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Diapositiva 1

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IL FUMO IL FUMO Il fumo una dispersione colloidale di particelle solide in un gas, in genere causata dalla combustione. Molto spesso il fumo formato da ... – PowerPoint PPT presentation

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Title: Diapositiva 1


1
IL FUMO
2
CURIOSITA
PERCHE SI FUMA
IL FUMO
STATISTICHE
TIPI DI FUMO
3
IL FUMO
  • Il fumo è una dispersione colloidale di
    particelle solide in un gas, in genere causata
    dalla combustione.
  • Molto spesso il fumo è formato da particelle di
    carbonio o composti organici non bruciati
    completamente. Quando si accumula sulle pareti
    dei comignoli o delle ciminiere è chiamato
    fuliggine o nerofumo.
  • Il litantrace comunemente usato nelle acciaierie,
    nelle navi e nelle ferrovie, a volte non arde
    completamente. Ne risulta che grandi nuvole di
    fumo escono dalle ciminiere, danneggiando
    seriamente le zone circostanti. La luce del sole
    viene oscurata e l'aria contaminata diviene
    dannosa alla respirazione.
  • Molte nazioni hanno emanato particolari leggi
    contro i pericoli del fumo. Si impone
    l'installazione di filtri per il fumo, una
    migliore combustione e si raccomanda l'uso di
    antracite.

4
  • Nelle nostre maggiori città sono stati installati
    appositi analizzatori automatici che registrano,
    su un quadrante o su un diagramma, la quantità di
    fumo esistente nell'atmosfera, rilevando in tale
    modo il grado di contaminazione di una
    determinata zona.
  • Per la depurazione dei fumi industriali, fatta
    quando i fumi hanno valore commerciale o sono
    dannosi, si ricorre, oltre ai normali filtri, a
    varie alternative
  • le camere a polvere, che sono condotti nei quali
    il fumo perdendo velocità è costretto a
    depositare la polvere
  • i cicloni, condotti nei quali il fumo gira
    vorticosamente e, per mezzo della forza
    centrifuga, le particelle più pesanti aderiscono
    alle pareti dello stesso condotto
  • i depuratori a pioggia, in cui il fumo attraversa
    un velo d'acqua polverizzata che raccoglie la
    polvere
  • i filtri elettrostatici, in cui la polvere del
    fumo viene attratta da pareti metalliche
    elettrizzate

5
LO SPINELLO
LA SIGARETTA
TIPI DI FUMO
LA PIPA
IL SIGARO
6
LO SPINELLO
  • Canna è un neologismo e termine gergale di lingua
    italiana per indicare una sigaretta contenente,
    oltre al tabacco, anche marijuana o hashish.
  • Negli ambienti giovanili di tutta Italia si sono
    sviluppati molteplici sinonimi di questo termine,
    ugualmente diffusi per originalità o
    semplicemente per non far riconoscere di cosa si
    stia parlando, essendo vietati in questo paese
    tanto l'uso quanto la detenzione, coltivazione e
    la vendita di sostanze stupefacenti.
  • Al termine canna viene fatto equivalere quello di
    spinello, ma sono presenti e diffuse diverse
    altre terminologie locali per indicare questo
    tipo di stupefacente.
  • Il termine canna è associato anche a quello di
    psichedelia mentre non si considera che abbia
    attinenza con la parola cannabis, la canapa dalla
    cui resina e dalle cui infiorescenze si ricavano
    l'hashish e la marijuana.

7
LA SIGARETTA
  • La sigaretta è un oggetto di consumo tra i più
    diffusi nell'ambito della civiltà occidentale, ed
    il fumo di sigaretta è il metodo più comune di
    assunzione della nicotina.
  • Il fumo di sigaretta è considerato causa di gravi
    danni alla salute e fattore favorente
    l'insorgere di patologie a carico del sistema
    respiratorio, sistema cardio-vascolare e lo
    sviluppo di malattie di natura tumorale. Esistono
    principalmente 2 tipi di sigaretta
  • Preconfezionata meccanicamente in una catena di
    montaggio
  • Confezionata manualmente.
  • In entrambe i casi si possono avere sigarette
    confezionate con o senza filtro.

8
  • La sigaretta preconfezionata è prodotta con
  • un tabacco essiccato e tagliato in fini strisce
    di un millimetro di spessore, trattato con
    sostanze che cambiano a seconda della casa
    produttrice
  • una sottilissima cartina composta di cellulosa
    che può contenere additivi che ne assicurano il
    candore, migliorano la comparizione della cenere
    e garantiscono una combustione uniforme anche se
    la sigaretta non viene aspirata
  • un filtro solitamente fabbricato con acetato di
    cellulosa, una sostanza sintetica di consistenza
    fibrosa, che ferma meccanicamente una piccola
    quantità di composti dannosi.
  • Nel caso di sigarette senza filtro il cilindro di
    tabacco e la cartina sono gli unici componenti
    della sigaretta.

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  • Un "roller" usato per fabbricare sigarette
    manualmente
  • La sigaretta prodotta manualmente contiene
  • un tabacco tagliato in fili molto fini (0,5/0,3
    mm.) trattato con sostanze che variano a seconda
    della casa produttrice e mantenuto umido
  • una cartina in pura cellulosa con una piccola
    banda ricoperta di colla che non brucia se non
    fumata
  • un filtro che può essere come quello delle
    sigarette industriali o prodotto artigianalmente
    dallo stesso fumatore.
  • Anche questa sigaretta può essere manufatta senza
    filtro.

10
LA PIPA
  • La pipa è un oggetto di tradizione antichissima,
    utilizzato per fumare tabacco o altre sostanze.
  • Il fumare con la pipa è unicamente per lo scopo
    di appagare il proprio piacere personale per il
    gusto, l'olfatto e il contatto, visivo e tattile,
    con l'oggetto stesso nelle più varie forme e
    caratteristiche, con le diverse varietà e miscele
    di tabacco disponibili e con i vari accessori che
    ne costituiscono il corollario indispensabile.
    Nel fumare la pipa il fumo non viene inspirato,
    ma lentamente assaporato nella bocca, di
    conseguenza gli effetti nocivi del fumo non
    colpiscono tanto i polmoni quanto i tratti
    superiori del sistema respiratorio. Secondo molti
    studi, fumare sigari e pipa risulterebbe essere
    meno rischioso che fumare sigarette, poiché oltre
    a non inspirare il fumo, la frequenza con cui si
    fumano sigari e pipa è solitamente più bassa
    rispetto a quella con cui mediamente vengono
    fumate le sigarette. La pipa inoltre, va fumata
    con delle tirate lente, ritmate, e mai profonde.
    La regola generale impone Il miglior momento di
    effettuare una tirata è l'istante in cui la pipa
    sta per spegnersi. In questo modo si assicura una
    riduzione dell'aumento di temperatura (fattore
    importante per una buona pipata). Quindi tanto
    più fredda si tiene la pipa durante la pipata,
    tanto meglio è per assaporarla nel modo più
    corretto.

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IL SIGARO
  • Il sigaro è un cilindro di foglie di tabacco
    seccate e fermentate, arrotolate molto strette,
    fatto per essere acceso e fumato.Un sigaro si
    compone di foglie di tabacco, cui sono state
    eliminate le nervature, che sono arrotolate a
    mano o a macchina (tripa). Il tutto è rivestito
    da un'ulteriore foglia di tabacco (capote),
    sigillato infine a un'estremità (a volte a
    entrambe le estremità ma può essere anche del
    tutto assente ogni chiusura) da un lembo di
    foglia - appositamente tesa, lavorata e sigillata
    al corpo del sigaro con una goccia di resina
    vegetale del tutto inodore e insapore - che è
    chiamata capa e che deve essere rimossa o bucata
    per poter aspirare il fumo una volta acceso il
    sigaro.
  • È assai probabile che le prime piante di tabacco
    siano state scoperte dai primi europe nell'isola
    di Santo Domingo, ma la pianta era presente un
    po' in tutto l'arcipelago caraibico.

Il tabacco usato per i sigari viene coltivato in
quantità significative in nazioni come il
Brasile, il Camerun, Cuba, la Repubblica
Domenicana, Honduras, Indonesia, Messico,
Nicaragua e negli Stati Uniti.
12
  • I sigari fatti a Cuba sono stati a lungo
    considerati senza pari, grazie al microclima
    unico della zona di Vuelta Abajo nella provincia
    di Pinar del Río nell'ovest dell'isola, dove
    viene coltivato un tabacco di altissima qualità
    importato nell'isola (che originariamente aveva
    una varietà assai forte e acre), e lavorato
    grazie all'abilità e esperienza dei fabbricanti
    di sigari.
  • Dopo la rivoluzione castrista, le manifatture di
    sigari furono nazionalizzate e questo provocò la
    massiccia emigrazione di quasi tutti i manager
    più esperti e di buona parte delle abili
    maestranze alla volta della vicina isola di Santo
    Domingo, oltre che in Nicaragua e in Honduras,
    decretando la fortuna di questi paesi che, fino
    ad allora, erano stati del tutto marginali nella
    fabbricazione e nella commercializzazione dei
    sigari.
  • Il regime castrista recuperò in parte questa
    situazione di gravissima crisi e oggi è
    considerato ancora da molti un luogo di
    eccellenza per i vari vitolas prodotti, pur
    subendo la forte concorrenza quantitativa e
    qualitativa di Santo Domingo e, in parte,
    dell'Honduras e del Nicaragua.
  • In Europa sono considerate di buon livello le
    manifatture dell'Olanda e della Germania, ma
    l'Italia, con i suoi vari tipi di sigari toscani,
    ha numerosi estimatori anche fuori del Paese.

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STATISTICHE
  • Da un'indagine della Doxa pubblicata nel 2005
    risulta che in Italia il 29,2 della popolazione
    adulta (di 15 anni ed oltre) dichiara di essere
    fumatore (il 35 dei maschi e il 23,8 delle
    donne).
  • Il 29 fuma sigarette e lo 0,2 fuma
    esclusivamente pipa o sigari.
  • I fumatori si dividono in due gruppi di pari
    dimensione secondo il consumo medio quotidiano di
    sigarette il 14,1 dichiara di fumare in media
    meno di 15 sigarette al giorno e il 14,6 di
    fumare 15 o più sigarette al giorno.
  • Gli ex fumatori sono il 16,6 del campione (il
    25,4 dei maschi e l'8,4 delle femmine) mentre
    coloro che dichiarano di non essere mai stati
    fumatori sono il 54,3 del campione (il 39,6 dei
    maschi e il 67,8 delle femmine).

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CURIOSITA
DANNI DEL FUMO
DIFFERENZA FUMO ATTIVO DA FUMO PASSIVO
INTERVISTA AD UNO SPACCIATORE
RELAZIONE TRA FUMO E DEMENZA
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PERCHE SI FUMA
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DANNI DEL FUMO
DANNI SULLA SESSUALITA DEI MASCHI
EFFETTI SU ALTRI ORGANI
SULLESTETICA E SUL CAVO ORALE
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DANNI SULLA SESSUALITA DEI MASCHI
  • Il fumo di sigaretta è un fattore di rischio
    importantissimo nello sviluppo sia
    dell'aterosclerosi che della disfunzione erettile
    del pene. In un importante Studio condotto in
    Massachusetts si è riscontrato che il fumo di
    sigaretta amplifica notevolmente il rischio di
    impotenza, specie quando associato a patologie
    cardiovascolari e relative terapie
    farmacologiche. Nei soggetti tra i 40 e i 70 anni
    l'incidenza di impotenza variava tra il 5 e il
    15. Nei pazienti trattati per una patologia
    cardiaca la probabilità di una impotenza completa
    era del 56 tra i fumatori e del 21 tra i non
    fumatori. Tra i pazienti ipertesi in terapia
    medica, quelli che fumavano avevano una incidenza
    di impotenza completa del 20. Il gruppo di
    ricerca Ledda e Belcaro ha valutato il
    microcircolo penieno nei fumatori impotenti
    studiando il flusso ematico penieno ed il
    microcircolo in 26 forti fumatori (più di 15
    sigarette al giorno) con età media di 46.6 anni,
    mentre fumavano. I valori flussimetrici
    microcircolatori furono valutati dieci minuti
    dopo aver fumato una sigaretta e dopo un giorno e
    dopo quattro settimane di astensione dal fumo. Il
    flusso medio dopo quattro settimane senza fumare
    era significativamente più alto. Il flusso
    microcircolatorio medio 10 minuti dopo aver
    fumato una sigaretta era significativamente più
    basso rispetto ai valori ottenuti dopo un giorno
    di astensione dal fumo.

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  • Ovviamente però non tutti i fumatori sono
    impotenti, benché il tabacco sia nefasto sia per
    l'erezione che per la qualità del liquido
    seminale. Ma il tabacco non ha solo un effetto
    dannoso a livello vascolare, favorendo la
    formazione di ateromi in tutte le arterie, esso
    ha anche un ruolo diretto sul tessuto erettile
    del pene. L'elasticità del tessuto erettile e
    quindi la sua capacità di dilatarsi diminuisce
    nei forti fumatori, che spesso hanno una erezione
    molto meno duratura. Questo effetto negativo è
    stato verificato in numerosi studi sperimentali,
    che hanno mostrato come il fumo di una sola
    sigaretta sia in grado di danneggiare la qualità
    dell'erezione. L'eliminazione del fumo di
    sigaretta in questa patologia deve quindi essere
    considerata la terapia di prima linea della
    disfunzione erettile, oltreché una delle misure
    più importanti nella prevenzione
    dell'aterosclerosi. Per il medico, la terapia
    della disfunzione erettile del pene è l'
    argomentazione più importante per indurre un
    paziente a smettere di fumare. La prospettiva di
    migliorare le prestazioni sessuali costituisce
    una motivazione fortissima per far abbandonare al
    fumatore la sua tossicodipendenza.
  • Il flusso medio dopo quattro settimane senza
    fumare era significativamente più alto. Il flusso
    microcircolatorio medio 10 minuti dopo aver
    fumato una sigaretta era significativamente più
    basso rispetto ai valori ottenuti dopo un giorno
    di astensione dal fumo. Ovviamente però non tutti
    i fumatori sono impotenti, benché il tabacco sia
    nefasto sia per l'erezione che per la qualità del
    liquido seminale. Ma il tabacco non ha solo un
    effetto dannoso a livello vascolare, favorendo la
    formazione di ateromi in tutte le arterie, esso
    ha anche un ruolo diretto sul tessuto erettile
    del pene.

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  • L'elasticità del tessuto erettile e quindi la sua
    capacità di dilatarsi diminuisce nei forti
    fumatori, che spesso hanno una erezione molto
    meno duratura. Questo effetto negativo è stato
    verificato in numerosi studi sperimentali, che
    hanno mostrato come il fumo di una sola sigaretta
    sia in grado di danneggiare la qualità
    dell'erezione. L'eliminazione del fumo di
    sigaretta in questa patologia deve quindi essere
    considerata la terapia di prima linea della
    disfunzione erettile, oltreché una delle misure
    più importanti nella prevenzione
    dell'aterosclerosi. Per il medico, la terapia
    della disfunzione erettile del pene è l'
    argomentazione più importante per indurre un
    paziente a smettere di fumare. La prospettiva di
    migliorare le prestazioni sessuali costituisce
    una motivazione fortissima per far abbandonare al
    fumatore la sua tossicodipendenza.

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EFFETTI SUL CAVO ORALE E SULLESTETICA
  • Diminuisce le difese immunitarie nei confronti
    della placca batterica Determina un
    ingiallimento della dentina Aumenta il rischio
    di gengiviti Promuove l'insorgenza del cancro
    della bocca Accelera l'invecchiamento della
    pelle Aumento dell'irsutismo del volto e della
    raucedine con un rischio relativo per le forti
    fumatrici di 5,6 per l'irsutismo del volto e di
    14,2 per la raucedine

PIANTAGIONE DI TABACCO IN BOLIVIA
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EFFETTI SU ALTRI ORGANI
  • Il fumo aumenta il rischio di cancro della
    vescica, del fegato, della laringe, dell'esofago,
    del pancreas. Il fumo è inoltre un fattore di
    rischio per lo sviluppo e la progressione di un
    precoce danno renale diabetico (albuminuria) e
    per il peggioramento della retinopatia nei
    giovani soggetti diabetici.

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FUMO ATTIVO E FUMO PASSIVO
  • Il fumo attivo è certamente il più rischioso e si
    riferisce a chi volontariamente inala e aspira
    del fumo derivante da tabacco. Uno studio inglese
    a riguardo ha pubblicato che i non fumatori
    vivono in media 10 anni di più dei fumatori e che
    i forti fumatori hanno il 25 di possibilità in
    più di morire di tumore al polmone. Il danno che
    provoca un fumatore ai propri polmoni può
    impiegare fino a 20 anni prima di diventare un
    cancro. Inoltre, più uomini che donne muoiono a
    causa del fumo.
  • Lo United States Centers for Disease Control and
    Prevention dichiara che il fumo è la prima causa
    di rischio per la salute tra i paesi sviluppati e
    che il tabagismo è una delle più importanti cause
    di morte prematura nel mondo.La cancerogenicità
    del tabacco deriva da processo di combustione
    ogni materiale bruciato contiene infatti
    idrocarburi policiclici aromatici, nello
    specifico benzopirene. La reazione che li rende
    cancerogeni deriva dall'ossidazione che produce
    un eposside che lega col DNA covalentemente e lo
    distorce permanentemente. La distorsione, quindi
    il danneggiamento del DNA è la causa del cancro.
  • Essendo la nicotina un potente stimolante, che
    anche se presente in piccole dosi, è sufficiente
    per creare una dipendenza. Secondo la Canadian
    Lung Association, il fumo uccide circa 40.000
    canadesi ogni anno. Il fumo è altresì importante
    fattore causale dell'enfisema polmonare, della
    bronchite cronica, dell'ipertensione,
    dell'infarto cardiaco e di altri danni più o meno
    rilevanti ad una grandissima parte degli organi
    del corpo umano.

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  • Il fumo passivo è il fumo che viene
    involontariamente respirato in ambienti in cui
    sono presenti persone che fumano. Un rapporto
    della European Respiratory Society (Lifting the
    smokescreen, 2006), stima che, il fumo passivo
    sarebbe stato responsabile della morte di circa
    80.000 adulti in Europa, di cui circa 7000 sui
    luoghi di lavoro. Per lItalia sono stati stimati
    7180 morti complessivi per fumo passivo di cui
    993 per esposizione sui luoghi di lavoro. È
    questa la causa principale dei divieti di fumo
    vigenti nella maggior parte delle nazioni
    industrializzate. I rapporti di valutazione che
    continuano ad affluire da molti paesi del mondo
    indicano che la legislazione che ha esteso il
    divieto di fumo a tutti gli ambienti chiusi,
    riduce il consumo del tabacco ed ha un effetto
    economico neutro o positivo sul settore
    dell'ospitalità mentre la lista dei paesi che
    vietano il fumo negli ambienti pubblici si va
    incrementando. Nel 2007 sono entrate in vigore in
    Europa legislazioni che hanno vietato il fumo gli
    ambienti indoor dInghilterra, Galles, Irlanda
    del Nord e Canton Ticino, mentre dal gennaio 2008
    il divieto si è esteso interamente anche alla
    Francia. In Italia, la riduzione osservata del
    fumo passivo dopo l'entrata in vigore della legge
    antifumo avrebbe determinato già a breve termine
    effetti sulla salute misurabili. Una riduzione
    dell11 dei ricoveri per infarto acuto del
    miocardio è stato osservato in Piemonte nei sei
    mesi successivi allentrata in vigore della legge
    nella popolazione sotto i 60 anni(Barone-Adesi,
    2006).

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RELAZIONE TRA FUMO E DEMENZA
  • I danni delle sigarette non riguardano solo i
    polmoni. Forse non sono in molti ad essere al
    corrente del danno cerebrale che può infliggere.
    Recenti studi, infatti, evidenziano che il
    tabagismo, con l'andare del tempo, aumenta il
    rischio di problemi mentali. Chi fuma, ha un
    nuovo motivo per cercare di smettere le
    sigarette danneggiano anche la mente! Secondo un
    gruppo di ricercatori dell'Università di Londra
    il vizio del fumo,aumenta notevolmente il rischio
    di un declino mentale. I risultati della ricerca,
    hanno evidenziato che i fumatori sono
    maggiormente soggetti ad un danneggiamento dei
    vasi sanguigni, compresi quelli cerebrali. Il
    fumo causa un restringimento ed un indurimento
    delle arterie, compromettendo l'apporto di
    ossigeno al cervello. Il "vizio della sigaretta",
    con il passare degli anni, non danneggia solo
    bronchi e polmoni al contrario sembra colpire e
    deteriorare anche le funzioni cerebrali.

25
INTERVISTA AD UNO SPACCIATORE
  • Mi viene da ridere ad iniziare questa intervista
    ad uno spacciatore!
  • Esagerato! Questa è lintervista ad un ragazzotto
    che raccoglie le richieste di un gruppo di amici
    e si fa carico di esaudirle, guadagnando qualcosa
    per il disturbo.
  • Ineccepibile, ma la richiesta è quella di
    sostanze non lecite.
  • Sostanze che vengono chiamate droghe leggere.
    Non so se la definizione è la migliore, ma serve
    per chiarire che io vendo solo fumo o erba. Detto
    questo, sì, sono sostanze non lecite
  • Come mai solo droghe leggere? E una scelta
    etica?!
  • Il fatto è che io stesso sono un semplice
    fumatore di cannabis. Altre droghe non ne ho
    provate e sinceramente non mincuriosiscono
    nemmeno. Vendo quello che comprerei per me, tutto
    qua.Poi se vuoi cè anche un po di etica
    personale dietro questa cosa. La tua domanda
    suonava come una presa in giro, ma guarda che
    invece la risposta potrebbe essere interessante.
  • Dimmela, sono curioso.
  • Non credo che spaccerei mai cocaina o altro. Io
    stesso ritengo certe droghe pericolose. Sì,
    pericolose per la testa o per la salute che poi
    è la stessa cosa. Insomma non venderei mai quello
    che non comprerei per me
  • Volendo essere critico fino in fondo, però, te
    alimenti un commercio illegale i cui proventi
    vanno alla criminalità organizzata.
  • Hai ragione e la cosa mi dà un certo fastidio.
    Cinicamente potrei dirti che se non lo facessi io
    lo farebbe qualcun altro, ma si tratterebbe di un
    argomento che non annulla la tua critica. Allo
    stesso modo posso dirti che è lo Stato a
    consegnare questi proventi alla criminalità
    organizzata, che giustamente ringrazia. La gente
    in Italia fuma e fuma parecchio almeno da
    quanto posso vedere io, ma anche dalla lettura
    dei dati che si possono trovare al riguardo
    credo sarebbe ora di rivedere le leggi sul
    consumo e sulla vendita di droga, soprattutto
    per quel che riguarda sostanze minimamente
    dannose come cannabis e derivati.

26
  • Su questo vorrei tornare dopo voglio prima
    chiederti comè che hai iniziato a fare il
    commerciante al dettaglio di cannabis?
  • Fumo cannabis da quando ho16-17 anni. Nel mio
    gruppo di amici siamo in parecchi a fumare come
    dire, una richiesta costante e continua. Lanno
    scorso avevo qualche soldo messo da parte, fra
    regali pecuniari di nonne e parenti. Invece di
    spenderli ho pensato potesse essere il caso
    dinvestirli.Ho pensato che avrei potuto essere
    io quello che comprava una grossa quantità e poi
    soccupava di rivendere al dettaglio, come dicevi
    te.In fondo avevo la garanzia della richiesta
    non solo del gruppo più stretto di amici, ma
    anche di un giro più largo di conoscenti. La cosa
    ha funzionato la prima e così lho ripetuta altre
    volte.
  • Non ti chiedo come reperisci queste grosse
    quantità
  • Non è difficile, ma non si tratta nemmeno di
    grandissime quantità, al massimo mezzo chilo per
    volta.
  • La cosa è redditizia?
  • Sì, si può guadagnare qualche soldo e fumare
    gratuitamente.
  • Ma i rischi penali?
  • Sì, lo so, non manco di pensarci anchio,
    ovviamente. Però vendere come vendo io è molto
    meno rischioso. Il telefono non lo uso per queste
    cose, sono più tranquillo io e sono più
    tranquilli gli amici. Ho la fortuna di avere una
    frequentazione pressoché quotidiana con gli amici
    che comprano perché ribadisco, si tratta di
    amici, non di clienti.Ti ripeto, non è che io mi
    sono messo a fare lo spacciatore, ho solo colto
    unopportunità offerta da una situazione di
    quotidiana normalità. Amici, persone
    normalissime, che consumano una sostanza che è
    considerata illegale, ma che si reperisce con una
    certa facilità.
  • Quindi sei il prodotto di un antiproibizionismo
    inefficace e dannoso.
  • E soprattutto sciocco per quel che riguarda la
    canapa. Insomma proibirne il consumo è come
    proibire il consumo di insalata! Si tratta di una
    pianta che non deve essere lavorata, solo
    essiccata per essere consumata. Non arreca danni
    permanenti e non crea dipendenza, a differenza
    dellalcool. Ma soprattutto è già oggi
    diffusissima ed immagino che lo sarà sempre di
    più, nonostante tutto.Rivedere le leggi sul
    consumo, ma anche sulla vendita, di quelle che
    sono chiamate droghe leggere, che per quanto mi
    riguarda è la cannabis, sarebbe un atto di
    responsabilità e di presa datto di una
    situazione che non ha senso continuare a
    nascondere sotto il tappeto dellillegalità.
  • Sei un antiproibizionista quindi.
  • Sì, ma non militante, né sfegatato. Insomma non
    scelgo le mie preferenze politiche sulla base
    esclusiva di questioni antiproibizioniste. Credo
    ci siano urgenze più importanti. Sono convinto
    che la mia generazione, quando un giorno credo
    molto lontano avrà la possibilità di esprimersi
    in merito sceglierà una soluzione
    antiproibizionista, qualunque sarà la forza
    politica alla guida del paese.
  • E per loggi?
  • Per oggi continuo a fumare.
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