente ..mentre si sono affacciati al
    benessere Cina ed India che hanno una popolazione
    6 volte superiore a quella dei paesi ricchi)

105
  • Applicando stime e teoremi matematici si può
    prevedere
  • Questa tendenza all impoverimento di vasti
    strati della popolazione dei paesi ricchi durerà
    a lungo (un paio di generazioni) e non può essere
    risolta (ed e tutto sommato indipendente) dalla
    politica di un solo governo nazionale (deve
    essere governata in modo cooperativo)

106
  • Il costo delle materie prime, dellenergia, del
    cibo aumenterà molto di più di quello dei servizi
    e del costo della mano dopera (soprattutto
    quella non specializzata)
  • Quindi a lungo termine non investirei in
    industrie che operano in servizi di basso valore
    aggiunto e che competono a livello mondiale ma
    in attività che producono beni primari che
    saranno sempre più richiesti.
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