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L Odio: dalle origini alla Shoa RICORDATEVI DI NON DIMENTICARE Materie Italiano Storia Geografia Storia dell arte Francese Matematica Fine Italiano Anna Frank ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: L


1
LOdio dalle origini alla Shoa
RICORDATEVI DI NON DIMENTICARE
2
Materie
  • Italiano
  • Storia
  • Geografia
  • Storia dellarte
  • Francese
  • Matematica
  • Fine

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Italiano
  • Anna Frank
  • Amen
  • Le origini dellodio
  • Lolocausto o Shoa
  • Il razzismo
  • Lantisemitismo di Hitler
  • I campi di concentramento
  • Dai decreti contro gli ebrei

4
Anna Frank
  • Biografia
  • Analisi del testo
  • Dal diario di Anna

5
Biografia Anna Frank
  • Annelies Marie Frank o più semplicemente Anne
    nasce il 12 giugno 1929 a Francoforte sul Meno in
    Germania. La sua famiglia è composta dal padre
    Otto Frank, dalla madre Edith Hollander e dalla
    sorella maggiore Margot.

6
Analisi del testo
  • La vicenda inizia il 12 giugno 1942, quando
    ad Anne per il suo compleanno le viene regalato
    un diario. Lo chiamerà Kitty e le diverrà molto
    caro. Su di esso Anne scriverà le gioie e le
    paure di un adolescente costretta a vivere in
    clandestinità rinchiusa in un alloggio segreto
    durante la seconda guerra mondiale.

7
  • Era il primo agosto 1944 quando Anna scrive
    per lultima volta sul suo adorato diario. Il 4
    agosto le SS, aiutate da una spia trovarono il
    nascondiglio e deportarono i clandestini nei
    campi di lavoro. Anna morì di tifo nel campo di
    Bergen Belsen i primi di marzo del 1945, pochi
    giorni dopo sua sorella. Solo il padre si salvò e
    fu lui che fece pubblicare il diario.

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  • In tutta la terra non esiste inimicizia più
    grande di quella tra tedeschi ed ebrei

Anne Frank, Venerdi 9 ottobre 1942
9
Le origini dellodio
  • Dallostilità religiosa allodio razziale
  • Un po di storia

10
Dallostilità religiosa allodio razziale
  • Storicamente lantisemitismo viene espresso
    come il prodotto dellostilità religiosa,
    alimentata dai cristiani contro gli ebrei perché
    accusati i responsabili delluccisione di Gesù
    (deicidio), di essere inviati dal diavolo e di
    praticare arti magiche. Ciò però non significa
    che le autorità ecclesiastiche abbiano
    volontariamente ispirato il razzismo antisemita
    che, spesso invece hanno condannato duramente. E
    appunto laccusa di deicidio il marchio di
    infamia che nel mondo cristiano accompagnerà gli
    ebrei per quasi due mila anni.

11
Un po di storia
  • Fin dal tempo di Cesare e Augusto, quando
    Roma aveva dominio di tutto il Mediterraneo, gli
    ebrei pur conservando la Palestina come loro
    centro territoriale e spirituale erano
    disseminati in tutti lImpero Romano e oltre,
    dove professavano la credenza di un unico Dio. Fu
    dopo loccupazione Romana della Palestina che
    gli ebrei diedero vita a frequenti ribellioni,
    sedate spesso militarmente dalle autorità
    imperiali. Il punto culminante della repressione
    fu la distruzione del tempio e della città di
    Gerusalemme, tutti nutrivano nei loro confronti
    sentimenti di ostilità. Di questo atteggiamento
    furono vittime anche Gesù assieme ai suoi seguaci
    che, per molto tempo furono considerati a Roma
    come setta ebraica. Ma per i cristiani, quando i
    discepoli originari di Gesù erano scomparsi con
    la distruzione di Gerusalemme, bisognava segnare
    la separazione tra la propria religione e quella
    da cui essa derivava. Nacquero cosi le prime
    accuse contro i Giudei, di cui Giuda, traditore
    di Cristo, diventa lemblema stesso. Erano
    accusati non solo di non aver voluto riconoscere
    la divinità ma anche di averlo messo a morte. In
    ragione a questa accusa essi vennero emarginati
    dalla società e guardati con diffidenza. Le masse
    cercavano di far ricadere le responsabilità delle
    proprie disgrazie su un capro espiatorio gli
    ebrei. Nel 1300 si accusarono gli ebrei di
    inquinare i pozzi e di diffondere il morbo della
    peste. Nel 1500 in Spagna i re cattolici
    cacciarono dal regno tutti gli ebrei che ci
    abitavano. Soltanto nel 1781 limperatore
    dAustria emanò una patente di tolleranza, mentre
    dopo la rivoluzione francese, nel 1791 tutti i
    cittadini erano uguali. Assai duro fu l800 per
    gli ebrei in Russia dove lassassinio di
    Alessandro II portò molti massacri di ebrei
    (pogrom). Il razzismo antisemita riprese poi
    vigore dopo la sconfitta della guerra, nella
    Germania di Hitler. Gli ebrei ancora una volta
    sembravano essere i responsabili delle disgrazie
    del paese e assunsero nuovamente il ruolo di
    capro espiatorio.

12
Lolocausto o Shoa
  • Dall olocausto alla Shoa
  • Le 5 fasi della Shoa

13
DallOlocausto alla Shoa
  • La parola 'Olocausto', dal greco
    holokauston che significa "rogo sacrificale
    offerto a Dio", si riferiva originariamente ai
    sacrifici che venivano richiesti agli ebrei dalla
    Torah. Solo in tempi recenti è stato attribuito a
    massacri o su larga scala. Questa parola viene
    utilizzata per riferirsi allo sterminio di circa
    6 dei 9,5 milioni di ebrei che vivevano in Europa
    prima della seconda guerra mondiale In alcuni
    paesi il termine olocausto viene usato per
    descrivere l'omicidio sistematico di altre
    minoranze che vennero colpiti nelle stesse
    circostanze dai Nazisti, compresi i gruppi etnici
    Rom e Sinti, comunisti, omosessuali, malati di
    mente, Testimoni di Geova. A causa del
    significato che la parola olocausto porta, molti
    ebrei trovano problematico l'uso di tale termine.
    Così, nel 1938 in Palestina, fu associata la
    parola Shoa, scritto anche Shoah o Sho'ah, voce
    biblica che in lingua ebraica significa
    "Distruzione, catastrofe che, è appunto il
    termine ebraico per Olocausto. Con questo termine
    viene ufficialmente indicato lo sterminio degli
    ebrei operato dai nazisti. Nella parola Shoa è
    implicato che quanto è accaduto non ha alcun
    significato religioso, contrariamente da ciò che
    richiama il termine olocausto, considerato
    offensivo, implicare che gli ebrei dEuropa
    fossero un sacrificio a Dio. La Shoa è piuttosto
    un genocidio, ovvero unazione criminale
    finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico,
    nazionale, razziale o religioso. Molti Rom usano
    la parola Porajmos, che significa "Divoramento",
    per descrivere il tentativo nazista di
    sterminarli.

14
Le 5 fasi della Shoa
  • La Shoa si sviluppa in cinque fasi
  • I.      1 privazione dei diritti civili dei
    cittadini
  • II.     2 espulsione dai territori della
    Germania
  • III.    3 creazione di ghetti, circondati da
    filo spinato, muri e guardie armate, vere
    prigioni in condizioni sanitarie ed economiche
    precarie.
  • IV.    4 I massacri effettuati da squadre
    incaricate di eliminare ogni oppositore del
    nazismo.
  • V.     5 Deportazione nei campi di sterminio in
    Polonia dove attraverso una selezione gli ebrei
    venivano o uccisi subito con il gas oppure
    mandati nei campi di lavoro e sfruttati fino
    allesaurimento delle forze per essere poi
    comunque eliminati.
  •  Queste tappe possono essere divise in due
    periodi storici
  • I.       1 dal 1933 al 1940, quando il nazismo
    vide la soluzione della questione ebraica
    nellimmigrazione
  • II.      2 dal 1941 al 1945, quando venne
    attuato lo sterminio.

15
Lantisemitismo fanatici di Hitler
  • Lorigine dellantisemitismo di Hitler è
    ancora per molti versi
  • misteriosa. Svariate sono le ipotesi di
    psicologi e storici in merito,
  • alcune piuttosto fantasiose.Il fanatico
    antisemitismo di Hitler
  • venne esposto nel suo libro il Mein Kampf,
    (mia battaglia) che
  • divenne popolare in Germania dopo
    lacquisizione del suo
  • potere politico. Nel suo libro Hitler
    afferma che, fino allepoca
  • del suo trasferimento a Vienna nel 1907,
    alletà di diciotto anni, non aveva avuto quasi
    nessun contatto con gli ebrei e considerava
    lantisemitismo come qualcosa di volgare, un
    pregiudizio delle classi inferiori. Ma a Vienna
    avrebbe avuto una visione, unesperienza
    rivelatrice che lavrebbe profondamente cambiato.
    Il 1 aprile 1933 organizzò una giornata di
    boicottaggio di tutte le attività tedesche
    gestite da ebrei. Questa politica introdusse una
    serie di atti antisemiti che sarebbero poi
    culminati nellolocausto ebraico. In molte città
    Europee durante la II Guerra Mondiale, gli ebrei
    vennero confinati in zone bel delineate. I così
    detti ghetti vere e proprie prigioni dove molti
    ebrei morirono di fame e malattie. Nel dicembre
    1941 Hitler, durante la conferenza di Wannsee
    decise infine di sterminare tutti gli ebrei.
    Molti leader nazisti parlarono di soluzione
    finale. Si iniziò allora a deportare
    sistematicamente la popolazione ebraica nei campi
    di sterminio.

16
Bergen Belsen
  • Originariamente si trattava di una serie
    di baraccamenti per un campo di lavoro che fu poi
    abbandonato e trasformato in casermaggio. In
    seguito, nel 1941, un anno dopo lapertura del
    campo vennero alloggiati dei prigionieri di
    guerra russi, che furono decimati da una
    terribile epidemia di tifo. Nel 1943 Bergen
    Belsen divenne un vero Lager. Le condizioni
    igieniche e di convivenza erano insostenibili,
    soprattutto quando scoppiò ancora una volta
    un'epidemia di tifo, incontrollabile. Piccolo
    all'inizio, fu più tardi ampliato. Non vi erano
    camere a gas a Belsen, ma tuttavia migliaia di
    persone vi morirono di malattia e di fame. Negli
    ultimi mesi di vita del campo la mancanza di cibo
    era così acuta che i prigionieri arrivarono fino
    al cannibalismo. Mucchi di corpi giacevano in
    tutto il campo, fuori e dentro le baracche,
    alcuni nei pancacci insieme ai vivi. Presso il
    crematorio vi erano fosse comuni che erano state
    coperte, e una era aperta piena di cadaveri. Le
    baracche erano stracolme di prigionieri malati e
    denutriti. Non c'era servizio sanitario e le
    condizioni all'interno delle baracche erano
    spaventose. Poco dopo l'arrivo dell'esercito
    britannico, al campo fu girato un film, da
    mostrare al processo di Belsen ed ai cittadini
    tedeschi che lo giudicarono pura propaganda
    contro la Germania. La liberazione del campo fu
    attuata dalle truppe inglesi che trovarono
    montagne di corpi senza vita e migliaia di
    prigionieri ammalati e affamati.
  • Dal febbraio 1945 al marzo dello stesso
    anno morirono 25.000 delle 63.500 deportate
    altre 19.000 non erano più in condizioni d'essere
    salvate neppure dopo la liberazione del campo,
    avvenuta il 15 aprile 1945. A Bergen Belsen fu
    deportata e morì pochi giorni prima della
    liberazione anche Anna Frank, autrice del famoso
    Diario.
  •  

17
Il razzismo

  • Le origini del razzismo
  • Dalla teoria razziale al razzismo
  • Dal razzismo al genocidio


18
Dalla teoria razziale al razzismo
  • Nel XIX secolo si consumò il passaggio dalla
    teoria razziale al razzismo, soprattutto con
    l'opera di Joseph Arthur Gobineau Saggio
    sull'ineguaglianza delle razze (1853-1855).
    Gobineau affermò che la razza è alla base della
    civiltà e che quindi la degenerazione della razza
    comporta un decadimento della civiltà. Egli
    sostenne che per arrestare il decadimento della
    razza "ariana", iniziato agli inizi dell'era
    cristiana, non si potesse che perseguire un
    disegno di discriminazione delle razze
    "inferiori".
  • La pubblicazione del libro di Charles
    Darwin L'origine della specie (1859) ispirò in
    seguito una nuova forma di razzismo, il
    cosiddetto "razzismo scientifico", basato
    sull'idea che il pregiudizio razziale svolgesse
    addirittura una funzione evolutiva.
  •  


19
Dal razzismo al genocidio
  • Durante tutto il XIX secolo il razzismo ebbe
    un'ampia diffusione in Europa alimentato anche
    dall'insorgere del nazionalismo e, negli Stati
    Uniti, dove era alla base del sistema
    schiavistico. Ma fu dopo la prima guerra
    mondiale, nel quadro di crisi economica e sociale
    ereditato dal conflitto, che le teorie basate
    sulla discriminazione razziale presero corpo in
    un disegno politico infatti, la Germania
    nazionalsocialista, a partire proprio dalla
    diffusione del mito della superiorità della razza
    ariana, riuscì a mobilitare grandi masse e a
    raccoglierle attorno al progetto che aspirava a
    imporre la supremazia germanica nel mondo. Il
    mito della razza e lo stigma nazista nei
    confronti degli ebrei, che furono considerati
    sottouomini, legittimò e rese possibile il
    genocidio di sei milioni di ebrei e di altri
    cinque milioni di persone considerate marginali,
    inferiori non è un caso che il progetto di
    sterminio sia stato chiamato "soluzione finale".
  • La Germania nazista non fu l'unico paese a
    essere segnato dal razzismo in Italia, nel 1938
    vennero emanate le "leggi per la difesa della
    razza", che determinarono la discriminazione
    degli ebrei e ne favorirono successivamente la
    deportazione nei campi di sterminio.


20
Le origini del razzismo
  • Il Razzismo è un insieme di teorie e
    comportamenti basati su una supposta divisione
    dell'umanità in razze "superiori" e razze
    "inferiori". Secondo le teorie razziste il
    patrimonio biologico determinerebbe, oltre ai
    comportamenti individuali, gli sviluppi
    (culturali, politici, economici ecc.) dei gruppi
    e delle società. Un atteggiamento di tipo
    razzistico è costantemente presente nella storia
    dell'umanità, come testimonia la pratica antica
    della schiavitù. Gli antichi greci, e in seguito
    i romani. Tuttavia, il razzismo per come noi lo
    intendiamo si sviluppò a partire dal XVII secolo,
    in seguito alle scoperte geografiche e al
    colonialismo. In questo periodo si affermò la
    convinzione che il progresso intellettuale,
    scientifico, economico, politico fosse
    un'esclusiva prerogativa dei bianchi e che gli
    altri popoli non potessero conseguire gli stessi
    risultati proprio a causa di una differenza
    biologica. Dal XVIII secolo si affermò la teoria
    "poligenetica", che fa risalire le popolazioni
    del mondo a progenitori diversi.
  • L'affermarsi di questa convinzione portò a
    ritenere inalterabili le differenze tra individui
    e popoli e a stabilire un principio di gerarchia
    secondo il quale la razza bianca era una razza
    superiore, predominante sulle altre in questo
    modo veniva giustificato il dominio sugli altri
    popoli da parte dei bianchi

21
I lager dello sterminio
  • I campi di concentramento e sterminio
    nazisti, furono utilizzati dal regime nazista dal
    1933 per confinarvi dapprima gli oppositori
    politici, poi anche e soprattutto il popolo
    ebraico, la razza inferiore. Nel primo periodo
    (1933) con lavvento del potere di Hitler, i
    lager servivano a rieducare i tedeschi
    antinazisti come i comunisti, i socialdemocratici
    di obbiettori di coscienza. Fu la Germania
    nazoinal-socialista della II Guerra Mondiale a
    dare la sinistra fama che da allora conservano.
    Affidati al controllo delle SS divennero sede
    della soluzione finale contro gli ebrei ed
    altre minoranze. Oltre che di sperimentazioni
    scientifiche sugli umani. I lager più famigerati
    furono quello di Auschwitz, Dachau,
    Bergen-Belsen, Mauthausen. Mentre in Italia
    quello di Fossoli come concentramento e la
    Risiera di S.Sabba sterminio.

22
La soluzione finale
  • Con il termine soluzione finale si
    intende il piano di sterminio degli ebrei messo
    in atto dai nazisti a partire dal 1941.E del 31
    luglio dello stesso anno, la direttiva che
    Hermann Goring spedì al capo dei servizi di
    sicurezza del Reich, Reinhard Heydrich, in cui
    per la prima volta si attestava questa
    espressioneA completamento del compito che le è
    stato assegnato il 24 gennaio 1939, riguardante
    la soluzione del problema ebraico mediante
    lemigrazione e levacuazione condotte nel modo
    più opportuno,.la incarico di provvedere a tutti
    i preparativi necessari relativi alle questioni
    organizzative, tecniche e materiali per giungere
    a una completa soluzione entro la sfera
    dellinfluenza germanica in Europa. La invito
    inoltre a sottopormi, nel prossimo futuro, un
    piano complessivo comprendente le misure
    necessarie per la realizzazione della soluzione
    finale del problema ebraico da noi desiderata.
    Due settimane dopo aver dato a Heydrich carta
    bianca, Goring dichiarò pubblicamente che gli
    ebrei non hanno più ragione di esistere nei
    territori dominanti dalla Germania.
  •  

23
Descrizione delle eliminazioni di massa
  • Nel settembre del 1941 nel campo di
    Auschwitz furono eseguite le prime uccisioni in
    massa con il gas. Il sistema funzionò e da allora
    leliminazione poté procedere con ritmi molto
    veloci. Un altro metodo, ritenuto più umano dai
    nazisti, impiegava cristalli azzurri di acido
    cianidrico, che venivano introdotti dallalto con
    lordine Dategli da mangiare, in stanze
    dallapparente aspetto di bagni per docce. Le
    eliminazioni di massa venivano condotte in modo
    sistematico venivano fatte liste dettagliate di
    vittime presenti, future e potenziali, così come
    sono state trovate le meticolose registrazioni
    delle esecuzioni. Oltre a ciò, uno sforzo
    considerevole fu speso durante il corso
    dell'olocausto per trovare metodi sempre più
    efficienti per uccidere persone in massa, ad
    esempio passando dall'avvelenamento con monossido
    di carbonio dei campi di sterminio, all'uso dello
    Zyklon-B. I nazisti condussero anche molti
    esperimenti sui deportati. Uno dei nazisti più
    noti, il Dottor Josef Mengele, era conosciuto per
    i suoi esperimenti come l'"angelo della morte"
    tra gli internati di Auschwitz.

24
I campi di concentramento
  • I lager dello sterminio
  • La soluzione finale
  • Descrizione delleliminazione di massa
  • Bergen-Belsen



25
Gli altri distintivi e il progetto Aktion T4
  • Durante i 12 anni di regime nazista milioni
    di persone furono imprigionate nei campi di
    concentramento, non solo gli ebrei ma anche altre
    minoranze come i politici, i delinquenti, gli
    omosessuali, gli anti-sociali e le lesbiche, gli
    zingari, i testimoni di Geova e gli immigrati.
    Lintolleranza nazista si scagliò anche verso i
    più deboli. Per esse venne varato il Progetto
    T4 o meglio noto come il Progetto Eutanasia
    che condusse alla morte circa 70.000 cittadini
    tedeschi portatori di handicap.

Stella di David ebrei Triangolo rosso deportati
politici Triangolo verde criminali
comuni Triangolo blu apolidi, , repubblicani
Spagnoli Triangolo viola testimoni di
Geova Triangolo rosa omosessuali Triangolo nero
lesbiche, prostitute Triangolo marrone zingari


26
La Germania
Denominazione ufficiale Repubblica Federale
Tedesca
  • La Germania è situata nella parte
    occidentale dell Europa ed è uno dei membri
    fondatori dell Unione Europea.
  • Confina, a nord con la Danimarca ed è
    bagnata dal Mare del Nord e dal Mar Baltico, ad
    est con la Polonia e la Repubblica Ceca, a sud
    con Austria e Svizzera, e ad ovest con Francia,
    Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi.
  • La Germania si estende dalle alte montagne
    delle Alpi a sud fino alle coste del Mare del
    Nord e del Mar Baltico a nord. La capitale è
    Berlino ed è la città più grande della Germania,
    sorge sulle rive della Sprea nel nordest.

27
Un po di informazioni
  • Scorrono anche molti laghi e il maggiore è il
    Lago di Costanza. TERRITORIO ha una morfologia
    molto varia che deriva dalle diverse strutture
    geologiche come massicci antichi, paleozoici, con
    i congiunti bassopiani, al centro e a nord, e
    quella dei rilievi dorigine alpina,a sud.
    FLORA quercia,
    il frassino, il tiglio, il faggio, sia da
    conifere come labete e, a quote elevate, il
    larice. FAUNA il
    cervo, il cinghiale, la lepre, la donnola, il
    tasso, il lupo e la volpe, cicogna bianca,
    laringa il merluzzo, la carpa, la trota e il
    pesce gatto.

CLIMA moderatamente continentale, con inverni
freddi ed estati abbastanza calde. IDROGRAFIA
due grandi fiumi scorrono in direzioni opposte
il Reno e il Danubio. Altri fiumi importanti
sono lElba, lOder, il Weser, lEms e il Sudeti.
28
  • POPOLAZIONE 82.431.390 abitanti, densità
    media di 235 unità per km². Il gruppo più
    numeroso sono i turchi, seguito da slavi dellex
    Iugoslavia, italiani, greci e polacchi, oltre che
    da minoranze austriache e spagnole. Quattro
    minoranze nazionali sorabi, frisoni, danesi e
    zigani e rom tedeschi. Moltissimi sono gli
    immigrati



    LINGUA E RELIGIONE Il tedesco è la lingua
    ufficiale ma esistono numerosi dialetti. La
    religione è la protestante, in particolare
    luterana, seguita da quella cattolica e una
    minoranza di musulmani in Germania risiedono
    inoltre circa 30.000 ebrei.

    DIVISIONI
    AMMINISTRATIVE E CITTA PRINCIPALI La Germania è
    divisa in sedici stati confederati. Le maggiori
    città sono Amburgo, Monaco Colonia, Francoforte,
    Essen, Dortmund, Stoccarda, Düsseldorf e Lipsia.
  • AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO Lagricoltura
    riveste un ruolo di secondaria importanza
    nelleconomia tedesca. Le colture principali sono
    barbabietole da zucchero, patate, orzo, frumento,
    segale e luppolo. La Germania produce anche
    notevoli quantità di uva, destinata alla
    vinificazione. Fiorente è lallevamento,
    soprattutto di bovini e mucche da latte oltre
    che di suini



    RISORSE FORESTALI La maggior parte del legname
    proviene dalle grandi foreste del sud-ovest. I
    maggiori porti pescherecci del paese sono quelli
    di Brema e di Kiel.

    RISORSE ENERGETICHE E
    MINERARIE ricchi giacimenti minerari. Molto
    carbone e cospicua lignite, petrolio, gas
    naturale e potassio. Abbondanti riserve di sale.


    INDUSTRIA manifatturiera, soprattutto nel
    settore meccanico, delle lavorazioni del ferro e
    dellacciaio. Forte è anche lindustria chimica,
    a cui si affianca quella farmaceutica
  • TRASPORTI E COMUNICAZIONI La Germania
    possiede strade e autostrade molto sviluppate e
    una buona rete ferroviaria, sono presenti anche
    numerosi porti.
  • ORDINAMENTO POLITICO alla fine della
    seconda guerra mondiale, il territorio tedesco fu
    diviso in due parti nel 1949 la Repubblica
    federale tedesca e la Repubblica democratica
    tedesca la RDT si è fusa poi nel sistema federale
    della RFT, basato sulla Costituzione del 1949. La
    Costituzione stabilisce che il capo di stato è il
    presidente federale.

29
Larte durante il nazismo
  • Larte degenerata
  • La mostra darte degenerata
  • Alcune opere considerate degenerate
  • Pablo Picasso

30
Larte degenerata
  • Era 15 novembre 1933 quando il ministro della
    Propaganda nazista Joseph Goebbels formò la
    Camera della Cultura del Reich che di fatto
    stabiliva quali artisti potevano lavorare e cosa
    si potesse mostrare al pubblico. Una ferrea
    censura costrinse i pochi artisti non allineati
    rimasti in Germania al silenzio. Nell'ottobre
    1936, con l'avvento del nuovo regime
    nazionalsocialista in Germania, i nazisti
    iniziarono un programma di pulizia etnica anche
    nell'ambito dell'arte, "epurando" i musei
    tedeschi da tutte le opere moderne cubiste,
    espressioniste, dadaiste, astrattiste e
    primitiviste. La sezione d'arte moderna della
    Nationalgalerie di Berlino fu chiusa fu
    istituito un tribunale che purgasse le gallerie e
    i musei di tutto il paese
  • Si calcola in circa 16.000 il numero di
    tele, disegni, sculture che finirono nella
    categoria dell "arte degenerata", la maggior
    parte di espressionisti e di pittori moderni
    tedeschi, anche se vi furono comprese opere di
    grandi stranieri come Picasso, Van Gogh e
    Cézanne. Nell'estate del 1937, a Monaco furono
    allestite due mostre contemporaneamente. Una
    esibiva le opere di artisti ben accetti al
    regime, dove soprattutto facevano mostra di sé
    innumerevoli ritratti del Führer.
    Quattrocentomila persone visitarono la mostra.
    L'altra si svolgeva nella nuovissima Casa
    dell'Arte Tedesca. All'interno c'era una mostra
    grottesca, intitolata "Arte degenerata". Le
    migliori opere furono messe all'asta a Lucerna,
    mentre diverse migliaia furono bruciate nel
    cortile della sede del Corpo dei Pompieri di
    Berlino nel marzo 1939.

ARTE DI REGIME Ritratto del Führer
Ubicazione sconosciuta
31
La mostra darte degenerata
  • Nel 1937 a Monaco i nazisti organizzano
    unesibizione di quella che loro chiamavano
    Entartete Kunst, cioè arte degenerata. Lo scopo
    della mostra era quello di far sapere ai tedeschi
    che certe forme e generi artistici non sono
    accettati dalla razza superiore, quest'arte è
    degenerata in quanto ebraica, bolscevica o
    comunque di razza inferiore. Qualsiasi cosa che
    non rientri nel modo di pensare di Hitler è
    considerato "degenerato", perché larte deve
    esaltare lo stile di vita ariano. Gli autori
    delle opere proibite, dichiarati malati, sono per
    la maggior parte espressionisti, proprio quegli
    artisti che oggi tutti riconoscono come
    personalità di spicco "il più degenerato degli
    artisti", Pablo Picasso. Inaugurata da Hitler e
    Göbbels, l'esposizione è accompagnata da un
    catalogo illustrato che, in un capitolo
    introduttivo spiega i fini di della
    manifestazione e presenta l'insieme delle opere
    raggruppandole sotto vari temi, ad esempio
    "Manifestazioni dell'arte razzista giudaica",
    "Invasione del bolscevismo in arte", "La donna
    tedesca messa in ridicolo", "Oltraggio agli
    eroi"," I contadini tedeschi visti dagli ebrei",
    "La follia eretta a metodo" o "La natura vista da
    menti malate". Le 650 opere esposte erano
    circondate da slogan che puntano a metterle in
    ridicolo e accompagnate, a titolo di confronto,
    dai disegni di malati mentali internati. l
    discorso dapertura alla mostra fu pronunciato da
    Adolf Ziegler e disse che i lavori esposti erano
    prodotti della follia, della spudoratezza,
    dell'incapacità e della degenerazione. Due
    milioni di visitatori si riversarono nella Casa
    dell'Arte a vedere la mostra.

Manifesto ufficiale della mostra d'Arte
degenerata, Monaco, 1937
32
Alcune opere appartenenti allarte degenerata

Otto Mueller, Due zingare in una stanza, 1927
Marc Chagall, Autoritratto con sette
dita,1912-13,
George Grosz, i Ladri della società, 1920,
Edvard Munch, Il Grido, 1893
Ernst kirchner, Autoritratto in divisa, 1915
Pablo Picasso, La Guernica
Emil Nolde, natura morta con maschere, 1911
33
Pablo Picasso
  • Picasso nasce nel 1881 a Malaga, in
    Andalusia. Suo padre, insegnava nella locale
    scuola darte e lo avvia precocemente
    allapprendistato artistico. Il giovane Picasso
    dimostra subito uno straordinario talento.
    Picasso frequenta la Scuola dArti e Mestieri la
    La Curuna, in Galizia, poi viene ammesso
    allAccademia delle Belle Arti di Barcellona fino
    ad arrivare alla prestigiosa accademia Reale San
    Ferdinando a Madrid.
  • A Madrid frequenta il Prado e si applica in
    modo particolare nello studio dei grandi pittori
    spagnoli come Velàzquez e Goya

34
Il periodi di Picasso
  • Nellautunno del 1901 la pittura di
    Picasso, che fin ad allora non aveva ancora
    maturato uno stile personale, oscillando tra
    lammirazione per Cézanne e le tematiche
    post-impressioniste, ha una prima decisiva
    svolta. Si inaugura infatti il cosi detto
    periodo blu, giocato tutto su colori freddi,
    che si protrarrà fino al 1904.
  • A partire dal 1905 la tavolozza dellartista
    cambia improvvisamente tono e subentra la calda
    gradazione del rosa. Ha cosi inizio la seconda
    fase picassiana, il cosi detto periodo rosa.
    Questo periodo di breve durata, costituisce la
    logica prosecuzione di quello precedente. Al
    mondo degli sfruttati e degli emarginati del
    periodo blu si sostituiscono soggetti ripresi
    dallambiente del circo.
  • Gli ultimi mesi del 1906 segnano la cosi
    detta epoca negra, nel corso della quale
    lartista si interessa in modo particolare alla
    scultura africana e polinesiana.

Poveri in riva al mare, 1903. Olio su tela
Famiglia di acrobati con scimmia,
1905. Inchiostro di china, acquarello e pastello
su cartone
35
Les demoiselles dAvignon
  • Nel 1907, infine lartista espone Les
    demoiselles dAvignon, lopera considerata come
    la capostipite del movimento cubista. Il periodo
    migliore del cubismo picassiano è facilmente
    riconoscibile dai colori che si sono fatti più
    brillanti e dalle superfici perfettamente piatte.
  • Luso del collage, cioè lincollare alla
    tela oggetti e materiali come legno, carta,
    paglia, dà a ogni composizione un significato
    nuovo e provocatorio.

36
Guernica
  • Nel 1937, nel pieno della guerra civile
    spagnola, Picasso è sconvolto dalle notizie sui
    bombardamenti della cittadina di Guernica. Alla
    ottusa furia sterminatrice di quellazione
    terroristica, lartista risponde realizzando in
    appena due mesi lenorme tela intitolate appunto
    Guernica, vero e proprio atto daccusa contro la
    guerra e la dittatura. Lopera, simbolicamente
    esposta nel Padiglione Spagnolo dellEsposizione
    Universale di Parigi del 1937, destò nel mondo
    libero uno scalpore ed una commozione pari
    allindifferenza e allironia con la quale venne
    invece giudicata nella Germania di Hitler e
    lItalia di Mussolini.
  • Picasso era un eccellente disegnatore, il
    suo segno sempre di una nitidezza inconfondibile,
    sia che tratti soggetti cubisti sia che prediliga
    il ritratto figurativo.
  • La posizione politica di Picasso è sempre
    stata democratica e antifascista. Nella seconda
    guerra mondiale, nella Germania di Hitler, alcune
    sue opere insieme a moltissime altre di grandi
    artisti, furono pubblicamente bruciate sulle
    piazze come esempio di arte degenerata.

37
  • Da vecchio, quando ormai la sua fama era
    divenuta universale amava ripetere a tredici
    anni dipingevo come Raffaello. Ci ho messo tutta
    la vita per imparare a dipingere come un
    bambino.
  • Pablo Picasso muore a Mougins l8 aprile 1973
    e la notizia fece in un baleno il giro di tutto
    il mondo. Con lui moriva il più grande artista
    del novecento.

38
Massacro in Corea
  • Massacro in Corea venne realizzato nel 1951,
    pochi mesi dopo lo scoppio del conflitto,
    avvenuto nellestate del 1950. Lartista si
    ispira nella composizione di questa tela
    allopera di Goya, la fucilazione del tre maggio
    1808 sulla montagna del Principe Pio. Questo
    quadro conservato al Musée National Picasso di
    Parigi, è una conferma dell'impegno pacifista del
    pittore. L'opera raffigura alcuni soldati
    americani che fucilano un gruppo di donne e
    bambini, la cui nudità ne sottolinea l'innocenza.
    La posizione dei soldati, con un braccio e una
    gamba protesi in avanti, ricorda il capolavoro
    del Louvre il giuramento degli Orazi di David.
    Il quadro venne esposto al Salon de Mai dove non
    trovò una calda accoglienza. Picasso disse
    Questo dipinto ha sconcertato e non è piaciuto.
    Ma io stesso ho incominciato a vederlo tale qual
    è e so perché è stato accolto con stupore non
    avevo rifatto Guernica. Per laspetto
    monumentale e narrativo insieme, Massacro in
    Corea costituisce un manifesto e un monito contro
    le guerre.

39
La fucilazione del tre maggio
  • La fucilazione del tre maggio sulla montagna del
    Principe Pio è un grandioso dipinto storico di
    Francisco Goya. Lautore porta sulla tela il
    dramma della rivolta antinapoleonica vissuta in
    prima persona, quando assistette alleroica
    resistenza del popolo madrileno contro le truppe
    francesi.
  • I soldati sono schierati in modo compatto,
    deciso e minaccioso. Gli alti colbacchi neri e le
    scure divise li caratterizzano negandogli ogni
    parvenza umana. Dai loro volti infatti, non solo
    non è possibile percepire lespressione ma, anche
    i lineamenti paiono inghiottiti dalla notte.
  • I partigiani ammassati gli uni contro gli altri
    sono rappresentati con un realismo cario di pietà
    e i loro sentimenti sono ben visibili. La cupezza
    dei toni ha il duplice significato di
    rispecchiare sia i valori naturali che quelli
    sentimentali.
  • Grazie ad una lanterna posta ai piedi dei
    soldati lartista riesce a gettare tuttintorno
    incerte ma violente lame di luce capace di
    proiettare delle ombre.
  • In basso, come stracci sudici si accalcano i
    cadaveri di coloro che sono già stati fucilati.
  • In lontananza è possibile vedere la martoriata
    città di Madrid, addormentata nella notte della
    vendetta.

40
Il giramento degli Orazi
  • Realizzato da Jacques-Louis David, su
    commissione del re di Francia.
  • Il soggetto è scelto dalla storia della Roma
    monarchica quando, durante il regno di Tullio
    Ostilio i tre fratelli Orazi, romani,
    affrontarono i tre fratelli Curazi, Albani per
    risolvere in duello una contesa sorte tra Roma e
    Albalonga. I tre Curazi morirono e uno solo degli
    Orazi si salvò decretando la vittoria della
    propria città.
  • La scena, non priva di una certa teatralità, si
    svolge nellatrio di una casa romana inondata
    dalla luce solare.
  • I personaggi sono distinti in due gruppi mentre
    il padre degli Orazi si erge nel mezzo,
    consapevole di mettere a repentaglio la vita dei
    figli chiedendo loro il giuramento. Il rosso del
    mantello richiama lattenzione su di lui
    individuandolo come personaggio chiave mentre
    leva in alto le spade lucenti che,
    successivamente consegnerà ai figli. E proprio
    su quella mano tenuta stretta che sta il punto di
    fuga.
  • A destra le donne mute sono abbandonate al
    dolore nella rassegnazione. In posizione più
    arretrata la madre degli Orazi copre con il suo
    velo scuro, in segno di lutto, i suoi due figli
    più piccoli. La figlia Sabina, affranta si volge
    verso la cognata Camilla (moglie del maggiore dei
    fratelli).

41
La Seconda Guerra mondiale
  • Linvasione della Polonia
  • I Tedeschi a Parigi
  • LItalia entra in guerra
  • La battaglia dInghilterra
  • Lattacco Tedesco allUnione Sovietica
  • Il Giappone attacca gli Stati Uniti
  • Vivere sotto i nazisti
  • La svolta della guerra
  • La caduta del fascismo in Italia
  • La Resistenza Italiana
  • La caduta del nazismo
  • Fine della guerra

42
Linvasione della Polonia
  • Il 1 settembre 1939 le truppe naziste invasero
    la Polonia, stroncando rapidamente la resistenza
    di un esercito debole e impreparato. Il comando
    tedesco sperimentò per la prima volta in questa
    occasione la guerra lampo, basata sullattacco
    rapido di divisioni blindate e di corpi di
    fanteria motorizzata protetti da un efficacie
    copertura aerea. Varsavia, la capitale Polacca,
    resistette appena 10 giorni. LUnione Sovietica,
    a sua volta in virtù del Patto di non
    aggressione con la Germania, attacco la Polonia,
    il 17 settembre dalla parte orientale del paese.
    La Polonia in questo modo veniva letteralmente
    cancellata dalla carta geografica.
  • Il 3 settembre Francia e Inghilterra
    dichiararono guerra alla Germania, mentre gli
    Stati Uniti e il Giappone proclamavano la loro
    neutralità. Cominciò così la Seconda guerra
    mondiale. I mesi successivi passarono con
    tranquillità, consapevoli della loro inferiorità
    gli Alleati prendevano tempo per potenziare i
    loro armamenti. Tutte e tre le potenze sapevano
    che prima o poi si sarebbe combattuto sul serio.
  •  

Parata di truppe tedesche nella Varsavia occupata
il 5 ottobre 1939.
43
I Tedeschi a Parigi
  • Gli eserciti di Hitler, nellaprile del 1940
    occuparono la Danimarca e la Norvegia, per
    assicurarsi lapprovvigionamento del ferro
    svedese e per garantirgli basi più adatte ad
    attaccare lInghilterra. Nel mese di maggio
    infatti scatenò la grande offensiva contro la
    Francia e le truppe inglesi che erano venute li
    in suo aiuto. Lungo il confine con la Germania i
    Francesi avevano costruito un imponente sistema
    di fortificazioni, la linea Maginot (dal nome del
    suo ideatore) che essi ritenevano invalicabile.
    Questa linea però si dimostrò del tutto
    inefficace. I tedeschi finsero di voler sfondare
    attraverso lOlanda e il Belgio, paesi che furono
    invasi malgrado la loro neutralità, per attirarvi
    il grosso delle forze anglo-francesi. Così
    poterono lanciare un potente attacco attraverso
    il Lussemburgo e la Ardenne e penetrarono di
    slancio in territorio francese. Il 14 giugno i
    Tedeschi entrarono a Parigi. La Francia era ormai
    sconfitta e pochi giorni dopo il maresciallo
    Petain, nuovo capo del Governo accettò di firmare
    larmistizio.
  • La Francia fu divisa i due la parte
    atlantica passo sotto il diretto controllo
    germanico mentre la parte meridionale fu affidata
    a unamministrazione francese collaboratrice dei
    tedeschi, cioè il governo di Vichy. Nel frattempo
    il maresciallo Charles De Gaulle rifugiatosi in
    Inghilterra si proclamava capo della Francia
    Libera. Lappello fu raccolto da una parte
    dellesercito francese che continuò a combattere
    in Africa a fianco degli Inglesi e diede inizio
    al movimento di Resistenza nella Francia occupata
    contro linvasione nazista.

44
LItalia entra in guerra
  • LItalia entrò n guerra affianco alla
    Germania pochi giorni prima della caduta di
    Parigi. Mussolini credeva che la guerra stesse
    per concludersi con il trionfo germanico e temeva
    di arrivare troppo tardi. Giunse così, come la
    chiamo il Duce lora fatale. Il 10 giugno
    lItalia dichiarò guerra a Francia e
    Inghilterra.mentre i tedeschi attaccavano Parigi,
    lesercito italiano attacco la Francia sulle Alpi
    occidentali, con molte perdite umane e scarsi
    successi. La Francia ormai piegata dai tedeschi
    in due settimane dovette firmate larmistizio
    anche con lItalia. Le difficoltà che aveva avuto
    lItalia contro la Francia ormai già distrutta
    dallesercito di Hitler dimostravano
    limpreparazione del nostro paese nei confronti
    della guerra. E cosi che iniziano le prime
    sconfitte. Nel novembre del 1940 gli aerei
    inglesi silurarono le navi Italiane ancorate nel
    golfo di Taranto e pochi mesi più tardi la flotta
    inglese inflisse gravissime perdite a quella
    italiana nelle acque di capo Matapan. Altrettanto
    disastrose furono le prime operazioni militari
    italiane in Africa invasero lEgitto ma,
    altrettanto disastrose furono le prime operazioni
    militari italiane in Africa. Hitler, in soccorso
    di Mussolini mandò un corpo di spedizione che
    riportò alloffensiva le truppe dellAsse con una
    tecnica basata sulla rapidità e lastuzia.
    Desideroso di ottenere unaltra vittoria
    Mussolini attacco la Grecia nellottobre 1940 ma
    loffensiva finì subito in un disastro, subendo
    pesanti perdite. Anche questa volta lesercito
    tedesco andò in loro soccorso. Occuparono la
    Bulgaria, la Jugoslavia, la Grecia e lisola di
    Creta.

45
La battaglia dInghilterra
  • Caduta la Francia rimaneva in armi contro
    la Germania solo lInghilterra. Hitler pensava
    che gli inglesi avrebbero accettato le sue
    offerte di pace, ma rimase deluso.
  • Winston Churchill, conservatore, avversario
    del nazismo, in un suo discorso chiamò il paese
    tutto alla lotta contro i nazisti.
  • L8 agosto Hitler scatenò laviazione
    militare tedesca in una serie di massicci
    bombardamenti aerei sulla città e le basi
    militari britanniche. La città di Coventry venne
    rasa al suolo e Londra gravemente colpita. Gli
    inglesi non si demoralizzarono e laviazione
    inglese riuscì a contrastare laviazione tedesca
    grazia alluso del radar, una recente invenzione
    che consentiva di conoscere con anticipo le
    dimensioni e la direzione dellattacco nemico. Le
    perdite sempre più gravi costrinsero Hitler in
    ottobre a sospendere loffensiva aerea e a
    rinviare lo sbarco sullisola.
  • La battaglia dInghilterra dimostrava che
    era possibile resistere alla terribile macchina
    da guerra hitleriana.

battaglia dInghilterra  
46
Lattacco tedesco allUnione Sovietica
  • Nonostante linsuccesso delloffensiva
    contro lInghilterra, Hitler era ormai padrone di
    tutta lEuropa continentale, avendo nella
    primavera del 1941, occupato anche la penisola
    balcanica.
  • Hitler spostò così il suo fulcro della sua
    strategia verso Oriente e decise di attaccare
    lUnione Sovietica. Sebbene il patto di non
    aggressione nazi-sovietico impegnasse i due paesi
    a non combattersi, Stalin si dimostrava sempre
    più preoccupato della presenza di Hitler nei
    Balcani, a ridosso dei confini dellUnione
    Sovietica, mentre la strategia hitleriana
    prevedeva leliminazione del comunismo. LUrss,
    centro del comunismo mondiale restava lultimo
    ostacolo da superare per completare la
    costruzione del nuovo ordine tedesco in Europa.
    Nel giugno 1941 Hitler, senza dichiarazioni di
    guerra diede il via alloperazione Berbarossa. Le
    truppe tedesche ricevettero lordine di
    considerare la lotta conto il bolscevismo in
    termini di sterminio. La guerra lampo tedesca
    ebbe allinizio un grande successo appropriandosi
    dellUcraina e la Crimea ma poi, Stalin fece
    appello a tutte le forze, compresa la Chiesa
    ortodossa, per combattere la grande guerra
    patriottica. Nacque un vigoroso ed efficace
    movimento di resistenza ma i tedeschi intanto
    continuavano le loro vittorie e giunsero fino a
    20 km da Mosca, alla metà dottobre quando iniziò
    il rigido inverno russo. Il comunismo sembrava
    ormai sul punto di crollare e pochi al mondo
    avrebbero creduto alla sua salvezza ma, i soldati
    sovietici resistettero accanitamente e passavano
    al contrattacco in più punti finché loffensiva
    tedesca dovette arrestarsi. Anche sul fronte
    orientale la guerra lampo era dunque fallita,
    bloccati dalla neve, dal fango e da gelo che
    arrivava a toccare i 30 gradi sotto lo zero, i
    soldati tedeschi si apprestavano ad affrontare un
    durissimo inverno.

47
Il Giappone attacca gli Usa
  • Fin dal 1937 il Giappone aveva attaccato
    la Cina e coltivava il progetto di estendere il
    suo dominio su tutta larea del Pacifico. Le
    vittorie della Germania e dellItalia convinsero
    lesercito nipponico a passare allattacco, una
    scelta pericolosa, poiché comportava la guerra
    inevitabile con gli Stati uniti.
  • Nel dicembre del 1941 gli aerei giapponesi
    attaccarono di sorpresa la base americana di
    Pearl Harbor, nelle isole Hawaii e distrussero
    buona parte della flotta statunitense nel
    Pacifico.
  • Eliminate le flotte nemiche il Giappone
    ebbe via libera in tutta larea del Pacifico e
    occuparono in pochi mesi lIndocina francese, le
    Filippine, Hong Kong, la Birmania, Singapore,
    lIndonesia e la Nuova Guinea. Laggressione
    Giapponese provocò lentrata in guerra degli
    Stati Uniti, i quali già da tempo sostenevano con
    ingenti mezzi la lotta dellInghilterra contro il
    nazismo. Nellagosto del 1941 Roosevelt e
    Churchill, inoltre, avevano firmato la Carta
    Atlantica, un documento che indicava nei principi
    della democrazia i cardinali della futura
    ricostruzione dellordine mondiale e fissava la
    parola dordine come guerra antifascista come
    guerra di democrazia e contro il nazismo.
    Allinizio del 1942 le forze dellAsse apparivano
    vittoriose su tutti i fronti ma non avevano
    ancora ottenuto nessun successo definitivo tranne
    quello sulla Francia. Sarà limmenso potenziale
    bellico degli Stati Uniti che doveva ancora
    entrate in scena a determinare le sorti finali
    della guerra

attacco a Pearl Harbor  
48
Vivere sotto i nazisti
  • Nel frattempo più di mezza Europa imparò
    tragicamente cosa voleva dire vivere sotto i
    nazisti. Il dominio germanico impose dunque il
    nuovo ordine ovvero il sistematico sfruttamento
    economico dei territori occupati e la spietata
    persecuzione poliziesca contro le popolazioni
    assoggettate. Particolarmente atroce fu la sorte
    dellEst Europeo, lo spazio vitale che doveva
    alimentare la macchina bellica germanica e
    garantire un soddisfacente tenore di vita ai
    tedeschi, che fu sottoposto ad uno spietato
    sfruttamento di tipo coloniale. I prigionieri di
    guerra russi e polacchi furono sfruttati nei
    campi di lavoro fino alla morte o sterminati nei
    campi di concentramento. Nel 1942 Hitler ordinò
    di procedere alla soluzione finale del problema
    ebraico, il nuovo ordine esigeva leliminazione
    delle razza nocive e in primo luogo lo
    sterminio totale della razza ebraica.
  • Gli ebrei venivano rastrellati in tutta
    lEuropa e deportati in massa nei campi di
    concentramento. Qui, le SS e la Gestapo li
    sterminavano nelle camere a gas e nei forni
    crematori.
  • Ebrei, zingari, prigionieri Polacchi,
    Russi, Italiani, Francesi e Tedeschi furono le
    vittime dellorribile carneficina.

49
La svolta della guerra
  • Tre il 1942 e 1943 la guerra ebbe una
    svolta decisiva. Nella seconda metà del 1942 le
    offensive germaniche verso il Caucaso, del
    Giappone nel Pacifico, degli italo-tedeschi
    nellAfrica nord-orientale vennero arrestate e,
    con linizio del 1943 gli eserciti alleati
    passarono al contrattacco su tutti i fronti. Sul
    fronte russo le truppe naziste lanciarono
    unoffensiva in direzione del Don e del Volga
    meridionale, del Caucaso e del Mar Caspio, e
    attaccarono la città di Stalingrado, dove si
    combatté una tra le più grandi battaglie della
    storia. Entrati nella città dopo aspri
    combattimenti, i Tedeschi vi incontrarono una
    resistenza imprevista. Quando i tedeschi
    credevano ormai in pugno la situazione, si
    trovarono improvvisamente accerchiati in una
    morsa di ferro. La resistenza di Stalingrado
    aveva dato tempo allArmata Rossa di intrappolare
    nella città lintera armata tedesca, a cui non
    restò altro che arrendersi. La Battaglia di
    Stalingrado durò dal luglio 1942 al febbraio 1943
    e fu la prima grande sconfitta dellesercito
    germanico in Russia, una sconfitta che segnò
    linizio della fine. Subito dopo infatti cominciò
    la controffensiva dellesercito sovietico che
    prese le mosse proprio nella zona del Don. Qui si
    consuma la tragedia del corpo di spedizione
    italiano da 20.000 uomini ne rimasero la metà.
    Intanto, nel Pacifico, gli Americani affrontavano
    i Giapponesi dapprima ne arrestarono lavanzata
    con le due grandi battaglie navali del Mare dei
    Coralli e delle Isole Midway, quindi la conquista
    dellisola di Guadalcanal spalancò agli Americani
    le porte per la riconquista del Pacifico.
  • Infine nel Nord Afica, le truppe
    britanniche sconfissero Tedeschi e Italiani nella
    battaglia di El Alamein in Egitto stroncando
    loffensiva italo-tedesca verso Suez.
  • Gli inglesi procedettero poi alla
    conquista di tutto il Nord Africa, che fu portata
    a termine nel 1943 con laiuto di truppe
    Americane. Diventa così possibile, grazie al
    controllo del Mediterraneo, organizzare
    linvasione dellItalia. Nellestate del 1943 gli
    eserciti dellAsse sui ritrovarono in ritirata su
    tutti i fronti.
  • Determinante fu, in questa svolta, il
    contributo degli Stati Uniti, il cui potentissimo
    apparato industriale cominciò a sfornare armi,
    aerei e navi che andavano a rifornire tutti i
    fronti.
  • Altrettanto determinante fu lattività
    della resistenza che in Cina, Jugoslavia, Russia,
    Francia e molti altri paesi europei impegnava le
    truppe occupanti, distogliendone una parte dal
    fronte, pendeva gli approvvigionamenti del nemico
    sabotando i collegamenti con le retrovie e
    forniva preziose informazioni agli Alleati.

50
La caduta del fascismo in Italia
  • I primi di luglio del 1943 le truppe
    anglo-americane sbarcarono in Sicilia e la
    conquistarono facilmente, poi cominciarono a
    salire verso la penisola. Bombardamenti massicci
    colpivano Genova, Torino, Milano, Palermo.
    Mussolini era sempre più isolato e il 25 luglio
    il Gran Consiglio del Fascismo, per la prima
    volta dopo ventanni votò una mozione di sfiducia
    nei suoi confronti. Il re lo fece arrestare e lo
    esiliò sul Gran Sasso e in tutta lItalia esplose
    lentusiasmo popolare.
  • Il nuovo governo, presieduto dal
    maresciallo Badoglio, negoziò segretamente con
    gli Alleati larmistizio, che fu reso noto l8
    settembre. A questa notizia i tedeschi occuparono
    immediatamente la penisola. Il re, il governo e
    gran parte dei generali si misero subito in salvo
    a Brindisi, territorio occupato dagli Alleati,
    lasciando lesercito senza ordini e istruzioni.
  • La situazione si fece presto drammatica,
    lesercito fu esposto alle rappresaglie tedesche,
    venivano catturati e spediti nei campi di
    concentramento nazisti, oppure fucilati sul
    posto. Intanto Mussolini liberato da un reparto
    di paracadutisti tedeschi, ricostituiva un
    governo fascista la Repubblica Sociale Italiana
    con sede a Salò, sul lago di Garda.
  • LItalia era dunque spaccata in due il
    sud, occupato dagli Alleati Anglo-Americani,
    sotto la monarchia e il governo di Badoglio e il
    centro-nord, occupato dai tedeschi, sotto il
    governo collaborazionista della Repubblica di
    Salò guidato da Mussolini.

51
La resistenza Italiana
  • Lavanzata degli alleati nella penisola fu
    molto lenta, i tedeschi infatti opponevano uno
    sbarramento accanito. Napoli, una città che aveva
    subito pesantemente le conseguenze della guerra
    insorse contro i Tedeschi tre il 27 e il 30
    settembre del 1943, dopo accaniti combattimenti,
    gli occupati furono costretti a ritirasi. Fu
    questo il primo grande episodio della resistenza
    Italiana. Intanto, i partiti politica
    ricostituitisi dopo la caduta del fascismo
    avevano dato vita il 9 settembre a Roma al
    Comitato de Liberazione Nazionale, che si
    proponeva di promuovere la lotta degli Italiani
    contro loccupazione tedesca e contro il
    fascismo.
  • Il 13 ottobre il governo Badoglio dichiarò
    guerra alla Germania combatterono a fianco degli
    Alleati.
  • NellItalia occupata dai tedeschi si
    costituirono, subito dopo l8 settembre, i primi
    nuclei partigiani Già nel 1944 lazione delle
    forze partigiane fu posta sotto il comando
    unificato del Corpo Volontari della Libertà
    diretto dal generale Cadorna. i partigiani
    scatenarono operazioni di guerriglia, sabotaggi,
    attentati, e anche battaglie in campo aperto. La
    loro lotta che durò quasi due anni e assunse
    subito un duplice carattere di guerra contro il
    nemico tedesco e di guerra civile, contro il
    nemico fascista.
  • I nazi-fascisti furono tenuti
    costantemente sulla difensiva e si sentirono
    presto isolati, mentre il popolo italiano, che
    era stato coinvolto in una guerra odiosa,
    complice di un alleato feroce, poteva ora
    riscattarsi dagli occhi del mondo. Alle azioni
    dei partigiani, i nazisti e i fascisti risposero
    con crudeli rappresaglie sulla popolazione
    civile.superato il durissimo inverno 1944-1945
    senza deporre le armi, la Resistenza italiana
    diede un contributo determinante alla liberazione
    del Nord Italia nella primavera del1945.
    linsurrezione nazionale dilagò il 25 e il 26
    aprile del 1945 , mentre gli alleati invadevano
    la valle Po, i partigiani lanciarono un attacco
    contro le forze nemiche. I tedeschi fuggirono e
    la repubblica di Salò si sfasciò. Mussolini fu
    catturato da partigiani , mentre travestito da
    soldato tedesco cercava di scappare. Venne
    fucilato al 28 aprile

52
La caduta del nazismo
  • La grande offensiva contro la Germania
    venne sferrata dove il nemico meno laspettava,
    in Normandia. Tra il 5 e il 6 giugno del 1944, il
    generale americano Eisenhower diede il via
    alloperazione Overlord dove navi da guerra ,
    tre milioni di soldati, aerei scatenarono
    linferno sui fortini tedeschi della costa
    francese. Lo sbarco si concluse con un pieno
    successo e la Francia fu liberata e affidata e a
    un governo guidato dal generale De Gaulle.
    Intanto, negli stessi mesi lArmata Rossa
    raggiunse Varsavia e procedette alloccupazione
    della Romania e della Bulgaria, mentre la
    Jugoslavia riacquistava la propria libertà grazie
    al proprio esercito partigiano guidato dal
    maresciallo Tito.
  • In previsione della vittoria finale, ormai
    certa i capi delle potenze alleate Roosevelt per
    gli Usa, Churchill per lInghilterra r Stalin per
    lUrss, si riunirono nel febbraio del 1945 a
    Yalta, in Russia, per decidere le linee
    principali del sistemazione dopo la guerra. Gli
    accordi di Yalta ebbero unimportanza storica e
    venne infine coordinata loffensiva finale contro
    i Tedeschi ormai il nazismo aveva le ore
    contate. Mentre i bombardamenti radevano al suolo
    lintera Germania le truppe alleate avanzavano
    dalla Francia, dalla Russia e dallItalia.
  • Intanto a Berlino , dal bunker sotterraneo
    dove si era rifugiato, Hitler continuava a
    trasmettere ordini folli rifiutava di ammettere
    la sconfitta e in una delirante alternanza
    incitava il popolo alla vittoria o al sacrificio
    collettivo. Ma i tedeschi ormai avevano smesso di
    credere di obbedire al loro Fuhrer. Quando i
    primi soldati Russi entrarono nella capitale
    tedesca, ormai completamente distrutta, il Fuhrer
    si tolse la vita, il 30 aprile 1945.
  • Il 7 maggio 1945 la Germania accettava di
    firmare la resa.

53
Fine della guerra
  • Nonostante i progressi dellavanzata
    americana nel Pacifico, il Giappone, ormai solo,
    resisteva tenacemente. Ai tremendi bombardamenti
    americani che ormai colpivano il paese stesso, i
    Giapponesi rispondevano con le micidiali missioni
    dei piloti suicidi chiamati KamiKaze (vento
    divini), i quali si lanciavano con i loro aerei
    carichi i esplosivo contro le navi americane
    infliggendo gravi perdite al nemico. Il nuovo
    presidente americano Truman, succeduto a
    Roosevelt morto poco tempo prima, decise allora
    di usare la nuova terribile arma, la bomba
    atomica, appena messa a punto da un equipe di
    scienziati.
  • Il 6 agosto 1945 la prima bomba atomica
    cadde sulla città di Hiroshima uccidendo 90.000
    persone in pochi minuti e altre130.000 morirono
    in seguito, per le ferite riportate e in
    conseguenza alle radiazioni. Tre giorno dopo
    toccò alla città di Nagasaki dove si ripeté
    lecatombe. Il1 settembre del 1945 il Gippone
    firmò la Resa. La seconda Guerra mondiale era
    finita con la vittoria degli Stati Uniti.

54
Amen
  • Trama
  • Recensione

55
Francese
  • Laffaire Dreyfus
  • Le procès Dreyfus
  • Les consequences politiques

56
Laffaire Dreyfus
  • Une des plus grandes crises politiques et
    morales de la IIIèmeRépublique, qui déchaîna
    l'opinion publique de 1896 à 1899 sur la
    culpabilité du capitaine d'origine juive Alfred
    Dreyfus, condamné à tort pour espionnage. Au delà
    du scandale judiciaire, "l'Affaire" révéla les
    profonds clivages politiques et idéologiques de
    la France d'avant 1914.
  •  

57
Le procès Dreyfus
  • En septembre 1894, en pleine période de
    révision des plans de guerre après la conclusion
    de l'accord secret franco-russe, fut découvert au
    service de renseignements français un bordereau
    anonyme contenant une liste de documents
    militaires français confidentiels destinée à
    l'ambassade d'Allemagne.
  • Un officier du 2e bureau de l'état-major
    général, juif d'origine alsacienne, le capitaine
    Dreyfus, fut inculpé sur une simple ressemblance
    d'écriture et traduit devant le Conseil de guerre
    qui le condamna le 22 décembre suivant à la
    dégradation et à la déportation à vie sur l'île
    du Diable. Sa famille, en particulier son frère
    Mathieu, fit le possible pour faire triompher son
    innocence. Plus tard, lEclair puis le Matin
    attirèrent l'attention du public sur la nature
    suspecte des preuves qui avaient entraîné la
    condamnation de l'officier. Bernard Lazare, un
    critique et publiciste juif, publia une brochure
    favorable à Dreyfus. Le colonel Piquart, nouveau
    chef du service des renseignements, découvrit un
    document accablant un officier d'infanterie, le
    commandant Esterházy. Un an plus tard le Figaro,
    sous la plume de Mathieu, le révéla au public.
    Pour éviter une révision du procès de Dreyfus,
    les autorités militaires traduisirent Esterházy
    devant le Conseil de guerre qui l'acquitta, le
    10 janvier 1898. Le gouvernement progressiste qui
    n'entendait remettre en cause ni l'autorité de la
    chose jugée ni l'autorité de l'armée approuva.
    Piquart fut envoyé en Tunisie. Le surlendemain,
    l'écrivain Émile Zola publia dans le journal de
    Georges Clemenceau, l'Aurore, une lettre ouverte
    au président de la République, sous le titre
    "J'accuse", dans laquelle il dénonçait le déni de
    justice commis par l'armée et ses complices,
    hommes politiques et magistrats. Zola fut
    condamné pour diffamation à un an de prison ferme
    et à une amende, mais l'affaire Dreyfus était
    devenue "l'Affaire".

58
Les conséquences politiques
  • L'Affaire Dreyfus, dans l'immédiat, suscita un
    reclassement des forces politiques et la
    formation d'un bloc des gauches décidé à
    appliquer un programme anticlérical (séparation
    de l'Église et de l'État, 1905).
  • À plus long terme, les républicains furent ceux
    qui avaient choisi le camp dreyfusard en plaçant
    au premier rang de leurs valeurs politiques la
    défense des Droits de l'Homme, la justice, la
    laïcité et le respect des droits de la nation.
    L'affaire Dreyfus dura plus de dix ans, de
    septembre 1894, date de la découverte des fuites
    à l'état-major, au 12 juillet 1906. En substance,
    le capitaine Alfred Dreyfus fut condamné pour
    espionnage en décembre 1894. La révision du
    procès eut lieu à Rennes en juin 1899 et Dreyfus
    fut condamné de nouveau, avec circonstances
    atténuantes puis grâcié par le président Loubet.
    Il fallut attendre encore six ans avant que la
    pleine réhabilitation de Dreyfus ne soit établie.
    Le 23 fé
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